mercoledì 30 luglio 2014

Due iniziative alla Camera per fermare Pedemontana


Comunicato stampa

E’ stata presentata dal Movimento 5 Stelle in data 9 luglio 2014, una mozione da discutere alla Camera dei Deputati, primo firmatario Davide Tripiedi, per lo stop immediato di Pedemontana e, in data 24 luglio 2014, la stessa è stata presentata come risoluzione in Commissione Ambiente sempre alla Camera, primo firmatario Mirko Busto.

Si è deciso di utilizzare entrambi gli atti da discutere nelle due diverse sedi della Camera per la gravità e  l’urgenza che il fatto propone. Al centro della questione è stato posto soprattutto il problema ambientale in funzione della problematica irrisolta della diossina ancora esistente nella non ancora realizzata tratta B2 dell’autostrada, senza però dimenticare l’insostenibilità economica dell’opera.

L’impegno che si chiede al Governo è quello di fermare immediatamente l’opera infrastrutturale alla tratta A non proseguendo con i lavori già iniziati della tratta B1 e spostando i fondi impegnati nell’opera al  trasporto collettivo su ferro solo ove effettivamente necessario.

Da sempre il Movimento 5 Stelle è contrario alle grandi opere, comprese quelle autostradali, devastanti per l’ambiente ed inutili fonti di spreco di danaro pubblico a cui ha sempre preferito una mobilità più sostenibile e meno impattante. La voce del gruppo del Movimento 5 Stelle al Senato, in accordo sugli atti depositati, è rappresentata dal Senatore Bruno Marton di Desio, anche lui da sempre contrario alla realizzazione del progetto.

Deputato Davide Tripiedi, Movimento 5 Stelle
Senatore Bruno Marton, Movimento 5 Stelle

domenica 27 luglio 2014

“Notte delle stelle” all'Oasi Lipu di Cesano Maderno


NOTTE DELLE STELLE
“Appuntamento “al buio” per ammirare le stelle cadenti”
DOMENICA 10 AGOSTO, ORE 21

Domenica 10 Agosto nelle Oasi e Riserve LIPU di tutta Italia, si festeggia la “notte delle stelle”.

A Cesano Maderno la serata inizierà alle ore 21 con una passeggiata sui sentieri dell’Oasi e si concluderà con un rinfresco sul terrazzo del Centro Langer … il tutto, alla ricerca delle stelle cadenti.

La serata chiude il programma degli eventi in Oasi, prima della breve pausa estiva prevista da mercoledì 13 a domenica 24 agosto. Il Centro visite dell'Oasi riaprirà regolarmente da mercoledì 27 agosto.

Le attività riprenderanno a Settembre con un calendario ricco di iniziative. 

Prenotazione obbligatoria, posti limitati.
Donazione: € 5 a persona; € 3 Bambini e Soci LIPU.
Informazioni e prenotazioni: 0362.546827



venerdì 25 luglio 2014

Incontro nazionale Bilanci di Giustizia 2014 a Caprino Bergamasco

Vi segnaliamo questa iniziativa dei Bilanci di Giustizia, associazione operanta anche in provincia di Monza e della Brianza. Quest'anno l'incontro viene fatto a Caprino Bergamasco e potrebbe essere un'occasione per rivedersi o per conoscerci...
Chi fosse interessato a collaborare alle iniziative in Brianza può scrivere a beppeale@brianzaest.it

mercoledì 23 luglio 2014

Legambiente Seregno ed il circo dei bambini

I bambini che partecipano a questo spettacolo hanno seguito un laboratorio di sensibilizzazione all'espressione teatrale attraverso una tecnica adatta per valorizzare le loro emozioni. Venite a scoprire come si divertono a fare teatro!
Inizio spettacolo alle ore 17.00 Venerdi 25 luglio, Via Gran Sasso, Seregno.

martedì 22 luglio 2014

Cascina Pozzone a Carate Brianza


In una delle aree di Carate Brianza che gli ambientalisti hanno proposto di inserire nel Parco Brianza Centrale, al confine con Seregno, si trova Cascina Pozzone con l'annessa chiesetta dei santi Anna e Gioacchino, la cui festività ricorre il 26 luglio.


