venerdì 22 novembre 2024

Lettera al Blog Brianza Centrale: Pedemontana, capre, diossine e la Luna



Caro Blog Brianza Centrale,

scrivo come semplice lettore e cittadino della Brianza, colpito da un dibattito che ho seguito sui social. Oggi, scorrendo una pagina Facebook dedicata a questioni ambientali, ho notato il commento di Gianni Del Pero, supervisore per conto del WWF della bonifica legata alla Pedemontana. Rispondeva al manifesto dei comitati No Pedemontana, che recitava: "Se non è a rischio zero, non è bonifica."

Del Pero ha risposto con due strofe che mi hanno fatto riflettere, e anche sorridere:

    "La capra ha quattro arti / Dario ha quattro arti / Dario è una capra."
    "La diossina ha inquinato / Si bonifica dalla diossina / La bonifica è inquinante."

Ma mentre ridevo, mi sono chiesto: sta guardando il dito al posto della Luna?

Lo slogan dei comitati No Pedemontana, a prima vista, può sembrare eccessivo: "Se non è a rischio zero, non è bonifica." Ovviamente sappiamo tutti che il rischio zero non esiste. Eppure il messaggio non è così ingenuo come sembra.

I comitati non stanno chiedendo l’impossibile, ma vogliono farci notare che la bonifica non è un’operazione neutra: viene fatta solo perché si vuole costruire Pedemontana. Se l’autostrada non si costruisse, non ci sarebbe bisogno della bonifica, e quindi nemmeno dei rischi che questa comporta.

In altre parole, il vero messaggio è: fermiamo Pedemontana e ci risparmiamo sia l’opera inutile, sia i rischi della bonifica. Lo slogan è provocatorio per attirare l’attenzione, ma la riflessione che sottende è molto seria.

Gianni Del Pero ha risposto con la sua ironia, evidenziando una verità tecnica innegabile: ogni processo di bonifica comporta rischi. È impossibile bonificare senza produrre un minimo impatto. E su questo ha ragione: è giusto ricordare che anche la soluzione a un problema ambientale può avere effetti collaterali.

Tuttavia, il punto principale del manifesto non era negare questa realtà. I comitati stavano parlando d’altro: la bonifica è necessaria solo perché si vuole costruire Pedemontana. Del Pero sembra soffermarsi sull’apparente ingenuità dello slogan, ma così facendo rischia di ignorare il cuore della questione: è giusto assumersi il rischio di una bonifica per un’opera che molti considerano inutile e dannosa?

Se i comitati stanno puntando alla Luna (fermare Pedemontana per evitare tutto ciò), Del Pero rischia di concentrarsi sul dito (la difficoltà di raggiungere il rischio zero).

Dietro tutto questo scambio di battute c’è la vera questione: ha senso costruire Pedemontana? I comitati la vedono come un’opera inutile, dispendiosa e ad alto impatto ambientale, e considerano la bonifica solo una conseguenza di questa scelta sbagliata.

Chi difende Pedemontana potrebbe invece rispondere che la bonifica è necessaria a prescindere, autostrada o no, perché il territorio contaminato deve essere ripulito. Ma se fosse così, perché non si è agito prima? La bonifica è partita solo ora, perché l’autostrada rende necessario intervenire. E questo alimenta il dubbio dei comitati: è davvero per il bene del territorio o per giustificare un’opera controversa?

Le strofe di Del Pero ci ricordano una verità importante: non esistono interventi a impatto zero. Ogni scelta comporta dei rischi. Ma è altrettanto vero che i rischi possono essere evitati evitando l’opera che li rende necessari.

In questo caso, il vero punto di scontro è Pedemontana. I comitati sostengono che si tratti di un’opera inutile, e che evitare di costruirla significherebbe eliminare anche il rischio della bonifica. Del Pero, invece, sembra più concentrato sul processo tecnico della bonifica, ma rischia così di ignorare il problema di fondo: siamo sicuri che Pedemontana valga tutto questo?

