lunedì 20 ottobre 2025

Viabilità in crisi nel quartiere Sant’Ambrogio di Seregno: “Siamo ostaggi dei passaggi a livello”

A sx: la coda lungo via Saronno. A dx: il passaggio a livello vie Saronno / Bottego / Sabatelli

Il Comitato di quartiere Sant’Ambrogio di Seregno torna a far sentire la propria voce con un duro post su Facebook che denuncia ancora una volta i problemi di viabilità che, da anni, affliggono la zona sud-ovest di Seregno. Una situazione ormai diventata ciclica e che sembra non trovare soluzione, segno – secondo il Comitato – di una scarsa capacità di intervento e di attenzione verso questa parte della città.

Uno dei nodi principali è quello della viabilità nord/sud ed est/ovest. Nelle ultime settimane, in particolare, la circolazione lungo via Saronno è stata fortemente compromessa a causa delle prolungate chiusure del passaggio a livello di via Bottego/Sabatelli, con conseguenti code chilometriche che si estendono fino all’imbocco con la Strada vicinale Merè Nord, nei pressi dell’area dove il Comune ha finalmente deciso – dopo dieci anni di trattative con RFI – di realizzare la rotonda di via Nazioni Unite. Tuttavia, al momento, mancano ancora informazioni certe sui tempi e sulle modalità di realizzazione, così come su altri interventi attesi nel quartiere: dalla ripavimentazione di Piazza Don Luigi Fari alla messa in sicurezza di Piazza Senses (il Chiostro), fino alla riqualificazione degli orti comunali di via Crocefisso.

Progetto della rotonda di via Nazioni Unite

Il Comitato ha inoltre monitorato i tempi effettivi di chiusura del passaggio a livello, evidenziando dati che parlano da soli:

  • Martedì 14 ottobre: addirittura un’ora e mezza, dalle 17:59 alle 19:31
  • Mercoledì 15: dalle 17:59 alle 18:25 (26 minuti)
  • Venerdì 17: oltre 50 minuti, dalle 18:00 alle 18:51

In diversi momenti, la barriera rimane abbassata per 7-8 minuti senza che transiti alcun treno. Una situazione che provoca non solo disagio, ma anche pericolo, considerando che la strada è molto stretta e non consente manovre alternative: chi vi si immette, spesso guidato dai navigatori, rimane letteralmente intrappolato.

Quartiere Sant'Ambrogio: l'area compresa nella forcella ferroviaria

Durante l’ultimo direttivo del Comitato di Quartiere, i residenti hanno espresso tutta la loro esasperazione, condivisa anche dagli automobilisti di passaggio. “Non si può continuare a rimanere sequestrati nelle proprie case o in coda per colpa di un sistema che non funziona”, denunciano dal Comitato. In attesa di una seria riflessione sull’intero nodo ferroviario a nord della stazione FS, la richiesta è chiara: ridurre le chiusure prolungate e garantire una mobilità sicura e continuativa per pedoni e automobilisti.

Questo blog segue da anni i problemi della viabilità del quartiere Sant’Ambrogio, proponendo anche soluzioni concrete per migliorare la situazione. Il grido d’allarme del Comitato mette in luce non solo i problemi di isolamento che caratterizzano questa zona incastonata nella “forcella ferroviaria” del Meredo, ma anche un deficit di attenzione nei confronti dei suoi abitanti.

Immagine tratta dal post: Trasformare un problema in opportunità: il Parco del Meredo come fulcro della mobilità di Seregno

Non tutta la responsabilità ricade sul Comune: molti disagi derivano dall’aumento della frequenza dei treni, un fatto positivo in sé ma che avrebbe dovuto essere accompagnato da interventi locali adeguati per mitigare gli effetti sul traffico. Tuttavia, anche il Comune non è esente da colpe: di fronte a una situazione così evidente e denunciata da anni, alcune soluzioni sulla viabilità andavano attuate con maggiore decisione e tempestività.

La sensazione, tra i residenti, è che si continui a navigare a vista, mentre il quartiere resta imbottigliato in un sistema viabilistico fragile e ormai al limite.

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