domenica 27 ottobre 2024

Canturina Bis: un piano controverso tra consumo di suolo e insufficienza di fondi


Secondo un recente post pubblicato dal blog Sinistra e Ambiente, il progetto della nuova strada Canturina Bis, un’arteria che collegherebbe Cantù a Mariano Comense, torna al centro del dibattito. Questa proposta infrastrutturale ha attirato l'opposizione di diversi gruppi ambientalisti riuniti nel Coordinamento per una Mobilità Sostenibile - NO Canturina bis. I critici sottolineano come la costruzione della Canturina Bis comporterebbe un considerevole impatto ambientale, minacciando aree naturali di alto valore ecologico all'interno del Parco Regionale Groane-Brughiera, con significativi rischi di impermeabilizzazione e consumo di suolo.

Il Coordinamento, negli ultimi mesi, ha monitorato l'iter regionale e si è confrontato con l'assessorato regionale alla Mobilità. Questo è avvenuto grazie al supporto del gruppo consiliare Alleanza Verdi-Sinistra (AVS) in Regione Lombardia, che ha raccolto informazioni cruciali per comprendere i prossimi sviluppi del progetto.

Il 5 agosto 2024, la Giunta Regionale ha confermato il proprio sostegno economico al progetto tramite la Deliberazione N° XII / 2965, destinando 95 milioni di euro nel bilancio 2024-2026, somma derivata dal Piano Lombardia e dal Piano Marshall (legge 9/2020). Questo finanziamento, però, è insufficiente rispetto ai 334 milioni di euro necessari per completare l'intero tracciato. Il costo elevato ha portato alla decisione di procedere con una strategia a lotti funzionali, cominciando con il lotto 2, che prevede un tratto di strada tra Cantù e Figino Serenza, per una spesa di 60,7 milioni di euro.

Il progetto prevede un nuovo asse stradale di circa 7 km, dei quali 4 saranno in galleria, e si sviluppa in tre sezioni principali:

  • Tratto 1: da Cantù verso Montesolaro, con una parte significativa in galleria.
  • Tratto 2: il lotto funzionale iniziale, che attraversa Cantù e Figino Serenza.
  • Tratto 3: da via Marche a via Segantini, in Mariano Comense.

Questa modalità di finanziamento e costruzione per lotti, secondo quanto riportato da Sinistra e Ambiente, potrebbe rivelarsi una strategia per giustificare un eventuale completamento futuro dell'opera, similmente a quanto accaduto con l’autostrada Pedemontana Lombarda.

Nel dettaglio, il tratto 2 della Canturina Bis, che si svilupperà in parallelo a via Milano da via Genova fino a via Marche, avrà un notevole impatto ambientale, occupando aree boschive e terreni agricoli. La costruzione di svincoli nelle zone di via Genova, via Piemonte e via Marche è inoltre vista dai gruppi ambientalisti come un intervento destinato a generare traffico pesante e un ulteriore consumo di suolo.

Il Coordinamento per una Mobilità Sostenibile - NO Canturina bis conferma la volontà di proseguire nella sua azione di contrasto, cercando anche di avviare un dialogo con le amministrazioni recentemente elette di Figino e Carimate.

Difendere il verde è un diritto: assoluzione per la protesta pacifica contro la Canturina Bis

La manifestazione per dire "NO alla strada nel Parco" a Figino Serenza dello scorso 29/04/2022. Immagine tratta dal web.

Il tribunale di Como ha sancito la conclusione positiva della vicenda giudiziaria che ha coinvolto Tommaso, attivista di Fridays for Future Cantù e membro del Coordinamento No Canturina Bis, portato in giudizio per l'accensione di un fumogeno durante una manifestazione pacifica. La protesta, tenutasi il 29 aprile 2022 sotto il Comune di Figino Serenza, era un’iniziativa pubblica in difesa del Parco delle Groane e contro la Canturina Bis, un progetto infrastrutturale ritenuto devastante per l’area naturale.

Secondo l’accusa, l'attivista avrebbe violato la legge accendendo un fumogeno, considerato però dai manifestanti come un gesto simbolico, tutt'altro che minaccioso. Durante l’udienza istruttoria, il pubblico ministero ha ascoltato testimoni e, al termine, ha richiesto l’assoluzione dell’imputato “poiché il fatto non sussiste”. La sentenza ha quindi rappresentato un esito positivo per la difesa dell’ambiente e dei diritti di chi lotta per esso, confermando la natura pacifica e non pericolosa della manifestazione.

