L'introduzione del limite di velocità di 30 km/h nelle città europee sta dimostrando un impatto significativo sulla sicurezza stradale e sulla qualità della vita urbana. Secondo una ricerca condotta dal Dipartimento di Pianificazione dei Trasporti e Ingegneria della National Technical University of Athens, l'adozione di questo limite ha portato a una riduzione media del 23% degli incidenti stradali, del 37% delle vittime e del 38% dei feriti. Inoltre, sono stati registrati benefici ambientali, con una diminuzione delle emissioni del 18%, del rumore di 2,5 dB e del consumo di carburante del 7%.
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Intervallo e valori medi dell'effetto quantitativo dei limiti di velocità urbani di 30 km/h |
In Italia, Bologna e Firenze si distinguono tra le città che hanno implementato questa misura con risultati incoraggianti. A Bologna, si è osservata una riduzione del 14,5% degli incidenti stradali, mentre a Firenze l'adozione del limite di 30 km/h ha contribuito a un miglioramento della sicurezza per pedoni e ciclisti. Questi dati, sebbene ancora in fase di analisi, sono in linea con le tendenze osservate in altre città europee che hanno adottato il limite di velocità urbano.
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Panoramica delle città più importanti - sia in termini di dimensioni che di leadership - che hanno adottato i limiti di velocità di 30 km/h, insieme ai loro obiettivi e motivazioni principali. |
Esperienze consolidate in altre città come Parigi, Bruxelles e Zurigo rafforzano ulteriormente la validità di queste misure. A Parigi, ad esempio, la riduzione della velocità ha portato a una diminuzione del 40% degli incidenti e del 25% delle vittime, mentre a Bruxelles si è registrato un calo del 10% degli incidenti e del 55% delle vittime. Questi risultati suggeriscono che l'adozione su larga scala di limiti di velocità più bassi nelle aree urbane non solo migliora la sicurezza stradale, ma contribuisce anche a un ambiente più sostenibile e vivibile.
Alla luce di questi dati, è evidente che l'introduzione del limite di 30 km/h rappresenta una strategia efficace per ridurre gli incidenti, migliorare la qualità dell'aria e rendere le città più sicure e accoglienti per tutti i cittadini. L'esperienza di Bologna e Firenze, pur ancora in fase di studio, conferma il valore di questa politica e suggerisce la necessità di un'implementazione più ampia a livello nazionale ed europeo.
Questi risultati dovrebbero far riflettere anche gli amministratori delle nostre città, in particolare quelli della Brianza, affinché prendano in considerazione l'introduzione del limite di 30 km/h nelle aree urbane. Una "Brianza 30 km/h" potrebbe portare benefici simili a quelli osservati nelle altre città europee, migliorando la sicurezza stradale, riducendo l'inquinamento e rendendo i centri urbani più vivibili per tutti i cittadini.
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