mercoledì 28 febbraio 2018

L'Antica Via Longa da Cassago Brianza a Sirtori: il territorio, la storia ed il percorso

A CAUSA DEL MALTEMPO L'ESCURSIONE DELL'11/03/2018 E' STATA RIMANDATA A DATA DA DESTINARSI.
 NON APPENA VERRA' STABILITA LA NUOVA DATA NE DAREMO COMUNICAZIONE SU QUESTO BLOG.

Si comunica che a causa delle pessime previsioni meteo, l'escursione dell'Antica Via Longa di domenica 11 marzo 2018, è stata rimandata a data da definirsi e che comunicheremo non appena verrà stabilita. 

Ringraziamo i numerosissimi escursionisti che nel frattempo si erano iscritti, le varie guide che si erano rese disponibili e la preziosa collaborazione delle amministrazioni comunali. 

Tutti gli aggiornamenti saranno comunque pubblicati sulla pagina http://brianzacentrale.blogspot.it/p/antica-via-longa.html di questo blog

di Luigi Perego e Gianni Casiraghi 

L’Antica Via Longa era verosimilmente un tracciato viario romano ed altomedievale che collegava Como con Bergamo; attraversava le colline a meridione dei laghi Briantei e il fiume Adda a Brivio per poi proseguire verso Brescia, Verona e Aquileia.

Negli ultimi due anni, numerose amministrazioni comunali, associazioni del territorio e singoli cittadini hanno proposto escursioni guidate lungo questo ipotetico asse viario nel settore della Provincia di Como, coinvolgendo Camnago Volta, Tavernerio, Montorfano, Orsenigo, Alzate Brianza e Lurago d’Erba. L’ultima uscita si è svolta lo scorso autunno quando si è attraversato il territorio di Inverigo e Lambrugo, oltrepassando il fiume Lambro e la sua valle a Nibionno, per poi visitare Bulciago.

Domenica 11 marzo 2018, la sperimentazione e conoscenza della via storica proseguirà con un nuovo itinerario che si addentrerà nella Brianza lecchese, attraverso i territori dei comuni di Cassago Brianza, Cremella, Barzago e Sirtori, fino a guadagnare le alture delle prime propaggini collinari del Parco del Curone, che delimitano a sud la valle di Rovagnate.

Questa nuova escursione guidata - anch’essa proposta dalle amministrazioni comunali e dalle associazioni che operano sul territorio -  costituisce il naturale proseguimento dei tratti di cammino già studiati e percorsi. Scopo del progetto dell’Antica Via Longa è stimolare la ricerca storica nelle comunità locali e valorizzare il patrimonio culturale, storico e naturale creando un fil rouge che leghi idealmente i territori toccati da questo antico asse stradale.

Già molti secoli prima dell'ancora oscuro periodo altomedievale, persone, merci e idee fluirono per la dorsale collinare briantea con destinazione Como o Brivio lungo una direttrice viaria su cui sono progressivamentesortiprosperi villaggi rurali e poi fortificazioni, castelli e monasteri. Siamo nella parte di Brianza dove, forse più che altrove, si vedono ancora tracce significative delle sue antiche vestigie (basta pensare alla Rus Cassiciacum dove visse sant’Agostino, alle vicende millenarie del Monastero di Cremella, ai massi avelli e are romane sparse sulle alture e, non ultimi, ai vicini possedimenti di Teodolinda) in un contesto di paesaggi rurali e naturali di intatta bellezza.

Le ultime brume invernali accompagneranno gli escursionisti e le esperte guide locali che riproporranno le vicende storiche lungo il percorso.

L’iniziativa è rivolta a chi, per lavoro o per passione, è interessato alla storia del territorio ed alla cultura locale, senza dimenticare di coinvolgere le nuove generazioni.

Gli organizzatori credono che questa escursione, al pari delle precedenti e delle prossime, sia una significativa occasione di promozione culturale e turistica del territorio ed un'importante opportunità per far riemergere conoscenze e valenze storiche, artistiche ed ambientali, ora frammentarie, ora dimenticate.

Il ritrovo è per domenica 11 marzo 2018alle ore 8:00 presso l’ampio parcheggio antistante il Municipio di Cassago Brianza.

L’escursione, della lunghezza di 10 Km circa, terminerà alle ore 12.45 circa presso il complesso di cascina Ceregallo nel Comune di Sirtori. Volenterosi, con auto parcheggiate nei pressi del luogo d’arrivo, riporteranno i partecipanti a Cassago Brianza. Essendo previsti lunghi tratti di percorso su fondo naturale, si consiglia di indossare calzature impermeabili ed indumentiadatti all'escursionismoinvernale.  

L'iscrizione alla passeggiata è gratuita e obbligatoria e può effettuarsi presso la Biblioteca Comunale Rita Levi Montalcini di Cassago Brianza, telefonando al numero 039-9213250 (durante gli orari di apertura della biblioteca) oppure via email all'indirizzo: biblioteca@comune.cassago.lc.it. Il numero massimo di iscritti sarà limitato a 150 per motivi organizzativi. 

Per chi volesse avere informazioni o documentazione delle escursioni passate sono disponibili articoli sul blog Brianza Centrale (cliccare qui).
   
Di seguito sono riportati i luoghi dell’escursione con orario indicativo di passaggio


Ore 8:00: ritrovo presso parcheggio antistante il Municipio di Cassago Brianza (Via Italia Libera).