Fridays for Future Cantù ha accolto la notizia con soddisfazione, definendo l’accusa come “spropositata, senza alcun senso”, rivolta “ancora una volta all’attivismo giovanile in difesa dell’ambiente.” L’organizzazione ha ricordato come la manifestazione fosse “pacifica, con la presenza di famiglie, ragazzi e agricoltori” e caratterizzata da cori di speranza “per difendere la nostra terra dal cemento”.

Anche il Comitato Parco Regionale Groane Brughiera ha espresso sollievo e partecipazione per l’assoluzione di Tommaso, evidenziando, in un post su Facebook, la “fine di questa brutta vicenda che ha colpito l’amico Tommaso durante una protesta completamente pacifica e di impegno sociale per la difesa dell’ambiente contro un’opera inutile e devastante come la Canturina Bis”.

Questa vittoria, oltre a rappresentare un riconoscimento per il movimento ambientalista, segna un passo avanti verso una maggiore tutela delle libertà di espressione e di protesta. “Ora il passaggio successivo sarebbe brindare per questa soluzione positiva e pensare ai prossimi passi da affrontare contro progetti come questo, devastanti per il Parco delle Groane e per il nostro territorio,” ha concluso il Comitato, lanciando un chiaro segnale d’impegno verso nuove battaglie in difesa del paesaggio e della biodiversità.

Puliamo il Parco Grubria: successo per l'iniziativa di Legambiente Seregno


Oggi Legambiente Seregno ha radunato i cittadini per una nuova giornata di “Puliamo il Mondo”, un evento volto a sensibilizzare la comunità sull'importanza della tutela ambientale. L'iniziativa, che ha avuto luogo nel quartiere San Carlo, ha visto la partecipazione di diversi volontari di tutte le età, i quali hanno dedicato la mattinata a ripulire le aree verdi di via Arienti e del parco Grubria.

Fatima, presidente del Circolo Legambiente di Seregno, ha espresso soddisfazione per la buona riuscita della giornata: "Questa mattina Puliamo il parco Grubria! Il tempo ci ha permesso di fare una piccola pulizia in via Arienti nel quartiere San Carlo. Ringraziamo i coraggiosi partecipanti! Come sempre il nostro furgoncino carico di rifiuti. Avanti tutta instancabilmente."

Il ritrovo dei volontari è avvenuto alle 10:30 in via Arienti, da cui sono partiti per ripulire alcune aree del quartiere. L’evento, organizzato per coinvolgere persone di tutte le età, ha ribadito un messaggio chiaro: basta un piccolo gesto da parte di ciascuno per contribuire alla salvaguardia del nostro ambiente. Pulire gli spazi pubblici non è solo un atto di rispetto verso la natura, ma anche un segno di responsabilità nei confronti della comunità stessa.

Legambiente Seregno ringrazia tutti coloro che hanno contribuito al successo dell'evento, ricordando che la cura del territorio è un impegno costante e che ogni partecipazione è un passo importante verso un futuro più pulito e sostenibile.

Pedemontana a Seveso: cosa c'è da sapere sui lavori di bonifica alla vigilia del cantiere


Il Comune di Seveso ha convocato una seduta straordinaria del Consiglio Comunale per martedì 29 ottobre alle ore 21.00. L'incontro si terrà presso l’auditorium "Paolo Cappelletti" della Fondazione Lombardia per l’Ambiente, situato in Largo 10 Luglio 1976, 1. L’ordine del giorno prevede un unico punto: aggiornamenti sulle attività di bonifica diossina propedeutiche agli interventi di realizzazione della tratta b2 dell'Autostrada Pedemontana Lombarda.

L'evento offrirà ai cittadini un'occasione per conoscere meglio le misure di sicurezza e l'andamento dei lavori preliminari volti a garantire la bonifica del suolo prima dell'avvio dei lavori principali. La seduta sarà anche trasmessa in diretta streaming sul canale ufficiale YouTube “Città di Seveso”.

sabato 26 ottobre 2024

Castelmarte: successo per l'incontro su "Il giro dei soldi delle mafie"

Sala gremita anche per il secondo appuntamento della Rassegna antimafia "4 colpi alla 'ndrangheta".


Ancora una sala gremita, con circa 70 persone, per il secondo incontro della Rassegna antimafia "4 colpi alla 'ndrangheta", organizzata dal Circolo Ambiente "Ilaria Alpi", in collaborazione con CGIL Como e coi Comuni di Castelmarte, Eupilio, Tavernerio e Ponte Lambro.

