venerdì 22 agosto 2025

La nuova tangenziale Meda - Seregno fa acqua da tutte le parti

Via Saronno a Seregno, possibile sfogo del traffico della tangenziale Meda-Seregno

Siamo ormai alla fine di agosto e, seppur con un ritmo rallentato, i lavori preparatori alla costruzione della tangenziale Meda Sud – Seregno sono proseguiti. Anche chi fino a poco tempo fa sosteneva, compresi diversi amministratori, che l’opera non si sarebbe mai realizzata per mancanza di fondi, oggi deve ricredersi. Purtroppo, però, il danno è ormai fatto. È vero: alcune migliorie sono state ottenute – come l’eliminazione della rotonda prevista a sud del parco, al confine tra Meda e Seregno, frutto forse anche delle nostre pressioni – ma restano comunque pesanti criticità.

Ci auguriamo almeno che si continui a richiedere nuove compensazioni, capaci anche solo in minima parte di attenuare l’impatto dell’infrastruttura. In particolare, riteniamo indispensabile che le aree verdi di Meda, al confine con il parco, vengano inglobate e tutelate stabilmente.

Detto questo, vogliamo soffermarci su un aspetto cruciale e ancora poco discusso: le conseguenze che la nuova tangenziale avrà sulla viabilità di Seregno e dei comuni limitrofi.

Con la costruzione della nuova tangenziale Meda Sud – Seregno, il Comune di Meda punta a dirottare il traffico in uscita dalla Superstrada Milano-Meda (futura Pedemontana) su un nuovo tracciato, alleggerendo così via Tre Venezie, oggi particolarmente congestionata. Tuttavia, questa trasformazione infrastrutturale comporta conseguenze rilevanti per i comuni limitrofi, in particolare per Seveso e Seregno, e solleva interrogativi su come sarà gestita la nuova distribuzione del traffico.

Il primo tratto della tangenziale seguirà via Vignazzola fino all’ingresso nella frazione del Meredo (comune di Seveso), dove verrà realizzata una rotatoria. Da lì, la strada proseguirà verso nord con la costruzione di un nuovo segmento che attraverserà un'area verde fino al confine con Meda, nei pressi delle villette di via Forlì. Subito a sud delle villette è prevista un’ulteriore rotatoria, con uscite su via Po, via Lecco e via Forlì.

La tangenziale proseguirà verso est, costeggiando il Parco del Meredo e le zone residenziali adiacenti, prima di entrare in aree agricole ancora nel territorio di Meda. Qui, curvando verso nord, entrerà nel Parco, e il tracciato proseguirà superando la ferrovia per sbucare su via Cadore, a Seregno.


Il flusso veicolare tende naturalmente a scegliere i percorsi più comodi, quindi non basta costruire una nuova strada per regolare il traffico: è necessario governarlo con misure specifiche. Se, ad esempio, i veicoli in arrivo alla rotatoria di via Vignazzola/Meredo trovano più agevole proseguire verso est, attraverseranno la frazione del Meredo, imboccando via Saronno e raggiungendo via Nazioni Unite, dove è prevista un’ulteriore rotatoria. Questo scenario comporterebbe un aumento del traffico proprio nella piccola frazione sevesina e su via Saronno, una strada stretta e oggi poco trafficata.

Inoltre, via Nazioni Unite è già oggi soggetta a code nei momenti di punta: un ulteriore afflusso di veicoli potrebbe aggravare significativamente la situazione, peggiorando la vivibilità della zona residenziale del Meredo del quartiere Sant'Ambrogio, incuneata tra due ferrovie e con l'unica via di uscita proprio verso via Nazioni Unite.

Chi invece seguirà l’intero tracciato della tangenziale fino a via Cadore si troverà di fronte a due possibilità:

  • Svoltare a destra, entrando nel quartiere Ceredo, già oggi sotto pressione a causa dell’elevato traffico.
  • Svoltare a sinistra verso Meda, imboccando obbligatoriamente via Einaudi verso nord e poi via Wagner verso est, una delle strade più trafficate di Seregno, che ospita scuole, un oratorio, parchi e un centro medico. Un incremento del traffico qui sarebbe particolarmente critico.

Finora si è considerato il traffico in uscita da Meda, ma è importante tenere conto anche dei veicoli che si dirigeranno verso la futura autostrada Pedemontana. Anche questi flussi avranno un impatto sulle reti stradali locali.

Proposte per la regolamentazione del traffico

Alla luce delle criticità emerse, è necessario pensare a misure regolatorie per contenere l’impatto del nuovo traffico. Ecco alcune ipotesi:

  • Via Saronno a senso unico in uscita: consentirebbe di assorbire meglio l’aumento del traffico, riducendo i passaggi nella frazione del Meredo e nella zona residenziale seregnese incuneata tra due ferrovie.
  • Via Cadore a senso unico verso ovest (Meda): da applicare almeno nel tratto tra la rotonda e via Vicenza, oppure vietare l’accesso ai mezzi pesanti in direzione est (verso Seregno).
  • Rotonda Einaudi/Wagner: sarebbe necessario indirizzare il transito dei mezzi pesanti verso nord. Questo alleggerirebbe via Wagner, proteggendo aree sensibili come scuole e centri medici.

Purtroppo, il piano del traffico adottato dal Comune di Seregno non sembra aver tenuto pienamente conto di questi aspetti. Senza un intervento pianificato e coordinato tra i comuni interessati, il rischio è che un’infrastruttura pensata per migliorare la viabilità si trasformi in una nuova fonte di congestione e criticità per i quartieri residenziali.

Come l’acqua, il traffico non si ferma: trova la strada più semplice. Il nostro compito è quello di guidarlo, non solo di osservarlo.

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