lunedì 1 luglio 2013

Caloggio, terra di confine tra il terrazzo vero e proprio delle Groane e la pianura padana


di Gianni Del Pero, geologo

Un'origine geologica unica tra il Parco delle Groane e il confinante Parco della Brughiera, entrambi parchi che si insediano sull’altopiano creatosi in una fase legata alla glaciazioni e denominata del periodo Mindel.

Il ghiacciaio del futuro Lago di Como si era spinto con le sue oscillazioni sino alle porte di Milano, depositando terreni sul fronte esterno delle morene durante le fasi più fredde. Nelle fasi calde (interglaciali) si crearono torrenti imponenti che erodevano i terreni preesistenti e li trascinavano verso valle per ridepositarli.

Con il passare del tempo le ghiaie e le sabbie esposte agli agenti atmosferici hanno subito alterazioni fisiche e chimiche che li hanno trasformati in argille ricche in ossidi e idrossidi di ferro, da cui il termine "ferretto" per i suoli di Groane.

Gianni Del Pero
I torrenti delle fasi più recenti (il Seveso e l’Olona hanno un’origine datata a circa 11.000 anni fa) hanno eroso sui lati esterni l’altopiano che si è pertanto salvato in una lingua lunga e stretta da Lentate a Bollate (ed a nord aprendosi a cerchio con Meda, Cabiate, Mariano e il terrazzo alto della Brianza) con un terreno acido e ferrettizzato per creare le Groane e la Brughiera.

Più o meno gli stessi processi di deposizione e di alterazione (anche se a scala minore e più limitate nel tempo) hanno contribuito alla formazione di un ambito di risorgive che poi sono state organizzate in forma di fontanili.

Nel sottosuolo sono presenti materiali con diversa permeabilità e quando è presente un livello argilloso può consentire la formazione di una falda sospesa che raccoglie le acque che filtrano dalla superficie, le sostiene e le fa defluire lentamente verso valle. Se lo spessore dei terreni superficiali permeabili piano piano si riduce e la falda si carica di acqua avviene il fenomeno della risorgenza, una vera e propria sorgente. Se l’uomo interviene aprendo la “bocca” della sorgente agevola ed organizza il  il deflusso e da qui la creazione della testa del fontanile.

All'uscita del sentiero, costeggiando il Nirone (nella foto, sotto il titolo), osserviamo una collinetta che ha andamento parallelo a quello del corso d’acqua. Penso che si possa descrivere il fenomeno con il fatto che in precedenza il torrente scorresse proprio ai piedi della collinetta e poi, piena dopo piena, erodendo in sponda sinistra, si sia spostato nell’attuale posizione.

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