martedì 27 gennaio 2015

I sindaci possono fermare Pedemontana?


Riceviamo e pubblichiamo il seguente intervento di Insieme in Rete per uno sviluppo sostenibile.

Nei giorni scorsi, riferendo dell’iniziativa di alcuni gruppi e comitati ambientalisti contrari all’avanzare della Pedemontana, MbNews ha posto questo interrogativo: cosa possono fare i sindaci dei comuni contrari a quest'opera?

Insieme in Rete per uno Sviluppo Sostenibile ritiene che quei Sindaci possano ancora giocare delle carte contro l’avanzare di Pedemontana, dire la verità. Il progetto esecutivo dell'opera, molto diverso da quello originario, è oggi un ecomostro costruito a spizzichi e bocconi, nella modalità più retriva che continua a prediligere le faraoniche e costose infrastrutture autostradali, devastanti per il territorio, l’ambiente, la viabilità, la vivibilità e con un dispendio di ingenti risorse economiche praticamente solo pubbliche.

E' annunciata per il 24 e 26 gennaio 2015 l’apertura della "Tratta A", Varese-Lomazzo, si tratta del primo tratto dell'autostrada Pedemontana dove era previsto un pedaggiamento che non potrà essere applicato per problemi tecnici non risolti in tempo utile;  per questo l'opera, già finanziariamente deficitaria, non potrà contare su quegli introiti.

D’altro lato, la "Tratta A" sarà aperta senza che sia stata realmente completata, così il Sindaco di Cislago, Luciano Biscella, dichiara alla stampa: “Non vedo perché dovrei cambiare la mia decisione di non concedere l’apertura del tunnel di sicurezza della Pedemontana, dal momento che non è ancora stata realizzata nessuna delle compensazioni prospettate e che erano organiche al progetto”. 

Se il Sindaco di Cislago sarà veramente intenzionato a giocare la sua partita avrà dalla sua la legge: infatti, il CIPE ha prescritto che le compensazioni ambientali, e le altre opere di mitigazione e di connessione siano realizzate in contemporanea, quando non prima, della realizzazione del nastro autostradale.

Ma la legge non è più cosa in Italia. E così anche nella Tratta B1 – da Lomazzo a Lentate – i lavori di Pedemontana sono stati avviati in assenza delle opportune autorizzazioni ministeriali e continuano a procedere in sfregio alle prescrizioni del CIPE che riguardano le opere di connessione, di compensazione e di mitigazione, ma anche agli aspetti connessi con la salute dei cittadini, come la movimentazione delle terre dei cantieri.

Bene ha fatto Legambiente Lombardia a rivolgersi alla Magistratura, ma su questa questione sarebbe stato meglio che Sindaci e uffici comunali si fossero adeguatamente attrezzati – visto l'agire poco trasparente adottato da Pedemontana e da CAL – per verificare la conformità delle procedure alla legge chiedendone il rispetto.

Quest’attenzione non c’è stata nei Sindaci della Tratta B1 e  l’ecomostro è entrato senza autorizzazioni sul loro territorio, lo ha sventrato, ha cancellato un bosco di grande pregio ambientale – la Moronera, realizzando 7,5 km di solo nastro d’asfalto, che giace ora in attesa di completamento, di collaudo e di seguenti e immancabili inaugurazioni, un’opera senza le necessarie connessioni, mitigazioni e senza compensazioni ambientali.

Il 24 novembre 2014, INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE, in una conferenza stampa tenuta con il Sindaco di Seveso Paolo Butti e il consigliere regionale Gianmarco Corbetta, ha ribadito un monito ai Sindaci della Tratta B2: non osi Pedemontana operare nel territorio contaminato da diossina in sfregio delle prescrizioni che fanno divieto di procedere, anche solo nella stesura del progetto esecutivo, senza aver prima verificato tramite la caratterizzazione dei terreni il livello di contaminazione da diossina (TCDD).
Su questo chiediamo ai Sindaci di esercitare tutto il loro potere e dimostrare la loro responsabilità nei confronti della salute dei cittadini.

I Sindaci della Tratta B2 sarebbero facilitati nel loro doveroso compito, se a monte i Sindaci della Tratta A e della Tratta B1 cominciassero finalmente a prendere coscienza di quello che è accaduto sulle loro teste e contribuissero a fermare il prosieguo di un’opera monca chiedendo che i residui finanziamenti siano indirizzati alla realizzazione delle  compensazioni ambientali  e delle mitigazioni laddove l’autostrada è già in essere.