Si tratta di un'antica e bella cascina a corte quadrata già presente nelle mappe del catasto Teresiano del 1722; all'epoca apparteneva al conte Ansperto Confalonieri, il maggior possidente di Carate. Successivamente passò alla famiglia Colombo.

Cascina Pozzone, a sinistra nelle mappe del Catasto Teresiano (1722) e a destra nel Nuovo Catasto Terreni (1897)
L'oratorio fu costruito intorno al 1870 su disegno dell'arch. Gaetano Besia. Attualmente appartiene alla famiglia seregnese Mariani.

Cascina Pozzone a 360 gradi

Lato est
La chiesa dei santi Anna e Gioacchino
La massiccia struttura del lato nord
Il lato ovest
Il lato sud
Il retro della chiesa
Particolare della muratura del lato sud
Fotografie di Gianni Casiraghi 

© riproduzione riservata  
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domenica 20 luglio 2014

Carate Brianza: quattro proposte per ampliare il Parco Brianza Centrale

Cascina Pozzone
Sono passati più di due anni da quando, su questo blog, abbiamo pubblicato la notizia che anche a Carate Brianza si iniziava a discutere del possibile ampliamento del Parco Brianza Centrale.

Coltivi a sud delle areee produttive di viale Lombardia
Lo scorso mese le associazioni ambientaliste (Comitato per l'ampliamento del Parco Brianza Centrale e CCA - Centro Cultura Alternativa di Carate Brianza) hanno presentato, nero su bianco, le loro proposte per rendere concreta tale possibilità.


La cartina sopra ben evidenzia le aree di possibile ampliamento del parco. Ora passiamo dalle parole ai fatti!

Corridoio verde verso la strada Valassina
Aree agricole al confine con Albiate

Documento

Le proposte presentate dal Comitato per l'ampliamento del Parco Brianza Centrale e dalla CCA di Carate Brianza

Aree libere e di cava ad ovest della SS36 "Nuova Valassina" confinanti con Giussano, Seregno e Verano Brianza
Si propone che le aree agricole e di cava - contornate in colore rosso nell'estratto della tavola 10.1 DdP - Carta della sensibilità paesistica del PGT vigente - vengano previste, dal nuovo strumento urbanistico, come aree da includere in un possibile ampliamento del Plis della Brianza Centrale, in quanto ad esso confinanti, Tale proposta è anche motivata dal fatto che le stesse aree sono individuate nel PTCP di MB come Ambiti di riqualificazione (art. 33) e come Ambiti di interesse provinciale (art. 34).

Aree libere ad ovest della SS36 ”Nuova Valassina" confinanti con Seregno
Si propone che le aree agricole - contornate in colore rosso nell'estratto della tavola 10.1 DdP - Carta della sensibilità paesistica del PGT vigente - vengano previste, dal nuovo strumento urbanistico, come aree da includere in un possibile ampliamento del Plis della Brianza Centrale. Tale proposta e motivata dal fatto che le stesse aree sono individuate nel PTCP di MB: in parte come Ambiti agricoli di interesse strategico (art. 6 delle NdP); interamente come Ambiti di riqualificazione (art. 33) e come Ambiti di interesse provinciale (art. 34). Le medesime aree sono, inoltre, prossime ai confini dello stesso Parco locale di interesse sovracomunale della Brianza Centrale.

Aree libere ad ovest di via Rivera confinanti con Seregno e Albiate
Si propone che le aree agricole - contornate in colore rosso nell'estratto della tavola 10.1 DdP - Carta della sensibilità paesistica del PGT vigente - vengano previste, dal nuovo strumento urbanistico, come aree da includere in un possibile ampliamento del Plis della Brianza Centrale o, in subordine, in un futuro ampliamento del Parco Regionale della Valle del Lambro, Tale proposta e motivata dal fatto che le stesse aree sono individuate nel PTCP di MB: in parte come Ambiti agricoli di interesse strategico (art. 6 delle NdP) e come Rete verde di ricomposizione paesaggistica (art. 31); interamente come Ambiti di riqualificazione (art. 33) e come Ambiti di interesse provinciale (art. 34). Le medesime aree sono, inoltre, confinanti a sud con il Plis della Brianza Centrale ed in larga parte incluse nel corridoio primario della RER - Rete Ecologica Regionale, di collegamento tra gli stessi territori del Plis Brianza Centrale e quelli del Parco Regionale della Valle del Lambro.

