mercoledì 19 giugno 2019

Seveso: perchè la Fondazione Ambiente non rende noto lo studio sulla valutazione del rischio da esposizione alla diossina?


Con Delibera di Giunta Regionale n° X/5268 del giugno 2016 la Fondazione Lombardia per l’Ambiente (FLA) è stata incaricata di svolgere una indagine di valutazione di rischio da esposizione a diossina TCDD residua dell’incidente ICMESA.

Per questa ricerca sono stati stanziati 100.000 euro dalla Regione Lombardia e un cofinanziamento FLA per altri 124.000 euro.

La Fondazione ha svolto la ricerca e ne ha dato un iniziale e parziale riscontro al gruppo di Sinistra e Ambiente di Meda e al circolo Laura Conti di Legambiente di Seveso nel corso di un incontro avvenuto più di un anno fa e precisamente l'11 giugno 2018.

I due gruppi ambientalisti hanno successivamente chiesto alla Fondazione Lombardia per l'Ambiente (FLA) di essere messi a parte dei contenuti dell'indagine di valutazione di rischio da esposizione a diossina TCDD residua dell'incidente ICMESA e di essere coinvolti con una metodologia partecipata di diffusione del lavoro e delle valutazioni dello studio di FLA. All'ultima richiesta, del  4 febbraio 2019, la FLA aveva risposto con un rimando che coinvolgeva i referenti di Regione Lombardia "per fissare a breve una data utile per organizzare un incontro".

Da allora, 5 febbraio 2019, tutto tace. Nessuna risposta anche all'ulteriore sollecito inviato il 26 marzo 2019.

Le due associazioni nel ribadire che i contenuti della ricerca debbano essere resi noti e nella disponibilità dei cittadini, hanno avanzato delle legittime critiche e domande sull'operato della Regione e della FLA.

Alberto Colombo, di Sinistra e Amiente Meda, ha chiesto: "Quale utilità può avere uno studio se resta confinato nei cassetti degli estensori e degli uffici tecnici regionali e se lo stesso non viene restituito alla Comunità e a chi s'è dichiarato interessato ad averne contezza? Che senso ha limitarne la conoscenza ai soli addetti ai lavori e agli uffici degli Enti dove risulta sia già stato depositato? Vi sono forse contenuti non divulgabili perchè possono ingenerare preoccupazione?"

Afferma Gemma Beretta, del Circolo Legambiente "Laura Conti" di Seveso: "Le nostre associazioni hanno dimostrato da tempo di saper valutare attentamente ogni tipo di documento tecnico, anche complesso, riproponendolo con dettagli ed approfondimenti indispensabili per una buona, leggibile e credibile informazione. Si sta ripetendo quanto già avvenuto nel 2003 dove analogo studio rimase per anni sconosciuto ai più".

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