lunedì 1 dicembre 2025

Carugo, 8 dicembre 2025: torna la tradizionale escursione alla Riserva Naturale Fontana del Guercio


Anche per il 2025 il Comitato Parco Regionale Groane–Brughiera rinnova l’appuntamento con la tradizionale passeggiata di Sant’Ambrogio nella splendida Riserva Naturale Fontana del Guercio di Carugo (CO), un luogo di grande fascino e tra i più preziosi del territorio brianzolo.

L’escursione si svolgerà lunedì 8 dicembre 2025, con ritrovo alle ore 9:00 presso il parcheggio di via XXV Aprile, accanto alle scuole elementari di Carugo. Il rientro è previsto attorno alle 13:00.
La prenotazione è obbligatoria tramite QR code o link indicati nella locandina ufficiale (cliccare qui).


La Riserva Fontana del Guercio è un vero scrigno naturalistico: 13 fontanili, un ecosistema ricchissimo e una storia geologica che permette di “toccare con mano” l’evoluzione del territorio. A ciò si aggiunge l’importante vicenda di bonifica che, oltre 50 anni fa, portò al recupero di un’area allora degradata trasformandola in una delle Riserve Naturali più rilevanti della Brianza, oggi riconosciuta anche come Sito di Interesse Comunitario Europeo (SIC – IT2020008).


Durante la passeggiata i partecipanti saranno accompagnati da esperti e conoscitori del luogo. Il percorso condurrà fino al suggestivo Fontanile della Testa del Nan, per poi proseguire verso la Cascina Sant’Ambrogio, nel cuore della riserva.

Come da tradizione, l’esperienza culminerà presso la storica Cascina Sant’Ambrogio, dove il gruppo sarà accolto dagli Amici del Sant’Ambrogio. Qui, davanti ai camini accesi, sarà offerto un piccolo rinfresco a base di PanTranvai, un momento conviviale perfetto per lo scambio di auguri pre-natalizi.


L’uscita è adatta a tutti e rappresenta un’occasione speciale per vivere una mattinata immersi nella natura, approfondire la conoscenza di un ambiente unico e condividere un momento di comunità alla vigilia delle festività.

È importante ricordare che:

  • L’assicurazione è a carico dei partecipanti
  • Gli organizzatori non si assumono responsabilità per eventuali incidenti o danni
  • In caso di maltempo, il giorno stesso è consigliato contattare i referenti per verificare eventuali variazioni

Per informazioni:

I palloncini volano, ma l’inquinamento resta: l’appello del Circolo “Ilaria Alpi”

Circolo Ambiente "Ilaria Alpi": I palloncini in volo piacciono molto a grandi e bambini. Ma quando riatterrano causano gli stessi danni della plastica. 

a cura del Circolo Ambiente "Ilaria Alpi"

Molti soci e simpatizzanti del nostro Circolo Ambiente "Ilaria Alpi" ci hanno segnalato che in alcuni comuni del Triangolo Lariano, tra il 6 e l’8 dicembre prossimi, verranno organizzati eventi prenatalizi dedicati ai bambini che prevedono il lancio dei palloncini.
Ci sono stati segnalati eventi a: Asso, Barni, Bellagio, Caslino d'Erba, Eupilio, Lasnigo, Longone al Segrino, Proserpio, Pusiano.

Alcuni di questi eventi sono riportati in queste pagine Instagram:

Come Circolo Ambiente "Ilaria Alpi" siamo intervenuti più volte sulla questione, chiedendo ai Comuni e agli organizzatori degli eventi di rinunciare al lancio dei palloncini.
La nostra associazione ha spiegato le ragioni per cui chiediamo di evitare questa pratica. Ricordiamo infatti che i palloncini, una volta ricaduti al suolo, determinano una dispersione di plastiche e, con la loro degradazione, di microplastiche che creano danni all’ambiente, oltre a costituire un possibile rischio per la fauna. Quest’ultimo pericolo riguarda anche i palloncini in lattice cosiddetti “biodegradabili”, che possono comunque arrecare danni all’ambiente e agli animali.

