"Abbiamo visto con occhi nuovi un quartiere che, pur abitando da sempre a Seregno, in pratica non conoscevamo!" questo il commento lasciato da alcuni partecipanti alle passeggiate organizzate da Seregn de la memoria e dal WWF nell'ambito della Festa del Quartiere Sant'Ambrogio di Seregno che si è svolta domenica 13 settembre 2020.
Le passeggiate, che si sono svolte una al mattino ed una al pomeriggio, hanno riscosso un notevole successo tanto che le iscrizioni hanno esaurito velocemente i posti a disposizione.
Pubblichiamo di seguito la fotocronaca della passeggiata riprendendo, come commento, il testo del volantino consegnato ai partecipanti. I numeri si riferiscono ai punti indicati sulla cartina.
1 - Parco di Via Marzabotto (Superficie 25.494 mq). Creato alla fine degli anni ‘70 assieme agli edifici ALER, è formato da alberi ornamentali alloctoni e ampie zone per lo sport, i giochi e il tempo libero.
2 - Ex Vivaio del Pegà (Sup. 13.200 mq). In parte di proprietà del Comune e tutto inserito nel parco GruBrìa, contiene molte essenze di pregio costrette nello spazio. Poco fruibile e piuttosto isolato. Si propone la posa di una Bacheca informativa e la realizzazione di una pista ciclabile in attraversamento.
3 – Orti urbani. È previsto un frazionamento e una redistribuzione non solo a pensionati.
4 – Crocione (aiuola). Il Crocifisso risale al 1931 ed era collocato alla fine di via Solferino, ove, in precedenza, era presente una colonna di granito sormontata da una crocetta. L’attuale collocazione risale al 1997.
5 – Cascina Nava o della Madonna del Pianto (Beata Vergine Maria Addolorata). Proprietà privata, non visitabile. Risale alla fine dell' '800. Si tratta di una cascina lineare su due piani fuori terra, che vedeva due parti affiancate: una adibita ad abitazione e l’altra a “rustici”. Sul lato sud è presente un dipinto murale, purtroppo oggi molto deteriorato, raffigurante una rara, per le nostre zone, Madonna dei “Sette Dolori”, che corrispondono ad altrettanti episodi narrati nel Vangelo. La celebrazione liturgica è fissata per il 15 settembre, subito dopo la celebrazione dell’Esaltazione della Croce (14 settembre). Sempre sul lato sud sono presenti le tracce di due “casotti”.
6 - Boschetto di via Nazioni Unite, via Savonarola (Sup. 2 500 mq). Incluso nel GruBrìa, figura come terreno boscato. Vegetazione non banale. Lungo via Savonarola si trovano le cascine Teresa e Tumas risalenti agli anni ’20 del secolo scorso.
7 – Sottopasso. Lungo un alto muro si è formato un piccolo "bosco verticale", completamente spontaneo. Sono presenti almeno cinque specie di vegetali. Cordolo spartitraffico sguarnito e lato opposto (privato) con abbondante presenza di infestanti.
8 – Strada Vicinale "Meredo Nord". A ovest di Viale delle Nazioni Unite: Fascia boscata con essenze autocone di interesse naturalistico e paesaggistico (Sup. circa 9080 mq). Mancano i cartelli con i nomi delle strade; la rete delle strade vicinali è di interesse storico, ma anche pratico, essendo sempre più frequentata per sport e tempo libero. All’incrocio con via Saronno si trova Cascina Ciceri risalente agli anni ’50 dello scorso secolo.
A est di Viale delle Nazioni Unite si trova Cascina Silva, risalente al 1910. Rispetto alle altre cascine della zona si differenzia per la maggior grandezza; sono presenti i portici e i loggiati. Le stalle fronteggiano le abitazioni.
9 - Rimboschimento lungo via Saronno (Sup. 27.050 mq). Creato nel 2009 con essenze autoctone di interesse naturalistico e paesaggistico. All’incrocio con la Strada Vicinale alle Brughiere di San Pietro è collocata una crocetta.
