Il Comitato Pendolari Como-Lecco ha inviato una lettera alle istituzioni competenti per esprimere forte preoccupazione riguardo alla chiusura totale della linea ferroviaria Como-Lecco per oltre tre anni, prevista nell'ambito del piano di elettrificazione del tratto Albate-Molteno. La missiva è stata indirizzata al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, all'Assessore Regionale alle Infrastrutture, all'Assessore Regionale al Trasporto Pubblico, ai consiglieri regionali delle province di Como e Lecco, ai presidenti delle province di Como e Lecco, nonché ai sindaci delle città e dei comuni coinvolti.
Il Comitato ha accolto positivamente la proposta avanzata da Regione Lombardia a Rete Ferroviaria Italiana (RFI) di suddividere il Lotto 1 dell'elettrificazione in tre fasi funzionali (Albate-Cantù, Cantù-Merone e Merone-Molteno). Tale soluzione, già suggerita in precedenza dagli stessi pendolari durante incontri con gli uffici regionali, permetterebbe di evitare una chiusura totale prolungata, garantendo almeno un servizio ferroviario parziale durante i lavori.
Tuttavia, RFI ha respinto questa proposta, motivando la scelta con un presunto aumento di costi e tempi derivante da una diversa gestione del cantiere. L'attuale piano prevede quindi la chiusura completa della linea per ben 835 giorni consecutivi, una soluzione ritenuta inaccettabile dal Comitato per le pesanti ripercussioni sulla mobilità del territorio.
Secondo il Comitato Pendolari, il blocco totale della linea per oltre due anni avrebbe un impatto significativo su diverse categorie di viaggiatori, tra cui studenti, lavoratori e frontalieri, oltre a penalizzare il turismo locale. Particolarmente contestata è la chiusura della tratta Merone-Molteno, lunga appena 7 km e priva di particolari complessità infrastrutturali, per un periodo così prolungato. Inoltre, viene sottolineata la mancanza di una chiara visione per il servizio ferroviario post-elettrificazione, con le richieste della Regione Lombardia per l'estensione del servizio TILO e il potenziamento dell'infrastruttura rimandate a data da destinarsi.
Per ridurre l'impatto della chiusura, il Comitato Pendolari Como-Lecco chiede una revisione del piano di cantierizzazione e propone alcune soluzioni concrete:
- Dare priorità all'elettrificazione tra Albate e Cantù, consentendo l'estensione del servizio TILO fino a Cantù in una prima fase.
- Mantenere la mobilità attraverso un servizio sostitutivo di autobus nella tratta Molteno-Merone-Cantù.
- Garantire la riapertura anticipata della tratta Merone-Molteno per ridurre i disagi.
Il Comitato sottolinea l'importanza di un'infrastruttura ferroviaria moderna ed efficiente per il territorio, ma ribadisce che una chiusura così prolungata rischia di penalizzare fortemente i pendolari e gli utenti della linea. Per questo motivo, continua il dialogo con le istituzioni al fine di trovare una soluzione più sostenibile per la mobilità locale.
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