sabato 20 gennaio 2018

A Milano la prima stazione di teleriscaldamento a impatto zero in Italia

Da qui alle prossime elezioni regionali del 4 marzo, sentirete e leggerete di tutto; promesse, slogan, impegni e progetti per ridurre il consumo di suolo, migliorare la qualità dell’aria, tutelare la salute dei cittadini. Succede così, quando ci sono le elezioni. Poi, più nulla. Tutti sensibili all’ambiente al momento del voto; tutti smemorati nei cinque anni che seguono, fino alle elezioni successive. E intanto la Lombardia rimane la Regione più inquinata d’Europa, come ben sanno i nostri polmoni.

Cambiare le cose è possibile? Pensiamo di sì e vi segnaliamo uno straordinario risultato del Municipio 8 del Comune di Milano che ci allinea alle più avanzate esperienze del nord Europa: il caso della prima stazione di teleriscaldamento a impatto zero in Italia.


di Enrico Fedrighini 
portavoce Comitato Promotore Referendum MilanoSiMuove 
candidato al Consiglio Regionale della Lombardia - lista INSIEME

Nel Municipio 8 del Comune di Milano, dove sono Assessore all’Ambiente e Mobilità, esiste una estesa rete sotterranea di teleriscaldamento collegata al termovalorizzatore Silla 2. Le emissioni dell’impianto Silla 2 sono sotto costante controllo: all’uscita del camino, un rilevatore cattura le emissioni 7 giorni su 7, 24 ore su 24 e ogni cittadino può verificare in qualunque momento le emissioni in atmosfera, collegandosi direttamente al sito web del Municipio 8. Un modo per garantire trasparenza e “controllo sociale”.

Abbiamo avviato un potenziamento della raccolta differenziata – con una crescente riduzione della quantità di rifiuti destinati a incenerimento – mentre l’energia prodotta dall’incenerimento della frazione residua dei rifiuti non riciclabili, viene recuperata per fornire alle utenze domestiche energia elettrica (147.000 famiglie) e calore (35.000 famiglie), in sostituzione dei combustibili fossili inquinanti.

Una simile rete di “calore pulito” ha bisogno di una serie di impianti di supporto per distribuire l’energia prodotta in aree sempre più estese.

Per questo, un giorno di tre anni fa si presentano in Municipio ingegneri e tecnici di A2A con il progetto di una “stazione di pompaggio” da realizzare in un’area verde comunale: un blocco di cemento armato, alto 10 mt e lungo 20, con forte impatto ambientale, paesaggistico ed acustico. Così si è sempre fatto, a Milano a Brescia e in Italia; così si continua a fare…

E invece qualcosa cambia. E per sempre

Iniziamo a ragionare, insieme ai bravi ingegneri di A2A, su possibili alternative progettuali partendo da un elemento di fondo: risolvere un problema può essere l'occasione per cambiare e innovare radicalmente la risposta, creando un nuovo progetto più conveniente per tutti, impiegando meglio le risorse, economiche oltre che ambientali. Ad esempio: i costi previsti per insonorizzare l'impianto, mettendo a norma i decibel, sono rilevanti; perché allora – ci domandiamo - non impiegare queste risorse per cambiare radicalmente il progetto, azzerando l’impatto ambientale anzichè accontentarsi di mitigarne gli effetti?

La Danimarca è la patria europea del teleriscaldamento. I progettisti A2A volano a Copenhagen dove incontrano i tecnici della capitale danese: verificano le tipologie di impianti sotterranei che da tempo vengono realizzati in quella città, anche in zone centrali densamente abitate, sotto le piazze e le strade: soluzioni tecniche adottabili, sistemi di progettazione collaudati, verifiche su materiali, dimensioni e manutenzione.

Tornati in Municipio 8, i tecnici presentano un progetto completamente nuovo, mai visto prima, il primo del genere ad essere pensato e realizzato in Italia: una centrale completamente interrata, insonorizzata, senza alcun tipo di impatto. I costi per le operazioni di scavo – superiori rispetto a una centrale “tradizionale” - sono compensati dall’abbattimento dei costi per l’insonorizzazione dell’impianto.

Gli abitanti del Municipio 8 accolgo così, nel loro territorio, un prototipo di tecnologia avanzata che migliora l’ambiente in cui viviamo: l’impianto, in fase di realizzazione, viene visitato da tecnici e amministratori di altri comuni, diventando un nuovo modello da seguire per il futuro in Lombardia e altrove.

Progettazione finale area a verde
via Cilea Milano - A2A Calore e Servizi
Studio Brusa Pasquè e Sara Pivetta_PRR Architetti

E la superficie del terreno dove si sta realizzando la centrale sotterranea, che fine farà? Verrà sistemata a verde, piantumata e attrezzata con panchine, percorsi e giochi, secondo un progetto che verrà elaborato da cittadini residenti, Municipio 8 e A2A.

Tutto questo non accade in Svezia o Danimarca. Sta succedendo qui, a Milano. E domani potrebbe succedere ovunque, in Lombardia.

Chi fosse interessato a visitare il cantiere e il progetto, può contattarmi senza problemi: info@enricofedrighini.it

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