mercoledì 9 aprile 2025
Presentazione del libro: “La Fontana del Guercio, a cinquant’anni dal recupero”
📅 Martedì 15 aprile 2025
🕘 Ore 21.00
📍 Auditorium del Centro Parco Polveriera, via della Polveriera 2, Solaro (sede del Parco delle Groane)
Un appuntamento per riscoprire uno dei luoghi più affascinanti e delicati del Parco delle Groane: la Fontana del Guercio, oggi Riserva Naturale, ma cinquant’anni fa solo una discarica abbandonata.
Durante la serata sarà presentato il libro “La Fontana del Guercio: a cinquant’anni dal recupero”, frutto del lavoro di ricerca e memoria di Tiziano Casartelli e Luigi Tagliabue, che saranno presenti. Modererà l'incontro Cristiano Colombo, Presidente dell'Associazione Museo della Brianza nel Novecento.
Il volume racconta, con fotografie d’epoca, documenti storici e testimonianze autentiche, l’avventura di un gruppo di volontari che nell’estate del 1974 riuscì a trasformare un’area degradata in un’oasi di natura, grazie all’impegno degli “Amìs de la Funtana”.
Durante la presentazione sarà proiettato anche un video realizzato dal gruppo stesso, che ripercorre le tappe di questa rinascita ambientale e comunitaria.
Ingresso libero e aperto a tutti.
martedì 8 aprile 2025
Il Meredo, per noi casa e rifugio
Abbiamo ricevuto da Massimiliano Morelli, residente nel Meredo di Seregno, alcune fotografie accompagnate da un testo poetico che pubblichiamo con piacere.
Il Meredo
per noi casa e rifugio.
Tesoro di emozioni che in uno splendido giorno di primavera diventano certezza e conforto per i momenti meno sereni.
In questa primavera rinnovata sensazioni proibite rincorrono
emozioni possibili.
Una magica essenza
condisce piacevoli brezze.
Meredo,
fragile tesoro,
di azzurro intenso espande i suoi orizzonti,
di calore avvolge
occhi e anima.
Qui ti aspetto amore mio,
nel rifugio ritrovato,
nella natura alleata,
nella “terra di nessuno”
Patria del nostro amare.
Sarà certezza,
giardino perenne nel proprio cuore.
Sarà ricordo, conforto
nel buio di un giorno di gelo.
Pedemontana: ruspe a Bovisio Masciago e incontro pubblico sulla bonifica da diossina a Meda
"Le ruspe sono arrivate a Bovisio Masciago, precisamente in via Desio, dove sono ufficialmente partiti i lavori legati alla realizzazione dell’autostrada Pedemontana. L’area è stata destinata a deposito temporaneo dei terreni di scavo per le tratte B2 e C, con un tempo di lavorazione previsto di 987 giorni."
La notizia, resa pubblica dalla lista civica Altra Bovisio Masciago, ha riacceso il dibattito sulla gestione delle informazioni e sulla trasparenza da parte dell’amministrazione comunale. "L’avevamo detto da tempo, anche se qualcuno della precedente amministrazione Sartori lo aveva negato", scrivono i rappresentanti della lista. E proseguono criticando l’attuale amministrazione di centrodestra per il silenzio mantenuto sull’avvio dei lavori: "Nemmeno a cantieri aperti, ha informato di lavori e tempi previsti."
A preoccupare i cittadini e le associazioni non è solo l'impatto visivo o urbanistico dell'opera, ma soprattutto le implicazioni ambientali, in particolare per quanto riguarda la bonifica dei terreni contaminati da diossina lungo la tratta B2 della Pedemontana.
Per questo motivo, il prossimo 16 aprile 2025 alle ore 21.00 presso la sala civica Radio in vicolo Comunale a Meda, si terrà un incontro pubblico organizzato da una rete di gruppi e associazioni locali (Sinistra e Ambiente – Impulsi, Legambiente Circolo Laura Conti di Seveso, Seveso Futura, Passione Civica per Cesano, Cittadini per Lentate, Altra Bovisio e il Comitato Ambiente Bovisio). L’obiettivo dell’assemblea è fare il punto sulla bonifica, riportando le istanze e le richieste presentate al Tavolo Permanente sui Lavori di Bonifica da Diossina, che si riunirà lo stesso giorno nel pomeriggio.