Ore 8:15: breve itinerario per le vie medievali del centro storico.  Nei pressi dell’antica chiesa Parrocchiale dedicata a santa Brigida d'Irlanda e san Giacomo Apostolo visita al Parco Archeologico di Sant'Agostino, con la Rus Cassiciacum romana dai resti della demolita villa castello dei Pirovano Visconti di Modrone.

Ore 9:00: In località Zizzanorre (l’antica Suzanorecitata in una pergamena del Barbarossa del 1162 in cui conferma i privilegi del monastero di Civate sull’area), visita alla Cascina e Villa padronale (che conserva sale con camini monumentali, colonne e scalone) nel cuore del Parco Agricolo della Valletta. Incontrando massi erratici, sorgenti d’acqua, lavatoi e un vecchio roccolo, si percorrono tracciati medievali avvolti da un suggestivo panorama agreste e boschivo.

Ore 9:30: Proseguendo lungo l’antica via all’interno del Parco Agricolo della Valletta, si giunge nel territorio del comune di Cremella sfiorando la località di Baciolago con vista panoramica, passando in seguito da Villa Sessa, Kramer e Pizzi, con annesse importanti architetture di epoca industriale, quali Cascina Elena e la filatura Pizzi.

Ore 10:00: Visita guidata all’area che fu dell'antico monastero delle Benedettine di San Pietro a Cremella, un luogo ricco di storia le cui origini si perdono ai tempi della regina dei Longobardi Teodolinda e perdurò fino al 1786, anno della soppressione. La corte regia di Cremella, insieme a quelle di Colciago (Lurago d’Erba) e Bulciago erano nell’alto-medioevo fra le proprietà del capitolo della chiesa di San Giovanni Battista di Monza e curiosamente sono allineate sull’asse viario dell’Antica Via Longa. La chiesa dedicata ai santi Sisinio, Martirio e Alessandro ha il campanile romanico con ben visibili reimpieghi di epoca romana. Nell’area sono presenti un'ara romana, capitelli romanici ed altri resti lapidei di epoca antica.  A seguire, passando per Palazzo Vassalli, breve itinerario per le vie medievali del centro storico di Cremella.

Ore 10:45: Ancora immersi nel Parco della Valletta, passaggio sulla collina di Cascina Monte Gregorio, complesso di origine medievale dove si conservano un antico pozzo ed un forno comunitario del pane.

Ore 11:15: Restando nel Parco Agricolo della Valletta, si entra nel territorio del comune di Barzago percorrendo l'antico tracciato del “Sentiero del Vai”. Lungo il versante settentrionale di alture moreniche, caratterizzato da boschi cedui di querce e castagni, si giunge a Verdegò -  piccolo borgo dalle antichissime origini, su una panoramica altura - dove si ammira la settecentesca chiesa dei santi Paolo e Giovanni, con un ossario della peste ed un masso avello conservato sul sagrato. Verdegò era denominata nei documenti come Mardegore evocando il nome di Marte, divinità a cui forse l’area era dedicata.

Ore 11:45: Proseguendo lungo il “Sentiero del Vai” ed oltrepassata la provinciale della Santa, si entra infine nel territorio del comune di Sirtori in località Resempiano e, di lì a poco, nel Parco Regionale di Montevecchia e Valle del Curone, da dove attraverso antichi tracciati con imponenti muri a secco si arriva in località Bornò per poi risalire il boscoso versante collinare verso l'antico nucleo di Ceregallo.

Ore 12:15: L'altura di Ceregallo offre un punto di panoramico a 360°, sul Monte di Brianza, sulla Valle di Rovagnate ed il Canto di Pontida, sui colli di Perego e del Lissolo e sull'intera plaga briantea fino a Como, abbracciando ad ovest l'intero arco alpino - dai monti liguri alle Prealpi lariane e lecchesi – mentre ad est si spinge sino alle prime elevazioni delle Prealpi e, più a sud, al solitario Monte Orfano nella pianura bresciana. Nell'articolato complesso di Cascina Ceregallo (nei cui pressi c’è un fontanile detto La Peschera), oggi ricompreso nei territori del Parco Regionale di Montevecchia e Valle del Curone, è presente il seicentesco Oratorio di Sant'Andrea Apostolo, dove sull'architrave d'ingresso è leggibile un’iscrizione latina. A nord della cascina (nella quale sono numerosi i reimpieghi di antichi manufatti in pietra), sui pianalti che si affacciano sul ciglio dell'ampia Valle della Bevera, ci sono i resti di una torre medievale detta Balcone del Re o del belvedere. Non lontano da esso si trova l’edicola di sant'Andrea - sorta accanto ad un sito di sepolture d'epoca romana, del quale è ancora visibile una lastra di reimpiego in pietra, con iscrizione latina, ora riutilizzata come copertina del muretto ai lati dell'edicola votiva.

Ore 12:45: Termine dell’escursione.

Partecipano e collaborano al progetto dell’Antica Via Longa:

Alta Brianza Itinerari, Associazione Amiki di Tavernerio, Associazione Calnach di Cremnago, Associazione Comunità della Pieve di Incino, Associazione Culturale Brianze, Associazione l’Ontano di Montorfano, Associazione La Martesana di Erba, Associazione Orrido d’Inverigo, Associazione Storico-Culturale Sant’Agostino di Cassago, Circolo Ambiente Ilaria Alpi di Alzate Brianza, Circolo Fotografico d’Inverigo, Comitato Civico "Progetto in Comune" di Tavernerio, Comitato del Parco Regionale della Brughiera, Comitato per l’ampliamento del Parco Brianza Centrale, Pro Loco Cremella.

Cliccando qui, potete trovare un resoconto della passeggiata di prova che si è tenuta lo scorso 31 dicembre.