Riteniamo che la rinuncia al lancio dei palloncini possa essere spiegata direttamente ai bambini, che sicuramente comprenderanno che tale scelta è a fin di bene, poiché pensata a tutela dell’ambiente e degli animali. Siamo convinti che i più piccoli ne capiranno le motivazioni, vista la loro spiccata sensibilità sui temi dell’ecologia e della protezione della fauna.

Ricordiamo inoltre il nostro appello, diffuso negli anni scorsi e rivolto ai Comuni del territorio, per introdurre un divieto al lancio dei palloncini. In tal senso richiamiamo anche l’ordinanza adottata nel 2023 dal Comune di Alzate Brianza, emanata anche a seguito di una nostra specifica istanza.
Anche il Comune di Monza ha adottato dal 2023 questo tipo di provvedimento (https://www.comune.monza.it/it/news/1687577), così come molti altri Comuni in Italia.

Auspichiamo che anche nei Comuni del nostro territorio si rinunci al lancio dei palloncini negli eventi prenatalizi (ma anche in tutti i futuri eventi), individuando iniziative alternative per far divertire i bambini senza inquinare l’ambiente e senza mettere in pericolo gli animali.

domenica 30 novembre 2025

La forza della Memoria: Seregno e Rivarolo unite nel ricordo dei partigiani Colzani e Berone


Sabato 29 novembre 2025 è stato un pomeriggio intenso e carico di emozione che ha visto protagoniste le sezioni ANPI di Seregno e di Rivarolo, riunite per rinsaldare un legame fondato sulla condivisione della Memoria e dei valori della Resistenza. A raccontare lo spirito dell’iniziativa è Mariadele Frigerio, presidente dell’ANPI di Seregno, che definisce l’incontro “allegro ma soprattutto emozionante”, un momento di gioia e insieme di profonda riflessione.


Il gemellaggio tra le due sezioni ha assunto un significato particolarmente sentito: Seregno e Rivarolo sono unite infatti dal ricordo dei partigiani Livio Colzani e Flavio Berone, trucidati il 6 marzo 1944 a Castelnuovo Nigra. Una memoria dolorosa, come sottolinea Frigerio, ma al tempo stesso “piena di gratitudine e orgoglio” per il sacrificio di chi ha combattuto per la libertà.


Alla giornata hanno preso parte anche rappresentanti dell’amministrazione comunale di Seregno, tra cui il sindaco Alberto Rossi e il vicesindaco Viganò, insieme a esponenti del comitato di quartiere Sant’Ambrogio, a testimonianza della vicinanza delle istituzioni e della comunità a un percorso condiviso di storia e impegno civile.


“Grazie a tutt*”
, conclude la presidente dell’ANPI, rinnovando un messaggio che attraversa il tempo e torna attuale ad ogni incontro e iniziativa: Ora e sempre Resistenza.

Il Meredo si sveglia tra i lenzuoli: la protesta gentile che svela lo scempio della Tangenziale di Pedemontana


C’è un modo di protestare che non urla, non blocca strade, non accende polemiche. Un modo che parla al cuore prima che alle orecchie: stendere un lenzuolo bianco e lasciare che la sua semplicità diventi un messaggio inequivocabile.


È ciò che è accaduto ieri, sabato 29 novembre 2025, lungo le transenne del cantiere della futura tangenziale Meda–Seregno. All’improvviso, in una mattina che sembrava uguale a tutte le altre, quelle transenne che stringono il Parco del Meredo e le vie di Meda e Seregno si sono trasformati in un libro aperto, dove ogni lenzuolo era una pagina, ogni frase una ferita e al tempo stesso un atto d’amore.


Frasi semplici, dirette, impossibili da ignorare:

  • “No pedemontana. Salviamo il territorio.”
  • “Tangenzialina: ennesimo disastro ambientale.”
  • “Innamorati della vita, non del profitto.”
  • “Tangenzialina brucia natura & soldi.”
  • “Suolo libero.”
  • “Ne abbiamo pieni i polmoni.”
  • “Compensa qui, compensa là, ma l’asfalto non se ne va.”

Parole che oscillavano nel vento, come un coro silenzioso rivolto a chi passa distratto, a chi pensa che l’ennesima strada sia inevitabile, a chi ha smesso di credere che la bellezza valga la fatica di difenderla.