“Cercheremo di riportare i contenuti esplicitati al Tavolo anche nel nostro incontro pubblico”, dichiarano gli organizzatori. “Come sempre, il nostro agire evita annunci improvvidi, superficiali e imprecisi, cercando invece di dare informazioni complete e dettagliate frutto di un faticoso ma serio lavoro.”
Nel corso degli ultimi mesi, il Tavolo Permanente - composto da enti, tecnici e rappresentanti delle associazioni - ha sollevato diverse criticità. Tra queste:
- la mancanza di monitoraggio atmosferico in tempo reale,
- l’assenza di ARPA durante la caratterizzazione dei terreni contaminati,
- l’adozione di limiti meno stringenti per le diossine in atmosfera (150 fg/m³ secondo la normativa tedesca, contro i 40 fg/m³ raccomandati dall’Istituto Superiore di Sanità).
Le associazioni hanno inoltre ottenuto, dopo varie richieste:
- il Piano di Monitoraggio Polveri e Diossine,
- i dati di monitoraggio “ante operam”,
- l’incarico a un’impresa certificata per l’analisi su matrice suolo,
e avanzato numerose richieste di aggiornamento sugli scavi, sulla sicurezza dei cantieri e sulle misure di prevenzione per la popolazione residente.
“È fondamentale che le informazioni tornino ad essere patrimonio della cittadinanza,” affermano le realtà coinvolte. “Noi lo stiamo facendo.”
L’assemblea del 16 aprile rappresenterà dunque un’importante occasione di confronto e aggiornamento, in un momento in cui i cantieri sono ormai una realtà visibile e concreta sul territorio. Sono stati invitati anche i sindaci dei Comuni interessati dalla tratta B2.
lunedì 7 aprile 2025
Una minaccia verde nella Riserva Naturale della Fontana del Guercio: scoperta la presenza del Poligono del Giappone
Durante una tranquilla escursione domenicale nella Riserva Naturale della Fontana del Guercio, ci siamo imbattuti in una scoperta allarmante. Lungo il sentiero che si dirama da quello principale e conduce al fontanile del Capun, abbiamo notato la presenza di una pianta tanto elegante quanto pericolosa: il Poligono del Giappone (Reynoutria japonica Houtt.).
Questa specie, originaria dell’Asia Orientale e appartenente alla famiglia delle Poligonacee, è tristemente famosa per essere una delle cento specie invasive più dannose al mondo. Introdotta in Europa a scopo ornamentale nella seconda metà dell’Ottocento, si è rapidamente diffusa, colonizzando ampie aree del Nord Italia.
La sua crescita aggressiva comporta gravi conseguenze ambientali: può accelerare l’erosione del suolo, minacciare la stabilità degli argini fluviali e, in contesti urbani, danneggiare strutture come muri e pavimentazioni a causa dei suoi rizomi fortemente invasivi. Una volta insediata, è estremamente difficile da eradicare, e le strategie per contrastarla variano a seconda che si voglia contenerla o eliminarla del tutto.
In Europa, fortunatamente, la pianta è presente solo nella sua forma femminile, il che impedisce la riproduzione tramite seme. Tuttavia, la sua capacità di propagarsi per via vegetativa - anche a partire da frammenti di rizoma lunghi appena un centimetro e pesanti meno di un grammo - la rende ugualmente pericolosa. I movimenti di terra ne favoriscono la diffusione: basta che del terreno contaminato venga spostato per dare inizio a una nuova colonizzazione. Nei corsi d’acqua, invece, è la corrente a trasportarne i frammenti per chilometri.
Un’altra insidia sta nel taglio: se effettuato senza conoscenza, può inavvertitamente favorirne la diffusione anziché limitarla.
Il Poligono del Giappone predilige le aree umide, in particolare le sponde dei corsi d’acqua, dove si diffonde velocemente, soffocando la vegetazione autoctona. Questo comporta una pericolosa semplificazione dell’ecosistema, con la conseguente riduzione della biodiversità locale.
La scoperta della sua presenza nella riserva è un campanello d’allarme: sarà fondamentale monitorare l’area e intervenire tempestivamente per evitare che questa specie aliena comprometta l’equilibrio naturale di uno dei polmoni verdi del nostro territorio.