Link utili:

lunedì 26 febbraio 2018

Seregno: parte la consultazione per redigere il Piano Urbano del Traffico

Da oggi, 26 febbraio 2018, sarà possibile consultare presso gli uffici comunali, sul sito web del Comune di Seregno e sul portale regionale SIVAS  il "Documento di Scoping" del redigendo Piano Urbano del Traffico.

Chiunque abbia interesse, anche per la tutela di interessi diffusi, può prendere visione della documentazione e presentare suggerimenti e proposte, in duplice copia e in carta semplice, da inoltrare all'Ufficio Protocollo del Comune – via Umberto I, n.78 Seregno - o tramite PEC all’indirizzo: seregno.protocollo@actaliscertymail.it, entro le ore 12 del 28 marzo 2018.

La prima Conferenza di Valutazione avrà luogo il giorno 5 aprile 2018 alle ore 11.00, presso la sala civica “Monsignor Gandini” di via XXIV Maggio, Seregno. A conclusione della Conferenza, i soggetti presenti saranno disponibili a fornire eventuali delucidazioni e chiarimenti al pubblico presente.

Link utili:

domenica 25 febbraio 2018

Dentro il Parco 2018: il programma delle escursioni guidate nel Parco della Valle del Lambro

Le Guardie Ecologiche Volontarie presentano il programma 2018 di Dentro il Parco, con 22 appuntamenti da non perdere per scoprire le bellezze del Parco della Valle del Lambro.

Saranno ancora una volta le GEV a guidare bambini e adulti nel percorso di appuntamenti che vi accompagnerà da Domenica 11 marzo fino a Domenica 30 settembre all’interno delle aree più belle del Parco.

Il programma

Domenica 11 marzo, ore 9
Ville storiche, mulini e filande nel tratto triuggese del Lambro
Parcheggio presso il ristorante Fossati di Canonica Lambro, via Emanuele Filiberto
Durata 3h 30’. Iscrizioni dal 12 febbraio
a cura delle GEV del Parco Valle Lambro e con la preziosa collaborazione del Gruppo Ecologico Amici del Lambro.

L'escursione affronta una pluralità di tematiche, culturali, storico-etnografiche e paesaggistiche in uno dei luoghi più peculiari della Brianza, uno degli esempi più significativi della connessione tra ambiente urbano e naturale all’interno del Parco della Valle del Lambro.

Si osserveranno le splendide e numerose Ville patrizie nel tratto tra Canonica e ponte Albiate, i Mulini e le Filande, bellissimi esempi dell’architettura industriale di queste terre tra cui lo storico “Mulino Bassi” di Sovico. Durante l’escursione si potrà osservare la flora primaverile e verrà percorso il sentiero “Roggia del Principe” con l’obiettivo di conoscere l’ambiente naturale, la qualità delle acque e più in generale la condizione del nostro amato fiume Lambro. L’escursione è adatta a tutti, adulti e bambini (anche con passeggino).

Partenza e arrivo dal parcheggio presso il ristorante Fossati di Canonica Lambro, in via Emanuele Filiberto. Ritrovo ore 09.00, ritorno previsto per le 12.30/13.00.

Domenica 18 marzo, ore 9
Fiori di primavera nella valle del Rio Pegorino

Parcheggio presso il ristorante Fossati di Canonica Lambro, via Emanuele Filiberto
Durata 3h 30’. Iscrizioni dal 19 febbraio
a cura delle GEV del Parco Valle Lambro.

La visita ha inizio nel territorio di Gerno di Lesmo, dove le acque del Rio Pegorino confluiscono nel fiume Lambro.

Il Rio Pegorino ha le prime sorgenti nel territorio di Casatenovo, dopo aver attraversato un’area quasi completamente agricola, imbocca una valle boscosa tra Correzzana e Brugora lambendo i territori di Tregasio, Canonica Lambro e Gerno. Nell’ultima parte il torrente si fa più stretto, lambendo i territori della Villa “ Castelletto “ già di proprietà Taverna e la collina di Gerno dove sorge Villa “Mellerio Gernetto”, sfociando nel fiume Lambro, dove inizia la nostra escursione. Già all’altezza del rudere dell’antico ponte in Ceppo lombardo, materiale di cui è ricca tutta la valle, si intravede una notevole varietà floreale che annuncia la stagione primaverile:  bianche corolle di Campanellino e Bucaneve, tappeti di Anemoni, Polmonaria multicolore e Primule gialle. Entrando nel bosco si nota ricchezza di piante importanti e secolari come Olmi, Platani, Aceri, Faggi, Querce ,Castani e Pini nella parte medio alta, buona quantità di Nocciolo con qualche furtiva presenza di Scoiattolo rosso, l’immancabile Robinia; arbusti come Berretta del Prete e Sambuco, dove nel sottobosco abbondano altre fioriture quali: Scilla bifolia, Dente di cane, Pervinche e Favagelli, una grande quantità di Viole mammole e più avanti Elleboro, Erba trinità e altre specie ancora. Si potrà ammirare il rudere di Cascina “Pegurinash’, un tempo abitata da contadini che lavoravano i campi alti di Grano e Granoturco. Si prosegue poi per il ponticello fatto di tronchi  proseguendo fino al guado che porta alla Cascina Zuccone Franco, concludendo la camminata intorno alle ore 12/12.30.

Il percorso, se si escludono alcuni saliscendi e qualche breve tratto ripido, non presenta particolari difficoltà e, pertanto, è adatto a tutti, bambini compresi (non è possibile percorrere il sentiero con i passeggini).

