giovedì 2 dicembre 2010

RSA di Arcore: sì, ma non nel parco!

Quarantaduemila (42.000) mq, oltre QUATTRO ettari di bosco, all’incirca una superficie pari a QUATTRO campi da gioco di San Siro, cancellati dal parco dei Colli Briantei per far posto alla Residenza Socio Assistenziale (RSA) di Arcore ? Sono troppi, decisamente troppi.

Questa l’incredibile proposta contenuta nel documento ufficiale relativo al rapporto preliminare per la VAS (Valutazione Ambientale Strategica) relativa alla costruzione della Residenza Socio Assistenziale di Arcore.

La vicenda della RSA ha una storia travagliata. Come riportato dalla stampa locale, solo di recente l’amministrazione comunale ne aveva ipotizzato la costruzione all’ interno del comparto cosiddetto di Milano 4, vicino a Via Monte Rosa, nel territorio verde di un altro parco quello della Valle del Lambro.

Secondo il documento ufficiale presente sul sito del comune l’area individuata oggi sarebbe invece ubicata in collina, alla fine di Viale Lombardia. La realizzazione della RSA prevederebbe di stralciare dal Parco dei Colli Briantei il terreno in questione, un bosco di circa 42.000 mq, per far posto alla RSA e, in futuro, ad una nuova strada di accesso alla stessa.

E’ EVIDENTE che stralciare il terreno dal parco significa renderlo potenzialmente EDIFICABILE.

Contestualmente la proposta di variante al Piano Regolatore propone di estendere il Parco dei Colli Briantei ampliandolo per circa 25 ettari nella zona agricola compresa tra Bernate e Velasca consentendo così la connessione tra il Parco della Cavallera e lo stesso Parco dei Colli Briantei.
Sembrerebbe un bilancio positivo: 25 ettari protetti contro ‘solo’ 4 ‘sacrificati’ ed in più il corridoio ecologico tra i due parchi finalmente salvaguardato, ma basta approfondire l’esame per capire che in realtà l’ampliamento non è così vantaggioso, tutt’altro.

Vediamo perché:

- La zona di ampliamento in questione ha già in LARGHISSIMA PARTE una destinazione d’uso futura, tutt’altro che verde, in essa si snoderanno i tracciati di ben TRE MEGA-infrastrutture: L’autostrada Pedemontana, l’opera connessa a Pedemontana denominata TR17 (la cosiddetta tangenzialina di Arcore) e, dulcis in fundo, la futura Pedegronda ferroviaria. Il tutto completato dai relativi svincoli e rampe d’accesso (rif. documenti ufficiali riportati più sotto).

- La residua parte che rimarrà a verde sarà COMUNQUE (e sottolineiamo COMUNQUE) interessata dalle opere di compensazione e mitigazione di Pedemontana, più precisamente : La nuova pista ciclabile denominata GreenWay ed i rimboschimenti di mitigazione individuati dal progetto definitivo dell’autostrada (rif. documenti ufficiali riportati più sotto).

-Il territorio annesso è di SCARSO pregio ambientale rispetto al bosco che si vuole stralciare dal parco, essendo oggi terreno agricolo senza alberature rilevanti (rif. documenti ufficiali riportati più sotto).

Ben venga quindi l’ampliamento del parco ma esso NON PUO’ COMPENSARE ASSOLUTAMENTE la perdita di uno degli ultimi BOSCHI estesi della zona. Il Parco dei colli Briantei a breve dovrà sopportare l’impatto PESANTISSIMO della nuova AUTOSTRADA PEDEMONTANA che lo dividerà in DUE e causerà di per sè stesso l’eliminazione di diversi boschi e aree naturali.

L’area boschiva in questione si trova al margine dell’abitato.
Costruire la nuova residenza in questa zona significa CONDANNARE la struttura ed i suoi OSPITI all’isolamento dal resto del tessuto sociale ed urbano di Arcore, noi crediamo davvero che non sia l’ubicazione giusta per una realtà di questo tipo.
L’alternativa per l’ubicazione della RSA, a CONSUMO ZERO DI SUOLO e maggiormente integrata con il resto di Arcore esiste: Basterebbe costruire la struttura all’interno dell’area ex-Falck, un’area CONTIGUA AL CENTRO ed alla vita della cittadina: Perché non farla lì?

Lo scenario che si è venuta a creare con questa proposta è IDENTICO a quella verificatasi di recente nel vicino comune di Vimercate dove la prima stesura del Piano di Governo del Territorio prevedeva lo stralcio di un bosco dai confini del parco della Cavallera per fare spazio ad un insediamento industriale, e per contro l’ aumento dell’estensione del parco stesso in altra zona. Per fortuna, grazie all’opportuno intervento della giunta provinciale e del suo presidente Allevi, sostenitori dello sviluppo SENZA CONSUMO DI SUOLO VERDE, alla fine il PGT è stato modificato SALVANDO IL BOSCO della Cavallera e restituendolo con la sua bellezza al Parco ed ai cittadini.

Fin d’ora ci appelliamo all’amministrazione del comune di Arcore ed a quella provinciale perché, anche in questo caso, si comportino allo stesso modo, dando priorità alla salvaguardia del territorio che, nella provincia più cementificata d’Italia dopo quella di Napoli, costituisce un BENE INESTIMABILE.

E’ possibile realizzare una dignitosa RSA per anziani e salvare al contempo i boschi del Parco dei Colli Briantei, basta un pò di buona volontà da parte di tutti.

Facciamolo per la qualità della vita degli arcoresi, per il nostro territorio, per i nostri figli, per la nostra IDENTITA’.

Comunicato congiunto delle associazioni :
Associazione per i Parchi del Vimercatese
ArcoreCiclabile

WWF Vimercatese


Riferimenti:
- Rapporto preliminare VAS RSA di Arcore
- Compensazioni ambientali nel progetto di Autostrada Pedemontana nell’area tra Bernate e Velasca
- Compensazioni ambientali nel progetto di Autostrada Pedemontana – Greenway (Velasca)
- Compensazioni ambientali nel progetto di Autostrada Pedemontana – Greenway (Bernate)

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