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Un recente intervento sui sottoservizi in prossimità dell'apparato radicale |
I violenti temporali che negli ultimi giorni hanno attraversato la Brianza hanno provocato danni in diversi comuni, con diverse cadute di alberi. Episodi che riaprono il dibattito su come gestire e proteggere in modo più efficace il patrimonio arboreo urbano, sempre più vulnerabile di fronte al cambiamento climatico e agli eventi meteorologici estremi.
A partire da questa emergenza, rilanciamo una proposta concreta: adottare nei comuni brianzoli il test di trazione - o pulling test - come strumento sistematico per valutare la stabilità degli alberi, soprattutto in seguito a lavori stradali o interventi sui sottoservizi, che spesso compromettono le radici delle piante senza che ciò sia visibile a occhio nudo.
L’idea nasce come riflessione a margine di un post pubblicato su Facebook da Enrico Fedrighini, consigliere comunale di Milano e noto attivista ambientale, dal titolo emblematico Danni da incompetenza. In quel testo, Fedrighini racconta come dieci anni fa, proprio a Milano, fu possibile salvare 180 olmi in via Mac Mahon utilizzando per la prima volta il pulling test. La tecnica consiste nel simulare, in modo controllato, l’azione del vento fino a 100 km/h per verificare la tenuta e la stabilità della pianta, offrendo uno strumento affidabile per decidere se un albero debba essere abbattuto o possa invece essere salvato.
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Foto tratta dalla pagina Facebook di E. Fedrighini |
Durante il suo mandato in Consiglio comunale, Fedrighini ha presentato nel luglio 2023 anche un ordine del giorno chiedendo di adottare il pulling test come procedura standard nella manutenzione del verde pubblico urbano. Tuttavia, come lui stesso sottolinea, la proposta è rimasta inascoltata: «Risposte ricevute ad oggi: zero. E i risultati, poco invidiabili, si vedono…».
L’ordine del giorno evidenziava come molti interventi urbanistici - dal rifacimento delle strade alle opere sotterranee - possano avere impatti gravi, seppur invisibili, sull’apparato radicale degli alberi, compromettendone la stabilità. Fedrighini ricordava anche uno studio del 2022 del Disaster Risk Management Knowledge Centre della Commissione Europea, secondo cui l’Italia è tra i Paesi europei più vulnerabili ai disastri naturali da qui al 2035.
Prendendo spunto da queste osservazioni, sottolineiamo come la situazione attuale nei comuni brianzoli - già segnati da polemiche sui tagli contestati o sugli interventi che danneggiano il verde - renda urgente una riflessione su nuovi strumenti di prevenzione. L’adozione del pulling test potrebbe rappresentare una soluzione concreta, efficace e poco costosa per garantire maggiore sicurezza, tutela ambientale e risparmio per la collettività.
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