Venerdì 6 aprile, ore 21
Ascoltando i rapaci notturni - Triuggio

Parcheggio del Bosco del Chignolo - via Diaz
Durata 2h. Iscrizioni dal 12 marzo
a cura delle GEV del Parco Valle Lambro.

La serata vuole illustrare le caratteristiche biologiche ed etologiche dei rapaci notturni presenti nel Parco. Dopo un’introduzione al tema, in cui sono illustrate le specie presenti e le loro caratteristiche, ci si avvierà lungo un breve percorso ad anello sui sentieri del bosco del Chignolo, con emissione di richiami delle diverse specie, in attesa delle risposte dei rapaci presenti.

L'escursione è adatta a tutti (no bambini con passeggino).
Partenza e arrivo dal parcheggio del bosco del Chignolo. Ritrovo ore 21, ritorno previsto per le 23.
Si raccomanda un abbigliamento adeguato al clima serale ed alle condizioni metereologiche, con scarponcini o scarpe da ginnastica robuste ed impermeabili.

Le altre uscite da aprile a settembre:

domenica 8 aprile
In bici nel Parco di Monza
Iscrizioni dal 12 marzo

venerdì 20 aprile
Ascoltando i rapaci Notturni - Monza
Iscrizioni dal 26 marzo

domenica 22 aprile
Il lago di Alserio e il bosco della Buerga con picnic a Casin del Lago
Iscrizioni dal 26 marzo

venerdì 4 maggio
Ascoltando i rapaci notturni - Triuggio
Iscrizioni dal 9 aprile

domenica 6 maggio
Dal seme alla foglia: gli alberi dei giardini della Villa Reale del Parco di Monza
Iscrizioni dal 9 aprile

domenica 6 maggio
Passi nella natura: ascoltarla per ascoltarsi
Iscrizioni dal 9 aprile

venerdì 11 maggio
Ascoltando i rapaci Notturni - Monza
Iscrizioni dal 16 aprile

domenica 13 maggio
Acqua e mulini nel Parco, in bicicletta
Iscrizioni dal 16 aprile

venerdì 18 maggio e sabato 19 maggio
Serata con le lucciole - Monza
Iscrizioni dal 23 aprile

domenica 20 maggio
Sul lago di Pusiano col battello e pranzo in cascina
Iscrizioni dal 23 aprile

venerdì 25 maggio e sabato 26 maggio
Serata con le lucciole - Triuggio
Iscrizioni dal 2 maggio

domenica 27 maggio
Agliate: la Basilica, il Battistero e le Grotte di Realdino
Iscrizioni dal 30 aprile

domenica 10 giugno
Mini-trekking del Parco: 21 km tra prati, boschi e vallette da Cassago a Triuggio
Iscrizioni dal 14 maggio

venerdì 15 giugno
Parole e note sotto le stelle
Iscrizioni dal 21 maggio

domenica 9 settembre
Arte, storia e natura a Inverigo
Iscrizioni dal 13 agosto

domenica 23 settembre
Montorfano: un monte, un lago, un paese e po' di storia
Iscrizioni dal 27 agosto

domenica 30 settembre
Veduggio: ricordo di Giovanni Segantini e la valle della Bevera
Iscrizioni dal 3 settembre

Per scaricare il pieghevole "Dentro il Parco 2018" cliccare qui

COSTI:
tutte le escursioni sono gratuite. I posti sono limitati, è necessaria la prenotazione.

COME ADERIRE:
E’ richiesta l’iscrizione, da parte di ciascun nucleo familiare, che può essere effettuata dalle date indicate nel programma sino alle ore 12 del Venerdì precedente ciascuna iniziativa, tramite:

  •  e-mail:  eventi@parcovallelambro.it ; nella mail di richiesta specificare un cognome per ciascun nucleo familiare, il numero di persone (bambini /adulti), il Comune di provenienza, un recapito telefonico ed un indirizzo e-mail a cui confermare l'iscrizione e inviare tutti i dettagli organizzativi.
  • telefono 0362.970961 int. 2
  • NON si accettano prenotazioni per gruppi.
IN CASO DI MALTEMPO, LE USCITE SONO ANNULLATE

Le iniziative si svolgeranno in luoghi all’aperto e nei boschi.
Consigliamo un abbigliamento idoneo. Il Parco non si assume nessuna responsabilità per danni a persone o a cose.
I bambini devono essere accompagnati

L'indagine sull'urbanistica seregnese si allarga al piano attuativo "PAc-1"


Da notizie di stampa apprendiamo che l'indagine della magistratura sull'urbanistica seregnese si allarga anche al piano attuativo PAc-1.
Il piano, apertamente contrastato da diverse associazioni cittadine, era stato approvato in maniera definitiva lo scorso mese di giugno.

Rimandiamo per ulteriori approfondimenti a questi link:

giovedì 22 febbraio 2018

Evviva! Al via la fusione tra il PLIS Brianza Centrale e il PLIS Grugnotorto Villoresi

Cartografia tratta dal sito della Provincia di Monza e della Brianza. 
Nota: il Parco del Grugnotorto-Villoresi si estende anche nel territorio della Provincia di Milano

Pubblichiamo di seguito il testo della Deliberazione n° 24 del 17/02/2018 del Commissario Straordinario (adottata con i poteri della Giunta Comunale) avente come oggetto:

PROPOSTA  DI  FUSIONE  TRA  IL  PLIS BRIANZA  CENTRALE  E  PLIS  GRUGNOTORTO VILLORESI - ATTO DI INDIRIZZO

VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica del 17 ottobre 2017, trasmesso a questo ente con nota del Prefetto di Monza e della Brianza prot. n. 0054076  del 25 ottobre 2017, ns. prot. n. 0051541/25.10.2017, con cui il sottoscritto è stato nominato Commissario straordinario per  la  provvisoria  gestione  del  Comune  di  Seregno  fino  all’insediamento  degli  organi  ordinari, con i poteri del Consiglio Comunale, della Giunta Comunale e del Sindaco;

RICHIAMATA  la  LR  28/2016  “Riorganizzazione  del  sistema  lombardo  di  gestione  e  tutela delle aree regionali protette e delle forme di tutela presenti sul territorio”, che ha dato avvio ad un  processo  di  riorganizzazione  del  Sistema  Lombardo  delle  Aree  Protette  e  per  i  PLIS, incentivando e stimolando la partecipazione a processi di aggregazione tra i parchi.