Parco Agricolo del Meredo. Il Parco Agricolo del Meredo è l’area verde più vasta (circa 70 ha) sita all’interno del parco nel Comune di Seregno. Al suo interno si trovano diversi boschi lineari di robinie e sambuchi che delimitano vecchi percorsi agricoli i cui nomi: strade vicinali alle brughiere e ai boschi di San Pietro ci rimandano ad un passato dove boschi e brughiere erano ancora presenti. Fino al 1798 la zona faceva parte, per la quasi totalità, delle proprietà del Monastero di San Vittore di Meda. Le proprie-tà comprendevano l’attuale Parco 2 giugno e scendevano fino al confine con Cesano Maderno (circa 100 ha). Allora la zona faceva un tutt’uno col Ceredo. Ceredo probabilmente significa “bosco di cerri”, ovvero querce. In realtà già dal ‘200 rimanevano poche tracce del bosco. Quasi a testimoniare questo passato, in prossimità del ponticello sulla ferrovia, è rimasta una piccola zona boschiva dove si può notare una quercia monumentale.
10 - Ex Vivaio (Sup. 5.300 mq). Privato e defilato, sono presenti piante esotiche di pregio.
11 – Fascia alberata agreste (Misura 495 x 20 m = circa 10.000 mq). Vi si cela un capanno di caccia inutilizzato.
12 – Strada Vicinale alle Brughiere di San Pietro. Interessante la riqualificazione arborea puntiforme (1992). Misura circa 532 x 15/20 m = 9.300 mq.
13 - Margine ferroviario (da ponte a ponte). Fascia vegetale di notevole interesse. Misura circa 800 x 15 = 12.000 mq
14 - Rimboschimento (Sup. 3.217 mq). Creato nel marzo 2017 con essenze autoctone di interesse naturalistico e paesaggistico. 18 le essenze previste: farnia, ciliegio selvatico, tiglio, frassino, acero campestre e riccio, carpino, melo selvati-co, biancospino, olmo, tasso, agrifoglio, rosa canina, sanguinella, corniolo, sambuco, nocciolo. Ha sanato un luogo adiacente di serio degrado. Previsti 7 anni di manutenzione.
15 - Strada Vicinale alle Brughiere di San Pietro e successivamente Via Como. Fascia alberata lungo la strada con appezzamenti boscati non lineari verso la ferrovia. Vegetazione degradata di scarso interesse. Lungo la vicinale si trovano alcune cascine sorte tra la metà dell’’800 (Cascina Curioni, ora sede di una cooperativa sociale) e l’inizio del ’900 (Cascina Pelucchi).
Dalla vicinale si può notare il bel complesso di Cascina Monti-Brivio (ingresso da via Nobel) risalente alla metà del XIX secolo. Sulla facciata sud è presente un dipinto raffigurante la Madonna Incoronata di Santa Valeria.
Gli abitanti hanno recentemente pubblicato un volumetto con la storia e “le storie” della cascina.
Testi di Zeno Celotto e Alberto Isnenghi
Foto di:
- Paul Barker Hemings (n° 5, 9, 13, 19, 22, 24)
- Zeno Celotto (n° 3, 8, 12, 15, 16, 17, 18)
- Massimiliano Morelli (n° 1, 2, 4, 6, 7, 10, 11, 14, 20, 21, 23, 25)
Bibliografia:
- AA.VV., Atlante dei Parchi Locali di Interesse Sovracomunale in Provincia di Milano, Buccinasco, 2008
- AA.VV., Complesso rurale Cascina Monti Brivio – metà del XIX secolo. Ai margini del Meredo di Seregno nel Parco Grubria, Seregno, 2020
- Ballabio C., Celotto Z., Campi e cascine. Storia della Seregno rurale, Seregno, 2015
- Ballabio C., Piccolo atlante della Seregno antica, Seregno, 2020
- Brunojunior, Le crocette di San Carlo, s.l., 2013
- Formenti F., Felice Dosso, videoregistrazione, Seregno, 2004
- Losa L. (a cura di), Sant’Ambrogio una chiesa e la sua gente, Seregno, 1994
Commenti sul web:
Nessun commento:
Posta un commento
Invitiamo gentilmente chi utilizza questo spazio per i commenti a rimanere in tema con il contenuto del post e a mantenere un linguaggio rispettoso, anche quando le opinioni sono diverse. Si informa che non verranno pubblicati commenti contenenti promozioni commerciali.