Caro Blog Brianza Centrale,
scrivo come semplice lettore e cittadino della Brianza, colpito da un dibattito che ho seguito sui social. Oggi, scorrendo una pagina Facebook dedicata a questioni ambientali, ho notato il commento di Gianni Del Pero, supervisore per conto del WWF della bonifica legata alla Pedemontana. Rispondeva al manifesto dei comitati No Pedemontana, che recitava: "Se non è a rischio zero, non è bonifica."
Del Pero ha risposto con due strofe che mi hanno fatto riflettere, e anche sorridere:
"La capra ha quattro arti / Dario ha quattro arti / Dario è una capra."
"La diossina ha inquinato / Si bonifica dalla diossina / La bonifica è inquinante."
Ma mentre ridevo, mi sono chiesto: sta guardando il dito al posto della Luna?
Lo slogan dei comitati No Pedemontana, a prima vista, può sembrare eccessivo: "Se non è a rischio zero, non è bonifica." Ovviamente sappiamo tutti che il rischio zero non esiste. Eppure il messaggio non è così ingenuo come sembra.
I comitati non stanno chiedendo l’impossibile, ma vogliono farci notare che la bonifica non è un’operazione neutra: viene fatta solo perché si vuole costruire Pedemontana. Se l’autostrada non si costruisse, non ci sarebbe bisogno della bonifica, e quindi nemmeno dei rischi che questa comporta.
In altre parole, il vero messaggio è: fermiamo Pedemontana e ci risparmiamo sia l’opera inutile, sia i rischi della bonifica. Lo slogan è provocatorio per attirare l’attenzione, ma la riflessione che sottende è molto seria.
Gianni Del Pero ha risposto con la sua ironia, evidenziando una verità tecnica innegabile: ogni processo di bonifica comporta rischi. È impossibile bonificare senza produrre un minimo impatto. E su questo ha ragione: è giusto ricordare che anche la soluzione a un problema ambientale può avere effetti collaterali.
Tuttavia, il punto principale del manifesto non era negare questa realtà. I comitati stavano parlando d’altro: la bonifica è necessaria solo perché si vuole costruire Pedemontana. Del Pero sembra soffermarsi sull’apparente ingenuità dello slogan, ma così facendo rischia di ignorare il cuore della questione: è giusto assumersi il rischio di una bonifica per un’opera che molti considerano inutile e dannosa?
Se i comitati stanno puntando alla Luna (fermare Pedemontana per evitare tutto ciò), Del Pero rischia di concentrarsi sul dito (la difficoltà di raggiungere il rischio zero).
Dietro tutto questo scambio di battute c’è la vera questione: ha senso costruire Pedemontana? I comitati la vedono come un’opera inutile, dispendiosa e ad alto impatto ambientale, e considerano la bonifica solo una conseguenza di questa scelta sbagliata.
Chi difende Pedemontana potrebbe invece rispondere che la bonifica è necessaria a prescindere, autostrada o no, perché il territorio contaminato deve essere ripulito. Ma se fosse così, perché non si è agito prima? La bonifica è partita solo ora, perché l’autostrada rende necessario intervenire. E questo alimenta il dubbio dei comitati: è davvero per il bene del territorio o per giustificare un’opera controversa?
Le strofe di Del Pero ci ricordano una verità importante: non esistono interventi a impatto zero. Ogni scelta comporta dei rischi. Ma è altrettanto vero che i rischi possono essere evitati evitando l’opera che li rende necessari.
In questo caso, il vero punto di scontro è Pedemontana. I comitati sostengono che si tratti di un’opera inutile, e che evitare di costruirla significherebbe eliminare anche il rischio della bonifica. Del Pero, invece, sembra più concentrato sul processo tecnico della bonifica, ma rischia così di ignorare il problema di fondo: siamo sicuri che Pedemontana valga tutto questo?
Da semplice lettore, non ho tutte le risposte. Ma questo scambio mi ha fatto riflettere su quanto sia importante andare oltre le parole e cercare di capire il contesto. Tra capre, diossine e rischi residui, è chiaro che ci troviamo davanti a una questione complessa.
E allora, caro Blog Brianza Centrale, mi chiedo e vi chiedo: dove sta davvero la Luna in questa vicenda?
Un saluto,
Un anonimo lettore
venerdì 22 novembre 2024
Lettera al Blog Brianza Centrale: Pedemontana, capre, diossine e la Luna
giovedì 21 novembre 2024
Pedemontana: gli ambientalisti e le liste civiche della tratta B2 intensificano l’impegno su bonifica da diossina e salvaguardia del Bosco delle Querce
Lo svincolo di Meda in prossimità del Bosco delle Querce |
I gruppi ambientalisti e le liste civiche - Sinistra e Ambiente-Impulsi di Meda, Legambiente Circolo Laura Conti di Seveso, Seveso Futura, Passione Civica per Cesano Maderno, Altra Bovisio Masciago, Comitato Ambiente Bovisio Masciago e Cittadini per Lentate - che operano lungo la tratta B2 dell’Autostrada Pedemontana confermano il loro impegno nel monitoraggio e nella tutela ambientale. Partecipanti attivi al Tavolo Permanente sulla bonifica da diossina, queste realtà ribadiscono il loro ruolo come vigilanti attenti sulle operazioni in corso, andando oltre il semplice ruolo di comunicatori.
Dopo l’incontro pubblico del 18 ottobre 2024, molto partecipato e ricco di interventi, le associazioni hanno inviato una nota ufficiale alla società Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) e agli altri membri del Tavolo Permanente. La richiesta è chiara: convocare una nuova sessione per aggiornare i partecipanti sullo stato della bonifica da diossina e discutere le prossime attività. Nello stesso documento, si sollecita anche un confronto specifico sull’istanza di trasformazione d’uso del Bosco delle Querce, che prevede il disboscamento di due ettari per far spazio ai cantieri.
Durante l’incontro pubblico, gli ambientalisti hanno spiegato nei dettagli le operazioni previste per la rimozione del terreno contaminato dai lotti interessati. È stato evidenziato come la tutela ambientale e la salute pubblica debbano essere priorità assolute. Tuttavia, il confronto con l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA) ha mostrato alcune difficoltà: l’ente ha rifiutato di intensificare il proprio coinvolgimento nella fase di caratterizzazione in banco dei terreni contaminati, ritenendo tale attività non prevista dalla normativa e incompatibile con i suoi compiti istituzionali. Nonostante ciò, il Coordinamento punta a rilanciare la richiesta per un maggiore coinvolgimento di ARPA.
Uno dei temi più sentiti riguarda lo sbancamento e disboscamento di due ettari del Bosco delle Querce, un’area simbolo della riparazione ambientale seguita al disastro diossina dell’ICMESA nel 1976. Questa foresta, che ha contribuito alla bonifica del territorio e rappresenta un patrimonio naturale e storico, rischia di essere compromessa per lasciare spazio all’infrastruttura autostradale. Durante il Consiglio Comunale di Seveso del 29 ottobre 2024, sono emerse preoccupazioni e dubbi, soprattutto per la mancanza di informazioni precise. Si stima che saranno abbattuti circa 3.000 alberi, ma non è ancora noto il piano logistico e operativo per i lavori, né l’utilizzo dei fondi di compensazione ambientale già destinati ai Comuni di Meda e Seveso.