RICHIAMATO il protocollo d’intesa siglato in data 26.06.2012 tra il Il PLIS Brianza Centrale, il PLIS Grugnotorto Villoresi e il Comune di Desio (entrato nel frattempo nel Parco Grugnotorto) finalizzato  alla  cooperazione  tra  i  vari  soggetti  ed  al  coll egamento  dei  PLIS  per  il  tramite  del
comune di Desio, prefigurando un’unione tra i due PLIS.

CONSIDERATO che lo scenario lombardo delle aree protette, Parchi regionali e PLIS, si sta modificando  verso  forme  aggregate,  come  da  situazioni  recenti,  il  Parco  Brughiera  Briantea inglobato dal Parco delle Groane e la fusione tra il PLIS Molgora e Rio Vallone nel Parco Agricolo Nord Est.

VISTA la nota del PLIS Grugnotorto Villoresi del 26.01.2018 prot. 5348, con la quale viene proposto al PLIS Brianza Centrale la fusione con il Grugnotorto Villoresi.

CONSIDERATO che il PLIS Brianza Centrale istituito dal Comune di Seregno e riconosciuto dalla  Regione  Lombardia  nel  2001,  ha  una  superficie  di  425  ettari  ricompresi  nella  totalità  nel territorio di Seregno, configurandosi pertanto come un PLIS monocomunale.

VALUTATO  altresì  che  il  PLIS  Brianza  Centrale  ha  una  conformazione  territoriale  molto frammentata, che potrebbe trovare maggiori sinergie e continuità con i territori contermini.

VALUTATA la possibilità di creare un nuovo ambito territoriale unitario protetto di notevole estensione, stimato in circa 1870 ettari, che consentirà di attivare politiche comuni quali:
accesso a finanziamenti per infrastrutturazioni ecologiche
definizioni di criteri e regolamentazioni unitarie per la gestione del territorio
migliore tutela del territorio e contenimento delle pressioni antropiche
maggiore controllo delle aree marginali di frangia soggette ad usi impropri
realizzazione di progetti intercomunali per incrementare la rete ecologica e la fruizione pubblica del parco
razionalizzazione dei processi gestionali

VISTO l’art. 49 del TUEL;

VISTI l’attestazione ed i pareri resi ai sensi delle disposizioni vigenti;

D E L I B E R A

1. Di esprimere i seguenti indirizzi relativi all’oggetto del presente provvedimento:
a) di valutare favorevolmente la proposta avanzata dal PLIS Grugnotorto, che prevede l’unione dei due parchi, il PLIS Brianza Centrale e il PLIS Grugnotorto Villoresi;
b)  di dare corso alla partecipazione ai lavori tesi al processo di fusione, all’esito dei quali si procederà agli eventuali atti  necessari  da  sottoporre  a successiva  approvazione dell’organo competente, quali ad esempio:
- riconoscimento dell’ampliamento/fusione da parte della Provincia di Monza e Brianza;
- approvazione da parte di tutti i comuni interessati dello Statuto consortile e della Convenzione che regola i rapporti tra gli Enti consorziati modificati per effetto della fusione;
- sottoscrizione da parte di tutti i comuni aderenti al Consorzio della Convenzione che regola  i rapporti tra gli Enti consorziati.
c)  di prevedere che le risorse necessarie alla gestione del nuovo parco, determinate nel corso  del processo di fusione dai comuni interessati, saranno definite ed impegnate con successivi  atti in funzione di quanto sarà definito nella convezione e nello statuto Consortile;
d) di prevedere fin da ora che il Comune di Seregno/PLIS Brianza Centrale, non potrà in alcun modo fornire proprio personale al nuovo ente gestore del parco, condizione dirimente dell’attività di cui alla lettera b).

2)  Di dare mandato al Dirigente dell’Area Servizi per il territorio, lo Sviluppo Economico e la Cultura di predisporre con gli atti successivi e necessari a dare avvio al processo di fusione del PLIS Brianza Centrale e Grugnotorto Villoresi.

martedì 20 febbraio 2018

Percorsi fotografici sul fiume Adda

Inaugurazione
Sabato 24 febbraio alle ore 18.30
presso I Mulini di Baggero a Merone
Associazione Comunità della Pieve di Incino

Come ridurre lo smog in Lombardia?

di Enrico Fedrighini 
assessore Ambiente e Mobilità Municipio 8 di Milano e candidato al Consiglio Regionale della Lombardia, lista INSIEME

Mi trovo a un banchetto della lista Insieme, a poca distanza - in linea d’aria - da uno degli snodi più congestionati della rete autostradale che circonda Milano e i comuni di “prima fascia”. Qui come nel resto dell’area metropolitana milanese – conferma l’inventario delle emissioni atmosferiche INEMAR – il 70% dell’inquinamento è originato dal traffico veicolare: il trasporto su strada produce ogni anno, nella sola Lombardia, l’emissione in atmosfera di 4.643 tonnellate di PM10 (avete presente la macchia rossa sulla Pianura Padana ripresa dalla foto satellitare? Ecco, parliamo di quella).

