sabato 1 aprile 2023

Un'inaspettato sponsor contro il sottopasso di Meda: il Presidente di Ferrovienord!


di Gianni Del Pero, Presidente Delegato WWF Lombardia

Fulvio Caradonna, presidente di Ferrovienord, l'altro ieri ha fatto lo sponsor del sovrappasso: "Il sovrappasso sarebbe una scelta molto più economica e di più semplice progettazione del sottopasso, che mantiene dei rischi elevati di cui tenere conto!"
 

Preoccupato della cadrega traballante ha fatto dichiarazioni:

  • disarmanti: Ferrovienord è un ente pubblico (è una SPA!) e quindi se ci mancheranno i soldi per il sottopasso interverrà mamma Regione;
  • approssimative: La larghezza del sottopasso è stata dimensionata sulla base di valutazioni tecniche in 6,5 m (con due corsie da 2,75 ,vuoi mettere un franco di sicurezza di 50 cm per lato più un 20 cm per la linea di mezzeria? ai quali aggiungere un marciapiede (o due? boh?) che potrebbe anche consentire di passare con bici a mano (150 cm + 30 di franco) che non si sa bene dove metterlo (in basso, in alto, a metà dei 5 metri del tunnel? lo decideremo in fase di progettazione o in fase esecutiva!!! insomma mancano almeno 3 metri per farci stare il minimo indispensabile per fare passare due auto, ma di quelle piccole, perchè se arriva anche un camion o un pullman non ci passerebbe comunque!);

  • fantasiose: il progetto (che non c'è ancora!) è stato approvato dalla Conferenza dei Servizi (quale documentazione, quando, da quali enti?) bypassando ogni altra autorizzazione. Affermazione infondata e fuorviante perchè nei suoi interventi Caradonna ha ignorato completamente che il sottopasso così come lo spostamento del torrente Tarò (!) sono attualmente incompatibili con il PGT (che dovrà essere modificato rispetto alla fattibilità geologica che, a oggi, vieta scavi e impermeabilizzazioni nell'area che è dichiarata da Regione Lombardia e dallo stesso Comune di Meda a rischio idraulico e alluvionale molto elevato) con il PGRA, Piano di Gestione del Rischio Alluvionale, (che dovrà essere modificato con parere esplicito di Regione Lombardia), con il Piano di Emergenza e protezione Civile, con il contesto idrogeologico e il nodo idraulico di Tarò, Sevesetto-Roggia Traversi, collettore fognario, e con il buon senso.

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