Rassegna stampa
http://www.mbnews.it/2015/01/pedemontana-e-realta-aperto-il-primo-tratto/
http://www.mbnews.it/2015/01/pedemontana-al-via-ecco-tutte-le-voci-contro-il-vero-timore-e-la-diossina-a-seveso/

lunedì 26 gennaio 2015

Alla scoperta del birdwatching con WWF Lecco e Parco Monte Barro

Sono aperte le iscrizioni al corso di Birdwatching “Amici con le ali!”, organizzato da WWF Lecco, in collaborazione con Parco Regionale Monte Barro e CROS (Centro Ricerche Ornitologiche Scanagatta) di Varenna, con il patrocinio del Comune di Galbiate e il contributo di Banca Mediolanum Family Banker Office di Lecco.

Il birdwatching è un hobby particolarmente diffuso nei paesi nordici (Gran Bretagna in particolare) e consiste nel riconoscimento degli uccelli in natura, comprendendo oltre all’osservazione, anche l’ascolto e il riconoscimento dei canti. È un’attività che può essere svolta in ogni periodo dell’anno, a contatto con la natura, e che per essere praticata necessita soltanto di un binocolo e una buona guida di riconoscimento.

Le specie presenti in Italia sono oltre 500 e possono essere osservate in luoghi completamente differenti. Per questo motivo ogni lezione del corso sarà impostata sui diversi ambienti, dai laghi alla collina alla montagna, fino al riconoscimento dei tanti amici con le ali presenti anche nelle nostre città... Non mancherà una serata dedicata ai temi dell’inanellamento scientifico e dello studio delle migrazioni e una di approfondimento sui temi del bracconaggio in Italia e nel Mediterraneo.

Sono inoltre previste due escursioni, guidate da esperti del WWF e del CROS: una nell’area del Parco Regionale del Monte Barro e una nella Riserva Naturale del Pian di Spagna, in Alto Lario, per osservare le specie più diffuse ed avvicinarsi alla pratica del birdwatching.

Il corso che quindi si articolerà su cinque serate e due escursioni guidate si terrà a partire da martedì 24 febbraio presso la Sala Conferenze del Parco Monte Barro, in Villa Bertarelli a Galbiate (LC) e si concluderà alla fine di marzo. L’ultima escursione, nell’area protetta del Pian di Spagna, è prevista per il 28 marzo, giornata in cui si celebra “Earth Hour 2015 - L’Ora della Terra”, la più grande mobilitazione globale nata come evento simbolico per fermare il cambiamento climatico, una delle minacce più devastanti per gli ecosistemi, la biodiversità, la straordinaria ricchezza della vita sulla Terra.

Le iscrizioni al corso (a numero chiuso) sono già aperte. Programma completo, relatori e modalità di partecipazione sono disponibili sul sito del WWF Lecco: wwf.lecco.it/birdwatching-2015

giovedì 22 gennaio 2015

Alla scoperta dei colori delle fiabe con Legambiente Seregno

Murales a Seregno (particolare)
I colori delle fiabe è un’iniziativa promossa da Legambiente che si pone l’obiettivo di restituire ai bambini  momenti in cui esprimere la propria creatività e dare libero sfogo alla fantasia.
Molti bambini vivono le proprie giornate scandite da una routine obbligata:  molte ore a scuola, poi di corsa ad inseguire i vari impegni extrascolastici  e infine uno sguardo a televisione e giochi elettronici!  Tutti spazi ed attività sostanzialmente obbligati in cui la personalità del bambino rimane costretta e difficilmente riesce ad esprimersi.
Al contrario l’immaginario nei bambini,  nel corso della crescita, ha un suo naturale sviluppo e i progressi delle capacità immaginative sono possibili solo se si offrono possibilità di esperienze e spazi nuovi e stimolanti.
Tutto questo non è fine a se stesso ma arricchisce il linguaggio, la memoria, la capacità di autocontrollo e di attesa, la creatività.