La signora Luisa si avvicina al banchetto insieme a due splendidi bimbi, prende un volantino, lo legge, ascolta e dice: “Sono d’accordo, occorre potenziare la mobilità pubblica. Ma intanto io e i miei figli respiriamo aria satura di veleni, anno dopo anno. Da ottobre a marzo, tosse e bronchite. Gli interventi che proponete sono necessari, ma richiedono tempi e risorse: il mio Comune, e anche gli altri Comuni, da soli non possono fare molto. Cosa si può fare nell’immediato? Esistono provvedimenti attivabili rapidamente? Una misura, una sola, in grado di migliorare subito le cose? Tu sei candidato? Bene: se tu fossi in Regione Lombardia, quale misura immediata e concreta prenderesti per ridurre lo smog che ci avvelena quotidianamente, senza aspettare l’auto elettrica o il trasferimento delle merci dai TIR alle ferrovie?”.

Diretta al punto, Luisa. Impossibile non risponderle: anche perché, insieme agli interventi “strutturali”, esistono davvero misure immediate che - senza necessitare di particolari risorse né tempi lunghi per gare d’appalto - riducono drasticamente i veleni nell’aria e i rischi per la salute umana. Sono misure già applicate, con successo, in numerosi Paesi europei. Misure che possono e devono essere applicate subito anche in Regione Lombardia

Ne parliamo MERCOLEDI 21 FEBBRAIO, ore 21, presso l’Ostello della Gioventù P. Rotta, viale Angelo Salmoiraghi 1 Milano (angolo piazza Stuparich, fermata M1 e M5 Lotto), insieme a:
  • Pier Mannuccio Mannucci, medico chirurgo, professore di Medicina interna all’Università Statale di Milano, Direttore scientifico della Fondazione Policlinico
  • Guia Biscàro, presidente FIAB Milano Ciclobby onlus

sabato 17 febbraio 2018

Seregno avvia il procedimento per la fusione del Parco Brianza Centrale con il PLIS del Grugnotorto Villoresi

Una buona notizia si profila all'orrizonte: Seregno sembra intenzionato a proseguire il percorso individuato sei anni orsono (leggi qui) per l'unione del Parco Brianza Centrale con il PLIS del Grugnotorto.

Il Commissario Straordinario del Comune di Seregno Antonino Cananà, nella conferenza stampa di sabato 17 febbraio 2018, ha infatti annunciato l’avvio del procedimento di fusione tra i due parchi (leggi qui).

La nostra speranza è che tale unione avvenga il prima possibile. Ci auguriamo, inoltre, che il nuovo parco si estenda anche alle aree verdi dei Comuni di Carate Brianza, Albiate, Macherio, Sovico e Lissone.

sabato 10 febbraio 2018

AAA cercasi volontari per l'operazione " SOS salvataggio anfibi" al laghetto di Crezzo

Laghetto di Crezzo, tra Lasnigo e Barni (Como)
SOS SALVATAGGIO ANFIBI

Si cercano volontari per il progetto salvataggio anfibi, soprattutto rospi ma anche salamandre, tritoni e rane

In primavera compiono una migrazione dal bosco al lago e quando attraversano una strada vengono schiacciati dalle auto. Aiutiamoli !

Luogo: il bellissimo laghetto di Crezzo, tra Lasnigo e Barni (Como)

Per maggiori informazioni telefonare al numero: 335 6343550


Lombardia terra dei fuochi?


di Enrico Fedrighini, candidato al Consiglio Regionale della Lombardia - lista INSIEME e portavoce Comitato Promotore Referendum MilanoSiMuove

L'immagine sopra riprodotta, tratta da fonti della Direzione Investigativa Antimafia, traccia la mappa della presenza di imprese (a sinistra) e di proprietà (a destra) confiscate per infiltrazione mafiosa. Il nord e la Lombardia, in particolare, mostrano una densità significativa del fenomeno.

In quali attività economiche si insinua maggiormente la criminalità organizzata (per riciclare denaro e radicare la propria presenza sul territorio)? Principalmente nell'attività edilizia; nella movimentazione terra; nel trasporto e gestione del ciclo dei rifiuti speciali che, stoccati in capannoni, spesso prendono fuoco...

Questa situazione penalizza le imprese sane e l'economia pulita, fa perdere competitività al nostro sistema, produce danni e rischi a livello ambientale e per la salute pubblica.

Ne parleremo
mercoledì 14/02/2018
ore 20.45
al CAM di via Lampugnano 145 Milano

(per chi viene con i mezzi: fermata M1 Bonola, da lì 10 minuti a piedi oppure 3 fermate del bus 64)

Contatti: info@enricofedrighini.it

Per scaricare il rapporto di Transcrime: "Il rischio riciclaggio in Italia" cliccare qui

Ernesto Teodoro Moneta, premio nobel della pace, nel centesimo anniversario della morte

Villa Moneta, Caglio, Missaglia (LC) - Fonte: Lombardiabeniculturali
 Dichiarazione di Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica

«Nel centesimo anniversario della morte - avvenuta a Milano mentre ancora la Grande Guerra non era giunta a conclusione - ricordiamo in Ernesto Teodoro Moneta l'italiano illustre che, per il suo appassionato impegno di giornalista e scrittore, per la sua instancabile attività in Italia e in Europa, venne insignito nel 1907 del Premio Nobel per la Pace.

