venerdì 26 dicembre 2025

Fluidificare o attirare traffico? Riflessioni sulla rotatoria di via Nazioni Unite a Seregno

Via Nazioni Unite, la rotatoria verrà realizzata in corrispondenza dell'intersezione con la strada vicinale del Merè Nord 

Lo scorso mese di novembre la Giunta comunale di Seregno ha approvato il Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica dell’intervento di “Realizzazione della rotatoria di via Nazioni Unite”. L’atto cita la delibera di Consiglio comunale n. 22 del 6 maggio 2025 con la quale lo stanziamento previsto per l’opera è stato significativamente incrementato, passando da 500.000 euro a 1.785.000 euro.

L'area di intervento. Fonte: Relazione generale

Si tratta di un passaggio amministrativo rilevante, che segna l’avanzamento concreto di un intervento discusso da tempo. A questo quadro si affianca il parere espresso dagli uffici della Provincia di Monza e Brianza, che, pur confermando la conformità urbanistica dell’opera agli strumenti di pianificazione vigenti, richiama esplicitamente la necessità di adottare interventi di mitigazione e compensazione ambientale. Le aree interessate dalla realizzazione della rotatoria risultano infatti ricomprese nella Rete verde di ricomposizione paesaggistica individuata dal PTCP provinciale, rispetto alla quale deve essere garantita la continuità ecologica, come indicato nel parere provinciale.

È però importante chiarire fin da subito che la realizzazione della rotatoria nasce anche da una richiesta degli abitanti del quartiere, che da anni si percepiscono come isolati a causa della conformazione della viabilità e della presenza della ferrovia. Migliorare l’accessibilità, la sicurezza degli spostamenti e la possibilità di entrare e uscire dal quartiere in modo più agevole è un’esigenza reale, che merita ascolto e rispetto. Le riflessioni che proponiamo non mettono in discussione questa esigenza, né vogliono contrapporre interessi diversi, ma nascono proprio dalla volontà che l’intervento risponda davvero, nel tempo, ai bisogni di chi vive in quest’area.

Planimetria di progetto

La relazione progettuale individua come obiettivo principale l’aumento della sicurezza dell’intersezione tra via Nazioni Unite e la strada vicinale del Merè Nord, oggi regolata da un incrocio a raso fortemente canalizzato che consente solo alcune manovre. La rotatoria renderebbe possibili svolte oggi non consentite, migliorerebbe la leggibilità dell’incrocio e favorirebbe una maggiore fluidità dei movimenti veicolari. Si tratta di obiettivi comprensibili e, sul piano locale, condivisibili. Allo stesso tempo, è evidente che l’intervento non si esaurisce in una mera opera di ingegneria stradale, ma incide su un contesto territoriale più ampio, riconosciuto anche dagli enti sovracomunali come delicato sotto il profilo ambientale e paesaggistico.

La nostra principale preoccupazione, tuttavia, non riguarda il manufatto in sé, ma gli effetti che esso potrebbe produrre sul sistema della mobilità nel suo complesso. Rendere più semplici e veloci alcune manovre oggi impossibili significa infatti abbassare le barriere all’uso di questo asse stradale. In altre parole, ciò che oggi rappresenta un disincentivo al passaggio potrebbe domani trasformarsi in un elemento di attrazione. È quindi legittimo chiedersi se un intervento pensato per fluidificare il traffico locale non rischi, allo stesso tempo, di attirare nuovo traffico di attraversamento.

Via Saronno

Via Saronno, in particolare, ha una sezione stradale limitata, che oggi funge anche da fattore di contenimento naturale dei flussi. Se la nuova rotatoria rendesse più conveniente l’utilizzo di questo percorso, l’aumento dei volumi di traffico potrebbe riversarsi su una strada che non è dimensionata per assorbirli. In questo caso il rischio non sarebbe tanto quello di risolvere un problema, quanto di spostarlo o amplificarlo, con ricadute sulla qualità della vita, sul rumore e sull’inquinamento in un’area già fragile.

Queste considerazioni assumono un peso ancora maggiore se si guarda al contesto territoriale complessivo. L’area a est di viale Nazioni Unite è fortemente condizionata dalla presenza della forcella ferroviaria, che limita le alternative di collegamento e rende il quartiere di fatto intercluso. In una situazione simile, anche incrementi non particolarmente elevati del traffico di attraversamento possono produrre effetti significativi sulla vita quotidiana di chi utilizza queste strade non per transitare, ma per accedere alla propria casa. A ciò si aggiunge il fatto che la Provincia ha richiamato la necessità di garantire la continuità ecologica della Rete verde: un aumento della pressione veicolare rischierebbe quindi di incidere non solo sulla vivibilità del quartiere, ma anche sugli equilibri ambientali che la pianificazione sovracomunale intende tutelare.

Le possibili ricadute del traffico generato dalla tangenziale Meda-Seregno

C’è poi uno scenario futuro che merita particolare attenzione. La prevista realizzazione della nuova tangenziale tra Meda e Seregno, connessa al sistema di Pedemontana, potrebbe modificare in modo rilevante i flussi veicolari sull’intero quadrante. È legittimo domandarsi se, in presenza di una rotatoria più permeabile e di manovre rese più agevoli, parte del traffico proveniente da fuori città possa trovare più comodo attraversare via Saronno e via Nazioni Unite, invece di dirigersi verso nord in direzione di via Cadore. Non si tratta di affermare che questo accadrà con certezza, ma di chiedersi se questo scenario sia stato adeguatamente valutato e, in caso affermativo, con quali risultati.

Le nostre non sono certezze, ma dubbi. Dubbi che auspichiamo siano stati affrontati attraverso analisi puntuali dei flussi di traffico attuali e futuri e verifiche di coerenza con la pianificazione sovracomunale. Saremmo sinceramente contenti di sbagliarci. Proprio perché la rotatoria è stata fortemente voluta dal quartiere, riteniamo però che sia nell’interesse di tutti che l’opera funzioni davvero nel lungo periodo e non si trasformi, col tempo, in una nuova fonte di disagio per gli stessi residenti.

Strada vicinale del Merè Nord, intersezione con via Nazioni Unite

In questo senso, le indicazioni contenute nel parere della Provincia di Monza e Brianza, che richiamano esplicitamente l’obbligo di interventi di mitigazione e compensazione territoriale, rappresentano un riferimento importante. Chiedere che tali misure siano chiaramente definite, rese pubbliche e integrate con una valutazione complessiva degli effetti sulla mobilità non significa mettere in discussione l’intervento, ma contribuire a renderlo più equilibrato e sostenibile. Se queste osservazioni possono essere utili per introdurre correttivi, soluzioni di accompagnamento al traffico e interventi di mitigazione ambientale, allora crediamo che condividerle sia un atto di responsabilità e di attenzione verso il territorio, non una contrarietà pregiudiziale all’opera.

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