Un ulteriore punto cruciale riguarda le compensazioni ambientali legate alla tratta B2. Le associazioni chiedono ai sindaci di lavorare in modo coordinato per massimizzare i benefici per il territorio e rispettare il masterplan originale. Alcuni Comuni, come Cesano Maderno, hanno già avanzato richieste mirate, mentre altri, come Meda e Lentate, hanno scelto di negoziare accordi singoli per ottenere anticipi sui fondi.
Il Coordinamento degli ambientalisti si pone obiettivi chiari:
- Monitorare le compensazioni forestali: chiedendo incontri con i Sindaci di Seveso e Meda per verificare l’uso dei fondi di compensazione e garantire che restino destinati a interventi ambientali.
- Intensificare il dialogo con ARPA: affinché intervenga attivamente nella caratterizzazione dei terreni contaminati e non solo nella fase di collaudo.
- Convocare un nuovo Tavolo Permanente: per aggiornare sullo stato della bonifica e dei lavori, garantendo trasparenza e partecipazione.
Un appello all’unità
Le associazioni firmatarie, Sinistra e Ambiente-Impulsi di Meda, Legambiente Circolo Laura Conti di Seveso, Seveso Futura, Passione Civica per Cesano Maderno, Altra Bovisio Masciago, Comitato Ambiente Bovisio Masciago e Cittadini per Lentate, ribadiscono la necessità di una mobilitazione collettiva, oltre i confini comunali e le appartenenze politiche. Solo attraverso una collaborazione attiva e responsabile sarà possibile tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini, contrastando un’opera giudicata “impattante, inutile e dispendiosa”.
La lotta prosegue con trasparenza e impegno, per difendere il territorio e sensibilizzare le comunità locali sui rischi e le sfide legate al progetto Pedemontana.
Testo della richiesta inviata il 19/11/2024 a: Direzione Generale soc. Autostrada Pedemontana Lombarda, ARPA LOMBARDIA Dipartimenti di Milano e Monza U.O.C Bonifiche e Attività Estrattive, Regione Lombardia Direzione Generale Ambiente, Direzione Tecnica Pedemontana, Pedelombarda Nuova, Coordinatore Sindaci Tratta B2
Oggetto: Aggiornamento sui lavori di bonifica con richiesta di nuova convocazione del Tavolo Permanente e richiesta di incontro sul disboscamento di 2 ettari del Parco Naturale Regionale del Bosco delle Querce
1) BONIFICA DA DIOSSINA
Sono trascorsi 4 mesi dall’ultimo incontro, tenutosi il 9/7/2024, del Tavolo Permanente sui lavori di bonifica da diossina lungo la tratta B2 di Pedemontana e come gruppi partecipanti, in questi mesi abbiamo riportato alla cittadinanza un’informazione dettagliata su quanto è stato illustrato in quell’assise e sui successivi chiarimenti integrativi sia a mezzo dei nostri blog sia con un incontro pubblico molto partecipato che si è tenuto il 18/10/2024 a Seveso.
Il nostro ruolo, che non è di mera comunicazione, contempla la diffusione delle informazioni sui contenuti della bonifica e sulla nostra attività, comprensiva anche delle nostre considerazioni e delle interlocuzioni intercorse con i partecipanti al Tavolo Permanente.
A fare da trama centrale di questo sforzo informativo sono quindi anche le nostre valutazioni di merito su quelli che continuiamo a ritenere punti critici del Piano di Bonifica, rendendo edotta la popolazione sulla nostra richiesta ad ARPA, purtroppo al momento non accolta, in merito ad una sua partecipazione con funzione di controllo e contradditorio sulle analisi chimiche durante la fase di caratterizzazione in banco, propedeutica alla classificazione e al conferimento delle terre contaminate verso i siti di smaltimento individuati.
Durante il Consiglio Comunale di Seveso del 29/10/2024, più volte sollecitato dai gruppi locali, i tecnici di Pedemontana e Pedelombarda Nuova hanno illustrato pubblicamente quanto già esplicitato in sede di Tavolo Permanente, con alcuni aggiornamenti, peraltro non esaustivi, sugli interventi nel frattempo maturati.
Al proposito, serve evidenziare che al momento, oltre a una verifica visiva esterna sulle attività nei lotti 3A e 6 di Cesano Maderno, non abbiamo dettagli su come stia procedendo l’attività che dovrebbe, a questo punto, terminata la predisposizione del cantiere, prevedere la partenza del monitoraggio in corso d’opera con i campionatori di PM2.5, PM10 e diossine delle “Stazione ricettori” e l’inizio della caratterizzazione in banco.
Reputiamo al proposito che si debba definire la possibilità di accesso e conoscenza dei dati dei campionatori della qualità dell’aria e delle analisi della caratterizzazione in banco con associata classificazione del rifiuto e il connesso conferimento in discarica.
Non sono peraltro formalizzati o dichiarati con date temporali gli avvii delle attività negli altri lotti di bonifica.
Riteniamo pertanto utile ed opportuno aggiornare tutti, e siamo dunque a richiedere di convocare quanto prima un nuovo incontro del Tavolo Permanente sui lavori di bonifica.
2) SBANCAMENTO E DISBOSCAMENTO DI 2 ETTARI DEL PARCO NATURALE REGIONALE DEL BOSCO DELLE QUERCE DI SEVESO E MEDA
Abbiamo analizzato la documentazione comprensiva di relazione forestale relativa alla "Richiesta di Autorizzazione alla Trasformazione d'Uso di Aree Boscate in località Parco Regionale Bosco delle Querce" avanzata da Pedelombarda Nuova, ai sensi degli artt 43 e 44 della L.R.31/2008, agli uffici regionali preposti e al Parco Naturale Regionale Bosco delle Querce presso l'ufficio Ecologia di Seveso.
Chiara è la scelta di monetizzare le compensazioni forestali dovute con 334.594 € al Comune di Meda e con 576.903 € a Seveso per la trasformazione d’uso, in parte definitiva e in parte temporanea, che comporterà il disboscamento delle superfici interessate.
Purtroppo, la documentazione non chiarisce le attività e le modalità che saranno comunque in carico alla soc. Pedelombarda Nuova o ad aziende da lei incaricate, indipendentemente dall’uso che i Comuni faranno dei fondi di questa compensazione economica, aspetto che seguiremo con attenzione ritenendo che debbano essere utilizzati per l’Ambiente.
Anche nel citato Consiglio Comunale di Seveso del 29/10/2024 dove avete illustrato la bonifica, a domande esplicite sul disboscamento, non vi sono state a nostro avviso risposte esaustive, né se l’autorizzazione sia stata concessa né sul numero di alberi che verranno tagliati né tantomeno risulta noto il piano logistico ed operativo con cui si attueranno gli abbattimenti.
