lunedì 15 gennaio 2018

"Sinistra e Ambiente di Meda" interviene su Pedemontana e caratterizzazione della contaminazione da TCDD


a cura di Sinistra e Ambiente - Meda

Dopo un dettagliato lavoro di analisi e studio che ci ha impegnati per più tempo anche in collaborazione con tecnici di settore, presentiamo una relazione di sintesi relativa agli ultimi documenti di Regione Lombardia e di Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) connessi all'iter della Caratterizzazione delle zone contaminate da Diossina TCDD interferite dal tracciato del progetto autostradale.
Lo facciamo perché riteniamo questa partita troppo importante per l'ambiente e il territorio tanto da non dover rimanere appannaggio dei soli tecnici o confinata tra le mura degli uffici regionali.
Certo, potremmo essere incappati in alcune imprecisioni ma comunque riteniamo di aver dato un'illustrazione basata sulla lettura la più possibile genuina e attenta dei documenti ufficiali e ancora una volta, un contributo affinché i riflettori restino accesi sul rischio Diossina TCDD e sull'inutile Pedemontana.

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Pedemontana e caratterizzazione della contaminazione da TCDD: un decreto regionale formalizza la perimetrazione delle aree contaminate lungo il tracciato ma... non c'è ancora alcun progetto esecutivo

Sul Bollettino Ufficiale Regione Lombardia (BURL) è stato pubblicato in data 23/11/2017 ed è quindi operativo in tutti i suoi contenuti il Decreto della Direzione Generale Ambiente, energia e territorio n°14300 riguardante l'iter della Caratterizzazione dei suoli contaminati da Diossina TCDD interferiti dal tracciato dell'Autostrada Pedemontana lombarda.
Il provvedimento approva il documento di Modello Concettuale di Sito e Analisi di Rischio  unitamente alla proposta di riperimetrazione del sito elaborati da APL "secondo le risultanze conclusive della Conferenza dei Servizi del 28-2-2017".
Importante quindi ricordare i contenuti della richiamata Conferenza dei Servizi, che abbiamo riportato in: Pedemontana e rischio diossina: la conferenza dei servizi del 28/2/2017.
La planimetria della riperimetrazione delle aree è quella elaborata da APL, trasmessa e protocollata da Regione Lombardia il 22-9-2017.
Detta riperimetrazione evidenzia le aree che "potranno essere interessate dalle successive fasi procedurali".
Sono 6 aree identificate come "lotti funzionali"
  • Lotto 1   pari a   89.076 mq a Meda
  • Lotto 2   pari a 143.380 mq a Seveso
  • Lotto 3   pari a  168.917 mq tra Seveso e Cesano Maderno
  • Lotto 4   pari a   15.020 mq a Cesano Maderno
  • Lotto 5   pari a   18.061 mq a Cesano Maderno
  • Lotto 6   pari a   34.074 mq a Cesano Maderno
Si tratta di una superficie totale di 468.528 mq all'interno della quale sono delimitate  le zone “sorgente di potenziale contaminazione“ da parte dell’inquinante TCDD nel Top Soil, nel livello Intermedio e nella sovrapposizione tra Top Soil e livello Intermedio.
Tutti questi lotti, nel caso di passaggio e realizzazione dell'autostrada Pedemontana, secondo il Decreto Regionale, dovranno essere assoggettati a quanto prevede l'art. 242 del DL 152, cioè alla Bonifica con intervento per singole aree o lotto funzionale.
Sempre secondo il Decreto Regionale "le rimanenti aree non individuate dai lotti funzionali sono escluse dalle procedure disposte dall'art. 242".
E' evidente che leggendo i documenti prodotti da APL costituiti dal Modello di Sito, dall' Analisi del Rischio e dalle mappe allegate, (vedi qui), in altri punti lungo il tracciato i valori di TCDD superano i limiti delle Concentrazioni di Soglia di Contaminazione (CSC).
In quegli elaborati, secondo APL, nelle aree in cui dovrebbe essere realizzata l'autostrada, l'asportazione di terreno fino ad almeno 0,8 mt (Bonifica Geotecnica) per i tratti in rilevato e fino alla profondità di "fondo scavo" per i tratti in trincea, costituirà opera di bonifica laddove il terreno è risultato contaminato.
Tuttavia, il richiamo nel Decreto regionale alle "risultanze conclusive della Conferenza dei Servizi del 28/2/2017" dovrebbe comportare anche il recepimento delle puntuali prescrizioni di ARPA e ATS formulate nella Conferenza dei Servizi del 28/2/2017 (qui il verbale) così come le richieste dei Comuni interessati.
Tra queste prescrizioni, l’ATS chiede comunque un’Analisi del Rischio anche sulle aree oggetto di scotico a 0,8 mt, quelle definite da APL come Bonifica Geotecnica, mentre ARPA esplicita la necessità di un nuovo studio di Analisi del Rischio qualora vi siano variazioni significative rispetto alla documentazione progettuale finora presentata.
Al momento attuale, la riperimetrazione delle aree con le “sorgenti di potenziale contaminazione”, presentata da APL si basa sui dati delle analisi chimiche e su un progetto del tracciato che risulta però essere quello “Definitivo Revisionato del 27/4/2012” quindi non su un progetto esecutivo validato di cui ancora non si hanno notizie.
In buona sostanza, ancora nessuno conosce esattamente quale sarà la configurazione esecutiva strutturale dell’autostrada né l’esatto e finale posizionamento del tracciato né le tecnologie costruttive adottate, tutti fattori che  potrebbero mutare l’uso delle aree e conseguentemente i volumi di movimentazione del terreno inquinato a varie concentrazioni. Il livello d’incertezza è quindi alto.
Nonostante questo la regione ha approvato una perimetrazione proposta da APL.
Evidentemente il rispetto totale di quanto riportato nel Verbale della Conferenza dei Servizi del 28/2/2017 potrà essere verificato solo negli step successivi (se ci saranno) poiché anche dopo il  passaggio formale del Decreto regionale, continua a mancare agli atti qualsivoglia Progetto Esecutivo della tratta B2 oltre al correlato Piano Operativo di Bonifica.
Piano di bonifica che richiede, a nostro avviso, anche una Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) corredata da una valutazione sul rischio sanitario.

In questa confusa situazione, l’unica certezza è che in aree interessate al tracciato autostradale è stata rilevata e certificata la presenza di Diossina TCDD e servirebbe dunque che le Amministrazioni interessate verifichino la compatibilità d’uso di quelle aree e, laddove necessario attuino azioni per tutelare la cittadinanza e prevenire il rischio d'esposizione al potente tossico. Questa sollecitazione d’intervento è già stata formalizzata il 3/7/2017 da Insieme in Rete al Comune di Seveso e al suo Sindaco.

Oltre ad aver da tempo e per tempo  evidenziato il rischio diossina TCDD, continuiamo a pensare e ad operare affinché, nonostante l'ostinazione di chi vuole ad ogni costo quest'autostrada inutile ed impattante per ambiente e territorio, si rinunci al suo completamento  senza ulteriore dispendio di risorse, consci che al territorio non servono faraoniche infrastrutture ma un nuovo modello di viabilità e di mobilità sostenibile che va adeguatamente pianificato.
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