sabato 25 giugno 2011

Concorezzo: un fantasma chiamato PGT. Serve un referendum consultivo!

di Roberto Brambilla

Dalle risposte della maggioranza rispetto alle nostre critiche mosse sul PGT emerge chiaramente che pur di attuare il proprio piano, la maggioranza gioca con le parole per non parlare dei dati, si trincera dietro i luoghi comuni dei posti di lavoro e della crescita economica, fa finta di non vedere i problemi ed evita il coinvolgimento dei cittadini che sicuramente vorrebbero una Concorezzo a misura d'uomo.

Significativo il commento di Italo Mandelli che adotta le solite tititere del tipo: “Il PGT valorizza e ottimizza lo spazio esistente garantendo alla città una crescita armonica, senza stravolgere o sprecare territorio, e assolutamente senza cementificarlo” (vedi giornale di Vimercate del 21 giugno). E' voler far credere che gli asini volano! Ci domandiamo se all'interno di Comunione e Liberazione concorezzese (di cui Mandelli è un esponente), che dovrebbe avere una particolare attenzione al Creato, siano tutti d'accordo con queste operazioni urbanistiche che manifestano assai poco amore per l'ambiente e la comunità.

La tangenzialina di nord ovest asfalta 30.000 mq. e pone le premesse per la perdita di terreno agricolo pari a 87.500 mq in via Remo Brambilla + 96.000mq in via Piave. Per non parlare di Via Kennedy dove si fanno fuori 87.500 mq. Il tutto è pari alla bellezza di circa 45 campi di calcio.

Le nuove edificazioni concesse da questo PGT portano 1800 nuovi abitanti aggravando lo squilibrio territoriale e ambientale già fortissimo. Più altri 2 o 3 mila con le nuove aree ritagliate dalla tangenzialina... Se i cittadini aumentano non generano problemi equivalenti al traffico che si vuole risolvere? Chi paga la manutenzione di quella strada dopo che sarà costruita con i soldi dei cittadini e che serve a pochi privati? Vogliamo chiedere ai cittadini in che tipo di paese vogliono vivere? Fino a quando possiamo andare avanti con i “moderati consumi di suolo”? Non sarebbe meglio parlare direttamente alla cittadinanza dei problemi economici del comune e come far fronte ad essi senza svendere il territorio, le “radici” del nostro paese? Questi sono quesiti che vanno affrontati di certo non con i sonniferi della maggioranza. Su un tema così importante come il futuro di Concorezzo occorre fare un referendum consultivo!

Cogliamo infine l'occasione per chiedere all'Assessore Magni di rendere pubbliche le scadenze del PGT. Le abbiamo chieste all'ultima commissione urbanistica del 16 maggio, le abbiamo sollecitate con lettera del 5 giugno 2011: a tutt'oggi non è ancora arrivato niente. Alla faccia della democrazia e della partecipazione!

Per contatti cliccare qui.

Nell'immagine: Tavola di PGT. Valore naturalistico dei suoli. Stato di fatto.

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