Come sulla bonifica, anche per questo disboscamento che ci priverà di una parte di un polmone verde, Bene Comune dall’altissimo valore simbolico, la nostra attenzione è alta.
Per questo esplicitiamo a Pedelombarda Nuova e alla la stessa soc. Autostrada Pedemontana Lombarda, una richiesta d’incontro per trattare dell’argomento.
I gruppi ambientalisti e le liste civiche del Tavolo Permanente sui lavori di Bonifica da diossina:
Sinistra e Ambiente – Impulsi Meda, Legambiente circolo “Laura Conti” Seveso, Seveso Futura, Passione Civica per Cesano, Altra Bovisio, Comitato Ambiente Bovisio Masciago, Cittadini per Lentate
WWF Lombardia: 1000 nuovi alberi per vestire di verde Oasi e Riserve
Il WWF Lombardia, il 21 novembre 2024, ha celebrato la Giornata Nazionale dell'Albero con un'importante iniziativa di riforestazione che ha visto la piantumazione di 200 alberi nell’Oasi Bosco WWF di Vanzago. Questo intervento rappresenta una tappa cruciale nell'impegno dell'organizzazione per la tutela della biodiversità e la lotta contro il cambiamento climatico.
Operazioni simili sono state realizzate nei giorni precedenti presso altre aree protette della regione, tra cui l’Oasi Riserva Naturale di Valpredina e l’Oasi Fosso del Ronchetto di Seveso.
Questo progetto è reso possibile grazie alla collaborazione con Humana People to People Italia Onlus, che ha sostenuto il WWF nella creazione di nuovi polmoni verdi nelle Oasi lombarde. "Iniziative come questa sono fondamentali per contrastare l’emergenza climatica e restituire spazio alla natura," sottolineano i responsabili di WWF Lombardia. "Ogni albero piantato rappresenta un tassello di speranza per il futuro."
Le Oasi WWF continuano così a svolgere un ruolo essenziale non solo nella conservazione della flora e della fauna locali, ma anche nell’educazione ambientale e nella sensibilizzazione della comunità verso pratiche sostenibili.
Festa dell’Albero: Legambiente Monza invita a riscoprire il valore degli alberi
Il Circolo Legambiente Monza invita la cittadinanza a partecipare alla Festa dell’Albero, un evento dedicato alla valorizzazione del patrimonio naturale e alla sensibilizzazione sull’importanza del verde urbano. L’appuntamento è fissato per venerdì 25 novembre 2024 alle ore 11, presso il parcheggio di via Guarenti, a Monza.
Durante l’iniziativa verranno inaugurati la nuova cartellonistica e i segnapiante dell’Oasi Ambientale di Piazza Castello, realizzati con il contributo di FRoSTA. Questi strumenti aiuteranno i visitatori a scoprire e apprezzare le peculiarità della flora locale, contribuendo alla conoscenza del territorio e alla diffusione di una cultura più attenta all’ambiente.
Gli alberi non sono solo elementi decorativi: la loro presenza è fondamentale per contrastare i cambiamenti climatici, migliorare la qualità dell’aria e favorire la biodiversità. Il metodo 3+30+300 – ideato dal professore olandese Cecil Konijnendijk – sottolinea quanto sia importante avere:
- 3 alberi visibili dalla propria finestra,
- almeno il 30% di copertura arborea nel quartiere,
- un parco a 300 metri di distanza.
Tuttavia, molte nostre città, tra cui Monza, devono ancora lavorare per raggiungere questi standard. Attraverso la Festa dell’Albero, Legambiente Monza intende accrescere la consapevolezza di questi temi e stimolare un maggiore impegno nella gestione del verde urbano.
L’evento, gratuito e aperto a tutti, sarà un’occasione per grandi e piccini di scoprire la bellezza e l’importanza degli alberi. L’appuntamento è al parcheggio di via Guarenti, alle ore 11. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare Legambiente Monza scrivendo a monza@legambiente.org.
Non mancate: ogni albero conta per un futuro più sostenibile!
Difendere il suolo da Pedemontana: l’incontro con Paolo Pileri a Lissone
Mercoledì 20 novembre, la Sala Polifunzionale della Biblioteca Civica di Lissone ha ospitato un evento di grande rilevanza: la presentazione del libro "Dalla parte del suolo" di Paolo Pileri, docente del Politecnico di Milano e membro del comitato scientifico di ISPRA. La serata, organizzata dal Comitato per la Difesa del Territorio, è stata un'occasione per riflettere sull’importanza del suolo come risorsa preziosa, fragile e spesso dimenticata.
L’incontro, introdotto da Marco Donadel, portavoce del Comitato, ha sottolineato come già una precedente conferenza del professor Pileri, tenutasi lo scorso anno, avesse ispirato una campagna di sensibilizzazione contro il consumo di suolo e l’eccessiva urbanizzazione, culminata in una raccolta firme per influenzare il Piano di Governo del Territorio (PGT) di Lissone.
Pileri, con il suo stile coinvolgente e appassionato, ha offerto una prospettiva approfondita sul valore del suolo, descrivendolo come un bene generoso ma sottoposto a continui abusi. Ha illustrato i danni causati da politiche urbanistiche insostenibili, incentivi edilizi scriteriati e agricoltura intensiva, proponendo idee innovative come la "depavimentazione", ovvero la rimozione delle superfici impermeabili per restituire vitalità al territorio.
"Il suolo è probabilmente il luogo meno conosciuto al mondo," ha affermato Pileri, "ma è il primo che necessita di cure e attenzioni." Le sue parole hanno stimolato un acceso dibattito con il pubblico, attento e partecipe, in netto contrasto con l’atteggiamento delle istituzioni, accusate di sottovalutare un problema di portata globale.
L’incontro ha suscitato entusiasmo e ispirazione nei partecipanti. Luigi De Vincentis ha proposto di dar vita a una "scuola del suolo", coinvolgendo esperti come Pileri per formare cittadini consapevoli e pronti a difendere il territorio. Roberto Tagliabue, altro esponente del Comitato, ha elogiato la serata, definendola "coinvolgente e illuminante", mentre un partecipante ha sottolineato l’importanza di proteggere il suolo come atto di salvaguardia ecologica, culturale e spirituale.
Appuntamento venerdì per dire no a Pedemontana
Il Comitato per la Difesa del Territorio invita ora tutti a partecipare alla mobilitazione di venerdì 22 novembre 2024 alle ore 18, a San Giorgio di Desio. L’evento, organizzato con altri Comitati No Pedemontana, mira a ribadire l’opposizione alla costruzione dell’autostrada Pedemontana, ritenuta "inutile e devastante".