Da semplice lettore, non ho tutte le risposte. Ma questo scambio mi ha fatto riflettere su quanto sia importante andare oltre le parole e cercare di capire il contesto. Tra capre, diossine e rischi residui, è chiaro che ci troviamo davanti a una questione complessa.

E allora, caro Blog Brianza Centrale, mi chiedo e vi chiedo: dove sta davvero la Luna in questa vicenda?

Un saluto,
Un anonimo lettore

giovedì 21 novembre 2024

Pedemontana: gli ambientalisti e le liste civiche della tratta B2 intensificano l’impegno su bonifica da diossina e salvaguardia del Bosco delle Querce

Lo svincolo di Meda in prossimità del Bosco delle Querce

I gruppi ambientalisti e le liste civiche - Sinistra e Ambiente-Impulsi di Meda, Legambiente Circolo Laura Conti di Seveso, Seveso Futura, Passione Civica per Cesano Maderno, Altra Bovisio Masciago, Comitato Ambiente Bovisio Masciago e Cittadini per Lentate - che operano lungo la tratta B2 dell’Autostrada Pedemontana confermano il loro impegno nel monitoraggio e nella tutela ambientale. Partecipanti attivi al Tavolo Permanente sulla bonifica da diossina, queste realtà ribadiscono il loro ruolo come vigilanti attenti sulle operazioni in corso, andando oltre il semplice ruolo di comunicatori.

Dopo l’incontro pubblico del 18 ottobre 2024, molto partecipato e ricco di interventi, le associazioni hanno inviato una nota ufficiale alla società Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) e agli altri membri del Tavolo Permanente. La richiesta è chiara: convocare una nuova sessione per aggiornare i partecipanti sullo stato della bonifica da diossina e discutere le prossime attività. Nello stesso documento, si sollecita anche un confronto specifico sull’istanza di trasformazione d’uso del Bosco delle Querce, che prevede il disboscamento di due ettari per far spazio ai cantieri.

Durante l’incontro pubblico, gli ambientalisti hanno spiegato nei dettagli le operazioni previste per la rimozione del terreno contaminato dai lotti interessati. È stato evidenziato come la tutela ambientale e la salute pubblica debbano essere priorità assolute. Tuttavia, il confronto con l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA) ha mostrato alcune difficoltà: l’ente ha rifiutato di intensificare il proprio coinvolgimento nella fase di caratterizzazione in banco dei terreni contaminati, ritenendo tale attività non prevista dalla normativa e incompatibile con i suoi compiti istituzionali. Nonostante ciò, il Coordinamento punta a rilanciare la richiesta per un maggiore coinvolgimento di ARPA.

Uno dei temi più sentiti riguarda lo sbancamento e disboscamento di due ettari del Bosco delle Querce, un’area simbolo della riparazione ambientale seguita al disastro diossina dell’ICMESA nel 1976. Questa foresta, che ha contribuito alla bonifica del territorio e rappresenta un patrimonio naturale e storico, rischia di essere compromessa per lasciare spazio all’infrastruttura autostradale. Durante il Consiglio Comunale di Seveso del 29 ottobre 2024, sono emerse preoccupazioni e dubbi, soprattutto per la mancanza di informazioni precise. Si stima che saranno abbattuti circa 3.000 alberi, ma non è ancora noto il piano logistico e operativo per i lavori, né l’utilizzo dei fondi di compensazione ambientale già destinati ai Comuni di Meda e Seveso.

Un ulteriore punto cruciale riguarda le compensazioni ambientali legate alla tratta B2. Le associazioni chiedono ai sindaci di lavorare in modo coordinato per massimizzare i benefici per il territorio e rispettare il masterplan originale. Alcuni Comuni, come Cesano Maderno, hanno già avanzato richieste mirate, mentre altri, come Meda e Lentate, hanno scelto di negoziare accordi singoli per ottenere anticipi sui fondi.

