Nei giorni scorsi su "Il Sole24ore" è stato pubblicato un articolo di Cristina Gamba (che potete leggere qui) con la mappa di 600 siti contaminati in Lombardia.
Scaricando la lista dei siti (cliccando qui) si può vedere che di questi 25 sono in provincia di Monza e Brianza (comuni di Agrate Brianza, Albiate, Bovisio Masciago, Brugherio, Carate Brianza, Ceriano Laghetto, Cesano Maderno, Giussano, Lentate sul Seveso, Lissone, Monza, Verano Brianza, Varedo, Villasanta e Vimercate).
Sarebbe interessante sapere quando, come e da chi saranno bonificate e messe in sicurezza le aree contaminate.
Leggi anche, su questo blog:
- Siti contaminati: quanti sono in realtà?
- Sono 349 i siti da bonificare in Brianza
giovedì 2 dicembre 2010
La mappa dei 25 siti contaminati in Brianza
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Questa mappa è molto, molto, molto parziale
RispondiEliminavisto che in Brianza (MB) abbiamo ben 362 siti,
e nei documenti non è inserita, ad. esempio, la discarica Molinara di Desio.
Prima di avvicinarci alla relta' Lombarda occorre fare molta strada ancora.
Due precisazioni:
RispondiElimina1) Il censimento dei siti contaminati, pur essendo stato pubblicato nei giorni scorsi, risale al 23/10/2009;
2) Un conto, poi, è parlare di siti "contaminati" o di "siti da bonificare". Infatti, lo scorso 28/10/2010 nel pubblicare un post intitolato "Sono 349 siti da bonificare in Brianza" (vedi link sopra) evidenziavamo che "la notizia è senz'altro importante ma bisogna anche fare attenzione a non basare tutto sul numero. 349 sono le procedure ambientali legate alla caratterizzazione dei terrenio ai fini edilizi: non è detto che tutte queste siano contaminate (e in effetti la gran parte non lo sono)".
Sergio, comunque hai ragione sul fatto che i siti "contaminati" in Brianza sono probabilmente di più dei 25 censiti.
I numeri indicati nell’articolo delSole24ore si riferiscono ai siti da verificare (1535) o verificati come contaminati (600) da parte dei comuni e della Regione Lombardia ai sensi del D.lgs. 152/2006 o dispositivi anteriori.
RispondiEliminaTra questi ci sono quelli di interesse "regionale" sui quali è il pubblico che deve investire soldi (piano triennale bonifiche) che però non ci sono.
Al quadro mancano le bonifiche di interesse nazionale (ad esempio tutta l'area Falk/Sesto, Tamoil/Laghi di Mantova, Brescia/Caffaro ecc.).
Mancano poi tutti i procedimenti locali dove la caratterizzazione (capire se l'area è contaminata o no) è a carico dei privati così come la bonifica.
Queste situazioni sono controllate/contabilizzate da ARPA ed i numeri sono ben più alti.
Fuori da questi numeri ci sono le discariche e tutte le altre situazioni non denunciate, rilevate o sulle quali non si abbia interesse edilizio (e questi terreni contaminati rimangono dove sono).