Per chi desidera unirsi alla protesta, è previsto un ritrovo alle 17.30 in piazza Camporelli a Santa Margherita di Lissone. Difendere il suolo è difendere il nostro futuro: l’appello è a partecipare numerosi per dare voce al territorio e opporsi a progetti che mettono a rischio l’ambiente e la qualità della vita.
mercoledì 20 novembre 2024
Contratto di Fiume Seveso: si muove il progetto “Connecting Seveso”
Nel cuore del percorso partecipativo del Contratto di Fiume Seveso emergono nuove iniziative volte a valorizzare il territorio e a promuovere la sostenibilità. Il WWF Lombardia informa che l'Agenzia InnovA21 ha fatto propria una sua proposta per creare un collegamento tra il sentiero Baden Powell, situato nel Bosco delle Querce di Seveso e Meda, e il Centro Sportivo di Meda, con l’obiettivo di integrarlo nella rete urbana circostante. Questo progetto si propone di ottenere il supporto finanziario del Contratto di Fiume Seveso.
L’iniziativa si inserisce all’interno del progetto “Connecting Seveso”, avviato nel febbraio 2024 grazie al finanziamento del bando europeo EIT Community Connect NEB. Il progetto mira a una riqualificazione territoriale sovracomunale delle aree verdi lungo il Seveso e i suoi affluenti, rispondendo alle sfide ambientali con una visione integrata che valorizza il paesaggio e migliora la fruibilità per le comunità locali.
Le sette aree verdi pilota, tra cui l'area di via Vignazzola a Meda, rappresentano esempi concreti di questa trasformazione. Gli interventi si basano sui tre principi del New European Bauhaus: bellezza, sostenibilità e inclusività. Come affermato dal WWF Lombardia: “Questi luoghi non solo diventeranno più belli e sostenibili, ma saranno anche più accessibili e inclusivi per tutti.”
L’area verde di via Vignazzola, con una superficie di circa 7.000 mq, sarà oggetto di una serie di interventi mirati:
- Sicurezza e accessibilità: installazione di una staccionata lungo il torrente Tarò-Certesa e miglioramento dei percorsi di accesso per 300 metri lineari.
- Infrastrutture inclusive: attrezzature come panchine, tavoli e fontanelle pensate anche per persone con disabilità.
- Valorizzazione della biodiversità: creazione di aree fiorite per attrarre farfalle e api.
- Collegamento strategico: realizzazione di un sentiero ciclopedonale in continuità con il sentiero Baden Powell, che sarà collegato al centro sportivo tramite un ponte ciclopedonale.
Il progetto non si limita all’area di Meda, ma coinvolge anche altri comuni, tra cui Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Seveso, Barlassina, Lentate sul Seveso e Varedo. Ogni intervento mira a integrare le aree verdi con percorsi ciclopedonali e infrastrutture comuni, migliorando la fruibilità del territorio e rafforzando la consapevolezza sull’importanza degli ecosistemi fluviali.
L'importo complessivo per la realizzazione degli interventi ammonta a 35.000 euro, ma al momento mancano risorse disponibili, e il progetto richiede ulteriori finanziamenti per essere completato.
“Questo progetto rappresenta un passo avanti significativo nella riqualificazione del Seveso e del suo territorio”, ha concluso il WWF Lombardia, “È un esempio di come un approccio partecipativo e integrato possa generare benefici concreti per l’ambiente e le comunità locali.”
martedì 19 novembre 2024
Pedemontana Lombarda sotto accusa: mobilitazioni locali e dubbi sulla legittimità del progetto
La realizzazione dell’Autostrada Pedemontana Lombarda torna al centro del dibattito politico e ambientale, sollevando interrogativi sulla legittimità delle procedure adottate e sull’effettiva utilità del progetto. A innescare la discussione è stata un’interrogazione presentata dall’eurodeputato del Partito Democratico (PD) Brando Benifei alla Commissione Europea. Intanto, sul territorio cresce la mobilitazione, con iniziative del Coordinamento NO Pedemontana per sensibilizzare l’opinione pubblica.
L’intervento di Brando Benifei mira a verificare il rispetto del diritto comunitario nella gestione del progetto e nell’erogazione del prestito richiesto alla BEI (Banca Europea degli Investimenti). L’eurodeputato denuncia non solo il pesante impatto ambientale dell’opera, ritenuta dannosa per biodiversità, qualità dell’aria e paesaggio, ma anche presunti vizi procedurali legati alla concessione originale. Concessa senza gara pubblica prima dell’entrata in vigore della normativa europea sugli appalti, tale concessione, secondo Benifei, sarebbe da considerarsi immodificabile, pena la sua invalidazione.
Eppure, le modifiche apportate al progetto originale sono significative, in particolare per quanto riguarda la contestata "Tratta D Breve". La variazione di tracciati e tratte ha sollevato numerosi dubbi sulla legittimità delle operazioni, spingendo il PD e altre rappresentanze politiche e istituzionali ad alzare la voce contro quello che viene descritto come uno "sfregio al territorio" e un ingente "spreco di denaro pubblico".
Alberto Colombo, portavoce di Sinistra e Ambiente Meda, punta il dito sulla BEI e sul prestito richiesto per finanziare il progetto. Già nel 2023, gruppi ambientalisti avevano evidenziato possibili irregolarità relative alla legittimità del finanziamento, considerando le modifiche progettuali apportate rispetto al piano iniziale. La BEI, istituzione chiave per la concessione di risorse, si trova ora al centro di una delicata valutazione sulla conformità del progetto alle regole europee.
Lo striscione di protesta esposto sul cavalcavia di San Giorgio a Lissone |
A tenere alta l’attenzione sul tema è il Coordinamento NO Pedemontana, che ha organizzato un presidio a Lissone per venerdì 22 novembre 2024 alle 18:00, con ritrovo previsto alle 17:30 in piazza Camporelli, nella frazione di Santa Margherita. Giacomo Mosca, attivista del Comitato in difesa del territorio, ha ribadito l’importanza di mantenere viva la protesta: "Dal ponte di San Giorgio al Parlamento europeo, l'opposizione a Pedemontana è più che mai attiva. Importante esserci venerdì alle 18."
Questa mobilitazione rappresenta l’ennesimo tentativo di sensibilizzare la popolazione sugli impatti negativi del progetto, rafforzando la rete di comitati civici e associazioni ambientali che si oppongono all’opera. L’iniziativa del Coordinamento NO Pedemontana è solo l’ultimo segnale di una crescente mobilitazione dal basso, che chiede non solo trasparenza e rispetto delle norme, ma anche un ripensamento radicale nella pianificazione infrastrutturale in Brianza e in tutta la Lombardia.
lunedì 18 novembre 2024
Una domenica tra arte, natura e storia: l'escursione "Le Brianze" da Mariano Comense a Meda
L'interno della Chiesa di San Vittore a Meda |
Domenica 17 novembre 2024, la passeggiata di "Le Brianze", organizzata da Gianni Casiraghi per l’Arci di Macherio, ha offerto ai partecipanti un viaggio unico tra storia, arte e natura nei territori di Mariano Comense e Meda. Questa iniziativa, che unisce cultura e scoperta del territorio, ha confermato quanto "Le Brianze" siano una terra ricca di tesori da esplorare.
