lunedì 18 novembre 2024

Una domenica tra arte, natura e storia: l'escursione "Le Brianze" da Mariano Comense a Meda

L'interno della Chiesa di San Vittore a Meda

Domenica 17 novembre 2024, la passeggiata di "Le Brianze", organizzata da Gianni Casiraghi per l’Arci di Macherio, ha offerto ai partecipanti un viaggio unico tra storia, arte e natura nei territori di Mariano Comense e Meda. Questa iniziativa, che unisce cultura e scoperta del territorio, ha confermato quanto "Le Brianze" siano una terra ricca di tesori da esplorare.

Il Battistero di San Giocanni Battista a Mariano Comense

La giornata è iniziata con la visita al Battistero di San Giovanni Battista, accanto alla chiesa prepositurale di Santo Stefano. A fare gli onori di casa è stato Gabriele Trezzi, dell’associazione Amici della Cultura di Mariano Comense, che ha illustrato la rilevanza storica e artistica di questo antico edificio.

Foto degli scavi eseguiti nel Battistero durante il restauro

Costruito intorno al 1025, il battistero è un esempio unico di architettura romanica. Con la sua pianta quadrilobata e la cupola ottagonale, rappresentava un’innovazione per l’epoca. Nonostante le trasformazioni subite nei secoli XVIII e XX, i restauri degli anni ’50 hanno restituito parte della sua bellezza originaria, rivelando decorazioni semplici ma significative. Gli scavi archeologici hanno evidenziato tre fasi costruttive principali, dall’epoca tardo-romana al periodo romanico, testimonianza del passaggio dal paganesimo al cristianesimo.

Mariano Comense, piazza Roma, davanti al Palazzo del Broletto

Proseguendo, i partecipanti hanno raggiunto Piazza Roma, il cuore dell’antico borgo di Mariano Comense. Qui, l’architetto Andrea Anzani, presidente del GRAL Museo Civico "Carlo Verri" di Biassono, ha raccontato la storia dell’ex Broletto, noto come Palatium Communis. Risalente al XIII secolo, l’edificio era il centro della vita pubblica medievale e ospitava il Consiglio dei Capifamiglia.

Con la pettorina gialla Tiziano Grassi, Presidente del Comitato Parco Groane Brughiera

Lasciato il centro urbano, il gruppo si è immerso, accompagnato dai volontari del Comitato Parco Regionale Groane Brughiera, nei suggestivi sentieri dell'area naturale. Tra campi e boschi, la comitiva è giunta alla Cascina Mordina, esempio di architettura rurale lombarda attualmente in fase di restauro.

Laghetto della Mordina. La lapide del 1853

Al Laghetto della Mordina, Tiziano Grassi, presidente del Comitato, ha spiegato l’origine di questo specchio d’acqua, realizzato nell’Ottocento per scopi agricoli. La lapide del 1853, dedicata a Giuseppe Brenna, il fattore che ne promosse la costruzione, è stata recuperata e ora arricchisce l’area picnic adiacente al laghetto.

Cesare Borgonovo

Proseguendo lungo il percorso, Cesare Borgonovo ha illustrato il lavoro delle Guardie Ecologiche Volontarie (GEV) del parco, soffermandosi in particolare sul censimento degli scoiattoli, svolto in collaborazione con l’Università di Torino. Il gruppo ha poi raggiunto la Zoca dei Pirutit, un laghetto di origine artificiale creato in quella che un tempo era una cava di argilla.

Piazza Vittorio Veneto

La giornata si è conclusa a Meda, dove il gruppo è stato accolto dagli Amici dell’Arte e dalla Pro Loco Promeda. Per gli Amici dell’Arte di Meda, la presidente Cecilia Cattaneo ha dato il benvenuto, mentre la visita guidata alla Chiesa di San Vittore è stata curata dalla professoressa Giusy Napolitano.

L'interno della Chiesa di San Vittore

La Chiesa di San Vittore, costruita a partire dal 1520, è un gioiello rinascimentale noto per le decorazioni attribuite alla scuola leonardesca, tanto da essere soprannominata la "Cappella Sistina" della Brianza. Progettata con una doppia navata per separare gli spazi delle monache da quelli dei fedeli, la chiesa ospita un ciclo di affreschi attribuiti a Bernardino Luini e ai suoi figli, realizzati tra il 1520 e il 1525. Parte di un antico monastero benedettino fondato intorno all’830 e visitato dall’imperatore Enrico VI nel 1194, la chiesa venne rinnovata nel XVII secolo dalla badessa Prassede Lodi, che commissionò un altare maggiore con una pala di Giovan Battista Crespi, detto il Cerano.

Villa Antona Traversa

Dopo la soppressione napoleonica del monastero nel 1798, l’architetto Leopoldo Pollack trasformò il complesso in una villa di delizia – oggi proprietà della famiglia Antona Traversi – mantenendo intatta solo la chiesa. Oggi, San Vittore conserva affreschi che adornano la navata, raffiguranti santi e motivi ornamentali attribuiti alla bottega di Luini.

Luigi Tagliabue mentre accompagna i visitatori

La visita è proseguita con la scoperta di Villa Traversi e Piazza Vittorio Veneto, accompagnati da Luigi Tagliabue del direttivo della Pro Loco Promeda. La passeggiata si è conclusa con una tappa al Santuario del Santo Crocifisso, guidata da Franco Colombo, sempre della Pro Loco.

Franco Colombo all'interno della Chiesa del Santo Crocifisso

Il santuario, le cui origini risalgono all’XI secolo con la Chiesa di Santa Maria Nascente, è noto per le decorazioni di Luigi Morgari e le statue dei santi fondatori di Meda, Aimo e Vermondo. Un evento prodigioso avvenuto nel 1813, in cui un fulmine attraversò l’edificio senza causare feriti, ha accresciuto la fama del luogo come centro di culto del Santo Crocifisso.

La facciata della Chiesa di San Vittore

Questa passeggiata, ricca di storia, natura e cultura, ha regalato ai partecipanti un’esperienza indimenticabile. La Brianza si conferma una terra dai mille volti, capace di sorprendere e incantare chiunque voglia esplorarla. Un appuntamento imperdibile per chi ama il connubio tra passato e presente, tra uomo e paesaggio.


Foto di Gianni Casiraghi e Zeno Celotto

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