mercoledì 8 gennaio 2025
Consumo di suolo e Ambiti di Interesse Provinciale: il bilancio del Coordinamento Ambientalista Osservatorio PTCP di Monza e Brianza
Il Coordinamento Ambientalista Osservatorio PTCP di Monza e Brianza ha diffuso un comunicato in cui analizza il consumo di suolo legato agli Ambiti di Interesse Provinciale (AIP). Il documento fa il punto sulle intese siglate dalla Provincia di Monza e Brianza in questo ambito, evidenziando criticità e proponendo suggerimenti per il futuro.
Il Coordinamento segnala che, nonostante richieste reiterate, solo di recente è stata fornita una tabella riassuntiva con i dati delle intese. Tra aprile 2015 e marzo 2024 sono stati siglati 30 protocolli d’intesa, interessando una superficie complessiva di 4.752.311 mq. Di questi, 1.857.893 mq erano già urbanizzati, mentre i restanti 2.894.418 mq rappresentavano suolo libero. Le trasformazioni proposte nelle intese hanno comportato un consumo di suolo di 900.529 mq, lasciando liberi 1.993.889 mq.
Il terreno rimasto libero è stato in parte destinato a Rete Verde (1.686.205 mq), Aree Agricole Strategiche (186.195 mq) e PLIS (86.480 mq con impegni a recepire l’ampliamento nei PGT). Tuttavia, il comunicato sottolinea come le intese abbiano comunque portato a un consumo di suolo pari al 31,9% del suolo libero presente negli AIP.
Il Coordinamento segnala inoltre tre accordi siglati tra il 2018 e il 2021 sul Corridoio Trasversale della Rete Verde, che hanno interessato una superficie complessiva di 116.990 mq, con un consumo di suolo di 46.410 mq (39,6%). Altri quattro accordi per l’ampliamento di attività industriali (ad Arcore, Biassono-Macherio e Ceriano Laghetto) risultano ancora incompleti.
Un limite evidenziato dal comunicato è la mancanza di un termine temporale entro cui le intese devono essere attuate, il che rende incerta l’effettiva concretizzazione delle compensazioni ambientali e degli altri interventi previsti. Inoltre, molte intese risultano ancora prive di piani attuativi, impedendo una valutazione completa del loro stato di attuazione.
Il Coordinamento esprime preoccupazione per la possibilità che le intese non realizzate diventino una sorta di “diritto acquisito” per nuove edificazioni. Viene anche criticata l’interpretazione adottata dagli uffici della Provincia, secondo cui basta mantenere almeno il 51% del suolo libero per considerare le intese conformi al PTCP.
Con la Variante al PTCP annunciata, il Coordinamento ha presentato contributi e suggerimenti per rendere più stringente la normativa sugli AIP. Tra le richieste, emerge l’esigenza di garantire una maggiore tutela del suolo libero, prevedendo interventi compensativi chiari e vincolanti.
Il comunicato conclude sottolineando che gli AIP si sono rivelati “un anello debole del PTCP”, consentendo trasformazioni e consumo di suolo in misura significativa. Il Coordinamento auspica che le criticità evidenziate siano affrontate nella nuova variante del piano territoriale.
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