venerdì 11 dicembre 2009

Per la continuità spaziale del paesaggio



"Esempi di mitigazioni, compensazioni, recuperi ambientali - 2" è il titolo di una interessante pubblicazione del Centro Ricerche in Ecologia e Studi del Territorio che può aiutare a comprendere i motivi per cui è necessario ricostituire i collegamenti tra i vari parchi che insistono nella Brianza Centrale.

Eccone un breve passo: "Un aspetto fondamentale della tutela e gestione del territorio è la continuità spaziale, che potrebbe essere definità come estensione areale priva di barriere fisiche di origine antropica che possono ostacolare i movimenti della fauna selvatica per soddisfare esigenze trofiche, riproduttive e/o legate alla ricerca di rifugi. La frammentazione del paesaggio invece produce una serie di problemi per la flora e per la fauna. Su questo problema si è sviluppato un articolato dibattito scientifico che prende l’avvio dalla teoria della biogeografia insulare di Mac Arthur e Wilson; essa prevede che il numero di specie presenti in un’isola (o in un ambiente isolato) sia condizionato dalle dimensioni e dalla distanza da altri ambienti simili. Per fare un esempio si può accennare al caso dei residui boschi planiziali della pianura Padana, distanziati l’uno dall’altro e di ridotte dimensioni a confronto della superficie forestale originaria. In queste condizioni nessuno di questi boschi e spesso neppure tutti assieme, garantiscono la sopravvivenza delle specie originarie. Con il tempo molte di queste si estinguono e la possibilità di ricolonizzazione è tanto più ridotta quanto più sono lontani ambienti simili in cui la specie è sopravvissuta e quanto più efficienti sono le barriere che si frappongono."

Per ingrandire la piantina cliccare sull'immagine.

Per leggere l'intera serie di documenti dedicati alle mitigazioni e compensazioni ambientali clicca qui.

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