Chi ha appeso quei lenzuoli non è un gruppo di estremisti. Sono persone comuni: famiglie, giovani, pensionati, cittadini che hanno visto il loro quartiere trasformarsi in un corridoio di cantiere, che respirano polvere invece che aria, che assistono impotenti alla distruzione di un territorio che per decenni ha custodito prati, sentieri, biodiversità.


Sono cittadini che non si rassegnano.
Che chiedono una cosa semplice: essere ascoltati.

E proprio per questo la loro protesta è così disarmante: non urla, non insulta, ma mette a nudo l’assurdità di un’opera che divora terra mentre il mondo intero invoca il contrario.

 


 

venerdì 28 novembre 2025

Parcheggi al posto del parco: l’avanzata dell’asfalto nel cuore di Erba (CO)

Nelle foto: il parco privato di via Volta, che verrà in parte cancellato per la costruzione dei nuovi parcheggi

di Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente "Ilaria Alpi"

A Erba si asfaltano aree verdi e si tagliano alberi per fare posto ai nuovi parcheggi! L'attuale Amministrazione comunale di Erba si dimostra a senso unico nelle scelte che sta portando avanti: solo distese di asfalto per la realizzazione dei nuovi posteggi.

Citiamo i più recenti progetti per i nuovi parcheggi in fase di realizzazione o di programmazione:

  • si va dai posteggi realizzati di recente in via Fiume (zona ex Enel), che hanno determinato il taglio di alcune piante;
  • a Crevenna si stanno completando nuovi parcheggi nel giardino dell’ex Ca’ Mornigo, anche qui sacrificando molti alberi;
  • ad Arcellasco il progetto di una nuova lottizzazione residenziale in via Marconi porterà – oltre a nuovo consumo di suolo su un’ampia area verde – anche la creazione di nuove aree di sosta al posto dei prati;
  • sempre ad Arcellasco, il progetto per un nuovo parcheggio in un’area verde di via Brugora.

Non bastassero questi, la recente variante al PGT contempla altri nuovi parcheggi:

  • in centro città si prevede di realizzare un nuovo collegamento viario e nuovi posteggi tra via Volta e via Diaz, cancellando con l’asfalto un bellissimo parco privato, con conseguente taglio di alberi di alto fusto (tra cui cedri, pini, ginkgo biloba);
  • infine in via Battisti si prevede un nuovo parcheggio di fianco alla scuola elementare, che cancellerà un’area privata con antico frutteto e orto (contro questa previsione i proprietari hanno presentato un ricorso al TAR).

Contro questi ultimi due interventi, molti cittadini – residenti nelle rispettive zone – ci hanno segnalato come inaccettabili e rovinose queste previsioni, poiché causeranno la cancellazione delle aree verdi e il taglio degli alberi!


Tutte queste scelte a base di asfalto avvengono in una città già fortemente cementificata, che più volte negli ultimi anni si è trovata in cima alla poco onorevole classifica del territorio con maggior consumo di suolo in provincia di Como: nel 2020 Erba è risultata di gran lunga il comune che ha cementificato di più (oltre 6 ettari in un anno, un vero record negativo!); nel 2024 il secondo in provincia!
Erba già oggi ha un centro città con poche zone libere dal cemento e poche piante, ma ora – per colpa delle pessime scelte dell’Amministrazione – si sta caratterizzando per l’asfaltatura di aree verdi e per il taglio di alberi! Il tutto per creare nuovi posteggi, che avranno come effetto quello di attirare ulteriore traffico in centro, quando – al contrario – l’obiettivo di un’Amministrazione lungimirante dovrebbe essere quello di lasciare le auto fuori dal centro città, rendendo pedonali e ciclabili le aree centrali.

Invece l’attuale Amministrazione comunale sa solo premere l’acceleratore sulle asfaltature delle aree verdi! Pessime scelte che non faranno altro che peggiorare la qualità di vita dei cittadini, l’inquinamento dell’aria, le isole di calore in centro!
La città di Erba ha bisogno di altro: di più verde, di più alberi, di aree pedonali e ciclabili; altro che nuovi parcheggi!

giovedì 27 novembre 2025

Pedemontana e la bonifica da diossina: sotto terra la verità – 12 aree ancora contaminate


A seguito della seduta dell’Osservatorio Permanente sulla Bonifica da Diossina della tratta B2 della Pedemontana, svoltasi il 17 novembre presso la sede di ARPA Monza, il Coordinamento dei gruppi ambientalisti e delle liste civiche (Sinistra e Ambiente–Impulsi Meda, Legambiente Seveso, Seveso Futura, Passione Civica Cesano, Altra Bovisio Masciago, Comitato Ambiente Bovisio, Cittadini per Lentate) ha diffuso un’analisi dettagliata sull’andamento dei lavori. L’obiettivo è chiarire lo stato effettivo della bonifica, andando oltre comunicazioni giudicate “ottimistiche” o “semplificate”, e offrendo alla cittadinanza un quadro completo delle criticità tuttora presenti.