Il Battistero di San Giocanni Battista a Mariano Comense |
La giornata è iniziata con la visita al Battistero di San Giovanni Battista, accanto alla chiesa prepositurale di Santo Stefano. A fare gli onori di casa è stato Gabriele Trezzi, dell’associazione Amici della Cultura di Mariano Comense, che ha illustrato la rilevanza storica e artistica di questo antico edificio.
Foto degli scavi eseguiti nel Battistero durante il restauro |
Costruito intorno al 1025, il battistero è un esempio unico di architettura romanica. Con la sua pianta quadrilobata e la cupola ottagonale, rappresentava un’innovazione per l’epoca. Nonostante le trasformazioni subite nei secoli XVIII e XX, i restauri degli anni ’50 hanno restituito parte della sua bellezza originaria, rivelando decorazioni semplici ma significative. Gli scavi archeologici hanno evidenziato tre fasi costruttive principali, dall’epoca tardo-romana al periodo romanico, testimonianza del passaggio dal paganesimo al cristianesimo.
Mariano Comense, piazza Roma, davanti al Palazzo del Broletto |
Proseguendo, i partecipanti hanno raggiunto Piazza Roma, il cuore dell’antico borgo di Mariano Comense. Qui, l’architetto Andrea Anzani, presidente del GRAL Museo Civico "Carlo Verri" di Biassono, ha raccontato la storia dell’ex Broletto, noto come Palatium Communis. Risalente al XIII secolo, l’edificio era il centro della vita pubblica medievale e ospitava il Consiglio dei Capifamiglia.
Con la pettorina gialla Tiziano Grassi, Presidente del Comitato Parco Groane Brughiera |
Lasciato il centro urbano, il gruppo si è immerso, accompagnato dai volontari del Comitato Parco Regionale Groane Brughiera, nei suggestivi sentieri dell'area naturale. Tra campi e boschi, la comitiva è giunta alla Cascina Mordina, esempio di architettura rurale lombarda attualmente in fase di restauro.
Laghetto della Mordina. La lapide del 1853 |
Al Laghetto della Mordina, Tiziano Grassi, presidente del Comitato, ha spiegato l’origine di questo specchio d’acqua, realizzato nell’Ottocento per scopi agricoli. La lapide del 1853, dedicata a Giuseppe Brenna, il fattore che ne promosse la costruzione, è stata recuperata e ora arricchisce l’area picnic adiacente al laghetto.
Cesare Borgonovo |
Proseguendo lungo il percorso, Cesare Borgonovo ha illustrato il lavoro delle Guardie Ecologiche Volontarie (GEV) del parco, soffermandosi in particolare sul censimento degli scoiattoli, svolto in collaborazione con l’Università di Torino. Il gruppo ha poi raggiunto la Zoca dei Pirutit, un laghetto di origine artificiale creato in quella che un tempo era una cava di argilla.
Piazza Vittorio Veneto |
La giornata si è conclusa a Meda, dove il gruppo è stato accolto dagli Amici dell’Arte e dalla Pro Loco Promeda. Per gli Amici dell’Arte di Meda, la presidente Cecilia Cattaneo ha dato il benvenuto, mentre la visita guidata alla Chiesa di San Vittore è stata curata dalla professoressa Giusy Napolitano.
L'interno della Chiesa di San Vittore |
La Chiesa di San Vittore, costruita a partire dal 1520, è un gioiello rinascimentale noto per le decorazioni attribuite alla scuola leonardesca, tanto da essere soprannominata la "Cappella Sistina" della Brianza. Progettata con una doppia navata per separare gli spazi delle monache da quelli dei fedeli, la chiesa ospita un ciclo di affreschi attribuiti a Bernardino Luini e ai suoi figli, realizzati tra il 1520 e il 1525. Parte di un antico monastero benedettino fondato intorno all’830 e visitato dall’imperatore Enrico VI nel 1194, la chiesa venne rinnovata nel XVII secolo dalla badessa Prassede Lodi, che commissionò un altare maggiore con una pala di Giovan Battista Crespi, detto il Cerano.
Villa Antona Traversa |
Dopo la soppressione napoleonica del monastero nel 1798, l’architetto Leopoldo Pollack trasformò il complesso in una villa di delizia – oggi proprietà della famiglia Antona Traversi – mantenendo intatta solo la chiesa. Oggi, San Vittore conserva affreschi che adornano la navata, raffiguranti santi e motivi ornamentali attribuiti alla bottega di Luini.
Luigi Tagliabue mentre accompagna i visitatori |
La visita è proseguita con la scoperta di Villa Traversi e Piazza Vittorio Veneto, accompagnati da Luigi Tagliabue del direttivo della Pro Loco Promeda. La passeggiata si è conclusa con una tappa al Santuario del Santo Crocifisso, guidata da Franco Colombo, sempre della Pro Loco.
Franco Colombo all'interno della Chiesa del Santo Crocifisso |
Il santuario, le cui origini risalgono all’XI secolo con la Chiesa di Santa Maria Nascente, è noto per le decorazioni di Luigi Morgari e le statue dei santi fondatori di Meda, Aimo e Vermondo. Un evento prodigioso avvenuto nel 1813, in cui un fulmine attraversò l’edificio senza causare feriti, ha accresciuto la fama del luogo come centro di culto del Santo Crocifisso.
La facciata della Chiesa di San Vittore |
Questa passeggiata, ricca di storia, natura e cultura, ha regalato ai partecipanti un’esperienza indimenticabile. La Brianza si conferma una terra dai mille volti, capace di sorprendere e incantare chiunque voglia esplorarla. Un appuntamento imperdibile per chi ama il connubio tra passato e presente, tra uomo e paesaggio.
Foto di Gianni Casiraghi e Zeno Celotto
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Fontana del Guercio: al via la revisione del Piano di Gestione della Riserva Naturale
Il Parco Regionale delle Groane e della Brughiera Briantea ha pubblicato il rapporto preliminare relativo alla proposta di revisione del Piano di Gestione della Riserva Naturale Fontana del Guercio. Situata nel comune di Carugo (Como), la riserva è un’area di grande valore ecologico e ambientale, la cui pianificazione mira a garantire una gestione sostenibile e la conservazione degli habitat naturali.
Il documento è accessibile al pubblico sul portale SIVAS della Regione Lombardia (numero procedura 144340) e consultabile fino al 6 dicembre 2024. Entro tale data, sarà possibile presentare osservazioni e contributi scritti, offrendo nuovi elementi conoscitivi per la Valutazione Ambientale Strategica (VAS).
La revisione del Piano di Gestione si focalizza sull’analisi dello stato ecologico della flora, fauna, suolo e risorse idriche, proponendo interventi per la conservazione degli habitat più vulnerabili. Tra i temi principali figurano il controllo delle specie invasive, la prevenzione dell’inquinamento e la promozione della consapevolezza ambientale tra la comunità locale. Il Piano prevede inoltre percorsi didattici, aree per la ricerca scientifica e attività ricreative sostenibili, oltre a regole specifiche per le attività umane, incluse quelle agricole e forestali.