Il Coordinamento degli ambientalisti si pone obiettivi chiari:

  • Monitorare le compensazioni forestali: chiedendo incontri con i Sindaci di Seveso e Meda per verificare l’uso dei fondi di compensazione e garantire che restino destinati a interventi ambientali.
  • Intensificare il dialogo con ARPA: affinché intervenga attivamente nella caratterizzazione dei terreni contaminati e non solo nella fase di collaudo.
  • Convocare un nuovo Tavolo Permanente: per aggiornare sullo stato della bonifica e dei lavori, garantendo trasparenza e partecipazione.

Un appello all’unità

Le associazioni firmatarie, Sinistra e Ambiente-Impulsi di Meda, Legambiente Circolo Laura Conti di Seveso, Seveso Futura, Passione Civica per Cesano Maderno, Altra Bovisio Masciago, Comitato Ambiente Bovisio Masciago e Cittadini per Lentate, ribadiscono la necessità di una mobilitazione collettiva, oltre i confini comunali e le appartenenze politiche. Solo attraverso una collaborazione attiva e responsabile sarà possibile tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini, contrastando un’opera giudicata “impattante, inutile e dispendiosa”.

La lotta prosegue con trasparenza e impegno, per difendere il territorio e sensibilizzare le comunità locali sui rischi e le sfide legate al progetto Pedemontana.

DOCUMENTO

Testo della richiesta inviata il 19/11/2024 a: Direzione Generale soc. Autostrada Pedemontana Lombarda, ARPA LOMBARDIA Dipartimenti di Milano e Monza U.O.C Bonifiche e Attività Estrattive, Regione Lombardia Direzione Generale Ambiente, Direzione Tecnica Pedemontana, Pedelombarda Nuova, Coordinatore Sindaci Tratta B2

Oggetto: Aggiornamento sui lavori di bonifica con richiesta di nuova convocazione del Tavolo Permanente e richiesta di incontro sul disboscamento di 2 ettari del Parco Naturale Regionale del Bosco delle Querce

1) BONIFICA DA DIOSSINA
 

Sono trascorsi 4 mesi dall’ultimo incontro, tenutosi il 9/7/2024, del Tavolo Permanente sui lavori di bonifica da diossina lungo la tratta B2 di Pedemontana e come gruppi partecipanti, in questi mesi abbiamo riportato alla cittadinanza un’informazione dettagliata su quanto è stato illustrato in quell’assise e sui successivi chiarimenti integrativi sia a mezzo dei nostri blog sia con un incontro pubblico molto partecipato che si è tenuto il 18/10/2024 a Seveso.
Il nostro ruolo, che non è di mera comunicazione, contempla la diffusione delle informazioni sui contenuti della bonifica e sulla nostra attività, comprensiva anche delle nostre considerazioni e delle interlocuzioni intercorse con i partecipanti al Tavolo Permanente.
A fare da trama centrale di questo sforzo informativo sono quindi anche le nostre valutazioni di merito su quelli che continuiamo a ritenere punti critici del Piano di Bonifica, rendendo edotta la popolazione sulla nostra richiesta ad ARPA, purtroppo al momento non accolta, in merito ad una sua partecipazione con funzione di controllo e contradditorio sulle analisi chimiche durante la fase di caratterizzazione in banco, propedeutica alla classificazione e al conferimento delle terre contaminate verso i siti di smaltimento individuati.
Durante il Consiglio Comunale di Seveso del 29/10/2024, più volte sollecitato dai gruppi locali, i tecnici di Pedemontana e Pedelombarda Nuova hanno illustrato pubblicamente quanto già esplicitato in sede di Tavolo Permanente, con alcuni aggiornamenti, peraltro non esaustivi, sugli interventi nel frattempo maturati.
Al proposito, serve evidenziare che al momento, oltre a una verifica visiva esterna sulle attività nei lotti 3A e 6 di Cesano Maderno, non abbiamo dettagli su come stia procedendo l’attività che dovrebbe, a questo punto, terminata la predisposizione del cantiere, prevedere la partenza del monitoraggio in corso d’opera con i campionatori di PM2.5, PM10 e diossine delle “Stazione ricettori” e l’inizio della caratterizzazione in banco.
Reputiamo al proposito che si debba definire la possibilità di accesso e conoscenza dei dati dei campionatori della qualità dell’aria e delle analisi della caratterizzazione in banco con associata classificazione del rifiuto e il connesso conferimento in discarica.
Non sono peraltro formalizzati o dichiarati con date temporali gli avvii delle attività negli altri lotti di bonifica.
Riteniamo pertanto utile ed opportuno aggiornare tutti, e siamo dunque a richiedere di convocare quanto prima un nuovo incontro del Tavolo Permanente sui lavori di bonifica.

