venerdì 26 dicembre 2025

Fluidificare o attirare traffico? Riflessioni sulla rotatoria di via Nazioni Unite a Seregno

Via Nazioni Unite, la rotatoria verrà realizzata in corrispondenza dell'intersezione con la strada vicinale del Merè Nord 

Lo scorso mese di novembre la Giunta comunale di Seregno ha approvato il Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica dell’intervento di “Realizzazione della rotatoria di via Nazioni Unite”. 

L'area di intervento. Fonte: Relazione generale

Si tratta di un passaggio amministrativo rilevante, che segna l’avanzamento concreto di un intervento discusso da tempo. A questo quadro si affianca il parere espresso dagli uffici della Provincia di Monza e Brianza, che, pur confermando la conformità urbanistica dell’opera agli strumenti di pianificazione vigenti, richiama esplicitamente la necessità di adottare interventi di mitigazione e compensazione ambientale. Le aree interessate dalla realizzazione della rotatoria risultano infatti ricomprese nella Rete verde di ricomposizione paesaggistica individuata dal PTCP provinciale, rispetto alla quale deve essere garantita la continuità ecologica, come indicato nel parere provinciale.

È però importante chiarire fin da subito che la realizzazione della rotatoria nasce anche da una richiesta degli abitanti del quartiere, che da anni si percepiscono come isolati a causa della conformazione della viabilità e della presenza della ferrovia. Migliorare l’accessibilità, la sicurezza degli spostamenti e la possibilità di entrare e uscire dal quartiere in modo più agevole è un’esigenza reale, che merita ascolto e rispetto. Le riflessioni che proponiamo non mettono in discussione questa esigenza, né vogliono contrapporre interessi diversi, ma nascono proprio dalla volontà che l’intervento risponda davvero, nel tempo, ai bisogni di chi vive in quest’area.

Planimetria di progetto

La relazione progettuale individua come obiettivo principale l’aumento della sicurezza dell’intersezione tra via Nazioni Unite e la strada vicinale del Merè Nord, oggi regolata da un incrocio a raso fortemente canalizzato che consente solo alcune manovre. La rotatoria renderebbe possibili svolte oggi non consentite, migliorerebbe la leggibilità dell’incrocio e favorirebbe una maggiore fluidità dei movimenti veicolari. Si tratta di obiettivi comprensibili e, sul piano locale, condivisibili. Allo stesso tempo, è evidente che l’intervento non si esaurisce in una mera opera di ingegneria stradale, ma incide su un contesto territoriale più ampio, riconosciuto anche dagli enti sovracomunali come delicato sotto il profilo ambientale e paesaggistico.

La nostra principale preoccupazione, tuttavia, non riguarda il manufatto in sé, ma gli effetti che esso potrebbe produrre sul sistema della mobilità nel suo complesso. Rendere più semplici e veloci alcune manovre oggi impossibili significa infatti abbassare le barriere all’uso di questo asse stradale. In altre parole, ciò che oggi rappresenta un disincentivo al passaggio potrebbe domani trasformarsi in un elemento di attrazione. È quindi legittimo chiedersi se un intervento pensato per fluidificare il traffico locale non rischi, allo stesso tempo, di attirare nuovo traffico di attraversamento.

Via Saronno

Via Saronno, in particolare, ha una sezione stradale limitata, che oggi funge anche da fattore di contenimento naturale dei flussi. Se la nuova rotatoria rendesse più conveniente l’utilizzo di questo percorso, l’aumento dei volumi di traffico potrebbe riversarsi su una strada che non è dimensionata per assorbirli. In questo caso il rischio non sarebbe tanto quello di risolvere un problema, quanto di spostarlo o amplificarlo, con ricadute sulla qualità della vita, sul rumore e sull’inquinamento in un’area già fragile.

Queste considerazioni assumono un peso ancora maggiore se si guarda al contesto territoriale complessivo. L’area a est di viale Nazioni Unite è fortemente condizionata dalla presenza della forcella ferroviaria, che limita le alternative di collegamento e rende il quartiere di fatto intercluso. In una situazione simile, anche incrementi non particolarmente elevati del traffico di attraversamento possono produrre effetti significativi sulla vita quotidiana di chi utilizza queste strade non per transitare, ma per accedere alla propria casa. A ciò si aggiunge il fatto che la Provincia ha richiamato la necessità di garantire la continuità ecologica della Rete verde: un aumento della pressione veicolare rischierebbe quindi di incidere non solo sulla vivibilità del quartiere, ma anche sugli equilibri ambientali che la pianificazione sovracomunale intende tutelare.