I colori delle fiabe sono incontri di lettura ad alta voce seguiti dalla sperimentazione della tecnica dell’acquarello su carta bagnata (ispirata all’esperienza delle suole steineriane).
Si tratta di 4 incontri a tema - I ghiacci, San Valentino, E’ primavera!, L’attesa -  in cui i bambini ascolteranno una storia e, guidati da una maestra d’arte, potranno rivivere quanto ascoltato realizzando un acquarello.

Gli incontri si terranno nella sede di Legambiente in via Gran Sasso nei sabato 31 gennaio, 14 febbraio, 21 marzo, 18 aprile 2015 dalle ore 14.30 alle 17.30. E’ previsto un evento finale il 16 maggio con l’esposizione di tutti i lavori.

E’ necessaria la prenotazione – 3333021008 oppure a info@legambienteseregno.it - e i costi sono di € 10 per singolo incontro o € 40 per l’iscrizione a tutto il percorso.

lunedì 12 gennaio 2015

Visita guidata "Il riposo della natura" all'Oasi Lipu di Cesano Maderno

Visitatori in Oasi – Foto Archivio Lipu
DOMENICA 18 GENNAIO, ORE 14.30
VISITA GUIDATA: “IL RIPOSO DELLA NATURA”

Insieme ai volontari Lipu, i visitatori potranno scoprire e imparare a riconoscere gli animali che svernano in Oasi.

L’appuntamento di gennaio è fissato per domenica18 alle ore 14.30 con ritrovo presso il Centro Visite. (durata max 3 ore)
La prossima visita è fissata per il 15 Febbraio.

Donazione a partecipante: € 3,50; bambini e Soci LIPU € 2.
GRADITA PRENOTAZIONE

Per maggiori informazioni: tel 0362.546827

domenica 11 gennaio 2015

Domenica 18 gennaio 2015: Falò di S. Antonio al Parco Grugnotorto


di Ivan Fumagalli, Legambiente Cinisello Balsamo ONLUS

Visti gli accadimenti di queste ore pensiamo che il nostro Falò propiziatorio per la Pace ed un anno sereno sia più che mai d’attualità.

Pensiamo sia importante stringersi attorno ad un simbolo di pace e comunanza tra le persone ed invitiamo quindi tutti a partecipare all’evento il prossimo 18 gennaio.

In questo giorno di Gennaio  dalle nostre parti in passato (ma anche in tante altre località rurali italiane) i contadini bruciavano grandi pire di legna ed avanzi della lavorazione del terreno (legni, radici, rami secchi etc.) per propiziarsi una nuova e migliore stagione agricola. Sembra che questa tradizioni sia ancora precedente all’età cristiana e tanti anni fa i nostri avi festeggiavano in questo modo anche l’allungarsi delle giornate ed il passaggio a giornate più luminose.

Per noi, che abbiamo ripreso questa iniziativa ormai quasi da 15 anni, rimane sempre un momento magico di riflessione e condivisione.

Invitiamo quindi tutti a parteciparvi ed a darci una mano ad organizzarla per il meglio. L’aiuto di tutti è il benvenuto.

Venite nella nostra sede di Piazza Gramsci 58A (sotto i portici dietro il Banco di Desio) martedì 13 gennaio ore 21 per la serata organizzativa.

Domenica 18 gennaio mattina dalle 9.30 allestimento della catasta di legna (servono buone braccia) al Parco Grugnotorto Villoresi. Avvisateci per tempo se potete aiutarci con la legna in modo di fare dei turni di uno-due ore per persona.

Domenica 18 gennaio dalle 20.30 inizio evento ed alle 20.45 accensione Falò.

Post aggiornato in data 15/1/2015. Viste le previsioni meteo, la serata del Falo' di S. Antonio è stata spostata da sabato 17 a DOMENICA 18 gennaio ore 20:30

Meda: l'ambiente in primo piano con il Comitato per il Parco della Brughiera


Segnaliamo tre interessanti iniziative che si svolgeranno in Meda(teca) e che vedono tra i protagonisti il "Comitato per il Parco Regionale della Brughiera" e l'ambiente in cui viviamo.

Gli appuntamenti sono a ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Martedì 13 gennaio 2015 ore 20,45 
proiezione del film “Dove sognano le formiche verdi” di W. Herzog.

Sabato 17 gennaio 2015 ore 10,30 
incontro con il Comitato, mostra sul Parco Groane-Brughiera, pubblicazioni scientifiche e cartografiche sui parchi a noi vicini e aperitivo equo-solidale.