2) SBANCAMENTO E DISBOSCAMENTO DI 2 ETTARI DEL PARCO NATURALE REGIONALE DEL BOSCO DELLE QUERCE DI SEVESO E MEDA
 

Abbiamo analizzato la documentazione comprensiva di relazione forestale relativa alla "Richiesta di Autorizzazione alla Trasformazione d'Uso di Aree Boscate in località Parco Regionale Bosco delle Querce" avanzata da Pedelombarda Nuova, ai sensi degli artt 43 e 44 della L.R.31/2008, agli uffici regionali preposti e al Parco Naturale Regionale Bosco delle Querce presso l'ufficio Ecologia di Seveso.
Chiara è la scelta di monetizzare le compensazioni forestali dovute con 334.594 € al Comune di Meda e con 576.903 € a Seveso per la trasformazione d’uso, in parte definitiva e in parte temporanea, che comporterà il disboscamento delle superfici interessate.
Purtroppo, la documentazione non chiarisce le attività e le modalità che saranno comunque in carico alla soc. Pedelombarda Nuova o ad aziende da lei incaricate, indipendentemente dall’uso che i Comuni faranno dei fondi di questa compensazione economica, aspetto che seguiremo con attenzione ritenendo che debbano essere utilizzati per l’Ambiente.
Anche nel citato Consiglio Comunale di Seveso del 29/10/2024 dove avete illustrato la bonifica, a domande esplicite sul disboscamento, non vi sono state a nostro avviso risposte esaustive, né se l’autorizzazione sia stata concessa né sul numero di alberi che verranno tagliati né tantomeno risulta noto il piano logistico ed operativo con cui si attueranno gli abbattimenti.
Come sulla bonifica, anche per questo disboscamento che ci priverà di una parte di un polmone verde, Bene Comune dall’altissimo valore simbolico, la nostra attenzione è alta.

Per questo esplicitiamo a Pedelombarda Nuova e alla la stessa soc. Autostrada Pedemontana Lombarda, una richiesta d’incontro per trattare dell’argomento.

I gruppi ambientalisti e le liste civiche del Tavolo Permanente sui lavori di Bonifica da diossina:
Sinistra e Ambiente – Impulsi Meda, Legambiente circolo “Laura Conti” Seveso, Seveso Futura, Passione Civica per Cesano, Altra Bovisio, Comitato Ambiente Bovisio Masciago, Cittadini per Lentate

WWF Lombardia: 1000 nuovi alberi per vestire di verde Oasi e Riserve


Il WWF Lombardia, il 21 novembre 2024, ha celebrato la Giornata Nazionale dell'Albero con un'importante iniziativa di riforestazione che ha visto la piantumazione di 200 alberi nell’Oasi Bosco WWF di Vanzago. Questo intervento rappresenta una tappa cruciale nell'impegno dell'organizzazione per la tutela della biodiversità e la lotta contro il cambiamento climatico.

Operazioni simili sono state realizzate nei giorni precedenti presso altre aree protette della regione, tra cui l’Oasi Riserva Naturale di Valpredina e l’Oasi Fosso del Ronchetto di Seveso.

 
Ma l’attività non si ferma qui: il 23 novembre sarà la volta dell’Oasi WWF del Caloggio e dei Fontanili di Bollate, mentre il 30 novembre si interverrà nell’Oasi WWF del Bassone - Torbiere di Albate a Como. In totale, saranno messi a dimora 1000 nuovi alberi in pochissimi giorni.