La prima Conferenza di Verifica di Assoggettabilità alla VAS si terrà il 28 novembre 2024 alle ore 15:30 presso la sede del Parco Groane, in via della Polveriera 2, Solaro (Milano). Durante l’incontro verranno illustrate le previsioni del Piano e il percorso metodologico della VAS.
Il rapporto preliminare rappresenta un’occasione per coinvolgere enti locali, esperti ambientali e cittadini, favorendo una pianificazione partecipata e sostenibile per il futuro della Riserva Fontana del Guercio. Per maggiori dettagli, è possibile consultare i documenti disponibili sul sito ufficiale del Parco Groane e presso la sua sede.
La documentazione:
- Documento di avviso
- Convocazione prima conferenza VAS Fontana del Guercio
- Delibera n. 42 2024
- Rapporto preliminare Piano della Riserva Fontana del Guercio
Votare è semplice: basta scansionare il QR code sulla locandina e seguire le istruzioni, oppure visitare la pagina dedicata sul sito del FAI (cliccare qui). Con il vostro voto, possiamo contribuire insieme a proteggere e promuovere questo luogo speciale.
Dalla cultura alla protesta: i Comitati No Pedemontana camminano insieme per il futuro
Il Comitato per la Difesa del Territorio si prepara a una settimana ricca di eventi che uniscono approfondimenti culturali e azioni di mobilitazione, con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico su tematiche ambientali e infrastrutturali.
Mercoledì 20 novembre, alle ore 21, a Lissone, si terrà la presentazione del libro "Dalla parte del suolo" di Paolo Pileri, professore del Politecnico di Milano. L’evento sarà un’occasione per riflettere sull’importanza del suolo come risorsa preziosa e vulnerabile.
Il Comitato invita inoltre a partecipare alla mobilitazione prevista venerdì 22 novembre, alle ore 18, a San Giorgio di Desio, organizzata in collaborazione con gli altri Comitati No Pedemontana, per ribadire l’opposizione alla costruzione dell’autostrada Pedemontana. Considerata "inutile e devastante", la realizzazione dell’opera resta ancora incerta. Per chi desidera unirsi, è previsto un ritrovo alle 17.30 in piazza Camporelli a Santa Margherita di Lissone.
Sabato 23 novembre, la giornata sarà animata da due iniziative significative:
- Alle ore 10, al Mercato di Seveso, si terrà un banchetto informativo dal titolo "Pedemontana e diossina: se non è a rischio zero non è bonifica".
- Alle ore 15, il Circolo Gaia Legambiente Usmate Velate, il Comitato No Pedemontana Lesmo Camparada Arcore e ImmaginArcore invitano la cittadinanza a una passeggiata simbolica con partenza da piazza Durini ad Arcore (frazione Bernate). Il cammino condurrà i partecipanti fino alle soglie del cantiere della Pedemontana, permettendo di osservare da vicino il paesaggio che potrebbe essere trasformato irrimediabilmente. Durante la passeggiata, i comitati guideranno una riflessione sulle conseguenze ambientali dell’autostrada, come la perdita di biodiversità e l'incremento dell'urbanizzazione.
Domenica 1 dicembre, alle ore 10.30, presso il Bosco delle Querce di Seveso, sarà organizzata una passeggiata guidata dall’agronoma Anna Nicolodi, per riscoprire il valore di questo luogo simbolico e sensibilizzare i cittadini sull’importanza della sua protezione.
I Comitati ribadiscono il loro impegno nel bilanciare momenti di riflessione e azioni concrete per difendere il territorio e coinvolgere la comunità locale.
domenica 17 novembre 2024
Parco Fluviale e Territoriale del Seveso: costruiamo insieme il futuro del nostro territorio
Immagini tratte dalla relazione presentata lo scorso 26 ottobre dal prof. Arturo Lanzani |
Le associazioni del Nord Milano e della Brianza sono pronte a far sentire la propria voce in un importante progetto che unisce ambiente, territorio e partecipazione. Grazie alla proposta avanzata dall'Associazione Amici Parco Nord e accolta con unanimità dal Consiglio Regionale della Lombardia lo scorso 25 luglio, prende forma il progetto per la realizzazione del Parco Fluviale e Territoriale del Seveso.
L'iniziativa, che ha già raccolto il sostegno di importanti istituzioni come la Città Metropolitana di Milano, la Provincia di Monza e Brianza, la Provincia di Como, il Comune di Milano e vari enti parco interessati, punta a valorizzare non solo il corso del fiume Seveso, ma anche l'intero bacino territoriale circostante. Durante il convegno pubblico del 26 ottobre, numerosi enti hanno espresso il loro interesse a contribuire al progetto, ritenendolo una risposta concreta alla necessità di affrontare le sfide climatiche e di tutela del territorio.
Tuttavia, gli organizzatori sottolineano che il solo appoggio istituzionale non è sufficiente per un'opera di tale portata. L’Associazione Amici Parco Nord invita quindi tutte le persone e le associazioni del Nord Milano, della Brianza e dei territori interessati a unirsi al progetto, apportando le proprie idee e competenze per costruire una risposta forte e condivisa.
Nasce così l’idea di un “Cantiere del Manifesto”, un gruppo di lavoro aperto e pluralistico che avrà il compito di redigere un documento strategico. Questo manifesto definirà i principi, gli obiettivi e i metodi per la realizzazione del Parco Fluviale, gettando le basi per un’iniziativa che mira a essere non solo ambientale ma anche sociale e culturale.
Il primo incontro per la costituzione del gruppo di lavoro è fissato per sabato 23 novembre 2024, dalle ore 10 alle 12, presso la sede dell’Associazione Amici Parco Nord, in Viale Suzzani 273, Milano. Sarà un’occasione di confronto aperto, dove ciascuno potrà portare il proprio contributo in autonomia e secondo le proprie competenze.
Le associazioni e i cittadini interessati a partecipare sono invitati a comunicare la propria adesione, sia all'incontro sia al gruppo di lavoro, contattando l'Associazione Amici Parco Nord. È il momento di unirsi per trasformare questa visione in realtà e rendere il Parco Fluviale del Seveso un modello di sostenibilità e coinvolgimento territoriale.
Per ulteriori informazioni e per aderire all’incontro:
Laboratorio Seveso - Parco Fluviale e Territoriale
Coordinatore Arturo Calaminici
Associazione Amici Parco Nord
Viale G. Suzzani, 273 - 20162 Milano
mail: associazioneamiciparconord@gmail.com
Presentazione del libro "La Fontana del Guercio: a cinquant'anni dal recupero"
Martedì 19 novembre, alle ore 20:45, a Cremnago di Inverigo (CO) la Sala Polifunzionale di via Roma 95 ospiterà un evento imperdibile per gli amanti della storia locale e della natura. Il Museo della Brianza nel Novecento, in collaborazione con l’Associazione Calnach, organizza la presentazione del libro “La Fontana del Guercio: a cinquant’anni dal recupero”.
