venerdì 18 agosto 2023

Seregno, quartiere Sant'Ambrogio: riflessioni sull'eccesso di Centri Commerciali

Seregno, via Milano. Il cantiere ove sorgerà il nuovo supermercato


In un contesto urbano sempre più pervaso dalla proliferazione dei centri commerciali, la segnalazione di un attento lettore ha portato alla luce un progetto imminente: la costruzione di un nuovo supermercato nel quartiere Sant'Ambrogio, a breve distanza da altri due grandi esercizi commerciali. Questo aggiunta al panorama urbano suscita riflessioni profonde riguardo alla coerenza di questa crescita commerciale e all'impatto che essa potrebbe avere sulla vita quotidiana del quartiere. Tuttavia, queste considerazioni spalancano anche le porte a un discorso più ampio sulla pianificazione urbana, focalizzandosi sulla rilevanza del Piano di Governo del Territorio (PGT) e delle scelte adottate dall'amministrazione comunale di Seregno.

In primo piano l'ingresso al parcheggio del supermercato MD. Sullo sfondo il cantiere del nuovo supermercato

Il dilemma tra eccesso di servizi e logica pianificatoria

L'insorgere di molteplici centri commerciali in una stessa area solleva interrogativi sulle strategie sottese a questa tendenza: si tratta di un piano ponderato o di un accumulo caotico e privo di una pianificazione oculata? L'affollamento di tre strutture commerciali - incluso il nuovo supermercato - sottolinea l'urgenza di valutare attentamente la vera domanda e i vantaggi che tali imprese possono offrire alle comunità locali.

Il ruolo chiave dei Comitati di Quartiere

Un elemento fondamentale in questo contesto è il coinvolgimento dei Comitati di Quartiere, i quali giocano un ruolo cruciale nella valutazione delle scelte viabilistiche previste per queste nuove realtà. Questo passo è di importanza vitale per comprendere come il Piano di Governo del Territorio viene concretamente messo in atto e quali siano le prospettive di integrazione di queste nuove strutture nell'ambiente urbano esistente.

I supermercati presenti nel quartiere Sant'Ambrogio. A questi vanno aggiunte le strutture commerciali di media dimensione che si trovano nelle vicinanze: Acqua & Sapone, Natura Sì, ecc.

L'impatto negativo dei Centri Commerciali

Non vanno sottovalutate le preoccupazioni legate all'eccessiva costruzione di centri commerciali, in quanto esse portano con sé risvolti importanti. Questi includono la frammentazione delle comunità locali, una maggiore dipendenza dall'uso dei veicoli privati, la potenziale diminuzione della sicurezza urbana e l'onere economico che grava sulle collettività per le infrastrutture necessarie.

Un appello alla riflessione e alla partecipazione
La segnalazione del lettore stimola un dialogo più ampio sulla pianificazione urbana e sull'adozione di politiche di sviluppo da parte delle amministrazioni comunali. La tendenza a promuovere e realizzare centri commerciali richiede una riflessione ponderata alla luce delle implicazioni a lungo termine. L'invito alle associazioni sindacali degli artigiani e dei commercianti a partecipare a questo dibattito rappresenta un appello a considerare con attenzione i diversi aspetti sociali, economici e ambientali di tali iniziative.


 
Un approccio oculato alla Pianificazione Urbana
Le riflessioni sopra esposte ci ricordano l'importanza di affrontare l'urbanizzazione in modo equilibrato e ponderato. L'eccessiva proliferazione di centri commerciali nel tessuto urbano richiede una visione lungimirante, considerando attentamente gli impatti su comunità, ambiente e sostenibilità. L'iniziativa recentemente intrapresa dall'amministrazione comunale di revisionare il PGT offre una speranza per un coinvolgimento più significativo e un processo di partecipazione che vada oltre la forma. Attraverso un dialogo costruttivo e un'analisi approfondita, si potranno prendere decisioni in grado di favorire un sviluppo armonioso delle città.
 
Rassegna stampa
 
Il Cittadino, 2 settembre 2023

 


4 commenti:

  1. Una ulteriore conferma del fatto che le comunità locali non hanno alcun potere sostanziale circa la destinazione d'uso del territorio: decide chi ha i mezzi finanziari non chi ha delle buone idee.

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    1. La tua osservazione solleva un aspetto cruciale riguardo alla partecipazione delle comunità locali nelle decisioni urbanistiche. Abbiamo perciò deciso di inviare al Sindaco Alberto Rossi una lettera aperta chiedendogli di chiarire come intende favorire i processi di partecipazione dei cittadini nelle scelte che plasmano il nostro territorio.

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  2. Le buone idee, quando ci sono, devono essere capite, accettate, gestite e deliberate (+fatte rispettare) solo ed unicamente dall'ente pubblico che non ha interessi particolari. Sembrerebbe semplice ma non lo è, soprattutto capire!!

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  3. dal post del blog emergono come viabilità e servizi commerciali potrebbero essere oggetto di consultazione con i cittadini prima di prendere determinate decisioni; ebbene l'articolo 10.1 lettera (b) del Regolamento quartieri prevederebbe già una consultazione preventiva dei Comitati di quartiere sui piani viabilistici e su quelli commerciali.......Il Regolamento è stato approvato ormi da due anni, possibile che per il Put e per questa realizzazione, se pur di iniziativa privata, non si sia trovato il tempo di consultare i Comitati di quartiere?

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