Ieri sera, venerdì 25 ottobre nella sala della biblioteca di Castelmarte si è tenuto l'incontro sul tema del 'giro dei soldi delle mafie'. Protagonisti i due autori del libro “Il giro dei soldi: storie di riciclaggio”, Ilaria Ramoni e David Gentili, che hanno avuto modo di illustrare al numeroso e attento pubblico presente, le dinamiche relative al riciclaggio dei soldi soprattutto da parte della criminalità organizzata. Siamo ormai in presenza di una sorta di Ndrangheta 2.0 che, per finanziare le proprie attività criminali è passata, nei decenni, dall'epoca dei sequestri di persona a quella dei traffici di droga, e ora, per 'ripulire' i grandi flussi di denaro sporco ricorre sempre più spesso al riciclaggio internazionale, sfruttando nuovi strumenti finanziari come ad esempio le cripto-valute, unite all'evasione fiscale, alle coperture offerte dai paradisi fiscali, unitamente alla corruzione negli appalti e forniture pubblici.


Nell'incontro è stato fatto anche un riferimento alla recentissima inchiesta che, nei giorni scorsi, ha portato al commissariamento di Banca Progetto a seguito dei prestiti illeciti di soldi pubblici ad alcune società legate alla 'ndrangheta.

Soddisfatto il Circolo Ambiente "Ilaria Alpi" che invita al prossimo incontro della Rassegna, che si terrà giovedì 14 novembre a Tavernerio, con la presenza del professor Nando dalla Chiesa - tra i maggiori esperti di mafie a livello internazionale - che parlerà della presenza della 'ndrangheta in provincia di Como, che si conferma uno dei territori più infiltrati dalla criminalità organizzata nel Nord Italia.

Pioggia sul Monte San Primo: annullato il doppio evento di domenica 27 ottobre


Riceviamo e pubblichiamo


A causa delle avverse condizioni meteo, siamo costretti ad annullare il doppio evento previsto per domani, domenica 27 ottobre, sul Monte San Primo. Pertanto, sia la camminata che lo spettacolo teatrale non avranno luogo.

Il Coordinamento, formato da 35 associazioni, proseguirà nel prossimo periodo a programmare altre iniziative volte a sensibilizzare la cittadinanza sulla tutela del territorio del Monte San Primo, anche in opposizione al pessimo progetto che prevede la realizzazione di nuovi impianti sciistici e di innevamento artificiale sulle pendici del Monte San Primo.

Coordinamento "Salviamo il Monte San Primo"


Pedemontana: chi paga? ma soprattutto, chi non pagherà?


di Domenico Corrusco 

 

È un giorno qualunque, o quasi, quando Sabato Fusco, direttore generale di Autostrada Pedemontana Lombarda, si affaccia con la placida determinazione di chi sa bene la gravità dei suoi annunci. Nell’intervista rilasciata ieri a MBNews, Fusco svela una consapevolezza quasi predestinata: ha per le mani una vera e propria “gallina d’oro” – il pedaggio della Milano-Meda – e l’idea di rinunciarvi è intrigante, ma solo se qualcun altro (meglio ancora se munito di portafoglio elastico e voglia di beneficenza infrastrutturale) decidesse di caricarsi l’onere. L’ardita proposta riecheggia nelle stanze del potere come il sussurro di un’amara e raffinata diplomazia: rinunciare al pedaggio? Magari. Ma per carità, che si trovino prima i fondi per coprire la “sofferenza economica” che altrimenti graverebbe sull’iniziativa.

E sì, la nobiltà di animo qui pare abbondare, ma con un retrogusto severo: è chiaro, dichiara Fusco, che Pedemontana ha investito, e ora esige il suo tributo. Una narrazione che riecheggia come una tragedia greca, con il suo inevitabile senso di destino già scritto: perché, dice Fusco, quando un progetto si avvia, è tardi per ripensamenti. Le casse devono essere rimpinguate e il pedaggio non è, dunque, che il sacrificio richiesto ai cittadini per onorare tale patto.


Arriviamo quindi all’incontro pubblico, un tema sul quale Fusco mostra la sua peculiare apertura. Aperto agli incontri, sì, ma solo a quelli “costruttivi”. “Costruttivo”, però, è un termine che lascia spazio a varie interpretazioni: nella visione di Fusco, le assemblee vanno bene finché non c’è dissenso. Che i cittadini dunque siedano composti e, magari, silenziosi; che ascoltino con quel tocco di reverenza che si confà a simili occasioni, senza far troppo rumore e, men che meno, esprimere contrarietà. Le preoccupazioni? Accettabili, ma purché si presentino sotto forma di domande educate, non di vibranti appelli.

Con un tono da attore esperto, Fusco si rende disponibile a “rassicurare” chi di dovere, a patto però che nessuno rovini il copione con esternazioni degne di una tragedia popolare. E così, tra una rassicurazione e l’altra, mentre la Pedemontana tira dritta con le sue bonifiche e recinzioni, qualcuno fuori scena continua a sperare che un intervento celeste cali a salvarli dal pedaggio incombente.