sabato 10 giugno 2017

Seregno (PAc-1): il nuovo centro commerciale non si tocca. Respinte le osservazioni più significative presentate dalle associazioni cittadine


Il comune di Seregno chiude le porte in faccia alle più importanti richieste formulate dalle associazioni cittadine e dà il via libera al nuovo centro commerciale di via Milano - via allo Stadio.

Il lavoro delle associazioni (ACLI, Casa della Sinistra, Dare un'anima alla città, Quartiere Sant'Ambrogio, Comitato per l'ampliamento del parco Brianza Centrale, Osservatorio PTCP, Legambiente e WWF) non è stato comunque vano, in quanto sono state almeno recepite alcune osservazioni riguardanti le mitigazioni ambientali e la mobilità ciclo-pedonale.

In sintesi sono state respinte le seguenti osservazioni:
  • sospensione dell'approvazione del PAc-1 in attesa della definizione del nuovo Piano Urbano del Traffico e incontri pubblici per l'esposizioni delle problematiche e delle soluzioni;
  • riduzione della superficie edificabile;
  • realizzazione di una pista ciclopedonale nella fascia verde a sud del comparto;
  • divieto di installazione di totem pubblicitari all'interno delle aree verdi del comparto;
  • richiesta dell'acquisto e della cessione al Comune di un'area verde, all'interno del Parco Brianza Centrale, quale compensazione dell'area verde che verrà destinata al parcheggio del centro commerciale;
  • concentrazione del parcheggio ad uso pubblico in un'unica area, non "spalmato" attorno al centro commerciale;
  • regolamentazione della sosta di esclusiva competenza comunale;
  • riposizionemento dell'attraversamento pedonale di via Milano;
  • posizionamento di aiuole "salva pedone";
  • creazione di una corsia riservata per mezzi pubblici.
E meno male che il Sindaco di Seregno, rispondendo ad una puntuale critica dell'ora ex Assessore all'Urbanistica, abbia recentemente controbattuto all'accusa di: "consentire passivamente che il territorio di Seregno cambi e si trasformi,  favorendo le istanze di insediamento della grande distribuzione" dichiarando che invece il punto di vista di Barbara Milani è "in linea con il mio modo di sentire e il mio modo di approcciarmi al problema, ma che tali insediamenti [sono] già vietati dal vigente PGT approvato nella previgente consiliatura.“

2 commenti:

  1. Ma, a quanto pare, non mi sembra sia chiaro a molti, che questa è il sequel della previgente legislatura di cui Mazza era l'assessore all'urbanistica

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  2. Ma perché non riqualificare le ex officine Mariani che sono piene di amianto

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