Le possibili ricadute del traffico generato dalla tangenziale Meda-Seregno

C’è poi uno scenario futuro che merita particolare attenzione. La prevista realizzazione della nuova tangenziale tra Meda e Seregno, connessa al sistema di Pedemontana, potrebbe modificare in modo rilevante i flussi veicolari sull’intero quadrante. È legittimo domandarsi se, in presenza di una rotatoria più permeabile e di manovre rese più agevoli, parte del traffico proveniente da fuori città possa trovare più comodo attraversare via Saronno e via Nazioni Unite, invece di dirigersi verso nord in direzione di via Cadore. Non si tratta di affermare che questo accadrà con certezza, ma di chiedersi se questo scenario sia stato adeguatamente valutato e, in caso affermativo, con quali risultati.

Le nostre non sono certezze, ma dubbi. Dubbi che auspichiamo siano stati affrontati attraverso analisi puntuali dei flussi di traffico attuali e futuri e verifiche di coerenza con la pianificazione sovracomunale. Saremmo sinceramente contenti di sbagliarci. Proprio perché la rotatoria è stata fortemente voluta dal quartiere, riteniamo però che sia nell’interesse di tutti che l’opera funzioni davvero nel lungo periodo e non si trasformi, col tempo, in una nuova fonte di disagio per gli stessi residenti.

Strada vicinale del Merè Nord, intersezione con via Nazioni Unite

In questo senso, le indicazioni contenute nel parere della Provincia di Monza e Brianza, che richiamano esplicitamente l’obbligo di interventi di mitigazione e compensazione territoriale, rappresentano un riferimento importante. Chiedere che tali misure siano chiaramente definite, rese pubbliche e integrate con una valutazione complessiva degli effetti sulla mobilità non significa mettere in discussione l’intervento, ma contribuire a renderlo più equilibrato e sostenibile. Se queste osservazioni possono essere utili per introdurre correttivi, soluzioni di accompagnamento al traffico e interventi di mitigazione ambientale, allora crediamo che condividerle sia un atto di responsabilità e di attenzione verso il territorio, non una contrarietà pregiudiziale all’opera.

Bonifica da diossina: ritardi e mancate risposte

Sinistra e Ambiente: "Mentre altre aree sorgente non raggiungono l’obiettivo di collaudo, Pedemontana e Pedelombarda Nuova continuano ad essere reticenti nell’esaudire le richieste documentali".

Meda, Lotto 1. Bonifica da diossina, 17/12/2025

Riceviamo e pubblichiamo. A cura di Sinistra e Ambiente


Dopo l’incontro del 17-11-2025 sulla bonifica da diossina sulla tratta B2 di Pedemontana, durante il quale Sinistra e Ambiente-Impulsi, Legambiente Seveso, Seveso Futura, Passione Civica per Cesano, Altra Bovisio, Comitato Ambiente Bovisio e Cittadini per Lentate hanno ricevuto aggiornamenti, le attività nei lotti interessati sono proseguite.

Purtroppo, contrariamente alle dichiarazioni fatte dalla società Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) e da Pedelombarda Nuova, che si erano impegnate a garantire un aggiornamento in tempo reale sui risultati dei collaudi di bonifica effettuati in contraddittorio con ARPA, ad oggi non si ha ancora contezza di tutte le analisi chimiche e dei risultati raggiunti sulle aree sorgente sottoposte alla procedura di collaudo.

Tuttavia, dagli scarni aggiornamenti sinora comunicati, alle non conformità su cui avevamo già relazionato si sono aggiunte ulteriori celle (15 × 15 m) presenti nelle “aree sorgente”, dove il contraddittorio analitico tra i dati di ARPA e quelli di Pedelombarda Nuova (esecutore della realizzazione dell’autostrada Pedemontana Lombarda) ha dato esito negativo, rilevando valori di diossine e furani ancora superiori alla soglia dell’obiettivo di bonifica.

