giovedì 10 luglio 2025

Carugo, la rinascita verde della Fontana del Guercio: dai rifiuti alla riserva naturale

Un momento del tour di CiaoComo alla Fontana del Guercio a Carugo

C’è un luogo a Carugo, nel cuore della Brianza, che racchiude una storia esemplare di rinascita ambientale e di memoria collettiva. Un luogo dove l’acqua scorre cristallina in 14 fontanili, tra boschi e brughiere, là dove un tempo si stendeva una discarica di rifiuti industriali. È la Riserva Naturale Fontana del Guercio, protagonista di una delle tappe del tour organizzato dal team di CiaoComo, alla scoperta dei tesori nascosti del territorio.

Il sindaco Paolo Molteni intervistato da CiaoComo. Immagine tratta da Youtube

Accompagnati dal sindaco di Carugo Paolo Molteni, dal vicesindaco Marco Cappellini e da guide naturalistiche ed esperti locali, i partecipanti hanno vissuto un autentico viaggio nel tempo e nella natura, ascoltando storie di degrado, coraggio e rinascita.

Non tutti sanno che, tra il 1964 e il 1974, questa zona era una gigantesca discarica a cielo aperto. «Una discarica enorme - racconta il vicesindaco Cappellini, mostrando vecchie fotografie raccolte in un libro curato dal "Museo della Brianza nel '900" di Carugo - dove finivano anche scarti industriali pericolosi. Era un disastro ecologico sotto gli occhi di tutti.»

Il vicesindaco Marco Cappellini intervistato da CiaoComo. Immagine tratta da Youtube

Fu allora che, armati di buona volontà, alcuni cittadini formarono il gruppo Amis della Fontana. Iniziarono a pulire i fontanili, a scavare e ripristinare i canali, riportando alla luce quell’acqua che da secoli aveva dato vita al territorio. Un’opera titanica, poi sostenuta dall’amministrazione comunale e da diverse associazioni locali.

«Oggi possiamo ammirare questo spettacolo naturale solo grazie a quei volontari,» sottolinea il sindaco Paolo Molteni. «Se la riserva esiste è merito loro. È una testimonianza di come l’impegno civile possa trasformare un luogo condannato all’abbandono.»

Oggi la Riserva Naturale Fontana del Guercio è inserita nel Parco Regionale delle Groane e della Brughiera, istituito nel 1986. È un’area di altissimo valore ambientale e storico, dove la natura ha ripreso il sopravvento grazie a un sistema idrico tanto prezioso quanto affascinante.

Zeno Celotto intervistato da CiaoComo. Immagine tratta da Youtube

La riserva custodisce ben 14 fontanili, piccoli occhi d’acqua purissima che affiorano spontanei grazie alla pressione delle falde sotterranee. Tre di questi hanno un nome proprio: la Fontana del Guercio, la Fontana del Capun e la Testa del Nan. E come ci racconta lo storico locale Zeno Celotto, «Questi erano probabilmente i più ricchi d’acqua, risorse preziosissime per l’agricoltura e la vita delle comunità.»

Tiziano Grassi intervistato da CiaoComo. Immagine tratta da Youtube


A spiegare il mistero di tanta abbondanza d’acqua è Tiziano Grassi, presidente del Comitato Parco Regionale Groane Brughiera, che accompagna spesso i visitatori in escursioni guidate. «Sotto i nostri piedi si trova il ceppo lombardo, un conglomerato roccioso formato da ciottoli cementati insieme, che funziona come una spugna. Assorbe l’acqua piovana e la rilascia lentamente, garantendo alimentazione costante ai fontanili anche in periodi di siccità.»

La storia della riserva si intreccia anche con l’ingegneria idraulica del Seicento. L’acqua che sgorga dai fontanili scorre nella Roggia Borromea, un canale scavato a mano che un tempo si estendeva per oltre 15 km, collegando Carugo a Cesano Maderno, fino a Bovisio. Era vitale per l’agricoltura e il tessuto economico della Brianza.

«I terreni lambiti dalla roggia quadruplicavano il loro valore – racconta Celotto – perché l’acqua permetteva coltivazioni più produttive e assicurava la sopravvivenza di intere comunità.»

Camminando lungo i sentieri della riserva, tra ponticelli in legno e prati verdi, è facile immaginare la fatica di chi, secoli fa, scavò a mano questi canali per far arrivare la preziosa risorsa d’acqua dove serviva.

Oggi la Riserva della Fontana del Guercio è un autentico gioiello nascosto. Un luogo dove si incontrano natura, storia e cultura, immerso in un silenzio rotto solo dal canto degli uccelli e dal suono dell’acqua. Si può raggiungere facilmente dal centro di Carugo, lasciando l’auto nel parcheggio di via XXV aprile, nei pressi delle scuole e proseguendo a piedi lungo percorsi che attraversano brughiere, boschi e radure fiorite.



Il Comitato Parco Regionale Groane Brughiera organizza visite guidate gratuite per far conoscere questi luoghi straordinari e sensibilizzare alla loro tutela. Chi fosse interessato può informarsi sul questo blog oppure sulla pagina Facebook ufficiale del Comitato Parco Regionale Groane Brughiera, dove vengono pubblicate le date delle escursioni.

Il sindaco Molteni lancia un appello: «Invitiamo tutti a scoprire questo angolo meraviglioso, ma anche ad averne cura. È un polmone verde che appartiene a tutti e deve restare incontaminato.»

La storia della Riserva Naturale Fontana del Guercio è la prova che, anche dove tutto sembrava perduto, la natura può rinascere. Ma la sua tutela resta un compito quotidiano, che riguarda istituzioni, volontari e cittadini.

E così Carugo si rivela terra di sorprese: non solo patria del mobile e del legno, ma anche scrigno prezioso di bellezza naturale, cultura e memoria storica. Un tesoro da custodire, per il futuro di tutti.

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