Questo volume celebra il cinquantesimo anniversario del progetto di recupero che ha trasformato l’area della Fontana del Guercio, un tempo adibita a discarica, in una splendida riserva naturale. Un traguardo importante che non solo ha restituito un tesoro ambientale alla comunità, ma ha anche testimoniato l’importanza dell’impegno collettivo per la salvaguardia del territorio.
Attraverso immagini d’epoca, testimonianze e documenti storici, il libro ripercorre la straordinaria rinascita di questa zona, offrendo un viaggio emozionante nel tempo e nella natura. L’evento vedrà la partecipazione degli autori, Tiziano Casartelli e Luigi Tagliabue, con la moderazione di Cristiano Colombo.
L’incontro sarà un’occasione per scoprire aneddoti e curiosità legate alla Fontana del Guercio, ma anche per riflettere sull’importanza della tutela ambientale.
📅 Quando: Martedì 19 novembre, ore 20:45
📍 Dove: Sala Polifunzionale (Cooperativa), via Roma 95, Cremnago di Inverigo (Como)
L’ingresso è libero. Non mancate a questa serata dedicata alla riscoperta di un patrimonio naturale e storico unico nel suo genere. Vi aspettiamo numerosi!
La Fontana del Guercio è stata selezionata tra i luoghi candidati al censimento “I Luoghi del Cuore” del FAI (Fondo Ambiente Italiano). Un’opportunità unica per valorizzare ulteriormente questo tesoro naturale e storico. Invitiamo tutti a votare e a coinvolgere amici e familiari!
Votare è semplice: basta scansionare il QR code sulla locandina e seguire le istruzioni, oppure visitare la pagina dedicata sul sito del FAI (cliccare qui). Con il vostro voto, possiamo contribuire insieme a proteggere e promuovere questo luogo speciale.
sabato 16 novembre 2024
Invito alle associazioni ambientaliste della Brianza: verso una collaborazione nell'Osservatorio PTCP
Giorgio Majoli, riconfermato come rappresentante delle associazioni ambientaliste nell’Osservatorio provinciale PTCP della Provincia di Monza e della Brianza, ci invia questo messaggio, che desideriamo condividere:
"Vi informo che sono stato nominato come rappresentante delle associazioni ambientaliste nell'Osservatorio provinciale. Considerando alcune richieste di incontro emerse, e per illustrare il ruolo, i temi, i tempi e i metodi dell'Osservatorio, sentite alcune persone, ho deciso di convocare una riunione.
L'incontro si terrà presso il Centro Culturale Ricerca di Monza (via Ambrogiolo 6 - Centro Monza) lunedì 9 dicembre alle ore 21. Vi invito a diffondere questa comunicazione a chi ritenete opportuno e spero di vedervi numerosi.
Grazie e un saluto,
Giorgio Majoli"
Vi invitiamo a partecipare e a diffondere questa comunicazione presso altre associazioni interessate. Un’occasione per confrontarsi e approfondire temi di grande rilevanza per il territorio.
venerdì 15 novembre 2024
Le agromafie e il caporalato: Marco Omizzolo a Ponte Lambro il 21 novembre
Giovedì 21 novembre, alle ore 21, presso la sala consiliare di via Roma 23 a Ponte Lambro, si terrà un incontro pubblico dedicato al tema "Le agromafie e il caporalato in agricoltura". Relatore dell’evento sarà il sociologo Marco Omizzolo, esperto di mafie, tratta internazionale e caporalato. Omizzolo, nominato Cavaliere della Repubblica nel 2019 dal Presidente Sergio Mattarella per il suo impegno nella lotta allo sfruttamento, porterà la sua esperienza diretta e le sue analisi su un fenomeno che coinvolge l’intero Paese.
La serata rappresenta il quarto e ultimo appuntamento della rassegna antimafia "4 colpi alla 'ndrangheta", organizzata dal Circolo Ambiente "Ilaria Alpi" in collaborazione con la CGIL di Como e con il patrocinio dei Comuni di Ponte Lambro, Tavernerio, Castelmarte ed Eupilio. La rassegna si pone l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico su tematiche legate alla criminalità organizzata e al suo impatto sociale.
Il tema del caporalato, affrontato nella serata, è di stringente attualità non solo nelle regioni del Centro e Sud Italia, ma anche al Nord, compresa la Lombardia. Numerose inchieste giudiziarie hanno infatti rivelato l’infiltrazione delle mafie nelle filiere agricole, dal lavoro nei campi alla trasformazione dei prodotti, fino ai settori della logistica e del trasporto. Questa catena di sfruttamento, spesso paragonata alla schiavitù, coinvolge lavoratori italiani e stranieri, vittime di condizioni disumane.
Marco Omizzolo porterà a Ponte Lambro una testimonianza unica, basata sulla sua esperienza diretta. Il sociologo ha lavorato come bracciante infiltrato nelle aziende agricole dell’Agro Pontino, reclutato da caporali indiani, per studiare dall’interno il grave sfruttamento dei migranti in agricoltura. Ha inoltre approfondito il sistema della tratta internazionale, seguendo traffici di esseri umani fino in India.
Nel suo ultimo libro, "Per motivi di giustizia" (ed. People), Omizzolo racconta storie di lavoratori e lavoratrici che, nonostante le difficoltà, si ribellano al sistema di sfruttamento. Tra queste, la vicenda di Balbir Singh, bracciante indiano costretto per sei anni a lavorare in condizioni disumane e che, con coraggio, ha denunciato i suoi aguzzini sfidando la 'ndrangheta.
L’incontro è aperto al pubblico e rappresenta un’occasione importante per approfondire un tema di grande impatto sociale, ma spesso poco discusso. La cittadinanza è invitata a partecipare per comprendere meglio le dinamiche dello sfruttamento nel settore agricolo e l’importanza della lotta contro le mafie.
Per chi desidera approfondire, il libro "Per motivi di giustizia" offre una panoramica toccante e documentata sul fenomeno del caporalato, raccontando le storie di chi, con determinazione, si oppone a questa moderna forma di schiavitù.
Premio Pro Meda 2024: un riconoscimento al Comitato Parco Regionale Groane - Brughiera
Giovedì 14 novembre 2024, presso la Sala del Consiglio Comunale di Meda, si è svolta una cerimonia di grande rilevanza per la comunità medese. La Pro Loco di Meda ha assegnato il prestigioso Premio Pro Meda 2024 al Comitato Parco Regionale Groane - Brughiera, un tributo che celebra l’impegno straordinario di chi contribuisce a valorizzare e migliorare il territorio di Meda e della Brughiera.