Questo progetto è reso possibile grazie alla collaborazione con Humana People to People Italia Onlus, che ha sostenuto il WWF nella creazione di nuovi polmoni verdi nelle Oasi lombarde. "Iniziative come questa sono fondamentali per contrastare l’emergenza climatica e restituire spazio alla natura," sottolineano i responsabili di WWF Lombardia. "Ogni albero piantato rappresenta un tassello di speranza per il futuro."

Le Oasi WWF continuano così a svolgere un ruolo essenziale non solo nella conservazione della flora e della fauna locali, ma anche nell’educazione ambientale e nella sensibilizzazione della comunità verso pratiche sostenibili.

Festa dell’Albero: Legambiente Monza invita a riscoprire il valore degli alberi


Il Circolo Legambiente Monza invita la cittadinanza a partecipare alla Festa dell’Albero, un evento dedicato alla valorizzazione del patrimonio naturale e alla sensibilizzazione sull’importanza del verde urbano. L’appuntamento è fissato per venerdì 25 novembre 2024 alle ore 11, presso il parcheggio di via Guarenti, a Monza.

Durante l’iniziativa verranno inaugurati la nuova cartellonistica e i segnapiante dell’Oasi Ambientale di Piazza Castello, realizzati con il contributo di FRoSTA. Questi strumenti aiuteranno i visitatori a scoprire e apprezzare le peculiarità della flora locale, contribuendo alla conoscenza del territorio e alla diffusione di una cultura più attenta all’ambiente.

Gli alberi non sono solo elementi decorativi: la loro presenza è fondamentale per contrastare i cambiamenti climatici, migliorare la qualità dell’aria e favorire la biodiversità. Il metodo 3+30+300 – ideato dal professore olandese Cecil Konijnendijk – sottolinea quanto sia importante avere:

  • 3 alberi visibili dalla propria finestra,
  • almeno il 30% di copertura arborea nel quartiere,
  • un parco a 300 metri di distanza.

Tuttavia, molte nostre città, tra cui Monza, devono ancora lavorare per raggiungere questi standard. Attraverso la Festa dell’Albero, Legambiente Monza intende accrescere la consapevolezza di questi temi e stimolare un maggiore impegno nella gestione del verde urbano.

L’evento, gratuito e aperto a tutti, sarà un’occasione per grandi e piccini di scoprire la bellezza e l’importanza degli alberi. L’appuntamento è al parcheggio di via Guarenti, alle ore 11. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare Legambiente Monza scrivendo a monza@legambiente.org.

Non mancate: ogni albero conta per un futuro più sostenibile!

Difendere il suolo da Pedemontana: l’incontro con Paolo Pileri a Lissone


Mercoledì 20 novembre, la Sala Polifunzionale della Biblioteca Civica di Lissone ha ospitato un evento di grande rilevanza: la presentazione del libro "Dalla parte del suolo" di Paolo Pileri, docente del Politecnico di Milano e membro del comitato scientifico di ISPRA. La serata, organizzata dal Comitato per la Difesa del Territorio, è stata un'occasione per riflettere sull’importanza del suolo come risorsa preziosa, fragile e spesso dimenticata.


L’incontro, introdotto da Marco Donadel, portavoce del Comitato, ha sottolineato come già una precedente conferenza del professor Pileri, tenutasi lo scorso anno, avesse ispirato una campagna di sensibilizzazione contro il consumo di suolo e l’eccessiva urbanizzazione, culminata in una raccolta firme per influenzare il Piano di Governo del Territorio (PGT) di Lissone.

Pileri, con il suo stile coinvolgente e appassionato, ha offerto una prospettiva approfondita sul valore del suolo, descrivendolo come un bene generoso ma sottoposto a continui abusi. Ha illustrato i danni causati da politiche urbanistiche insostenibili, incentivi edilizi scriteriati e agricoltura intensiva, proponendo idee innovative come la "depavimentazione", ovvero la rimozione delle superfici impermeabili per restituire vitalità al territorio.