Martedì 20 gennaio 2015 ore 20,45 
proiezione del film “L’uomo che piantava gli alberi” di F. Back.

Pedemontana: sulla tratta B1 Legambiente chiede accertamenti alla Magistratura


Legambiente apre un nuovo capitolo di scontro su una delle opere autostradali più nocive e contestate della Lombardia: la Pedemontana. A sole due settimane dalla prevista apertura del primo moncone autostradale tra Cassano e Lomazzo (la cui realizzazione è stata pagata con contributo dello Stato, e il cui pedaggio sarà pagato agli automobilisti da Regione Lombardia), le lenti dell'associazione si posano sul secondo troncone già in avanzata fase di cantierizzazione, quello che dovrebbe portare il traffico pedemontano a immettersi sulla congestiona superstrada Milano Meda: la tratta B1 da Lomazzo a Lentate, 7.5 km di doppia carreggiata quasi tutta in trincea. Un'opera molto più che devastante per il territorio, un ecomostro che ha già divorato centinaia di ettari di foreste e aree agricole della pianura comasca, con molte incognite anche riguardo agli impatti sulla sicurezza idrogeologica, viste le interferenze che la trincea stradale determina sul deflusso delle acque, tutte deviate nel torrente Lura con ciclopiche opere di canalizzazione.

Legambiente, dopo aver chiesto, per mesi, di aver accesso al progetto della grande opera pubblica e ricevendo solo dinieghi, neanche troppo garbati, da CAL (la Concessionaria Autostradale Lombarda, una SpA interamente pubblica controllata da Regione Lombardia e ANAS), ha preso carta e penna per esporre i fatti alla Pretura di Como, chiedendo all'autorità giudiziaria di svolgere accertamenti.
Legambiente ha segnalato il caso alla Magistratura dopo essere riuscita ad intercettare, dalla direzione Valutazioni Ambientali del Ministero dell'Ambiente, una corposa comunicazione ufficiale indirizzata a CAL in cui, nel mese di settembre 2014, quindi molti mesi dopo l'apertura dei cantieri tra Lomazzo e Lentate, gli uffici ministeriali intimavano di provvedere all'adempimento delle prescrizioni CIPE e a fornirne documentazione prima dell'inizio dei lavori della tratta B1. Un dettaglio non di poco conto: se il ministero vigilante a settembre aveva in corso la procedura di verifica delle prescrizioni disposte dal CIPE, necessaria per autorizzare il progetto esecutivo, allora come potevano esserci ruspe e motoseghe già da marzo lungo gli 8 chilometri di tracciato della tratta di Pedemontana? Come potevano essere autorizzati quei cantieri aperti in fretta e furia con l’infondata e mendace motivazione dell'opera indispensabile per Expo?

“Non ci stupiamo se le classifiche internazionali collocano l'Italia in coda quanto a livello di trasparenza delle istituzioni pubbliche, Pedemontana è un caso da manuale di opacità amministrativa - dichiara Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia - Eppure è un'opera che, ormai è chiaro, potrà procedere solo con pesanti iniezioni di denaro pubblico e con smisurati benefici fiscali. Cosa vuole nascondere la concessionaria che opera a nome di Regione Lombardia, impedendo di conoscere i progetti di opere pubbliche? Forse il più grande abuso edilizio mai realizzato? Ci auguriamo che la Magistratura effettui i necessari accertamenti verificando la correttezza delle procedure che hanno consentito di radere al suolo centinaia di ettari di foreste in assenza di fondamentali atti autorizzativi e che, se riscontrasse abusi, intervenga in modo deciso”.

domenica 4 gennaio 2015

La Provincia di Como sostiene il rilancio della ferrovia Como-Lecco


Comunicato stampa del Comitato pendolari ferrovia Como-Lecco e del Circolo Ambiente "Ilaria Alpi"

Anche la Provincia di Como sostiene il rilancio della ferrovia Como-Lecco: giovedì 18 dicembre il Consiglio Provinciale ha approvato la delibera dal titolo "Rilanciare la ferrovia Como-Lecco", proposta dal Comitato pendolari e dal Circolo Ambiente "Ilaria Alpi".

