di Dario Balotta, responsabile trasporti Legambiente Lombardia
La notizia degli esuberi e dei possibili licenziamenti in Pedemontana Lombarda ratifica il fallimento finanziario, tecnico, ambientale e politico del progetto. Ancora una volta sono i singoli a pagare un naufragio di sistema, i cittadini e gli automobilisti che non possono permettersi un’autostrada con tariffe d’oro. Ora anche i dipendenti sono investiti da una situazione finanziaria ormai da fallimento.
Mentre i cittadini/contribuenti hanno pagato l'80% degli inutili lavori fatti finora. Come sempre, invece,non pagano gli amministratori di Pedemontana e la regione Lombardia che hanno portato la società al fallimento. Non paga il concedente CAL (concessionario autostradale lombardo) che avrebbe dovuto vigilare su una convenzione per non permettere questo disastro, visto che si prevedevano 60 dipendenti, mentre ce ne sono più del doppio.
Sorprende infine che Serravalle abbia sborsato recentemente 50 milioni a Pedemonta per i suoi costi di funzionamento invece che mettere equity come dovrebbe fare secondo il Piano Economico Finanziario approvato CIPE. Così facendo fra due anni la concessionaria Autostradale verrà restituita alla Città metropolitana spolpata.
venerdì 12 febbraio 2016
Pedemontana, cronaca di una morte annunciata
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