LOTTO 2 – SEVESO
Area sorgente 9B


Non raggiunto l’obiettivo di bonifica (Tabella B – 100 ng/kg)

  • Valori riscontrati da ARPA (ng/kg): 23,9 – 97,1 – 93,9 – 94,1 – 43,5 – 14,02 – 61,9 – 52,3 – 23,8 – 18,8 – 85,7 – 59,9 – 73,7
  • Valori riscontrati da Pedelombarda Nuova (ng/kg): 117,6 – 117,4 – 106,4 – 107,6 – 110,4 – 111,8 – 101
LOTTO 3 – CESANO MADERNO
Area sorgente 11


Non raggiunto l’obiettivo di bonifica (Tabella A – 10 ng/kg)
  • Valori ARPA (ng/kg): 39,2
  • Valori Pedelombarda Nuova (ng/kg): 49 – 64 – 73
Area sorgente 64.1
Non raggiunto l’obiettivo di bonifica (Tabella A – 10 ng/kg)
  • Valori ARPA (ng/kg): 99,3 – 48,3 – 41
  • Valori Pedelombarda Nuova (ng/kg): 68 – 19 – 121 – 36 – 33
Rispetto ai dati del 17-11-2025, oggi, su 17 aree sorgente oggetto del contraddittorio di collaudo con ARPA, salgono da 12 a 15 quelle che non hanno raggiunto l’obiettivo di bonifica.

L’OPACITÀ E L’OSTRUZIONISMO DI PEDEMONTANA E PEDELOMBARDA NUOVA

Siamo ancora in attesa, da parte di Pedemontana e Pedelombarda Nuova, di ricevere i dati e le informazioni richieste il 17-11-2025.
È trascorso più di un mese e le due società non hanno ancora fornito riscontro alle nostre puntuali richieste di documentazione, peraltro di semplice reperibilità, relative a:
  • quantità di terreno classificato e smaltito come rifiuto in discariche per inerti;
  • quantità di terreno classificato e smaltito in discariche per rifiuti non pericolosi;
  • quantità di terreno classificato e smaltito in discariche per rifiuti pericolosi;
  • elenco degli impianti di conferimento, con specifica dei quantitativi e delle tipologie di rifiuto inviato;
  • slide dell’incontro del 17-11-2025 illustranti la situazione della bonifica, possibilmente aggiornate, comprensive anche dei risultati dei successivi collaudi in contraddittorio con ARPA.

Da tempo non vi è corrispondenza tra le parole che assicurano trasparenza e le azioni conseguenti.
Nei confronti delle nostre richieste documentali viene esercitata, nei fatti, un’opacità e un ostruzionismo strisciante che ci costringono a defatiganti ricerche tramite accesso agli atti presso altri enti.

GLI IMPIANTI DI CONFERIMENTO SINORA UTILIZZATI

Lotti bonifica 

Da un ennesimo accesso agli atti e, in particolare, dai Piani di Smaltimento relativi al terreno contaminato asportato, risulta che siano stati utilizzati i seguenti impianti di conferimento:

  • LOTTO 1 – Meda (aree sorg. 1-2-3-4-42): invio a SERVIZI srl, discarica di Marano Vicentino-Thiene.
  • LOTTO 2 – Seveso (aree sorg. 26A-12-9A-15-36-8A-39-45-27A-27B): invio a TECNOINERTI di Ghedi (BS) o, in alternativa, a EREDI COMP. NAZ di Cazzago S. M. (BS).
  • LOTTO 2 – Seveso (aree sorg. 12-40): invio a TECNOINERTI di Ghedi (BS); per superamento del piombo nell’eluato, sempre a TECNOINERTI con deroga o a BrixiaAmbiente di Maclodio (BS).
  • LOTTO 3 – Cesano Maderno (aree sorg. 10-20-38-41-43-19B): invio a SERVIZI srl (Marano Vicentino-Thiene) o, in alternativa, a VITER 71 – Saronno, via Grieg 71.
  • LOTTO 3 – Cesano Maderno (area sorgente 37): invio a SERVIZI srl o a VITER 71 – Saronno, via Grieg 71.
  • LOTTO 3 VAR – Cesano Maderno (aree sorg. 30 – SC59.1 – SC59.2): invio a SERVIZI srl.
  • LOTTO 3 VAR – Cesano Maderno (aree sorg. SC161 – 64.1): invio a SERVIZI srl.
  • LOTTO 3 VAR – Cesano Maderno (aree sorg. 79.2 – SC139.1 – SC159.2 – 42 – 78.2): invio a SERVIZI srl.
  • LOTTO 3 VAR – Cesano Maderno (aree sorg. 81 – SC58.1 – SC58.2 – SC58.3 – 11): invio a SERVIZI srl e a VITER 71 – Saronno, via Grieg 71.
  • LOTTO 3 VAR – Cesano Maderno (aree sorg. 199.1 – 139.2 – 42 – 77 – 76.1 – 78.2 – 79.1 – 79.2 – SC53): invio a VITER 71 – Saronno, via Grieg 71.
  • LOTTO 4 – Cesano Maderno (area sorg. 34 ovest): invio a SERVIZI srl.
  • LOTTO 4 – Cesano Maderno (area sorg. 34 est): invio a SERVIZI srl o, in alternativa, a VITER 71 – Saronno, via Grieg 71.
Nota: dalla visura del sito online, la società VITER 71 di Saronno risulta essere un impianto di trattamento rifiuti e non un sito di stoccaggio. Saranno richiesti ulteriori chiarimenti in merito.