Aree libere e a bosco ad est di via Rivera confinanti con Albiate
Si propone che le aree agricole e boscate (Bosco dei Pascoli) - contornate in colore rosso nell'estratto della tavola 10.1 DdP - Carta della sensibilità paesistica del PGT vigente - vengano previste, dal nuovo strumento urbanistico, come aree da includere in un futuro ampliamento del Parco Regionale della Valle del Lambro o, in subordine, in un possibile ampliamento del Plis della Brianza Centrale. Tale proposta è motivata dal fatto che le stesse aree sono individuate nel PTCP di MB: in parte come Ambiti agricoli di interesse strategico (art. 6 delle NdP) e come Rete verde di ricomposizione paesaggistica (art. 31); interamente come Ambiti di riqualificazione (art. 33) e come Ambiti di interesse provinciale (art. 34). Le medesime aree sono, inoltre, confinanti ad est con il Parco Regionale della Valle del Lambro ed incluse nel corridoio primario della RER - Rete Ecologica Regionale, di collegamento tra iterritori del Plis Brianza Centrale e quelli del Parco Regionale stesso.

Casa dell'acqua a Seregno: consigli per l'uso


Su questo blog ci siamo occupati diverse volte della Casa dell'Acqua di Seregno. In questi giorni il Comune ha diffuso un volantino per promuoverne un corretto utilizzo. Lo pubblichiamo volentieri.

L'amministrazione comunale di Seregno, in collaborazione con BrianzAcque, ha installato la Casa dell'acqua  presso il parcheggio del mercato sul lato di via Donizetti.

La Fonte del Comune è un moderno impianto per la distribuzione di acqua naturale a temperatura ambiente, naturale fredda e gasata fredda proveniente dalla rete idrica cittadina: buona, sicura e ottima da bere perché certificata da rigorosi controlli periodici dell'Asl e del Laboratorio della società di erogazione BrianzAcque.

Le caratteristiche chimico-fisiche ne garantiscono la qualità e la purezza: sul sito di BrianzAcque sono disponibili le analisi dell'acqua di tutto il territorio di Seregno.

Come funziona

Il cittadino, munito di propri contenitori, potrà usufruire del servizio tramite moneta direttamente alla Fonte del Comune o tramite tessera, in vendita presso un distributore automatico nella sede comunale di via Umberto al costo di € 3,00 e ricaricabile presso la fonte stessa; il costo dell'acqua è di 5 centesimi di euro al litro indipendentemente dal tipo di acqua scelta.

Consigli per un corretto utilizzo della Fonte del Comune
  • evitare di fare scorta: potete rifornirvi ogni giorno 24 ore su 24;
  • consumare l'acqua entro 48 ore: questo limite dipende dal fatto che i contenitori non sono sterili, quindi l'acqua potrebbe deteriorarsi nel tempo;
  • utilizzate preferibilmente bottiglie di vetro e ricordate di sciacquarle prima dell'uso;
  • non lasciate i contenitori esposti al sole e alle intemperie.
Utilizzando la fonte, contribuirete a ridurre significativamente l'impatto ambientale che le migliaia di bottiglie di plastica e relativo trasposrto provocano sul nostro territorio.

Flavio Sambruni, Assessore ai Parchi, all'Ecologia e all'Ambiente
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giovedì 17 luglio 2014

Il Comitato Bevere rinnova l'impegno per la difesa dei corsi d'acqua della Brianza


Il Comitato per la Difesa delle Bevere e del Fiume Lambro, in occasione dell’organizzazione dell’Assemblea annuale, dovendo apportare importanti modifiche al proprio Regolamento Statutario, ha indetto per il 5 luglio 2014 una Assemblea a carattere straordinario.

E’ stato nominato Presidente dell’Assemblea il Dott. Tullio Muraro, che, dopo avere verificato la validità della stessa, avvenuta in seconda convocazione, ha introdotto l’enumerazione dei passaggi formali a cui l’Assemblea doveva attenersi.