"Il suolo è probabilmente il luogo meno conosciuto al mondo," ha affermato Pileri, "ma è il primo che necessita di cure e attenzioni." Le sue parole hanno stimolato un acceso dibattito con il pubblico, attento e partecipe, in netto contrasto con l’atteggiamento delle istituzioni, accusate di sottovalutare un problema di portata globale.

L’incontro ha suscitato entusiasmo e ispirazione nei partecipanti. Luigi De Vincentis ha proposto di dar vita a una "scuola del suolo", coinvolgendo esperti come Pileri per formare cittadini consapevoli e pronti a difendere il territorio. Roberto Tagliabue, altro esponente del Comitato, ha elogiato la serata, definendola "coinvolgente e illuminante", mentre un partecipante ha sottolineato l’importanza di proteggere il suolo come atto di salvaguardia ecologica, culturale e spirituale.


Appuntamento venerdì per dire no a Pedemontana


Il Comitato per la Difesa del Territorio invita ora tutti a partecipare alla mobilitazione di venerdì 22 novembre 2024 alle ore 18, a San Giorgio di Desio. L’evento, organizzato con altri Comitati No Pedemontana, mira a ribadire l’opposizione alla costruzione dell’autostrada Pedemontana, ritenuta "inutile e devastante".

Per chi desidera unirsi alla protesta, è previsto un ritrovo alle 17.30 in piazza Camporelli a Santa Margherita di Lissone. Difendere il suolo è difendere il nostro futuro: l’appello è a partecipare numerosi per dare voce al territorio e opporsi a progetti che mettono a rischio l’ambiente e la qualità della vita.

 

mercoledì 20 novembre 2024

Contratto di Fiume Seveso: si muove il progetto “Connecting Seveso”


Nel cuore del percorso partecipativo del Contratto di Fiume Seveso emergono nuove iniziative volte a valorizzare il territorio e a promuovere la sostenibilità. Il WWF Lombardia informa che l'Agenzia InnovA21 ha fatto propria una sua proposta per creare un collegamento tra il sentiero Baden Powell, situato nel Bosco delle Querce di Seveso e Meda, e il Centro Sportivo di Meda, con l’obiettivo di integrarlo nella rete urbana circostante. Questo progetto si propone di ottenere il supporto finanziario del Contratto di Fiume Seveso.

L’iniziativa si inserisce all’interno del progetto “Connecting Seveso”, avviato nel febbraio 2024 grazie al finanziamento del bando europeo EIT Community Connect NEB. Il progetto mira a una riqualificazione territoriale sovracomunale delle aree verdi lungo il Seveso e i suoi affluenti, rispondendo alle sfide ambientali con una visione integrata che valorizza il paesaggio e migliora la fruibilità per le comunità locali.

Le sette aree verdi pilota, tra cui l'area di via Vignazzola a Meda, rappresentano esempi concreti di questa trasformazione. Gli interventi si basano sui tre principi del New European Bauhaus: bellezza, sostenibilità e inclusività. Come affermato dal WWF Lombardia: “Questi luoghi non solo diventeranno più belli e sostenibili, ma saranno anche più accessibili e inclusivi per tutti.”


L’area verde di via Vignazzola, con una superficie di circa 7.000 mq, sarà oggetto di una serie di interventi mirati:

  • Sicurezza e accessibilità: installazione di una staccionata lungo il torrente Tarò-Certesa e miglioramento dei percorsi di accesso per 300 metri lineari.
  • Infrastrutture inclusive: attrezzature come panchine, tavoli e fontanelle pensate anche per persone con disabilità.
  • Valorizzazione della biodiversità: creazione di aree fiorite per attrarre farfalle e api.
  • Collegamento strategico: realizzazione di un sentiero ciclopedonale in continuità con il sentiero Baden Powell, che sarà collegato al centro sportivo tramite un ponte ciclopedonale.

