giovedì 28 ottobre 2010

Sono 349 i siti da bonificare in provincia di Monza e Brianza

Nel corso del consiglio provinciale di Monza e Brianza dello scorso 30 settembre 2010 è intervenuto l'assessore all'ambiente Sala, che rispondendo ad una interpellanza della consigliera Fiorito, ha comunicato che la Provincia a finora censito 349 siti da bonificare.

La notizia è senz'altro importante ma bisogna anche fare attenzione a non basare tutto sul numero. 349 sono le procedure "ambientali" legate alla caratterizzazione dei terrenio ai fini edilizi: non è detto che tutte queste siano contaminate (e in effetti la gran parte non lo sono).

Il problema più grosso è la qualità/quantità della contaminazione e se si arriverà davvero alla bonifica. E poi ci sono le aree contaminate che non sono conosciute o non rientrano in progetti edilizi. E queste tendono a scappare via...

Di seguito l'intervento integrale dell'assessore Sala

"Per quanto riguarda la domanda se la Provincia di Monza Brianza e dotata o intende dotarsi di uno specifico censimento delle Cave da bonificare, la risposta è si, e lo stiamo facendo già da tempo sui siti da bonificare, quindi oggi abbiamo 349 siti in bonifica di cui 214 sono bonifiche attive, tenga presente che questo catasto e in fase di aggiornamento perché deriva da dati trasmessi dalla Provincia di Milano e da verifiche fatte da noi.
Per attive si intendono quelle dove i responsabili stanno svolgendo attività connesse alla bonifica, cioè: caratterizzazione, stesura dei Piani, esecuzione dei Piani e cosi via. Molte di queste sono dormienti, cioe significa che le proprieta hanno iniziato il procedimento, per esempio, presentando il Piano di caratterizzazione, ma non lo hanno ancora completato, è chiaro che il non completamento deriva dal fatto che ci sono elevati costi da sostenere, queste pratiche possono
riprendere in qualsiasi momento.
Teniamo presente che il soggetto responsabile in questo procedimento e il Comune, che può attivare provvedimenti ingiuntivi, tuttavia l'Ente e consapevole che in caso di inerzia dei proprietari, dovrebbe sostituirsi anticipando i relativi costi di bonifica, sovente insostenibili da parte di un Ente locale.
Quindi riusciamo a capire perche alcune bonifiche sono cosiddette dormienti. Capita che l’unica rivalsa possibile, talvolta e la confisca del terreno e ancora
qui abbiamo il problema degli elevati costi di bonifica. Le rimanenti bonifiche non dormienti sono state certificate. Non significa che i siti sono in condizione perfetta, significa che i valori alterati originari sono rientrati nei parametri di legge a seconda dell'uso futuro del sito, sia esso verde, residenza, industriale o quant’altro. I siti piu rilevanti mantengono Piani di monitoraqgio e possono portare ulteriore attività qualora si verificano nuovi superamenti di soglie, per esempio attraverso il controllo nei piezometri o attraverso deqli appositi carotaggi.
Il dato 349, 214, non esclude che ci siano altri siti contaminati, attualmence ignoti, trattandosi per la maggicr parte in questi casi di terreni privati, è del tutto evidente che non è materialmente possibile attivare una campagna a tappeto, tuttavia ad ogni piccolo segnale, ARPA e Provincia di Monza Brianza intervengono per verificare lo stato.
Per quanco riguarda invece le Cave, il vero censimento, diciamo cosìi, verrà pesto in essere, abbiamo avviato il procedimento con una delibera di Giunta che ha il significato della presa in carico della situazione, e nel momentc in cui cominceremo la pianificazicne in termini di attività estrattiva, anche li rileveremo tutti i dati.
Attualmente abbiamo sei Ambiti, di cui tre hanno presentato il progecco Ambito che dobbiamo approvare, quindi in istruttoria abbiamo anche un Progetto d'Ambit0 in arrivo per fine mese che è una Cava di circa 2 milioni di metri cubi. Più due
proroghe di autorizzazione all'attivita escrattiva in corso di istruttoria. Su questo io posso essere più preciso man mano che il procedimento di pianificazicne Cave andrà avanti."

Immagine tratta da "Il Cittadino MB"

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