Ha dato successivamente la parola al  Presidente del Comitato Bevere, Sig. Pietro Pozzoli che nella sua relazione (cliccare qui) ha esposto i motivi del cambiamento statutario.In sintesi per collaborare  con i Comuni, le Provincie e la Regione Lombardia al fine di  realizzare  e sostenere progetti importanti, legati agli obbiettivi del Comitato, mirati al miglioramento e alla tutela dell’ambiente, serviva un inquadramento normativo adeguato.E’ quindi stato proposto all’Assemblea di  modificare l’inquadramento normativo in Associazione di Promozione Sociale ( APS – legge 383 del 7 dicembre 2000), da sottoporre agli iscritti tramite una Assemblea straordinaria, cogliendo l’occasione dell’iniziativa per rimodulare lo Statuto alle disposizioni legislative vigenti, mantenendo inalterati i principi associativi. Il Presidente ha inoltre riassunto tutta l’attività sviluppata nel 2013 ed elencato i programmi futuri.

Alla fine della relazione la Dott.ssa  Anna Nicolodi  ha dato lettura del nuovo Statuto che è stato messo ai voti. Lo statuto è stato approvato all’unanimità e sottoscritto dai votanti.

Successivamente il Presidente dell’Assemblea ha proposto i candidati per l’elezione del nuovo Consiglio Direttivo, in numero di 11, come previsto dal nuovo Statuto. Anche i nuovi Dirigenti sono stati approvati all’unanimità. Il nuovo Consiglio avrà il compito immediato di eleggere il nuovo presidente, il vicepresidente e nominare il segretario.

Il Presidente Pietro Pozzoli ha anticipato le sue prossime dimissioni e ha dichiarato che  continuerà ad essere attivo per assicurare la continuità del Comitato. Inoltre ha  informato che  l’ Avv. Franca Alessio si è dimostrata disponibile a ricoprire la carica di Presidente. La Sig.ra Franca Alessio é conosciuta in quanto già componete da molti anni del Direttivo e, come avvocato , ha prestato  attivamente  la sua collaborazione  a tutela del territorio ed in favore del Comitato. L’avv. Franca Alessio ha confermato la sua disponibilità ed ha ringraziato il Presidente uscente per tutto il lavoro e l’impegno costante che ha dimostrato.

Il Presidente dell’Assemblea  ha continuato la sua relazione esponendo in sintesi il nuovo organigramma che migliorerà la futura organizzazione e che  verrà sottoposto ai consiglieri.

Interventi e dibattito

Ha preso la parola la Dott.ssa  agronomo Anna Nicolodi esponendo all’assemblea le criticità territoriali di cui si il Comitato sta occupando il Comitato:
1) area exTagliabue a Merone, 2) delocalizzazione della Soc. Lamplast , 3) nuove opere nel Comune di  Renate, Monticello e Cortenuova finanziate dal Parco Regionale della Valle del Lambro,4)  supervisione delle opere in corso al Cavo Diotti.
Inoltre ha informato che in autunno partirà un progetto pilota di risanamento spondale e riduzione dell’inquinamento sulla Bevera di Naresso a partire da Renate fino a Fornaci di Briosco, progetto che verrà affidato dal Parco Regionale della Valle del Lambro al Comitato Bevere, tramite convenzione, a cui parteciperanno i Comuni interessati e il Consorzio Brianza Acque.

Viene confermato l’intenzione del Comitato di istituire in autunno un Corso di aggiornamento in campo ambientale indirizzato agli associati e simpatizzanti e avente come tema lo studio dell’ecosistema e dell’habitat del Lambro e delle Bevere per  migliorarne la conoscenza ed organizzare  il controllo sempre più capillare dei nostri corsi d’acqua.

Ha preso infine la parola il Presidente del Comitato Bevere  che ha letto la mozione d’ordine del giorno (vedi riquadro verde sotto) e lo ha sottoposto alla votazione dell’Assemblea che lo ha approvato all’unanimità.

Il giorno 8 luglio 2014 si è riunito il nuovo Consiglio Direttivo che ha eletto all’unanimità l’Avv. Franca Alessio presidente del Comitato Bevere, il Sig. Piero Pozzoli vicepresidente e nominato la Sig.ra Maria Rosa Rigamonti in qualità di segretaria.


Mozione d’ordine votata all'unanimità dall'Assemblea


Il Comitato Bevere riunito in Assemblea straordinaria il giorno 5 luglio 2014 presso la sala dell’oratorio di Fornaci di Briosco, sentita la Relazione, ne approva i contenuti e dà mandato alla Segreteria di sostenerli al fine del raggiungimento degli obbiettivi statutari.

