sabato 23 ottobre 2010

No all'outlet di Arcore

Riceviano e pubblichiamo.

Apprendiamo dalla stampa che la Società Rialto S.r.L. avrebbe richiesto all’amministrazione comunale di Arcore l’autorizzazione alla costruzione di un nuovo centro outlet su un vasto terreno di sua proprietà al confine tra Arcore e Villasanta.
Secondo i dati riportati dalla stampa locale si tratterebbe di una struttura commerciale di ben 26.500 metri quadrati che andrebbe a ricoprire di cemento buona parte dei 35 mila metri quadrati del terreno in questione.

Le nostre associazioni invitano l’amministrazione comunale di Arcore a rigettare la domanda in questione per una serie di buoni motivi:

La costruzione dell’outlet si inserirebbe in un’area già densamente abitata portando ad un incremento del traffico e dell’inquinamento già oggi poco sostenibili. Si pensi a tal proposito che a poche centinaia di metri dal terreno sorgeranno ben presto i cantieri di Pedemontana, cantieri che porteranno ad un aumento esponenziale del transito di mezzi pesanti a causa dei lavori per l’autostrada e le opere connesse.

Il commercio locale affronta oggi una crisi strutturale molto pesante. L’apertura di nuovi outlet e centri commerciali potrebbe rappresentare il colpo di grazia per tanti piccoli commercianti arcoresi e dei paesi vicini, davvero si vuole questo? Ricordiamo inoltre che i negozi di vicinato sono fondamentali per il mantenimento di un tessuto urbano vivo e sano, a misura d'uomo.

Non crediamo che la realizzazione dell’outlet porti ad un vero incremento dell’occupazione.
In merito citiamo lo studio della autorevole Associazione Artigiani Piccoli Imprese, CGIA di Mestre del 30 aprile 2009 dal titolo : “i centri commerciali hanno strozzato i piccoli negozi” dove viene esplicitamente dichiarato che : “tra il 2001 e il 2009 ad un aumento di poco più di 21.000 addetti nella grande distribuzione, nelle piccole botteghe commerciali si sono persi quasi 130.000 posti di lavoro. Vale a dire che ad ogni occupato che ha trovato un’occupazione nei centri commerciali, si sono persi 6 posti di lavoro tra i piccoli negozianti” (fonte CGIA Mestre)

Infine non bisogna dimenticare che la provincia di Monza Brianza ha un indice di occupazione del suolo secondo, in Italia, alla sola Provincia di Napoli. Le recenti indicazioni della giunta provinciale monzese e del presidente Allevi vanno nella direzione di porre FINALMENTE uno stop al consumo di territorio, favorendo l’edificazione SOLO su aree dismesse e senza consumare altro terreno verde o agricolo. La proliferazione di centri commerciali ed outlet va quindi contro tutte queste indicazioni.

Per tutti questi motivi le nostre associazioni invitano l’amministrazione comunale di Arcore a non concedere l’autorizzazione per l’outlet ed a pensare invece ad una destinazione dei terreni tale da non penalizzare per sempre il territorio e la qualità della vita degli arcoresi, commercianti e semplici cittadini.

Associazione Parchi del Vimercatese
Arcoreciclabile

Comitato Parcheggio Arcore

2 commenti:

  1. Ma allora è un vizio, questi amministratori (?) arcoresi non pensano ad altro che a cementificare quel poco di verde che è rimasto attorno alla cittadina. Sarebbe un vero delitto privare i cittadini di Arcore e di Villasanta di uno spazio verde dal grande potenziale (ora inespresso)fruitivo, ricreativo e naturale che, già da ora, contribuisce comunque a garantire la non saldatura delle aree urbane e la continuità degli spazi aperti ed una conseguente diversa percezione del paesaggio. Perchè non proporre, fin li, l'estensione del Plis della Cavallera? Referendum ?
    Disponibile alla mobilitazione in difesa dell'area da ogni forma di cementificazione.

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  2. da Il Giorno - 26 ottobre 2010
    articolo di ANTONIO CACCAMO

    Arcore, no di ambientalisti e Lega al mega outlet

    UN OUTLET AD ARCORE. Un centro di 160 negozi dedicato alla moda dove prestigiose griffe proporanno collezioni a prezzi scontati. Lo vuole costruire Rialto S.r.l., a poche centinaia di metri dal centro commerciale Il Gigante di Villasanta, di cui è proprietaria. Il “village” occuperebbe 26.500 metri quadri di un terreno di 35 mila situato nei pressi del concessionario Zappa automobili. La polemica è già rovente.

    LE ASSOCIAZIONI ambientaliste sono pronte a disotterrare l’ascia di guerra. E dubbi avanza la stessa Lega Nord, partito di maggioranza. Mentre l’assessore all’Urbanistica, Claudio Bertani, del Pdl, puntualizza: «Non si può aprire alcuna discussione sul merito. Non c’è alcun progetto. Ma solo la richiesta da parte della società Rialto di avviare la procedura di quello che in termini tecnici si chiama “Accordo di programma”. Su strutture commerciali del genere, infatti, non è il Comune che decide ma la Regione».
    Insomma, l’amministrazione comunale targata Pdl-Lega Nord al momento deve solo «decidere se inoltrare la richiesta della società Rialto alla Regione. Ammesso che sia possibile rifiutarsi di farlo», aggiunge Bertani, che non nasconde di vedere di buon occhio l’outlet: «preferibile, perchè meno invasivo rispetto al vecchio progetto di un centro di logistica». In effetti, la Giunta mesi fa ha dato il via libera ad un piano di lottizzazione, sempre sullo stesso terreno, per la costruzione di capannoni e uffici. Rialto ha già versato quasi un milione di oneri di urbanizzazione nelle casse comunali. Ma nel frattempo ha costruito altrove la sua logistica, trovandosi ora nella necessità di utilizzare altrimenti l’area arcorese.

    La Lega Nord mette già le mani avanti: «L’outlet sarebbe servito da un parcheggio di 2.700 posti - ricorda l’assessore ai Lavori Pubblici Alberto Centemero -: vorrebbe dire ritrovarsi con un movimento giornaliero di 8.000 auto. Senza contare che 160 negozi di marchi famosi metterebbero in crisi il commercio di vicinato dell’intera provincia. C’è, è vero, la previsione di creare 700 nuovi posti di lavoro. Ma si tratta di capire se saranno posti fissi e se l’outlet assumerà gente della nostra zona».
    Più o meno lo stesso discorso fanno l’Associazione per i Parchi del Vimercatese, Arcoreciclabile e Comitato Parcheggio Arcore. Temono l’assalto delle auto e la desertificazione dei centri storici. In una lettera chiedono al sindaco Marco Rocchini di «negare l’autorizzazione»: «l’apertura di nuovi outlet e centri commerciali potrebbe rappresentare il colpo di grazia per tanti piccoli commercianti arcoresi e dei paesi vicini», dice Pino Timpani, presidente dell’Associazione parchi del Vimercatese, prima di lanciare un appello a Dario Allevi: «La Giunta provinciale ha posto uno stop al consumo di territorio, favorendo l’edificazione solo su aree dismesse e senza consumare altro terreno verde o agricolo. La costruzione di un outlet andrebbe contro tutte queste lodevoli indicazioni».

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