I rifiuti vegetali sono stati inviati a Tecnogarden Service S.r.l. di Vimercate e Castelseprio.

giovedì 25 dicembre 2025

Buon Natale dal blog Brianza Centrale

Merone, spiaggia sul lago di Pusiano (immagine modificata con IA)

Un augurio sincero a tutte e tutti i lettori di Brianza Centrale.
Grazie per seguire, sostenere e condividere un’informazione attenta alle criticità ambientali e alle battaglie per difendere il territorio.
Continuiamo insieme a osservare, denunciare e prenderci cura della nostra Brianza. 

mercoledì 24 dicembre 2025

Le iniziative LIPU di Cesano Maderno: un anno di natura, educazione e partecipazione


Anche per il prossimo anno l’Oasi LIPU di Cesano Maderno si prepara a proporre un ricco calendario di iniziative dedicate alla scoperta della natura, alla tutela della biodiversità e all’educazione ambientale, confermandosi un punto di riferimento fondamentale per il nostro territorio.

Il programma coinvolge pubblici di tutte le età, dai più piccoli agli adulti, con attività pensate per avvicinare le persone al mondo naturale in modo esperienziale, inclusivo e consapevole.

Attività per bambini e famiglie

Grande attenzione è rivolta ai più giovani, con laboratori, passeggiate e momenti di gioco in natura suddivisi per fasce d’età: dai bambini 0-3 anni accompagnati dai genitori, fino alle proposte per la scuola dell’infanzia e per i bambini in età scolare. Non mancano le iniziative pensate per tutta la famiglia, come giochi a tema naturalistico, cacce al tesoro ed escursioni guidate all’interno dell’Oasi.

Queste attività rappresentano un’occasione preziosa per imparare divertendosi, sviluppando fin da piccoli un rapporto di rispetto e curiosità verso l’ambiente.

Eventi speciali e visite guidate

Nel corso dell’anno sono previste anche visite guidate con birdwatching, momenti di osservazione e approfondimento che permettono di conoscere più da vicino l’avifauna e gli ecosistemi dell’Oasi, accompagnati da volontari ed esperti LIPU.

Corsi e workshop per adulti

Il programma include inoltre corsi e workshop rivolti agli adulti, in particolare il corso base di fotografia naturalistica e i workshop di approfondimento su paesaggio e macrofotografia. Percorsi formativi che uniscono competenze tecniche, osservazione della natura e valorizzazione dell’esperienza sul campo.

Tra le proposte più originali, anche i workshop dedicati al rapporto tra persone, cani e ambiente naturale, che promuovono una fruizione consapevole degli spazi verdi e una migliore relazione con il territorio.

Un’Oasi al centro della comunità

Tutte le iniziative si svolgono presso l’Oasi LIPU di Cesano Maderno e il Centro Visite “Alex Langer”, in collaborazione con il Comune di Cesano Maderno e il Parco delle Groane e della Brughiera Briantea. Un esempio concreto di come la tutela ambientale possa andare di pari passo con la partecipazione attiva della cittadinanza.

Il calendario completo, le modalità di iscrizione, le date aggiornate e tutte le informazioni dettagliate sono disponibili sul sito ufficiale dell’Oasi LIPU di Cesano Maderno: www.oasicesanomaderno.it

Pedemontana, a Meda i fondi saranno usati anche per compensazioni ambientali

Fonte immagine: blog Sinistra e Ambiente, Meda

Il Consiglio comunale di Meda ha approvato all’unanimità un atto di indirizzo che disciplina l’utilizzo dei fondi previsti dalla Prescrizione 51 del CIPESS, risorse destinate ai Comuni interessati dalla tratta B2 dell’autostrada Pedemontana. Al Comune di Meda spettano complessivamente 11,3 milioni di euro.