Il Comitato Bevere, alla luce della situazione attuale delle acque territoriali e degli habitat di pertinenza, richiede il coinvolgimento di tutti gli Enti e Istituzioni preposte, riproponendo in modo prioritario i seguenti obbiettivi:
  1. Censimento e dismissione dei siti a potenziale rischio d’inquinamento del Lambro e delle acque imbrifere, con programmi progettuali concreti;
  2. La dismissione immediata di opere di consolidamento spondale e di artificializzazione del corridoio fluviale, a qualunque titolo;
  3. Il ripristino della naturalità spondale e il vincolo assoluto delle aree di esondazione soprattutto in merito alla laminazione delle acque sul bacino del fiume Lambro e Bevere;
  4. Richiamo alle responsabilità degli Enti e Istituzioni sui rischi idraulici dei corsi d’acqua connessi al rilascio di autorizzazioni per  interventi in aree di demanio e di esondazione;
  5. La rimozione di opere di recinzione apposte in area demaniale o tali da causare l’inaccessibilità al corso d’acqua o comunque di disturbo alle aree sensibili da attuarsi con programmi immediati di intervento, già denunciati dal nostro Comitato;
  6. Il divieto assoluto di ulteriori captazioni a qualunque titolo da Lambro o dal sistema imbrifero, causa dell’impoverimento progressivo della risorsa idrica ed eco sistemica, ivi compreso le costruzioni di impianti per centrali idroelettriche su tutto il bacino del fiume;
Per gravi inadempienze è previsto il ricorso alla Magistratura ambientale.

Comitato Bevere
www.comitatobevere.org
info@comitatobevere.org

mercoledì 16 luglio 2014

Poesia al mulino Peregallo di Briosco


La sera al Mulino 
meglio un golfino 
( la rima è d'obbligo, per segnalare che temperatura e umidità lungo le rive del fiume possono sorprendere anche le calde sere d'estate)

Expo 2015: un viaggio nelle vie d'acqua fantasma


Speciale di Telecolor e Primarete Lombardia dedicato al fallimentare progetto delle vie d'acqua di Expo 2015. Il giornalista Vladimiro Poggi, accompagnato dal Presidente della Commissione Ambiente della Zona 8, Enrico Fedrighini, visita per noi i cantieri inquinati ed abbandonati dell'Esposizione Universale che si terrà a Milano nel 2015.

domenica 13 luglio 2014

San Salvatore e Dosso a Seregno: tra antiche cascine, campi e qualche capannone


Dopo il Meredo, la più vasta zona verde di Seregno, anch'essa parte del Parco Brianza Centrale, è all'estremo opposto, ad est della superstrada Milano-Lecco. Anche qui questa importante infrastruttura - come per il Meredo le linee ferroviarie - ha forse giocato un ruolo nella conservazione del territorio, avendone determinato il relativo isolamento, pur avendo deturpato non poco soprattutto il circondario della chiesa di San Salvatore e annessa cascina, che attualmente si trovano proprio all'interno dello svincolo.


San Salvatore 

L'Oratorio di S. Salvatore, sorto sull'antica strada per il ponte sul Lambro, ha origini remote: era già citato infatti nel Liber notitiae di Goffredo da Bussero, un repertorio di tutte le chiese ed altari della diocesi risalente al 1289. Non sappiamo però quando l'Oratorio sia stato affiancato dalla cascina, la cui prima notizia certa risale alla metà del '500, epoca in cui vi viveva un solo nucleo familiare.

L'Oratorio di San Salvatore visto da via Montello, l'antica via per Ponte Albiate
Sia la chiesetta che la cascina, insieme a quasi 300 pertiche di terreni (pari a poco meno di 20 ettari), facevano parte dei beni dell'Ospedale dei poveri di Carate. Anche questa istituzione era antichissima; la sua fondazione è attribuita al nobile caratese Pietro Sapello o Zappelli, al tempo proclamato beato dalla pietà popolare, vissuto anch'egli nel XIII secolo, che l'aveva dotata di un lascito patrimoniale che le garantiva le rendite necessarie.

