sabato 18 gennaio 2025

Il moscardino del Parco Nord Milano

Fonte immagine: Wikipedia

Una nuova e significativa scoperta arricchisce il patrimonio naturale del Parco Nord Milano: il ritrovamento del moscardino (Muscardinus avellanarius), un piccolo roditore arboricolo dal tipico mantello arancio-dorato. La presenza di questa specie, raramente avvistata in contesti urbani, rappresenta un segnale positivo per la biodiversità e lo stato di salute dell’ecosistema.

Il ritrovamento, frutto della collaborazione tra Parco Nord Milano e l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, è stato possibile grazie al lavoro delle Guardie Ecologiche Volontarie (GEV) e al monitoraggio scientifico della microfauna locale. I ricercatori hanno identificato la presenza del moscardino attraverso tracce di peli, confermando così che il roditore si è stabilito in quest’area verde urbana.
Un indicatore di biodiversità e salute ecologica

La scoperta del moscardino è particolarmente significativa: questa specie vive in habitat boschivi complessi ed è considerata un indicatore biologico di ambienti sani e diversificati. La sua presenza testimonia il successo degli interventi di ripristino ambientale realizzati negli anni, come ha sottolineato Olivia Dondina, ricercatrice del Laboratorio di Conservazione della Biodiversità dell’Università di Milano-Bicocca: «Quella nel Parco Nord è la prima segnalazione della specie in un ambiente urbano nel nord Italia. Dimostra che gli interventi di ripristino ambientale fatti in passato hanno permesso di raggiungere un grado di funzionalità ecosistemica sufficientemente alto da ospitare anche le specie più esigenti».

Il Parco Nord Milano è un esempio virtuoso di come le città possano riconciliare la crescita urbana con la tutela della natura. Dondina ha spiegato che la ricostruzione di habitat naturali non solo favorisce la fauna locale, ma contribuisce anche a mitigare problemi ambientali come l’inquinamento atmosferico e acustico. Nel caso del moscardino, l’habitat del Parco è ideale grazie alla presenza di siepi e filari ricchi di noccioli, rovi e rosa canina, elementi fondamentali per la sopravvivenza della specie.

La scoperta del moscardino non è solo un traguardo scientifico, ma un invito a continuare a investire nella salvaguardia degli spazi verdi urbani, riconoscendoli come baluardi di biodiversità e benessere ambientale.

Nessun commento:

Posta un commento

Invitiamo gentilmente chi utilizza questo spazio per i commenti a rimanere in tema con il contenuto del post e a mantenere un linguaggio rispettoso, anche quando le opinioni sono diverse. Si informa che non verranno pubblicati commenti contenenti promozioni commerciali.