martedì 28 gennaio 2025

Da Milano a Lugano in treno in soli 30 minuti... passando dal Parco del Meredo

Francobollo Ceneri 2020 - Poste Svizzere

La proposta di collegare Milano e Lugano in soli 30 minuti di treno è stata recentemente discussa sulle pagine di Milano Città Stato e da associazioni come SwissRailvolution, che vedono questa connessione come un tassello strategico per la mobilità ferroviaria tra Italia e Svizzera. Tuttavia, numerosi ostacoli, tra cui criticità ambientali e infrastrutturali, rendono questo progetto complesso e lontano da una realizzazione concreta prima del 2050.

La realizzazione di una linea ferroviaria ad alta velocità tra Milano e Lugano richiederebbe due interventi chiave:

  • La prosecuzione dell’AlpTransit verso sud, con una nuova tratta veloce Lugano-Chiasso e il suo collegamento alla rete italiana.
  • Il quadruplicamento delle linee ferroviarie nella Brianza, indispensabile per aumentare la capacità e ridurre i tempi di percorrenza.

Tratte di accesso a sud di AlpTransit. Fonte immagine UFT


Tuttavia, è proprio nel tratto brianzolo che emergono alcune delle maggiori criticità. La variante di collegamento ferroviario proposta nella zona del Parco del Meredo, in particolare, pone significativi problemi legati al consumo di suolo e alla frammentazione ambientale. Il Meredo, un’importante area verde situata a Seregno, rappresenta uno dei pochi polmoni verdi della Brianza Centrale, caratterizzato da un ecosistema delicato e da un alto valore paesaggistico e ricreativo. La costruzione di nuove infrastrutture ferroviarie in quest'area comporterebbe:

  • Consumo di suolo, con la perdita irreversibile di terreni agricoli e naturali, in una regione già fortemente urbanizzata.
  • Frammentazione dell’habitat naturale, con effetti negativi sulla biodiversità locale e sull’equilibrio ecologico.
  • Impatto sociale, poiché il parco è molto frequentato dagli abitanti della zona per attività ricreative e come spazio di aggregazione.

L’eventuale variante ferroviaria nel Meredo, che dovrebbe integrare le reti Trenord e RFI, è stata oggetto di diverse critiche da parte delle associazioni ambientaliste e dei comitati di quartiere. Questi sottolineano come la realizzazione dell’opera rischi di compromettere ulteriormente l'equilibrio ambientale del Parco del Meredo, già fortemente compromesso dalla realizzazione della nuova tangenziale Meda Seregno di Pedemontana.

Le linee ferroviarie del nodo di Seregno. Tratteggiato in verde il progettato raccordo tra la linea verso Saronno e quella verso Bergamo

Attualmente, la linea ferroviaria Monza-Como, che costituisce un collo di bottiglia per i collegamenti verso nord, rimane in uno stato di stallo. Il progetto di quadruplicamento, considerato essenziale per decongestionare il traffico ferroviario e migliorare i tempi di percorrenza, è congelato. Al contempo, alternative come il collegamento diretto tra gli aeroporti di Malpensa e Orio al Serio restano solo sulla carta, senza alcuna programmazione concreta.

In questo contesto, l’associazione SwissRailvolution ritiene che la velocizzazione della tratta Milano-Lugano sia un obiettivo fondamentale per favorire lo spostamento di merci e persone. Tuttavia, il nodo brianzolo, e in particolare le criticità legate al Parco del Meredo, richiede una riflessione approfondita. La sfida è quella di trovare un equilibrio tra sviluppo infrastrutturale e tutela del territorio, evitando interventi che potrebbero compromettere irrimediabilmente il patrimonio ambientale locale.

2 commenti:

  1. Dopo la lettura di questo post ho pensato al quartiere Lazzaretto che frequento quotidianamente e con la futura attivazione del collegamento ferroviario tra gli aeroporto di Malpensa-BG e la costruzione della Pedemontana una parte del quartiere rimarrà imbottigliata tra una coppia di superstrade ed un’altra di ferrovie. Non esiste solo un nodo Meredo ma anche Lazzaretto.
    L’ accesso alla città c’è e ci sarà ancora con 3 strade tutte con passaggi a livello?. Penso che il problema sia chiaro …..Io non so trovare soluzioni. So solo che il problema è evidente e che lì esistono le ultime aree verdi/agricole più vicine al centro storico. Non si può rinviare la questione dicendo che è un falso problema perché è solo ”sulla carta senza alcuna programmazione concreta”. Anche la Metrotranvia e la Pedemontana erano sulla carta...ora non più.
    Infine chiedo, a qualche aggiornato lettore, se esiste ancora il progetto di nuova strada con sottopasso sotto la ferrovia per collegare la via S.Giuseppe ed i supermercati della zona Stadio.

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    1. Grazie per il commento e per l’approfondimento. Abbiamo ricevuto anche l'immagine che, per motivi tecnici, non può essere inserita nei commenti. Visto l’interesse che l’argomento può suscitare tra i nostri lettori, abbiamo deciso di dedicargli il seguente nuovo post: "Quartiere Lazzaretto a Seregno: un nodo critico tra nuove infrastrutture e mobilità locale"

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