Mariano Comense celebra il millenario del Battistero di San Giovanni Battista
Nel 2025 ricorre un anniversario di straordinaria importanza per la città di Mariano Comense: i mille anni del Battistero di San Giovanni Battista, edificio romanico risalente al 1025. Per celebrare questo traguardo storico, la Comunità Pastorale San Francesco d’Assisi e la Città di Mariano Comense hanno organizzato una serie di eventi che si terranno nei mesi di aprile e maggio.
Il calendario delle celebrazioni si apre martedì 22 aprile alle ore 21:00 con una solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da Sua Eccellenza Monsignor Mario Delpini, Arcivescovo di Milano. Un momento spirituale e comunitario di grande rilievo che darà ufficialmente avvio alle iniziative commemorative.
Dal 17 al 24 aprile sarà allestita una mostra all’interno dello spazio espositivo "La Bottega", dedicata a valorizzare il patrimonio artistico e culturale locale. Un’occasione per ripercorrere la storia millenaria del battistero e del suo contesto urbano e religioso.
Domenica 4 maggio, doppio appuntamento con la storia e l’arte: alle ore 15:00 e alle 16:30 si terranno visite guidate al Battistero romanico e al complesso della Chiesa di Santo Stefano. Le visite offriranno un approfondimento sulla struttura architettonica e sulla rilevanza storica dei due luoghi simbolo della città. La partecipazione è gratuita, ma è richiesta la prenotazione tramite la Segreteria della Comunità Pastorale.
Infine, martedì 20 maggio alle ore 20:45, presso la Chiesa di Santo Stefano, si svolgerà una conferenza dal titolo “Le indagini archeologiche eseguite nell’anno 2000”, con l’intervento dell’archeologo Paul Blockley, direttore degli scavi, e del professor Marco Sannazaro, docente di Archeologia Cristiana e Medievale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. L’incontro offrirà uno sguardo approfondito sulle scoperte archeologiche che hanno interessato l’area e sulle antiche capselle paleocristiane rinvenute a Mariano Comense.
La meraviglia dei ciliegi in fiore al Parco del Meredo
di Raffaella Leveni
Questi alberi, lungo il vialetto, forse si salveranno dalla furia distruttrice di Pedemontana. Altri, più vicini al confine con Meda, verranno sacrificati, e non c'è compensazione che tenga: occorreranno anni prima che l'ambiente naturale possa essere ricostituito.
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Tra i rami si intravede un colombaccio |
È doveroso salvaguardare questo parco, polmone verde rilassante e vivificante, all'interno di una Brianza sempre più inquinata e soffocata dal cemento.
La speranza è che venga mantenuto nella sua naturalità.
venerdì 4 aprile 2025
Lissone: prosegue la raccolta firme per dire basta al consumo di suolo
Continua a Lissone l'iniziativa del Comitato in Difesa del Territorio, impegnato nella raccolta firme per chiedere l'introduzione della clausola "zero consumo di suolo" nel prossimo Piano di Governo del Territorio (PGT). L'obiettivo del comitato è preservare il verde cittadino e contrastare la cementificazione indiscriminata, un tema sempre più sentito dalla comunità locale.
Giacomo Mosca, tra i promotori dell'iniziativa, ha annunciato un nuovo appuntamento per la raccolta firme: "Domani pomeriggio - 5 aprile - saremo ancora a Lissone in Piazza Libertà per la raccolta firme BASTA CEMENTO. Ad oggi, hanno già firmato 1.300 lissonesi. Facciamo conoscere questa iniziativa e veniteci a trovare, è una buona occasione per conoscerci e confrontarci in vista delle prossime iniziative".
Anche Luigi De Vincentis ha sottolineato l'importanza di questi momenti di incontro, evidenziando come spesso i simpatizzanti del Comitato interagiscano solo virtualmente: "Molti intervengono o semplicemente seguono la chat del nostro Comitato, senza che ci si sia visti o conosciuti di persona. Questi banchetti, insieme a manifestazioni, assemblee e presidi, sono occasioni per farlo. Vi aspettiamo".
L'iniziativa sta raccogliendo un significativo consenso tra i cittadini, dimostrando quanto il tema del consumo di suolo sia sentito dai lissonesi. Il Comitato invita tutti i cittadini interessati a partecipare attivamente e a firmare la petizione per contribuire alla tutela del territorio.
«Siamo ormai 1.350» - ha comunicato con soddisfazione Giacomo Mosca - «Chiediamo che nel prossimo PGT (Piano di Governo del Territorio) venga inserita la clausola zero consumo di suolo.»