La Provincia si unisce pertanto agli 8 Comuni che nelle scorse settimane avevano approvato lo stesso Ordine del Giorno, che chiede il potenziamento delle corse, nuovi collegamenti ferroviari e la sistemazione delle stazioni in degrado.
I Comuni che hanno già deliberato sono: Merone, Brenna, Rogeno, Molteno, Galbiate, Annone Brianza, Monguzzo e Lambrugo.

Il Comune di Erba inserirà la delibera nel primo Consiglio utile di gennaio; anche Cantù dovrebbe pronunciarsi a breve.

Questo a significare che il territorio e le istituzioni sostengono con tutte le forze il potenziamento della linea ferroviaria che da metà dicembre, grazie all'azione del Comitato pendolari, ha visto salire a 18 (9 per direzione) le corse giornaliere tra Como e Lecco e viceversa, questo con l'introduzione di 2 nuove corse, quella delle ore 14,41 da Como a Molteno, e quella delle ore 16,37 da Molteno a Como; inoltre sempre da metà dicembre è stato ampliato il percorso del bus mattutino (delle ore 7,21) da Merone a Oggiono

Ma nonostante questi aspetti senz'altro positivi, la linea continua ad accusare problemi, tra ritardi e disservizi.
Infatti, come si evince dalla comunicazione diramata in questi giorni da Regione Lombardia e Trenord, l'indice di inaffidabilità (che raccoglie i ritardi accumulati nel mese di ottobre) ci dice che la Como-Lecco continua ad essere la peggiore della Lombardia: è infatti l'unica linea che raggiunge una percentuale di ritardi a 2 cifre (10,60%).

Infine la querelle sui lavori, più volte annunciati da RFI (proprietaria della linea) ma mai iniziati, per la sistemazione del binario tra le stazioni di Cantù e Merone, che costringono i treni a rallentare e quindi ad accumulare ritardi.
RFI ha ufficialmente comunicato al Comitato pendolari che l'intervento non è ancora cominciato e che si stanno recuperando i finanziamenti per l'anno 2015. L'auspicio è che i lavori vengano iniziati e terminati al più presto, per consentire ai treni di viaggiare con puntualità e in sicurezza. Si ricorda che il tratto di binario ammalorato tra Cantù e Merone è di 5 km.

Il Comitato pendolari e il Circolo Ambiente "Ilaria Alpi" chiedono pertanto alle Istituzioni, a Trenord e a RFI di continuare con tutti gli sforzi per migliorare e rilanciare la Como-Lecco.

venerdì 2 gennaio 2015

Befana 2015 sul fiume Lambro: cosa ne pensano i gamberi?

Disegno di Enrico Mason
BEFANA SUL LAMBRO   2015
5 gennaio 2015 - ore 18,30

Il prossimo 5 gennaio 2015 ritorna la Befana sul Lambro! A dargli il benvenuto ci sarà anche il "grande gambero". Ad intervistarlo ci ha pensato Aldo Sangalli che ci ha inviato il seguente contributo culturale.

GAMBERO
di Aldo Sangalli


Ecco, ci mancava anche la neve! Bastano quattro fiocchi e tutti giù con le frasi sdolcinate.
“Ma guarda che magia!”
“ Le sponde del fiume imbiancate!”
“ Tutto sembra si fermi e le cose diventano più belle”
“ Tutto attende di essere pulito dalla neve”
“ Questa sera la luna è più chiara con la neve!”
Romantico. Così si dice, vero?
Siamo tutti un po' più buoni, ci si abbraccia mentre si guarda.
Io no.
Tutto il fiume si illuminerà di fuochi e lanterne, i bambini grideranno, le facce rosse avranno occhi stupiti.  Che bella serata!
Bella serata un tubo.
Dove saranno, dove sarete tutti il giorno dopo?  Il fiume sarà lo stesso, le sponde e gli animali anche, e voi? Finita la fuga romantica? Di nuovo davanti alle televisioni.
E la luna sarà là, testimone.
Sono arrabbiato, con tutti, con il fiume, con la luna, con i sospiri di meraviglia...con tutti!
Se potessi, cara luna, ti prenderei con le mie chele e ti farei a pezzi, perché anche tu sei facile. Si, facile romanticheria da quattro soldi e allora la colpa è anche tua. Smetti di brillare, dammi retta, entra nel buio e abbandonali. Solo così si accorgeranno che non basta, che non basti. Certo, di bello io ho poco, ma ho un cervello e tra tutti sono quello che non può avere nemmeno l'idea dello slancio, dell'assalto a un cielo. Io il cielo non ce l'ho e forse è anche meglio. Se potessi saltare....
Il mio fiume, la mia valle, ma la natura tutta, vogliono fatica, vogliono la fatica della normalità, non hanno bisogno dell'isteria di un momento, di una passeggiata domenicale. La continuità, quello serve. Il non mollare, l'essere sempre attenti, sul pezzo. Solo così possiamo fare entrare la natura in noi.
Allora anch'io potrò servire da trampolino per saltare in un cielo, la mia corazza servirà per farvi salire  e trovare delle porte non viste, ma ancora aperte.