Moneta fu un grande sostenitore della causa nazionale. Non si risparmiò nella militanza patriottica, fino a partecipare in prima persona alle imprese guidate da Giuseppe Garibaldi. Avrebbe potuto dischiudersi davanti a lui una brillante carriera militare, ma maturò un'opinione critica sullo stato dell'esercito e decise quindi di dedicarsi per intero all'impegno pubblicistico, politico e culturale.

Ebbe grande successo come direttore di giornale. Non rinnegò i suoi ideali risorgimentali, e anzi continuò a battersi con tenacia per l'unità e la modernizzazione dell'Italia.

Il sentimento nazionale non divenne mai per lui motivo di chiusura, di volontà di dominio, di tentazioni belliciste. Voleva costruire un'Europa di Nazioni libere, indipendenti e amiche, capaci di definire un patto federativo e un diritto internazionale così forte e autorevole da prevenire e regolare i conflitti.

Nel cercare di mettere al bando la guerra come strumento di risoluzione delle controversie ha dialogato con uomini e movimenti di ogni parte d'Europa, e per questo è riuscito a conquistare credito, attenzione, stima. Il suo pacifismo è legato a una forte idea di libertà, di contrasto a ogni tirannia, di Europa come continente della democrazia e del diritto, e in questo senso ancora oggi siamo in grado di apprezzarne alcuni importanti elementi di modernità»


venerdì 9 febbraio 2018

Brenna: alla ricerca del parco perduto

Giovedì 15/02/2018 ore 21
Palazzina civica "A. Colombo
Brenna
Alla ricerca del tempo perduto ed in controtendenza a quanto hanno fatto i confinanti comuni aderenti al Grande Parco Regionale delle Groane e della Brughiera, il Comune di Brenna ha annunciato la sua preadesione al Parco della Valle del Lambro, che nulla ha a che fare da un punto di vista storico, ambientale e paesaggistico con l'Altopiano della Brughiera al quale appartiene.

Ancora più incomprensibile, a questo punto, la sua uscita dal PLIS della Brughiera e la mancata adesione al Parco Regionale delle Groane e della Brughiera.

Queste le motivazioni, tratte dalla premessa alle varie delibere approvate dai comuni aderenti, per cui riteniamo che Brenna avrebbe dovuto aderire al Parco Regionale Regionale delle Groane.

"Ritenuto che, date le caratteristiche territoriali, ambientali e paesaggistiche del Parco Regionale delle Groane, il Comune intende proporre di includere nel perimetro del Parco che risulterà dall’accorpamento del territorio della “Brughiera” indicativamente già delimitato, come area di rilevanza ambientale D10, all’interno della Legge Regionale 86/83, le aree individuate nella specifica tavola di Piano del P.G.T, per le motivazioni qui di seguito fornite:
  • L’area protetta compresa nel perimetro del Parco delle Groane ed il territorio della “Brughiera”, sono il risultato dei medesimi fenomeni di evoluzione geologica e geomorfologica che hanno prodotto i terrazzi fluvioglaciali dell’Alta Pianura.
  • La comune fase evolutiva - la gran parte dei territori di Groane e Brughiera sorgono sull’altopiano generato dalle fase fluvioglaciale del periodo Mindel - ha determinato la formazione del tipico suolo rossastro, argilloso e impermeabile, denominato “ferretto”, che ha consentito lo sviluppo dell’attività estrattiva che ulteriormente accomuna, con le fornaci a caratterizzare il paesaggio antropizzato. Il suolo è quindi acido, ha pochi nutrienti e risulta quindi inadatto ad attività agronomiche, ma, al contrario, ha agevolato l’insediamento della brughiera, praterie caratterizzate dalla presenza del brugo, arbusto della famiglia delle ericacee, scientificamente chiamato Calluna vulgaris.
  • Ad ulteriore sostegno dell’omogeneità degli aspetti naturalistici anche la considerazione che il termine “Groana” significa anch’esso “Brughiera”, a confermare un legame assoluto tra i due territori, divisi solo a causa del differimento nei tempi della tutela in forma di Parco Regionale.
  • Elementi comuni, oltre a quelli geomorfologici, pedologici e vegetazionali, si ritrovano anche nell’assetto forestale, con la tipica associazione a querco-carpineto che si affianca ad ampie pinete, ambiti boscati con evoluzione naturale ed in parte prodotti da rimboschimenti della brughiera, a partire da quelli favoriti da Maria Teresa d’Austria"

giovedì 8 febbraio 2018

Montorfano: posate le barriere della campagna "Salvataggio Rospi 2018"


Domenica scorsa i volontari del Gruppo L'Ontano hanno posato le barriere "salvarospi" lungo la via Como (bordo a nord del lago) con l'aiuto delle GEV della Provincia di Como.


Chi fosse interessato a partecipare a questa attività può mettersi in contatto con Cristian Civati presidente dell'associazione all'indirizzo:  associazione@gruppoontano.org

Cinisello Balsamo. Legambiente ricorre al TAR contro l'ampliamento del centro commerciale Auchan


Legambiente Lombardia ed il Circolo Legambiente di Cinisello Balsamo hanno organizzato una serata di informazione alla cittadinanza sugli effetti dell'approvazione, da parte del Comune di Cinisello Balsamo, del Programma Integrato d'Intervento che darà di fatto l’avvio alla realizzazione di quello che si configura come il più grande centro
commerciale d’Italia.

La giunta di Cinisello, guidata dal sindaco Trezzi, ha deliberato il 28 settembre il Piano di intervento integrato Bettola insensibile ai temi ambientali.

