di Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”La Comunità Montana del Triangolo Lariano ha in progetto alcuni interventi di ‘regimazione fluviale’ sul fiume Lambro
[*], in particolare nel tratto compreso tra Canzo, Castelmarte e Caslino d’Erba, usufruendo dei fondi regionali per un importo totale di €. 600.000. I lavori consistono nello specifico nella ‘rimozione depositi di materiale in alveo del fiume Lambro in alcuni tratti nei Comuni di Canzo, Caslino d’Erba e Castelmarte’, nello ‘sfalcio e taglio piante in alveo con rimozione di materiale depositatosi sino alla quota attuale di scorrimento’ e nel ‘posizionamento dei massi ciclopici per mantenere la variabilità morfologica del corso d’acqua’, oltre ad altri interventi.
Il Lambro, nel tratto da Canzo a Caslino d’Erba, avrebbe bisogno sì di una moderata manutenzione del verde, ma la vera priorità è la rinaturalizzazione delle sponde. Infatti occorre andare a vedere quelle che sono le vere cause che hanno portato a questa situazione di potenziale rischio idraulico, con detriti e vegetazione presenti nell’alveo del fiume. Paradossalmente questa condizione è stata creata in conseguenza dei lavori di ‘riqualificazione fluviale’, realizzati nei primi anni ’90 – che noi avevamo pesantemente contestato – e che, secondo il Magistrato del Po, avrebbero dovuto contenere proprio il rischio idraulico. Le opere realizzate 30 anni fa proprio sul tratto del Lambro tra Canzo e Castelmarte, hanno trasformato il fiume in un canale raddrizzato che, in caso di forti piogge, aumenta la velocità di scorrimento alle acque, peggiorando gli effetti delle piene. Tali lavori hanno cancellato il corso naturale del Lambro, attraverso la lastrificazione delle sponde e del letto del fiume, lasciando la parte centrale a ‘schiena d’asino’ su cui, con le magre, è cresciuta la vegetazione. Evidenziamo quindi, anzitutto, il forte impatto ecologico che l'intervento ha comportato, con in più l’aggravante di aver aumentato il ‘rischio idraulico’ in caso di forti piogge, visto che gli interventi previsti dalla Comunità Montana riguardano la sicurezza civile. Bisogna quindi evitare altri interventi simili a quelli realizzati 30 anni fa a Castelmarte o addirittura l’anno scorso a Lasnigo, che hanno trasformato un tratto naturale del Lambro in un canale artificiale, sempre col pretesto della sicurezza!
Quello che occorre ora è invece un cambio di approccio sui fiumi. Bisogna procedere con la rinaturalizzazione degli argini che in passato sono stati cementificati. Non a caso proprio sul tratto di Lambro tra Canzo e Castelmarte, Ersaf Lombardia nel 2019 ha sviluppato un progetto di rinaturalizzazione, con cui si vorrebbe proprio ripristinare l’alveo naturale del fiume, togliendo il cemento, ricavando in più lo spazio per le eventuali e prevedibili esondazioni. Questo anche allo scopo di contenere i pericoli per gli edifici vicini al fiume – che, purtroppo, restano sempre a rischio –, evitando soprattutto ogni e futura edificazione nei pressi del fiume stesso, come nel caso del nuovo, ennesimo, supermercato a Castelmarte, che abbiamo contestato.
Per concludere, una corretta, moderata, manutenzione del verde lungo il Lambro ci può anche stare, ma bisogna anzitutto cambiare l’approccio sui corsi d’acqua, i cui alvei naturali non vanno mai violati, mentre i tratti artificializzati vanno rinaturalizzati. Occorre quindi prioritariamente vietare ulteriori cementificazioni dei fiumi (canalizzazioni, modifiche degli argini, consolidamenti, rettifiche e quant’altro, che vanno sotto il nome di ‘riqualificazione fluviale’), che andrebbero ad aumentare esponenzialmente gli effetti ambientali e il rischio idrogeologico, come succede sempre più spesso anche come conseguenza del riscaldamento globale.
[*] - Lavori previsti dalla Comunità Montana Triangolo Lariano (tot. €. 600.000, finanziati da Regione Lombardia) :
CARATTERISTICHE DEL LAVORO RICHIESTO
Le lavorazioni oggetto del presente avviso sono relative ad opere di manutenzione inerenti alcune porzioni di Fiume Lambro insistente nei Comuni di Canzo, Caslino d’Erba, Castelmarte e Erba, e si possono così riassumere:
- rimozione depositi di materiale in alveo del Fiume Lambro in alcuni tratti nei Comuni di Canzo, Caslino d’Erba e Castelmarte;
- intervento di stabilizzazione dell’erosione spondale in Loc. Lambrone in Comune di Erba;
- sfalcio e taglio piante in alveo con rimozione di materiale depositatosi sino alla quota attuale di scorrimento;
- posizionamento dei massi ciclopici per mantenere la variabilità morfologica del corso d’acqua.