venerdì 12 febbraio 2016

Pedemontana, cronaca di una morte annunciata

di Dario Balotta, responsabile trasporti Legambiente Lombardia

La notizia degli esuberi e dei possibili licenziamenti in Pedemontana Lombarda ratifica il fallimento finanziario, tecnico, ambientale e politico del progetto.  Ancora una volta sono i singoli a pagare un naufragio di sistema, i cittadini e gli automobilisti  che non possono permettersi un’autostrada con tariffe d’oro. Ora anche i dipendenti sono investiti da una situazione finanziaria  ormai da fallimento.

Mentre i cittadini/contribuenti  hanno pagato l'80% degli inutili lavori fatti finora.  Come sempre, invece,non pagano  gli  amministratori di Pedemontana e la regione Lombardia che hanno portato la società al fallimento. Non paga il concedente CAL (concessionario autostradale lombardo) che avrebbe dovuto vigilare su una convenzione per non  permettere questo disastro, visto che  si prevedevano  60 dipendenti, mentre ce ne sono più del doppio.

Sorprende infine che  Serravalle abbia sborsato  recentemente 50 milioni a Pedemonta per i suoi costi di funzionamento invece che mettere equity come dovrebbe fare secondo il Piano Economico Finanziario approvato CIPE. Così facendo fra due anni la concessionaria Autostradale verrà restituita alla Città metropolitana spolpata.

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