La zona sud del Parco GruBrìa |
In una mobilitazione senza precedenti, oltre quaranta associazioni locali del Terzo Settore, raccolte nel "Comitato delle Associazioni per un Grande Parco a Cinisello Balsamo", hanno firmato un appello rivolto al Sindaco di Cinisello Balsamo, Giacomo Ghilardi, per la creazione di un grande parco urbano, unendo le zone cinisellesi del Parco GruBrìa a quelle del Parco Nord Milano, affidandone la gestione al Parco Regionale.
La consegna delle firme, promossa da ACLI, Associazione Camminando sulla Via Francigena, CAI, FIAB, Legambiente e Slow Food, avvenuta oggi, pone l'accento sulla situazione critica del Parco GruBrìa (ex Parco Grugnotorto Villoresi) a Cinisello Balsamo. Le associazioni sottolineano la debole tutela urbanistica del parco di fronte alla crescente pressione di progetti edilizi, insieme a una manutenzione carente e una sorveglianza quasi inesistente.
Le organizzazioni firmatarie, rappresentando un vasto numero di soci e volontari sul territorio, richiedono al Sindaco di adottare con urgenza tutte le azioni amministrative necessarie per trasferire completamente le aree cinisellesi del GruBrìa al Parco Nord Milano, unendole a quelle già gestite dal Comune di Cinisello Balsamo all'interno del Parco Regionale.
Il Comitato delle Associazioni per un Grande Parco a Cinisello Balsamo, promotore dell'iniziativa, si impegna a seguire attentamente l'iter amministrativo, fornendo il proprio supporto e attenzione a questa operazione volta a preservare e amare il territorio.
Commento:
"Valutare la fusione del Parco GruBrìa con il Bosco delle Querce"
L'appello presentato oggi 20/12/2023 da oltre quaranta associazioni locali del Terzo Settore per la costituzione di un grande parco a Cinisello Balsamo, unendo il Parco GruBrìa a quello del Nord Milano, ha destato amarezza e, al contempo, ha sollevato preoccupazioni per le restanti aree del Parco GruBrìa non coinvolte nell'iniziativa.
È indiscutibile che la situazione critica del Parco GruBrìa, caratterizzata da una debole tutela urbanistica, pressioni edilizie crescenti, manutenzione carente e scarsa sorveglianza, abbia spinto le associazioni a intraprendere azioni concrete per la sua salvaguardia. Tuttavia, sorge la domanda se tale appello abbia coinvolto tutte le associazioni e gli enti interessati presenti nel territorio del Parco GruBrìa.
Sarebbe stato auspicabile che le associazioni firmatarie avessero esteso il dialogo e la condivisione dell'iniziativa anche alle organizzazioni che operano nelle altre zone del parco. La consapevolezza e la partecipazione di tutte le realtà coinvolte avrebbero potuto arricchire ulteriormente il quadro, consentendo di affrontare le problematiche in maniera più completa e inclusiva.
Inoltre, alla luce di questa mobilitazione e delle sfide che il Parco GruBrìa sta affrontando, si potrebbe considerare l'opportunità di estendere la prospettiva di tutela del territorio. Una proposta interessante potrebbe essere quella di valutare la fusione del Parco GruBrìa con il Parco Regionale Bosco delle Querce.
Questo approccio consentirebbe di estendere la tutela alle aree rimanenti del Parco GruBrìa, inserendole all'interno di un contesto più ampio e già consolidato. La collaborazione tra le associazioni, i comitati locali e le istituzioni potrebbe rappresentare un passo significativo verso la salvaguardia complessiva del territorio, garantendo la protezione degli ecosistemi e la fruibilità sostenibile delle aree verdi per le generazioni future.
In definitiva, il cammino verso la tutela del Parco GruBrìa richiede un impegno collettivo e un dialogo aperto e inclusivo, che tenga conto delle varie realtà presenti e miri a costruire soluzioni sostenibili nel rispetto dell'ambiente e delle comunità locali.
I gruppi di Sinistra e Ambiente, Impulsi, Legambiente Seveso circolo Laura Conti, Seveso Futura hanno promosso in questi due anni momenti di discussione e confronto comprendendo anche la proposta di un'inclusione del PLIS GRuBria nel Parco Naturale Regionale del Bosco delle Querce. Una soluzione percorribile anche per la Storia (il BdQ un'area contaminata recuperata alla natura così come di recupero Ambientale necessiterebbero molte aree del GruBria) e la morfologia dei due Parchi. Concordiamo con BrianzaCentrale che servirebbe ampliare il confronto invece di parcellizzarlo. Questo consentirebbe una visione d'assieme ampia utile per identificare la migliore soluzione per una tutela effettiva e rafforzata sugli ambiti interessati.
RispondiEliminaGrazie. Condividiamo l'opinione che i tempi siano maturi per avanzare con questa proposta. Ci auguriamo di ottenere ampi consensi e ci impegniamo, con l'inizio del nuovo anno, a promuovere contatti e iniziative che vadano in questa direzione.
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