La questione era già stata affrontata nel corso del 2024, in particolare durante le sedute congiunte delle Commissioni consiliari Territorio e Ambiente e Bilancio del 10 ottobre e del 5 novembre. In quell’occasione l’amministrazione comunale aveva individuato una prima serie di interventi, tra cui la deimpermeabilizzazione di aree di parcheggio, la riqualificazione di via Indipendenza con l’inserimento di alberature e la realizzazione di una nuova viabilità in prossimità del cimitero, per un costo stimato superiore ai 6 milioni di euro.

Sulla quota residua delle risorse, pari a circa 5 milioni di euro, i gruppi Sinistra e Ambiente–Impulsi, Partito Democratico e Lista civica Medaperta avevano avanzato la richiesta di destinare i fondi anche a “opere e interventi per la qualità ambientale”, così come esplicitamente previsto dalla Prescrizione 51. Una possibilità confermata anche da Autostrada Pedemontana Lombarda, soggetto incaricato di mettere a disposizione le risorse economiche.

«Abbiamo sempre sostenuto che i fondi della Prescrizione 51 non dovessero essere limitati alle sole opere viabilistiche – sottolinea Sinistra e Ambiente–Impulsi – ma potessero e dovessero essere utilizzati anche per interventi ambientali capaci di migliorare concretamente la qualità della città».

Nel documento presentato dai gruppi di opposizione veniva proposta una serie di interventi, tra cui l’acquisizione delle aree verdi di via Indipendenza e via Trieste per la realizzazione del “Bosco in città”, la progettazione di itinerari ciclabili urbani (Green Lane), il finanziamento integrale della Misura Compensativa 15 relativa alla Valle dei Mulini e la realizzazione di un percorso ciclopedonale lungo l’asta del Tarò/Certesa.

Il 19 novembre 2025 la Commissione Territorio e Ambiente ha fatto proprio un testo che impegna formalmente Sindaco e Giunta a utilizzare le risorse della Prescrizione 51 sia per le compensazioni viabilistiche sia per gli interventi di qualità ambientale, recependo le proposte avanzate da Sinistra e Ambiente–Impulsi, PD e Medaperta. Il documento è quindi diventato un atto di indirizzo del Consiglio comunale, intitolato “Intesa tra le forze politiche del Consiglio comunale di Meda per l’utilizzo dei fondi della Prescrizione 51 di Pedemontana per lo sviluppo sostenibile della città”.

L’atto è stato discusso e approvato all’unanimità nella seduta consiliare del 18 dicembre 2025. Ora l’amministrazione comunale trasmetterà il documento ad Autostrada Pedemontana Lombarda per definire la formalizzazione e l’iter degli interventi.

«Questo voto unanime dimostra che è possibile trovare una convergenza politica quando l’obiettivo è la tutela del territorio e la qualità ambientale», evidenzia Sinistra e Ambiente–Impulsi, ribadendo però una posizione critica sull’opera infrastrutturale: «Il nostro impegno continuerà affinché un’autostrada che riteniamo inutile e fortemente impattante non produca anche compensazioni lontane dalle reali esigenze di ricucitura ambientale. Al danno dell’infrastruttura non può e non deve sommarsi il danno di interventi sbagliati».

Nuove infrastrutture stradali e diritto alla mobilità pedonale: il caso del Ponte di Brivio come esempio per tutta la provincia di Lecco


a cura del WWF Lecco


WWF Lecco condivide e sostiene con convinzione la posizione espressa dal Sindaco di Brivio, Federico Airoldi, che ha sollecitato ANAS affinché il progetto esecutivo per la manutenzione straordinaria del ponte di Brivio preveda la realizzazione di una passerella pedonale adeguata e sicura.

Il tema sollevato dal Sindaco non riguarda però unicamente il singolo manufatto, ma si inserisce in una questione più ampia e strutturale: la necessità di garantire la piena fruibilità pedonale – e più in generale la mobilità lenta – nelle nuove arterie stradali e negli interventi di adeguamento infrastrutturale in tutta la provincia di Lecco.


Negli ultimi anni assistiamo alla progettazione di opere viarie che cercano di dare soluzioni alle esigenze del traffico veicolare, ma che troppo spesso relegano pedoni e ciclisti a spazi residuali, insufficienti o addirittura assenti. Questa impostazione non è più sostenibile, né dal punto di vista della sicurezza né da quello ambientale e sociale.

