mercoledì 11 gennaio 2012

Dal Lodigiano alla Brianza, si allarga il fronte No Tem


articolo di Alessandra Zanardi, tratto da Il Giorno del 10 gennaio 2012

Dal Sud Milano alla Brianza, dal Lodigiano alla Martesana, gli attivisti sono pronti a scendere di nuovo in piazza per fermare la Tangenziale esterna

Pessano con Bornago, 10 gennaio 2012 - Dal Lodigiano alla Brianza, passando per la Martesana, si allarga il fronte no Tem. L’esperienza di Paullo fa scuola: a oltre un anno dalla nascita del primo comitato anti-tangenziale, nuove sacche di malcontento stanno sorgendo a Comazzo e anche a Tribiano, dove nel fine settimana gli attivisti di Paullo hanno organizzato un’iniziativa di piazza.

Dopo una pausa di riflessione, riprendono slancio anche i comitati della Martesana, un territorio strategico per allargare alla Brianza la mobilitazione contro la Est Esterna. Un nuovo presidio permanente è stato allestito a Pessano con Bornago con l’obiettivo di diventare punto di riferimento per i movimenti no Tem di tutto il territorio. La casetta dei comitati verrà inaugurata alle 21 di venerdì. Quella stessa sera è in programma l’estrazione dei premi della lotteria, un’iniziativa promossa per sostenere i ricorsi legali contro la superstrada. In due mesi, gli organizzatori sono riusciti a vendere circa 6.000 biglietti.

«Al di là delle nostre iniziative, sul piatto restano una serie di questioni irrisolte legate alla nuova tangenziale e all’atteggiamento assunto dai Comuni nei confronti di questo progetto», dichiara Francesca Di Bella, consigliere comunale e rappresentante dei «no Tem» di Paullo. Proprio a Paullo, durante l’ultimo consiglio comunale il sindaco Claudio Mazzola avrebbe fatto riferimento alle pressioni subite dai colleghi di alcuni Comuni (in particolare Tavazzano), pressioni che avrebbero costretto le amministrazioni locali ad accettare il ridimensionamento delle opere compensative connesse alla nuova tangenziale.

«Vogliamo sapere se gli amministratori locali hanno subito effettivamente queste sollecitazioni durante i confronti con Tem in Regione. Inoltre, perché i sindaci avrebbero affrontato la situazione da soli, senza avviare un confronto allargato con le altre forze politiche?», si chiede Baldovino Fasano, ex assessore oggi consigliere comunale a Tavazzano. «Nel nostro Comune – continua - l’interramento della via Emilia, che pure era stato previsto in un primo momento, è stato stralciato dall’elenco degli interventi di mitigazione e sostituito con un by-pass esterno che dirotterà il traffico della statale fuori dall’abitato. Una grave penalizzazione per il paese».

«Il Partito Democratico e i suoi sindaci prendano posizioni più decise contro la Tem – aggiunge Enrico Bosani, segretario di Rifondazione Comunista a Lodi -. Posizioni poco chiare e attendiste rischiano di passare per un silenzio assenso». L’altro giorno una sede del Pd milanese è stata imbrattata con la scritta «No Tem No Tav». «Ovviamente condanniamo il gesto, ammesso che provenga dai nostri militanti», precisano i comitati del Sud Milano.

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