La riunione del 17 novembre è stata convocata su esplicita richiesta del Coordinamento, che da mesi denuncia difficoltà nell’ottenere dati tempestivi e completi da parte dei soggetti incaricati della bonifica. Solo attraverso specifici accessi agli atti gli ambientalisti sono riusciti ad acquisire le prime risultanze dei collaudi condotti in contraddittorio con ARPA su alcuni lotti già scavati, dai quali sono emersi diversi mancati raggiungimenti degli obiettivi di bonifica.

All’incontro erano presenti ARPA, Pedelombarda Nuova (General Contractor), Autostrada Pedemontana Lombarda, Regione Lombardia  Direzione Ambiente e Clima, e le amministrazioni comunali di Cesano Maderno, Seveso, Bovisio Masciago e Barlassina, oltre a una nutrita delegazione di associazioni e comitati del territorio.

Stato della bonifica: i numeri reali

Pedelombarda Nuova ha illustrato l’avanzamento dei lavori sui lotti finora affrontati: 2, 2A (Seveso), 3, 3-var, 4, 5 e 6 (Cesano Maderno). Da tali aggiornamenti emergono dati significativi:

  • Il 75% della superficie interessata è stato scavato e il terreno contaminato è stato rimosso.
  • Solo il 56% della superficie è stato sottoposto alle verifiche di collaudo con ARPA.

Ed è proprio la fase di collaudo a evidenziare le principali criticità: su 16 Aree Sorgente già esaminate, 12 non hanno raggiunto gli obiettivi di bonifica previsti dal D.Lgs 152/2006, che stabilisce i limiti per Diossine e Furani (10 ng/kg per aree residenziali/verde pubblico, 100 ng/kg per aree industriali).

Il Coordinamento sottolinea che, finché tali valori non rientrano nelle soglie di legge, “la bonifica non può dirsi completata”. Per questo motivo ritiene fuorviante l’affermazione secondo cui “il 75% delle aree sarebbe stato bonificato”: il dato riguarda solo lo scavo, non l’effettivo raggiungimento degli standard normativi.

Le non conformità comportano la necessità di scavi suppletivi di 20 cm, con nuova caratterizzazione del terreno, abbancamento in discariche autorizzate e ulteriori analisi in contraddittorio con ARPA. Pedelombarda Nuova stima che saranno rimossi almeno 3.500 m³ di terreno aggiuntivo, pari a circa 6.000 tonnellate.

Finora i costi aggiuntivi risultano coperti dal quadro economico dell’opera, ma il Coordinamento evidenzia che lo scenario potrebbe evolvere man mano che proseguiranno gli scavi sui lotti ancora non verificati, in particolare i Lotti 2 e 1 (Seveso e Meda).

Gli ambientalisti hanno chiesto il dettaglio completo sulla classificazione dei terreni smaltiti e sulle discariche di destinazione. Pedelombarda Nuova ha riferito che nessuna terra è stata finora classificata come rifiuto pericoloso, e si è impegnata a fornire i dati richiesti.

Per quanto riguarda la qualità dell’aria in cantiere:

  • non sono stati registrati superamenti dei limiti di Diossina,
  • alcuni picchi di PM10 sono stati affrontati con fermate temporanee dei lavori e l’uso di “cannon fog”.

Sono state inoltre segnalate possibili mancanze nell’applicazione dei protocolli di sicurezza da parte di operatori nei cantieri; Pedelombarda ha preso atto dell’osservazione impegnandosi a vigilare maggiormente.