Parco di Monza: tutela ambientale o nastro di asfalto?


Riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera aperta del COMITATO PER IL PARCO "A. CEDERNA"

Sindaco di Monza
Sindaco di Milano
Presidente della Regione Lombardia
Ministro delle Infrastrutture

Il Governo non ha accolto nel testo della finanziaria i sub emendamenti che avrebbero consentito a Regione Lombardia di entrare nella proprietà dell’autodromo, dunque del Parco di Monza - in virtù di uno stanziamento pubblico approvato nel dicembre 2013 e quantificato in 20 milioni di euro - in regime di esenzione fiscale, ossia risparmiando 10 milioni di euro.
La giustificazione per questa operazione, che avrebbe comportato un ingente esborso di denaro pubblico, è quella solita di dover accettare le onerose condizioni poste da Ecclestone per concedere il rinnovo del Gran Premio, in scadenza nel 2016. Tra l’altro, la cifra ipotizzata per l’investimento da parte degli Enti Pubblici (Regione e Stato) nell’autodromo pare grandemente sottostimata visto che, secondo notizie di stampa, la Sias alcuni mesi fa ha presentato in Regione un progetto di modifica delle strutture e del tracciato dell’autodromo – con l’ipotesi di pesanti interventi sugli alberi – con costi valutati in circa 70 milioni di euro.

Uno stanziamento pubblico di tale portata, ancorchè al momento in fase di stallo,  suscita non poche perplessità, in quanto non risulta giustificato nemmeno sotto il profilo del ritorno economico: da tempo chiediamo dati elaborati a consuntivo e non fantasiosamente stimati per documentare l’indotto reale e non presunto. Inoltre, è noto come l’interesse del circo della formula uno si stia sempre più spostando verso aree economicamente più vantaggiose e meno vincolate: l’ultimo esempio è quello del circuito di Baku in Azerbaijan, che debutterà proprio nel 2016.

L’eventuale ingresso della Regione nella proprietà del Parco appare a tutti gli effetti finalizzata alla tutela del circuito e non del Parco, al quale non si è dedicato che un accenno marginale in un ordine del giorno del Consiglio Regionale tutto sbilanciato a favore degli stanziamenti per l’autodromo, quando invece, secondo agronomi e amministratori, sono i boschi, le ville e le cascine del Parco quelle che avrebbero bisogno di finanziamenti.

Chiediamo quindi:
  • al Governo, di valutare non opportuni finanziamenti o agevolazioni onerosi per l’erario finalizzati al rilancio dell’autodromo di Monza, in un contesto economico e sociale che vede drastiche riduzioni di servizi per la collettività – cultura, scuola, sanità, trasporti – e importanti aumenti di imposte;
  • ai Sindaci di Monza e Milano, di non cedere alcuna quota del Parco alla Regione: la Regione è già presente nel Consorzio che statutariamente è l’ente unitario di salvaguardia e valorizzazione del complesso monumentale Villa Reale, Giardini e Parco;
  • alla Regione, di abbandonare i programmi di cui alla Delibera X/239 atto 3098 in approvazione dell’odg 204;
  • a tutti gli enti pubblici interessati, di considerare finalmente il complesso monumentale Villa Reale, Giardini e Parco come la vera ricchezza che qualifica le numerose attrattive di natura culturale, storica e ambientale che la città di Monza è in grado di offrire.
Distinti saluti

COMITATO PER IL PARCO A. CEDERNA
Il Presidente, Bianca Montrasio