Il progetto non si limita all’area di Meda, ma coinvolge anche altri comuni, tra cui Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Seveso, Barlassina, Lentate sul Seveso e Varedo. Ogni intervento mira a integrare le aree verdi con percorsi ciclopedonali e infrastrutture comuni, migliorando la fruibilità del territorio e rafforzando la consapevolezza sull’importanza degli ecosistemi fluviali.

L'importo complessivo per la realizzazione degli interventi ammonta a 35.000 euro, ma al momento mancano risorse disponibili, e il progetto richiede ulteriori finanziamenti per essere completato.

“Questo progetto rappresenta un passo avanti significativo nella riqualificazione del Seveso e del suo territorio”, ha concluso il WWF Lombardia, “È un esempio di come un approccio partecipativo e integrato possa generare benefici concreti per l’ambiente e le comunità locali.”

martedì 19 novembre 2024

Pedemontana Lombarda sotto accusa: mobilitazioni locali e dubbi sulla legittimità del progetto


La realizzazione dell’Autostrada Pedemontana Lombarda torna al centro del dibattito politico e ambientale, sollevando interrogativi sulla legittimità delle procedure adottate e sull’effettiva utilità del progetto. A innescare la discussione è stata un’interrogazione presentata dall’eurodeputato del Partito Democratico (PD) Brando Benifei alla Commissione Europea. Intanto, sul territorio cresce la mobilitazione, con iniziative del Coordinamento NO Pedemontana per sensibilizzare l’opinione pubblica.

L’intervento di Brando Benifei mira a verificare il rispetto del diritto comunitario nella gestione del progetto e nell’erogazione del prestito richiesto alla BEI (Banca Europea degli Investimenti). L’eurodeputato denuncia non solo il pesante impatto ambientale dell’opera, ritenuta dannosa per biodiversità, qualità dell’aria e paesaggio, ma anche presunti vizi procedurali legati alla concessione originale. Concessa senza gara pubblica prima dell’entrata in vigore della normativa europea sugli appalti, tale concessione, secondo Benifei, sarebbe da considerarsi immodificabile, pena la sua invalidazione.

Eppure, le modifiche apportate al progetto originale sono significative, in particolare per quanto riguarda la contestata "Tratta D Breve". La variazione di tracciati e tratte ha sollevato numerosi dubbi sulla legittimità delle operazioni, spingendo il PD e altre rappresentanze politiche e istituzionali ad alzare la voce contro quello che viene descritto come uno "sfregio al territorio" e un ingente "spreco di denaro pubblico".

Alberto Colombo, portavoce di Sinistra e Ambiente Meda, punta il dito sulla BEI e sul prestito richiesto per finanziare il progetto. Già nel 2023, gruppi ambientalisti avevano evidenziato possibili irregolarità relative alla legittimità del finanziamento, considerando le modifiche progettuali apportate rispetto al piano iniziale. La BEI, istituzione chiave per la concessione di risorse, si trova ora al centro di una delicata valutazione sulla conformità del progetto alle regole europee.

Lo striscione di protesta esposto sul cavalcavia di San Giorgio a Lissone

A tenere alta l’attenzione sul tema è il Coordinamento NO Pedemontana, che ha organizzato un presidio a Lissone per venerdì 22 novembre 2024 alle 18:00, con ritrovo previsto alle 17:30 in piazza Camporelli, nella frazione di Santa Margherita. Giacomo Mosca, attivista del Comitato in difesa del territorio, ha ribadito l’importanza di mantenere viva la protesta: "Dal ponte di San Giorgio al Parlamento europeo, l'opposizione a Pedemontana è più che mai attiva. Importante esserci venerdì alle 18."

Questa mobilitazione rappresenta l’ennesimo tentativo di sensibilizzare la popolazione sugli impatti negativi del progetto, rafforzando la rete di comitati civici e associazioni ambientali che si oppongono all’opera. L’iniziativa del Coordinamento NO Pedemontana è solo l’ultimo segnale di una crescente mobilitazione dal basso, che chiede non solo trasparenza e rispetto delle norme, ma anche un ripensamento radicale nella pianificazione infrastrutturale in Brianza e in tutta la Lombardia.