Il Ponte di Brivio rappresenta un caso emblematico: un’infrastruttura strategica, utilizzata quotidianamente anche da pedoni, che rischia di vedere impedita la possibilità di attraversamento a piedi in condizioni di sicurezza. Integrare fin da ora una passerella pedonale nel progetto significa riconoscere che camminare non è un’attività marginale, ma una modalità di spostamento fondamentale, che deve essere tutelata al pari di tutte le altre.


Come associazione ambientalista riteniamo che ogni nuova strada, ponte o arteria di collegamento debba essere concepita come uno spazio pubblico accessibile, capace di connettere territori e comunità senza escludere chi si muove a piedi. Investire nella fruibilità pedonale significa promuovere salute, ridurre l’impatto ambientale, valorizzare il paesaggio e rendere i territori più vivibili.

Per questi motivi, WWF Lecco invita ANAS, Provincia di Lecco ed enti competenti a fare della mobilità pedonale un criterio strutturale della progettazione, non una semplice aggiunta opzionale. La richiesta avanzata per il Ponte di Brivio va nella giusta direzione e merita di diventare un principio guida per tutte le future infrastrutture del territorio.

martedì 23 dicembre 2025

Lago di Pusiano: allarme PFAS, è il più inquinato tra i laghi briantei e lariani


Nuove e preoccupanti informazioni emergono sullo stato di salute del lago di Pusiano. Secondo il “Monitoraggio delle sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) in Lombardia – Rapporto 2025” pubblicato da ARPA Lombardia, il lago risulta il più contaminato da PFAS tra tutti i laghi della provincia di Como, Lario incluso.

I PFAS sono sostanze chimiche di origine industriale, utilizzate in numerosi processi produttivi e presenti anche in alcuni oggetti di uso quotidiano. Sono noti come “sostanze chimiche permanenti” perché estremamente resistenti alla degradazione: una volta rilasciati nell’ambiente, si accumulano nelle acque, nei suoli e negli organismi viventi, compreso l’uomo, con potenziali rischi per la salute.

Tabella 12 - Valori massimi delle concentrazioni di PFOS (ng/L) per le stazioni in cui la media annua è superiore allo SQA-MA; lo SQA-CMA è pari a 36.000 ng/L. Le stazioni sono in ordine decrescente di concentrazione media dei valori massimi. Fonte: ARPA Lombardia

I dati diffusi da ARPA Lombardia relativi al 2024 indicano per il lago di Pusiano una concentrazione media annua di PFOS pari a 2,6 nanogrammi per litro, il valore più elevato tra i laghi comaschi. Ancora più allarmante è il dato sulla concentrazione massima annua, che ha raggiunto 4,6 nanogrammi per litro, confermando il primato negativo del bacino.

Il quadro si inserisce in una situazione ambientale già critica. Nei mesi estivi del 2024, infatti, ATS Insubria aveva segnalato la non balneabilità di alcune spiagge e approdi nei comuni di Pusiano e Merone, a causa della scarsa qualità delle acque.

Sulla vicenda è intervenuto Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”, che ha espresso forte preoccupazione per lo stato del lago:

"Dopo i dati riscontrati quest'estate da ATS Insubria che hanno attestato la non balneabilità di alcune spiagge e approdi a Pusiano e Merone, ora giunge il dato sulla presenza dei Pfas, che vede il lago di Pusiano come il più inquinato in provincia, con concentrazioni molto elevate. Come Circolo Ambiente "Ilaria Alpi" siamo molto preoccupati dello stato di salute del lago: è nostra intenzione recuperare più dati possibili sulla qualità delle acque del lago, dati che includano altri parametri. Questo per comprendere con esattezza lo stato di salute delle acque del lago. Ma già questi dati già noti sulla non balneabilità e sull'elevata concentrazione dei Pfas attestano che la situazione è molto negativa. Come abbiamo detto più volte, il problema principale è dovuto alla presenza degli scarichi fognari che ancora oggi confluiscono nel lago, direttamente o tramite gli affluenti, in particolare il Lambrone. Occorre un impegno serio da parte delle Istituzioni preposte (Regione, Province, Comuni) per il risanamento del lago, che deve appunto passare attraverso l'eliminazione di tutti gli scarichi!"

Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” ribadisce la necessità di un intervento deciso da parte delle istituzioni competenti, affinché si arrivi a un reale risanamento del lago di Pusiano. L’eliminazione degli scarichi fognari non adeguatamente trattati rappresenta, secondo l’associazione, un passaggio imprescindibile per restituire al lago condizioni ambientali accettabili e tutelare la salute dei cittadini e dell’ecosistema.