L'ala ovest della cascina di San Salvatore
Le antiche latrine ad est della corte
Da un documento del 1578 apprendiamo che l'affitto del possedimento di S. Salvatore costituiva circa il 40% delle entrate dell'Ospedale, mentre il resto proveniva da altri terreni e case in varie zone di Carate, sebbene l'estensione dei terreni seregnesi fosse maggiore di quella dei caratesi. Non si trattava di un effettivo ospedale, ma di un'opera pia che garantiva l'assistenza sanitaria - con i limiti di quei tempi - oltre ad altri sussidi ai poveri di Carate, benefici di cui godevano anche i coloni della cascina di S. Salvatore. La sua attività si protrasse almeno fino alla fine del '700.
Pianta dell'antico Oratorio (1579)
La strana situazione della chiesa di S. Salvatore, in territorio seregnese ma di proprietà di un'istituzione caratese, aveva dato origine ad un singolare "condominio": l'oratorio aveva due absidi e due altari gemelli (cosa di per sè non insolita in chiese molto antiche), uno dei seregnesi e uno dei caratesi, e le due comunità celebravano separatamente le loro funzioni con i rispettivi parroci. Una volta all'anno, ma in date diverse, si svolgevano processioni in ognuno dei due paesi dirette a S. Salvatore. Come in tutti i condomìni non mancavano i motivi di attrito, nella fattispecie una presunta sottrazione clandestina di reliquie da parte dei caratesi. Alla manutenzione della chiesa doveva provvedere l'Ospedale dei poveri di Carate, ma dalle visite pastorali sappiamo che lasciava molto a desiderare.
Purtroppo nel 1841 un incendio distrusse quasi completamente l'antico Oratorio, che fu ricostruito nello stile del tempo.

Il retro della cascina e l'oratorio di San Salvatore. Si noti l'ampliamente anteriore del 1957
Nel 1957 fu ritenuto necessario un ampliamento e fu quindi edificato un brutto avancorpo, il cui aspetto è stato fortunatamente migliorato nell'ultimo restauro del 2002.

Portico sul lato nord della cascina
Nonostante avesse già almeno due secoli di vita, nelle mappe del Catasto Teresiano del 1722 la cascina presenta solo un edificio a destra dell'Oratorio ed un altro sul retro. Evidentemente il fondo di proprietà dell'Ospedale di Carate non richiedeva maggior manodopera.
Nelle mappe dei catasti successivi - del 1856 e del 1901 - vediamo che si sono aggiunti edifici sul lato sud.

Lato sud della cascina di San Salvatore
Nel secolo scorso intorno all'antico nucleo si è sviluppato un quartiere e a sud, lungo la superstrada, importanti strutture commerciali.

Il Dosso

Per trovare ampi spazi aperti dobbiamo spostarci verso est.
Qui troviamo anche un'altra importante cascina, quella del Dosso, di cui però la parte maggiore e più antica si trova in comune di Albiate. Non sappiamo a che epoca risale la cascina del Dosso; la troviamo - solo in comune di Albiate - nelle mappe del Catasto Teresiano del 1722, che ci dicono che era proprietà di vari membri della ricca famiglia Confalonieri di Carate, insieme a 160 pertiche di terreni.

Cascina Dosso (Albiate)
Ancora più vasti erano i possedimenti di questa stessa famiglia subito al di là del confine, cioè in territorio seregnese, dove superavano le 400 pertiche; inoltre membri della stessa famiglia erano proprietari anche della vicina Cascina Pozzone, in comune di Carate ma al confine con Seregno.

La corte di cascina Dosso (Albiate)
La cascina del Dosso era costituita da due soli edifici piuttosto grandi e da uno molto piccolo, ma era destinata ad una notevole espansione, visto che nelle mappe del catasto lombardo-veneto (1855) vediamo che si è completata la corte quadrata; mezzo secolo più tardi si erano aggiunti altri edifici al di fuori della corte.
Contemporaneamente altri fabbricati sorgevano anche in territorio seregnese. 

Cascina Dosso (Seregno)
Sviluppo della Cascina Dosso dal Catasto Lombardo Veneto al Nuovo Catasto Terreni
Tra S. Salvatore e il Dosso si trova un'altra bella cascina, molto più recente, cioè la cascina Abissinia, ma di essa parleremo in un prossimo post.

