sabato 5 dicembre 2020

Bollate: un’area confiscata alla criminalità ritorna alla cittadinanza


 

Sono iniziati nei giorni scorsi i lavori di riqualificazione dell’area di via Verdi, davanti a via Caloggio, acquisita dal Comune nell’ambito dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Una superficie di circa 2.953 metri quadrati situati nella zona della valle del torrente Nirone e al limite meridionale del Parco Regionale delle Groane, che oggi si presenta come un bosco degradato di latifoglie.

Diventerà un bel bosco completamente riqualificato e in continuità ecologico ambientale con gli ecosistemi naturali esistenti e in particolare con il fontanile confinante, recentemente ricostruito da ERSAF e Regione Lombardia nell’ambito dei progetti Expo 2015 ”Le Vie d’Acqua”.

“Un’operazione importante – ha detto l’Assessore alle politiche Ambientali e alla Legalità Ida DeFlaviis – sia per il valore ambientale che per il significato civico rappresentato dall’opportunità di utilizzare e mettere a disposizione della collettività un bene sottratto alla criminalità organizzata. Questo passaggio dall’illegalità alla legalità mirata al bene comune può solo rendere orgogliosa l’Amministrazione comunale”.

La situazione oggi

Oggi il bosco è costituito da robinie, aceri negundi, ciliegi tardivi, olmi, noccioli e da vegetazione arbustiva infestante (rovi). La maggior parte delle essenze arboree si presentano in condizioni precarie, instabili, aggredite da rampicanti (edere) e con fusti inclinati e a rischio di schianto. All’interno dell’area sono presenti dei cumuli di rifiuti abbandonati nel tempo interrati che dovranno essere rimossi e smaltiti e il terreno dovrà essere livellato.

Cosa verrà fatto
Gli interventi forestali prevedono il contenimento e l’eliminazione delle specie esotiche o non caratteristiche del territorio, la rimozione delle essenze arbustive infestanti, il diradamento delle essenze arboree decedute, con fusto inclinato o a rischio schianto, il rinfoltimento e rimboschimento con nuove essenze autoctone al fine di recuperare nel tempo le caratteristiche degli habitat esistenti. L’intervento prevede anche la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti abbandonati.

In totale si procederà con la messa dimora di circa 200 piantine forestali delle seguenti varietà: farnia (Quercus peduncolata), carpino bianco (Carpinus betulus), acero campestre (Acer campestre), ciliegio selvatico (Prunus avium), frassino maggiore (Fraxinus excelsior), olmo campestre (Ulmus minor)

Inoltre verrà realizzata una fascia di confine con circa 250 piantine forestali di arbusti delle seguenti varietà: biancospino (Crataegus monogyna), sanguinella (Cornus sanguinea), evomino (Euonymus europaeus), pallone di neve (Viburnum opulus), nocciolo (Corylus avellana), prugnolo (Prunus spinosa), frangola (Frangula alnus).

Verrà installata anche una bacheca didattica e informativa con l’illustrazione delle caratteristiche ecologiche dell’area.




Il progetto del bosco di via Verdi, elaborato dal Settore Sostenibilità Ambientale in partneship dal Settore Entrate del Comune, ha ottenuto un contributo regionale finalizzato a co-finanziare interventi di recupero a scopi sociali e istituzionali dei beni confiscati alla criminalità organizzata. La fine della riqualificazione è prevista per il 31 marzo 2021. Seguirà la cura manutentiva per i successivi tre anni.

 

Fonte: Comune di Bollate

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