Attualmente i Centro Commerciale è chiuso e verrà ampliato.

Le nuove problematiche saranno:
  • il combinato di capolinea della metropolitana linea rossa MM1con il Mega centro commerciale che farà aumentare inquinamento atmosferico e acustico da traffico veicolare
  • la congestione veicolare che bloccherà A4, A52, SS36, e diverse vie viale Gramsci/ via Valtellina/ via Borgazzi, che collega Sesto a Monza e al futuro capolinea della M1 a Bettola, vedete nonostante il centro oggi sia chiuso il traffico in queste aree è notevole
  • ulteriore consumo di suolo del poco rimasto sia a Cinisello Balsamo che a Monza,
  • una rete ciclabile inadeguata,
  • e infine una moria dei negozi di vicinato in centro città, molti già chiusi e con l’ apertura del nuovo centro ne chiuderanno molti altri .
L’ amministrazione comunale ha rifiutato tutte le osservazioni ambientali al progetto presentate dal Movimento 5 Stelle, da Legambiente e perfino da Autostrade per l’Italia che è arrivata ad affermare che il progetto potrebbe essere causa della crisi del sistema viabilistico dello svincolo autostradale e dell’area urbana circostante, con particolare gravità a riguardo dell’innesto sulla SS 36 (viale Fulvio Testi) in direzione Lecco”.

Inoltre hanno anche hanno rifiutato di installare una nuova centralina per monitorare l’inquinamento atmosferico.

Il centro commerciale passerà dagli attuali 54.000 mq ai 200.000 mq, compresi tre palazzi a uffici, una concentrazione di cemento assurda e inconcepibile per la nostra città che ha già cementificato e impermeabilizzato il 75% del suolo libero.


“Non possiamo accettare questo ennesimo sfregio al territorio, inutile per lo sviluppo economico locale e dannoso per il consumo di suolo, l’impatto sul traffico veicolare e la qualità dell'aria” determinato da un’opera faraonica quanto inutile per lo sviluppo economico locale, destinata a diventare una cattedrale dei consumi in un contesto urbano sempre più desertificato delle sue vitali attività commerciali di prossimità. Un’opera che consideriamo dannosa per l’inevitabile impatto sul traffico veicolare, che metterà in ginocchio il sistema viario, peggiorando ulteriormente la qualità dell'aria in una città che ha già cementificato il 75% del suolo libero» dichiara Angelo Fabretto, presidente del circolo Legambiente di Cinisello Balsamo

Gallerie commerciali, ristorazione, 3 palazzi di 7 piani di uffici destinati a diventare sedi di multinazionali, un planetario ed un cinema multisala con 19 sale di proiezione. È un progetto faraonico quello dell’ampliamento del centro commerciale Auchan di Cinisello Balsamo, al confine con Monza, realizzato in un'area che prevede un ambito di trasformazione dalla superficie complessiva di 300.000mq. Un progetto redatto senza alcuna Valutazione Ambientale Strategica ed in forza di una VIA lacunosa e contradditoria.

Secondo Legambiente è sempre più necessaria una pianificazione regionale, che impedisca la nascita di strutture commerciali così impattanti e concentrate in un territorio che ha già una densità eccessiva di carichi ambientali: non possiamo più affrontare la situazione in una logica locale e di breve periodo. Nell’area milanese non servono altri enormi centri commerciali, ma operazioni di recupero
di aree dismesse e degradate con progetti sostenibili che puntino sulla valorizzazione delle aree verdi, delle strutture sportive, dei centri storici che esprimono la loro naturale vocazione civica e sociale.
Quello che l'amministrazione comunale di Cinisello Balsamo propaganda come 'porta d’accesso alla città' si configura invece come un’ennesima ammucchiata di cemento, negozi, parcheggi e rampe
congestionate sia dai clienti del centro commerciale che dagli utenti dei parcheggi di interscambio con le future stazioni delle metropolitane linee M1 e M5: un mix generatore di flussi di traffico esplosivi.

«Crediamo che la vera porta da valorizzare per l'ingresso a Cinisello debbano essere gli spazi verdi del Parco del Grugnotorto, grande polmone verde metropolitano in gran parte ancora da realizzare, non certo questo ecomostro commerciale» conclude Legambiente.

QUALCHE NUMERO

La convenzione parla di 151.788 mq di slp di cui:
  • a) 95.374 mq a funzione commerciale
  • b) 2.480 mq per uffici direttivi (uffici centro commerciale);
  • c) 9.655 mq per servizi alla persona, pubblici esercizi, oltre a spazi direzionali (attività di somministrazione di alimenti e bevande e attività paracommerciali);
  • d) 9.849 mq con destinazione “mall/galleria commerciale” nei quali saranno collocati farmacia/parafarmacia/tintoria/centro diagnostico, poliambulatorio, non oggetto di asservimento ad uso pubblico;
  • e) 34.430 mq per funzione terziaria nel lotto B.
In aggiunta a queste superfici il PII contempla 29.672 mq per gallerie aperte al pubblico passaggio, spazi di connessione e per servizi alla persona d'interesse generale metropolitano, che grazie alla modifica al piano dei servizi introdotta con delibera n° 55 del dicembre 2015 vengono sottratti dal calcolo della superficie approvate e consentite.

Inoltre non figurano nel conteggio i 18.699 mq per la realizzazione di un cinema multisala ed annesso planetario di 434 mq.

Si arriva a un totale di 201.159 mq di Slp (Superficie lorda pavimento).

Approfondisci la notizia su Teleambiente https://youtu.be/e_AumE67vMo