domenica 8 giugno 2014

L'anello di Capriano: fotocronaca della passeggiata


Un successo andato oltre alleaspettativive ha coronato la passeggiata lungo l'anello di Capriano organizzata dal Comitato per l'ampliamento del Parco Brianza Centrale insieme all'Associazione Brianze e al Comitato per il Parco Regionale della Brughiera.

Un'ottantina di persone si sono ritrovate al parcheggio di via San Giuseppe a Capriano e dopo un saluto del sindaco si sono avviate lungo i sentieri accompagnati dalle guide Paolo Pirola di Brianze e Gianni Casiraghi del Comitato Brianza Centrale.


L'escursione ha fatto scoprire ai partecipanti di scoprire alcune emergenze naturali, storiche ed artistiche che fanno delle colline, sul confine con Veduggio e Renate, uno dei contesti più suggestivi e preziosi di tutta della Valle del Lambro e forse dell'intera Brianza.

Di seguito il fotoracconto della giornata.

 

Chiesina dei Morti (in memoria di quanti persero la vita nell'epidemia di peste del 1630) risalente all'anno 1729, posta in una eccellente posizione, con un panorama di prim‘ordìne, sulle colline di Inverigo e Lurago, sulle Prealpi larìane, che si spinge fino all‘arco alpino.

 

A valle, all'ombra di rigogliosi boschi che fasciano ad occidente le alture modellate da antichi ghiacciai, si cela quanto rimane dello straordinario tracciato della storica ferrovia che, fino al primo dopoguerra, collegava la linea ferroviaria  Monza - Molteno Oggiono alle Fornaci di Briosco.


Ormai da molti decenni in disuso, il percorso - che in parte è stato cancellato dalle urbanizzazioni e dalla realizzazione della nuova Valassina - con i suoi ponti, sottopassi e, soprattutto, con i tratti in trincea ed in rilevato, forse anche perchè immerso in una rigogliosa vegetazione, conserva ancora gran parte del suo antico fascino, figlio di storie millenarie, principalmente legate alla secolare estrazione dell'argilla.

 
 

Raggiunta Colzano, ci si immerge, da nord, nel verde bacino, un tempo occupato da uno specchio d‘acqua di origine glaciale, della Torbiera dei Cariggi, un'estesa area umida, di circa 5 kmq di estensione e, senza ombra di dubbio, una delle aree naturalistiche e paesistìche, finora, meglio conservate dell'intera Brianza.

 
 

Dimora di una ricca avifauna e, conseguentemente, eletto a luogo d‘azione di esperti ornitoligi, questa vasta depressione - dove, intercalate da siepi, filari e piccole macchie di bosco, vaste aree agricole si alternano ad acquitrini, zone umide e ruscelli - riserverà alcune inaspettate quanto sorprendenti eccellenze.

 
 

Oltrepassata e costeggiata la Bevera di Naresso ed entrati nel Parco agricolo della Valletta, sul colle di Vianò si incontra l'antica, seppur rivista, chiesa dei Santi Alessandro e Mauro. Citata per la prima volta nel 1565, l'edificio di culto in realtà fu edificato attorno al 1100/1200, nei pressi di un monastero del sesto secolo, che la tradizione vuole fondato da San Mauro.

 

Dopo aver percorso lo storico sentiero della Strada comunale della Chiesuola ed aver ammirato i maestosi paesaggi dei Cariggi, al severo cospetto dei Corni, delle Grigne e del Resegone, i partecipanti all'escursione  sono ritornati al punto di partenza.

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