Oltre alla diossina, sono emerse ulteriori criticità:

  • 6 superamenti dei limiti di IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici) nel Lotto 3 di Cesano Maderno, per i quali si stanno definendo nuove modalità di gestione con ARPA e Regione Lombardia.
  • Ritrovamenti di amianto in alcune aree durante la Bonifica Ordigni Bellici: sia in frammenti di eternit sia frammisto al terreno.
  • A Barlassina, nelle future aree di viabilità complementare, è stata rilevata un’ampia presenza di amianto, che richiederà interventi specifici e maggiori costi.

ARPA sta conducendo le analisi in contraddittorio con accuratezza, supportata anche da laboratori esterni per far fronte all’enorme carico di lavoro. Le associazioni chiedono una nuova convocazione dell’Osservatorio nei primi mesi del 2026, quando la fase di scavo dovrebbe essere quasi completata e disponibili i collaudi delle aree residue.

Il Coordinamento chiude il suo resoconto ricordando che, nonostante dichiarazioni rassicuranti, la bonifica è lontana dalla conclusione e richiede ancora attenzione, trasparenza e vigilanza costante.

mercoledì 26 novembre 2025

WWF Insubria: nuove piantumazioni tra Seveso e Meda

I volontari del WWF Insubria al lavoro

Negli ultimi giorni il WWF Insubria è stato protagonista di una serie di iniziative dedicate alla riforestazione, alla tutela della biodiversità e all’educazione ambientale. Tra Seveso e Meda, volontari, scuole, famiglie e realtà locali si sono uniti per dare nuova vita a oasi, parchi urbani e aree naturalistiche ricche di storia.

Piantumazioni al Fosso del Ronchetto – 22 e 29 novembre


Il primo appuntamento si è svolto il 22 novembre, quando i volontari WWF hanno dato avvio alla “Giornata di Piantumazione” presso l’Oasi Fosso del Ronchetto a Seveso. L’area è un luogo unico nel suo genere: un antico relitto glaciale trasformato nel tempo in un prezioso mosaico di boschi, stagni e habitat fondamentali per specie come il tritone crestato e il tritone punteggiato.

La giornata del 22 novembre ha permesso alla comunità di contribuire attivamente al rimboschimento dell’area, pesantemente colpita negli ultimi anni dagli effetti dei cambiamenti climatici. Sono stati messi a dimora decine di alberi e arbusti in un clima di partecipazione e condivisione.

Il 29 novembre, sempre al Fosso del Ronchetto, si terrà il secondo appuntamento, organizzato insieme a Humana People to People Italia, nell’ambito della campagna nazionale per piantare 30.000 alberi entro il 2027 nelle oasi WWF e in altre aree verdi. L’iniziativa, intitolata “Vestiamo le oasi di verde”, inizierà alle ore 10:00 e sarà l’occasione per dare continuità al lavoro svolto il 22 novembre. Ai partecipanti è consigliato di portare guanti e scarpe da giardinaggio, e al termine delle attività è previsto anche un momento conviviale.

Verso la Festa dell’Albero – 2 dicembre a Meda


La terza iniziativa riguarda invece l’Oasi Urbana WWF Valle dei Mulini, nei Giardini della Scuola Diaz di Meda, dove il 2 dicembre 2025 si terrà la terza edizione della “Festa dell’Albero”, proseguendo un percorso iniziato nel 2023 insieme al Comune di Meda e all’Istituto Comprensivo Diaz.

Negli ultimi due anni, grazie al coinvolgimento di studenti, volontari e associazioni locali, sono già stati piantati oltre 400 alberi e arbusti, oltre a una nuova vigna, un piccolo frutteto con 60 alberi, e alcuni pini silvestri. Questi interventi hanno segnato la rinascita del vecchio Sentiero della Vigna e del Vecchio Mulino, restituendo al quartiere un ambiente più ricco e accogliente.

Il 2 dicembre si proseguirà con la messa a dimora delle ultime piante rimaste: ginestre, rose canine, ciliegi, cappelli del prete e palloni di maggio, che daranno ulteriore colore ai giardini nel corso della primavera 2026.

Il WWF invita tutti a partecipare agli eventi ancora in programma e a sostenere attivamente le attività dell’associazione, perché la tutela del pianeta inizia sempre da piccoli gesti concreti.

Per informazioni: 331 2976315 – wwfinsubria@gmail.com