La cerimonia, impreziosita dalle armonie del coro E-CHORUS, diretto dalla talentuosa Maestra Margherita Colombo, ha visto la partecipazione di cittadini, autorità e appassionati sostenitori del Comitato. L'atmosfera era vibrante di gratitudine e orgoglio per un traguardo che celebra non solo i 40 anni di attività del Comitato, ma anche il significato profondo del loro lavoro per la tutela della Brughiera.
Il Premio Pro Meda è un riconoscimento pensato per omaggiare chi si distingue nella promozione e nella valorizzazione della città. Quest'anno, il Comitato Parco Regionale Groane - Brughiera si è aggiudicato l’onore grazie a quattro decenni di attività instancabile per la salvaguardia ambientale.
Tiziano Grassi, presidente del Comitato, ha espresso con emozione il valore di questo traguardo: "Un riconoscimento importante per i 40 anni al servizio della Brughiera. Grazie alla Pro Loco PRO MEDA per aver scelto di assegnare il Premio al nostro Comitato. Grazie anche al Comune di Meda e al Sindaco Luca Santambrogio per il supporto concreto dimostrato in tutti questi anni. Questo Premio è anche per tutti voi che avete camminato al nostro fianco."
Le sue parole sottolineano il legame indissolubile tra il Comitato e il territorio che protegge, celebrando un percorso fatto di impegno, lotte, entusiasmo e conquiste.
La serata si è conclusa con un brindisi nella Sala Consiliare del Comune, dove partecipanti e sostenitori hanno potuto celebrare questo importante traguardo insieme al Comitato e al coro E-CHORUS. Le melodie hanno reso l’evento ancor più suggestivo, aggiungendo una nota artistica a una serata già ricca di emozioni.
Brianza Centrale si unisce al coro di applausi per questo importante riconoscimento. Complimenti al Comitato Parco Regionale Groane - Brughiera per i suoi 40 anni di dedizione e impegno. Il vostro lavoro rappresenta un esempio concreto di come amore per il territorio e collaborazione possano fare la differenza. Ad maiora! 🎉
giovedì 14 novembre 2024
Le bonifiche nelle ex Zone contaminate da diossina non si fermano alla Pedemontana
In seguito ai commenti ricevuti al post "Pedemontana, bonifiche e tutela ambientale", Gianni Del Pero ci ha nuovamente scritto per chiarire le procedure di gestione ambientale nelle zone ex-contaminate, come la Zona B di Seveso, in seguito al disastro ICMESA del 1976.
Del Pero evidenzia come, grazie a "Insieme in Rete" - una rete di associazioni ambientaliste che ha contribuito ad attivare misure preventive e protocolli di bonifica - nel 2012 l'ARPA Lombardia (Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente) abbia richiamato l'attenzione sui rischi legati alla diossina, raccomandando controlli obbligatori sugli scavi in aree ex-contaminate e introducendo normative specifiche nei piani regolatori comunali di Desio, Seveso e Cesano Maderno. Queste misure, pensate per minimizzare il rischio di esposizione ai contaminanti residui, assicurano che tutte le operazioni di scavo o edilizia rispettino standard di sicurezza ambientale.
In risposta ad alcune affermazioni ricevute, Del Pero precisa: “Bisognerebbe conoscere l'argomento di cui si vuole parlare, ma questo l’ho già detto, sebbene sembri essere stato ignorato. Ho risposto a un commento cercando di spiegare che, grazie a Insieme in Rete (nonostante alcuni ne rifiutino la storia), nel 2012 ARPA ha ripreso in esame il problema della diossina, ricordando ai Comuni l'importanza di prestare attenzione ai rischi legati agli scavi nelle aree contaminate. Di conseguenza, sono state adottate norme tecniche nei piani regolatori di Desio e successivamente di Seveso e Cesano, che richiedono tuttora l'analisi della diossina per tutti gli scavi nell'ex Zona B.”
Del Pero ribadisce inoltre che, contrariamente a quanto affermato da alcuni, “le bonifiche non sono legate solo al progetto autostradale della Pedemontana.” Invita inoltre le persone che hanno inviato i commenti a prendere coscienza dell'importanza di queste norme e del contesto storico che ne ha richiesto l'applicazione, sottolineando come chi nega l'efficacia o la necessità di tali interventi spesso non abbia una conoscenza approfondita della questione: “In un’altra risposta, ho già ricordato che questa procedura è in vigore dal 2013 (grazie al nostro impegno: io, te e gli amici di Insieme in Rete) e prosegue, nonostante alcuni, senza essersi realmente informati, continuino a negarne l'evidenza.”
Immagine tratta da Sapere n. 848 del 1982 |
A integrare le indicazioni fornite da Del Pero, aggiungiamo alcuni dettagli sulle procedure per gli interventi edilizi nella Zona B, riportate nella VAS (Valutazione Ambientale Strategica) del Comune di Seveso.
Dalla VAS emerge una regolamentazione rigorosa per tutti gli interventi edilizi nelle zone colpite dalla contaminazione di diossina TCDD. Le principali fasi previste per chi desidera costruire o modificare edifici in Zona B sono le seguenti:
- Analisi ambientale preventiva: Prima di qualsiasi intervento edilizio, è obbligatorio svolgere un'analisi approfondita del suolo e del sottosuolo per verificare la presenza di contaminanti. Questa analisi serve a determinare se le concentrazioni di diossina o altri inquinanti sono al di sotto della soglia di sicurezza, nota come Concentrazione Soglia di Contaminazione (CSC), per l'uso previsto dell'area.
- Presentazione del progetto alle autorità: Il progetto deve essere sottoposto al Comune e all'ARPA per l'approvazione. Gli enti preposti valutano il piano di indagine e garantiscono che le operazioni si svolgano in conformità con le normative ambientali.
- Verifica e certificazione finale: A lavori conclusi, il direttore dei lavori deve redigere una relazione finale, da approvare da parte del Comune e dell'ARPA, che certifichi la compatibilità dell'area con l'uso previsto. Se le concentrazioni di contaminanti risultano superiori alla CSC, è necessario avviare un processo di bonifica specifico secondo la normativa regionale e nazionale.
- Gestione terre e rocce da scavo: Ogni intervento in Zona B che prevede movimentazione di terre deve includere un piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo, soggetto a valutazione e approvazione da parte dell'ARPA. Questo passaggio è essenziale per evitare una nuova diffusione di contaminanti.
- Norme estese per le ex Zone A e B: Le normative specifiche per diossine e furani (secondo il DM 27/10/2010) si applicano a tutte le aree ricadenti nelle ex Zone A e B, rendendo obbligatorio il rispetto delle soglie di contaminazione per questi composti e, ove necessario, l'attivazione delle procedure di bonifica.
Queste procedure sono essenziali non solo per proteggere la salute pubblica, ma anche per salvaguardare l'ambiente. L'intervento tempestivo e la collaborazione tra associazioni di Insieme in Rete, le autorità locali e ARPA hanno permesso di stabilire regolamentazioni che fungono da barriera contro ulteriori rischi, garantendo un monitoraggio continuo e prevenendo la dispersione di contaminanti.