Cascina Abissinia
Anche la zona Dosso, come il Meredo, ha corso gravi rischi: per ben due volte nella storia recente era stata destinata ad ospitare un inceneritore di rifiuti. La prima volta fu negli anni '60; il progetto doveva essere realizzato dall'Azienda Municipale di Seregno, che successivamente avrebbe passato le consegne ad un consorzio dei Comuni che avrebbero usufruito dell'inceneritore. Ma in consiglio comunale, nel febbraio 1965, vennero sollevati pesanti dubbi sull'operato dell'Azienda. I sospetti riguardavano una presunta tangente per l'acquisto del terreno, appunto in zona Dosso, ad una prezzo superiore a quello di mercato. Il progetto fu quindi accantonato e gli atti trasmessi alla Magistratura.

Strada vicinale Cassina del Dosso
Purtroppo l'idea tornò in auge 30 anni dopo, durante l'amministrazione di Evita Bovolato, quando si verificò un'emergenza rifiuti, che non venivano più accolti in discarica. Seregno avanzò la candidatura ad ospitare un termodistruttore, che venne accettata dal Commissario Prefettizio. Si costituì un Comitato Intercomunale di difesa del territorio composto da abitanti delle frazioni Dosso di Seregno e Albiate e delle Torrette di Lissone, appoggiato dal WWF di Seregno; di fronte a questa decisa opposizione, il Consiglio Comunale tornò sui suoi passi, e l'emergenza rifiuti venne correttamente affrontata con l'avvio della raccolta differenziata domiciliare.

Attualmente la zona Dosso presenta ampi spazi agricoli, intervallati da qualche capannone. Recentemente è stato realizzato un Giardino Pubblico lungo via Arno.

L'area di via delle Valli
Purtroppo paradossalmente proprio chi dovrebbe tutelare il verde, ovvero il Comune di Seregno, ente gestore del Plis Brianza Centrale, ha reso edificabile con il PGT, con l'intenzione di venderla, una vasta area verde, in via delle Valli, adiacente al parco. Questo la dice lunga sull'interesse per l'ambiente dell'Amministrazione. Le associazioni ambientaliste hanno presentato un'osservazione in proposito, che è stata respinta. Viceversa è stata fortunatamente accolta l'osservazione riguardante un altro terreno, che era destinato alla costruzione di un ospedale ed è stato riconfermato a verde. Altre osservazioni, volte ad incrementare la rete di piste ciclabili nella zona, attualmente quasi inesistente; sono state respinte.

Terreni agricoli nei pressi di cascina Pozzone (Carate Brianza)
Interessanti sono le possibilità di ampliamento del parco nelle aree contermini, sia verso nord, in comune di Carate, sia verso sud-est, nei comuni di Albiate, Sovico, Macherio e Lissone.

Testo di Chiara Ballabio
Fotografie di Zeno Celotto

© riproduzione riservata
 
Riferimenti bibliografici:
1) Seregno. Una comunità di Brianza nella storia (secoli XI-XX). A cura di G. Picasso e M. Tagliabue - Seregno 1994
 
2) A proposito di due antichi oratori seregnesi: SS. Rocco e Sebastiano e S. Salvatore - a cura di F. Cajani - Besana Brianza 2005
3) Carate Brianza. Alle radici del presente - a cura di D. F. Ronzoni - Missaglia 2006
4) Seregn de la memoria - Seregno cinquant'anni tra cronaca e storia, vol 1° - Seregno 1996

Una passeggiata con il Comitato per il Parco Regionale della Brughiera per conoscere il Parco di Montevecchia e la Valle del Curone


Domenica 20 luglio 2014 il Comitato per il Parco Regionale della Brughiera con la collaborazione di alcune Guardie Ecologiche Volontarie (GEV) del Parco di Montevecchia organizza una passeggiata per conoscere il Parco di Montevecchia e la Valle del Curone.

Il ritrovo è stato fissato alle ore 8,30 presso il parcheggio del Comune di Montevecchia, in via Donzelli, 9.

Per chi lo desidera ed è comodo ad arrivarci, il Comitato della Brughiera organizza un primo ritrovo con le auto al parcheggio della stazione delle Ferrovie Nord Milano a Meda (MB) alle ore 7,50 per poi proseguire alle ore 8,00 per Montevecchia con poche auto.

Si tratta di un'uscita escursionistica con un discreto dislivello rivolta a camminatori allenati.

È caldamente consigliato l’uso di scarpe da trekking.

