mercoledì 8 gennaio 2014

Paderno Dugnano è in ostaggio di una nuvola di gas


Dispersione di ammoniaca a Paderno Dugnano, l’Assessore Terzi banalizza la questione e non la risolve.

Il Consiglio regionale ha approvato  una mozione urgente di M5S Lombardia sulle esalazioni che provengono da 10mila tonnellate di ceneri pesanti, provenienti dell’inceneritore di Brescia e stoccate nell’impianto di proprietà della Leganti Naturali srl. e sul pericolo che corrono i cittadini che vivono nel Comune di Paderno Dugnano in Provincia di Milano dove è depositato quel materiale critico. L’azienda avrebbe dovuto garantire uno stoccaggio adeguato per quei rifiuti speciali ed evitare la dispersione di materiale polverulento nell’aria, rumori ed emissione di odori.

Per Silvana Carcano, consigliere M5S Lombardia, “la situazione è allarmante: ancora oggi i cittadini lamentano forti odori che ricordano l’ammoniaca e problemi respiratori. Chiediamo che la Giunta risolva immediatamente questo grave problema dando anche seguito all’articolo 29 del Codice Ambientale perché diffidi o revochi le concessioni all’azienda accollando le spese di bonifica all’impresa e non alla collettività.   L’Azienda in conferenza stampa a dicembre ha sostenuto che la situazione è sfuggita di mano e soprattutto ASL e Arpa avrebbero dovuto produrre una relazione sulle sostanze inquinanti diffuse in aria. Dal 27 dicembre abbiamo chiesto le relazioni che non sono mai state prodotte. L’Istituzione deve dare risposte tempestive ai cittadini anche relativamente alla salute dei cittadini. Non sappiamo cosa hanno respirato i cittadini e vogliamo valutare l’eventuale danno sanitario che le esalazioni stanno suscitando”.

“Quelle tonnellate di ceneri devono essere rimosse ora essendo la causa della produzione delle esalazioni che inquinano l’aria padernese e che preoccupano i cittadini, che lamentano problemi respiratori. Non ci bastano le rassicurazioni del’Assessore Terzi sulla base di presunte relazioni presentate da ASL e ARPA che non abbiamo mai ricevuto e nemmeno l’ipotesti di un impianto di captazione di aria”, conclude Carcano.

Prosegue Carcano “l’assessore Terzi ha voluto togliere dalla mozione la richiesta di rimuovere le ceneri subito, dichiarando che è materiale utile all’azienda non appena riprenderà i lavori. Noi crediamo che prima della necessità dell’azienda, ci sia la salute dei cittadini. Monitoreremo l’avanzamento della mozione. Rimaniamo molto delusi per l’atteggiamento dell’assessore, che, come ASL e ARPA, semplifica la questione senza dati alla mano, chiedendo un atto di mera fiducia ai cittadini, che nel frattempo continuano a vivere profondi disagi.”


Leggi il servizio pubblicato su Giornalettismo.

1 commento:

  1. Leganti Naturali Paderno, Massimo Gatti chiede l’immediata convocazione della commissione ambiente in Provincia.

    Milano, 17 gennaio 2014. In riferimento ai gravissimi problemi ambientali manifestatisi a Paderno Dugnano negli ultimi mesi per le esalazioni della ditta Leganti Naturali, alla mia interrogazione del 7 gennaio 2014 e alla risposta del 13 gennaio 2014, ho richiesto la convocazione urgente della Commissione provinciale ambiente per chiarire e riferire quali provvedimenti Regione Lombardia ha assunto per rimediare al fallimento dell’autorizzazione integrale ambientale (AIA) rilasciata all’impianto “innovativo in materia di gestione di rifiuti”. – dichiara il Capogruppo in Provincia di Milano per Lista civica un’Altra Provincia-PRC-PdCI, Massimo Gatti
    – Dopo l’assemblea popolare del 16 gennaio, molto partecipata, in cui la popolazione ha chiesto giustamente la tutela della propria salute, non vale il rimpallo di responsabilità tra il funzionamento dell’impianto e la pericolosità tossica delle 10.000 tonnellate di scorie provenienti dagli inceneritori di Brescia e di Silla (Milano).

    In Regione Lombardia non ci sono marziani, ma un Presidente, un Assessore all’ambiente, una Giunta e dei Dirigenti che devono rispondere di quello che fanno alla Provincia di Milano, al Comune di Paderno Dugnano e soprattutto alla popolazione.
    Per tutelare la salute pubblica vanno almeno sospese tutte le procedure industriali, tranne quelle che si riferiscono alla messa in sicurezza dell’impianto, verificati immediatamente gli ulteriori interventi e rifatte tutte le valutazioni con un coinvolgimento reale delle amministrazioni e della cittadinanza in cui, come mi auguro, vengano revocate le autorizzazioni e rese trasparenti le decisioni.

    L’impunità nel settore dei rifiuti va smontata perché la salute è più importante del profitto”.

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