Tratto dal numero di novembre del mensile IL PAESE di MACHERIO
Tre chiare, precise ed inequivocabili richieste sono i punti fermi sui quali l'Associazione Torrette Bini Dosso Boscone, assieme al Comitato per l'ampliamento del Parco Brianza Centrale, vuole imperniare la prossima raccolta firme finalizzata a salvare dalla cementificazione l'intera zona delle Torrette, bene comune di tutti i cittadini di Bareggia e di Macherio ma anche delle vicine comunità, come quella di Cascina Greppi di Sovico, che vivono ai confini del territorio macheriese. Un appello all'adesione che, ovviamente, l'associazione rivolge ed estende anche a tutte le associazioni locali e del circondario ma anche a quelle di carattere regionale e nazionale.
Per capire bene di cosa si tratta, abbiamo intervistato i rappresentanti dell'Associazione Torrette.
E' poi altrettanto evidente che l'arrivo di nuovo cemento minerebbe definitivamente l'integrità degli spazi aperti di uno storico paesaggio, ancora quasi interamente inedificato, rimasto uguale per centinaia di anni, che è parte integrante della nostra identità di cittadini macheriesi e bareggesi. La sua compromissione cancellerebbe irrimediabilmente parte della nostra cultura e della nostra storia, e comporterebbe forti ripercussioni anche sull'equilibrio ecologico di tutta la zona. Non scordiamo, inoltre, che il suolo delle Torrette, per la sua composizione, è tra i più fertili e produttivi dal punto di vista agronomico tra quelli sopravvissuti all'urbanizzazione. Infine, non dimentichiamo che Macherio è già urbanizzata per circa il 65% del suo totale e, grossomodo, un altro 10% di aree agricole verrà divorato da Pedemontana, allora ci chiediamo se anche da noi in Brianza, non è giunto il momento di rovesciare completamente il concetto di sviluppo del territorio e, magari, indirizzarci verso una vera sostenibilità, anche nel costruire, e dire un basta definitivo ed inequivocabile al consumo di suolo che oggigiorno ha esclusivamente fini speculativi.
Ma parallelamente, è preoccupante e del tutto incomprensibile (?) la palese intenzione dell'attuale amministrazione di eliminare una vasta porzione delle compensazioni ambientali di Pedemontana, approvate dal governo italiano, che la precedente amministrazione aveva concordato con Pedemontana su indicazione progettuale di un ente autorevole come il Politecnico di Milano. Un' area destinata a tutti gli effetti a diventare patrimonio pubblico comunale e, attraverso percorsi ciclopedonali, fruibile da tutti i cittadini, al contempo, conservando le sue peculiari caratteristiche agricole.
E' però opportuno chiarire un concetto. Le compensazioni ambientali appartengono a tutti cittadini di Macherio e Bareggia e non possono, arbitrariamente e senza alcuna competenza, essere barattate con proposte artificiose come quella avanzata dall'attuale amministrazione che, facendo carta straccia del progetto definitivo, vorrebbe trasferire le compensazioni sopra le gallerie dell'autostrada laddove sono già previste e finanziate opere di mitigazione a verde.
R: anche il comportamento della provincia ci lascia quanto meno perplessi. Sulle compensazioni ambientali si è limitata ad osservare il progressivo dissolvimento del progetto, senza minimamente interferire anzi, al contrario, ha ritenuto di non inserire le aree interessate dai progetti locali (compreso quello delle Torrette) tra quelle indicate nel piano territoriale provinciale come Ambiti Agricoli di Interesse Strategico, ovvero gli unici che realmente garantiscono un'effettiva tutela dalla cementificazione. In soldoni, ciò significa che se prendesse corpo l'idea del sindaco Porta di cancellare le compensazioni dalle aree attorno alla chiesetta delle Torrette, le stesse verrebbero private di ogni vincolo di salvaguardia e diverrebbero facile terra di conquista per la lobby del cemento. Una variante al PGT e il gioco sarebbe fatto. Insomma oltre il danno anche la beffa.
Ma c'è di più, manco a farlo apposta, la provincia si è pure dimenticata di includere tra le aree agricole tutelate anche quelle lungo la via Bosco del Ratto (e la sua prosecuzione verso nord), proprio là dove ricade l'ambito di trasformazione residenziale proposto dal PGT. E' solo una casuale combinazione?
Per adesioni, contatti e contributi:
Tiziano Galimberti: tgalimberti@tecnint.it 333.4570013
Nessun commento:
Posta un commento
Invitiamo gentilmente chi utilizza questo spazio per i commenti a rimanere in tema con il contenuto del post e a mantenere un linguaggio rispettoso, anche quando le opinioni sono diverse. Si informa che non verranno pubblicati commenti contenenti promozioni commerciali.