E' questa l'undicesima uscita del programma "Le Stagioni del Parco 2014" e prevede un itinerario di circa 8 km. della durata di 4 ore alla scoperta dei bellissimi luoghi che fanno parte del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone.

Per raggiungere il ritrovo, quando arrivate al semaforo alle 4 strade salite a Montevecchia alta, al ristorante Maggioni vicino alla chiesa, e girate subito a destra, a 100 metri vi sono due parcheggi.

Il percorso inizia dal parcheggio e scende in Valfredda. Superata la cascina Gaidana ci si fermerà ad osservare un SIC del parco le sorgenti pietrificanti.

Raggiunta la cascina Valfredda si scenderà nella valle del Curone.

Dalla Fornace superiore percorrendo il sentiero N°7 si arrriverà al Cerè per poi raggiungere la Galbusera Bianca.

Si avrà la possibilità di ammirare i Runchet, e i prati magri: altro SIC del parco.

Percorrendo il sentiero dei cipressi, molto panoramico,  si arriverà a Pianello m. 452 e da li si avrà  un'ampia visione di tutta la valle del Curone.

Poi il percorso si snoderà in discesa,  seguendo la carrareccia che ci porterà alle cascine Ratta, Scarpata e Costa. Si proseguirà poi in un bosco per raggiungere il fondo valle in località Ospedaletto. Sempre stando nel bosco si salirà all'acquedotto L'Unione, (altre sorgenti pietrificanti) per poi raggiungere Cà del Soldato sede delle GEV.

Da qui, attraverso un bosco pianeggiante, si raggiungerà C.na  Valfredda per poi proseguire per il parcheggio del Comune.

Tempi permettendo è prevista una variante per salire al Carmelo allungando il percorso di 30'.

Per approfondire: http://www.parcocurone.it/fruizione/sentieri.html

giovedì 10 luglio 2014

Seregno: i tagli indiscriminati dell'erba nei parchi sono proprio necessari?

Prima e...
... dopo il taglio dell'erba.
Riceviamo e pubblichiamo la seguente interpellaza di Giuseppina Minotti, capogruppo della Fds di Seregno.

Signor sindaco,
ho scattato due immagini dei prati del parco 2 Giugno che mostrano la situazione prima e dopo il taglio dell'erba. Nella prima si vede una bellissima distesa di fiori gialli che nella seconda sono spariti.

Con questa interpellanza volevo sollevare il problema degli interventi sul verde, quando ci sono, fatti in modo "burocratico" e senza tener conto delle condizioni locali e temporali. Così succede che si taglino tutti i prati o nessuno mentre sarebbe buona norma procedere in modo selettivo anche allo scopo di preservare un minimo di habitat per la piccola fauna ed anche per ragioni estetiche.

Vorrei sapere se questo problema è in qualche modo considerato da parte degli uffici competenti e come si pensa di comportarsi in futuro.

Giuseppina Minotti
(capogruppo della FdS)

martedì 8 luglio 2014

Carate Brianza: proposte per riqualificare i sentieri attorno a Villa Beldosso


Lo scorso 27/6/2014 abbiamo pubblicato le istanze che il "Comitato per l'ampliamento del Parco Brianza Centrale" e la "CCA - Commissione Cultura Alternativa" hanno presentato al Comune di Carate Brianza per la redazione del nuovo PGT. In questo post presentiamo l'interessante proposta per la riqualificazione dei sentieri nelle aree agricole e forestali che circondano Villa Beldosso.

Tali percorsi amplierebbero l'attuale itinerario abitualmente frequentato dagli abitanti del luogo e dai numerosi fruitori occasionali.

In rosso il tracciato lungo il muro di recinzione esistente sul lato ovest della villa
Aree agricole a sud di Villa Beldosso
Sentiero lungo mura di cinta di Villa Beldosso
Coltivi a sud di Villa Beldosso
In una seconda proposta viene individuato un nuovo raccordo sentieristico tra il viale di accesso a Villa Beldosso e la strada di accesso alle residenze annesse.


Quest'ultimo percorso consentirebbe di raggiungere la zona umida costituita da stagni e boschi igrofili di notevole interesse naturalistico e paesistico.

 Bosco umido a sud di Villa Beldosso
Area umida a sud di Villa Beldosso
Stagno a sud di Villa Beldosso
Fotografie di Gianni Casiraghi
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