martedì 10 giugno 2025

Meda discute la nuova Variante al PGT. Le proposte di Sinistra e Ambiente, PD e Medaperta: “Più attenzione al verde, no a volumetrie eccessive”

Variante PGT Meda. Tavola degli Ambiti di Rigenerazione

A Meda, l'Amministrazione comunale guidata dal sindaco Santambrogio ha avviato il percorso di revisione del Piano di Governo del Territorio (PGT) attraverso una Variante che incide su elementi centrali della pianificazione urbanistica. A seguito della Conferenza di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), tenutasi lo scorso 26 maggio, è stato aperto il periodo per la presentazione di suggerimenti e proposte da parte di cittadini, associazioni e gruppi politici.

Tra i soggetti intervenuti, anche le liste Sinistra e Ambiente-Impulsi, Partito Democratico e Medaperta, che il 3 giugno hanno protocollato le loro osservazioni. Le proposte, al momento di carattere generale, riguardano alcuni nodi critici emersi già durante la fase di confronto pubblico e mirano a orientare in modo più sostenibile e coerente lo sviluppo della città.

La Variante al PGT punta in particolare sulla Rigenerazione Urbana, articolandosi su quattro livelli di intervento:

  • Livello 1, riferito agli ambiti nel nucleo di antica formazione, per i quali la disciplina attuativa è affidata al Piano delle Regole.
  • Livello 2, che comprende gli Ambiti di Rigenerazione Territoriale e Urbana (ART e ARU), con disposizioni dettagliate contenute nelle relative schede tecniche. Tra questi spiccano l’ART1, che unisce le ex fornaci di via Santa Maria con lo stadio comunale di via Busnelli, e l’ART2 in via Conciliazione, area limitrofa agli Orti Condivisi.
  • Livello 3, dedicato ai Comparti di Rigenerazione Urbana (CRU), da individuare nel Piano delle Regole, e in parte coincidenti con gli ambiti di trasformazione del precedente PGT non ancora attuati.
  • Livello 4, che permette la rigenerazione di aree e immobili anche non precedentemente individuati, su iniziativa dei proprietari privati e nel rispetto delle normative del Piano delle Regole.

Le forze di opposizione pongono l’attenzione sull’importanza di definire in modo chiaro e restrittivo le Norme Tecniche di Attuazione, al fine di evitare trasformazioni eccessive del tessuto urbano, soprattutto in aree delicate come il centro storico. Il timore è che, sotto la spinta della rigenerazione, si arrivi ad autorizzare abbattimenti impropri e aumenti volumetrici sproporzionati.


Un altro tema rilevante è il Masterplan strategico paesaggistico-ambientale, incluso nella documentazione VAS, che individua un sistema di interventi basati su “4 fiumi verdi e una soglia blu”: quattro assi di rinverdimento e riqualificazione urbana che confluiscono nel torrente Tarò/Certesa. Questo schema progettuale è pensato per orientare la pianificazione e candidarsi a finanziamenti pubblici.

Su questi progetti, Sinistra e Ambiente-Impulsi, PD e Medaperta propongono l’impiego di parte dei fondi derivanti dalla Prescrizione 51 del CIPESS di Pedemontana per interventi ambientali strategici, incluso l’acquisto di aree da destinare al patrimonio pubblico. Si attende ancora una risposta ufficiale dell’amministrazione sul recepimento di tali proposte.

I gruppi firmatari hanno annunciato che nella fase di adozione della Variante presenteranno osservazioni più specifiche, entrando nel merito tecnico dei singoli ambiti e criteri di attuazione.

Il documento presentato:
 
Meda, 3 giugno 2025
Suggerimenti e proposte a seguito conferenza di VAS per Variante al PGT 2025


Rigenerazione urbana

Lo scopo principale della rigenerazione urbana, in particolare all'interno di un PGT (Piano di Governo del Territorio), è quello di migliorare la qualità della vita nelle aree urbane, attraverso il recupero di spazi dismessi o sottoutilizzati e la riqualificazione degli edifici con azioni mirate alla sostenibilità ambientale e sociale. Questa variante al PGT dimentica però completamente quella parte del patrimonio residenziale pubblico degradato, su cui da troppo tempo attendiamo che si intervenga. L’Amministrazione attuale è a conoscenza delle pessime e non più accettabili condizioni in cui si trovano questi immobili. Chiediamo che si individuino specifici Ambiti di Rigenerazione Urbana volti non solo a facilitare gli indispensabili interventi di manutenzione straordinaria ma pure a rendere quegli spazi vivibili e socialmente attraenti e aggregativi. Suggeriamo infine di includere ulteriori ambiti rigenerativi in cui gli aspetti culturali e sociali siano determinanti per favorire il coinvolgimento della comunità e per promuovere la partecipazione attiva, mediante patti di collaborazione con la Pubblica Amministrazione, per la gestione di beni di utilità collettiva. Ci riferiamo per esempio ad aree verdi abbandonate che potranno essere riqualificate per creare, gestire e curare giardini, orti urbani e al museo diffuso del mobile. Solo in questo modo si potrà recepire per intero il principio di sussidiarietà, anche la parte cosiddetta “orizzontale”, introdotto nel 2001 nella nostra Costituzione. Tale principio è disciplinato dall’art.118, ultimo comma che dispone che: “Stato, Regioni, Città Metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà.”

Edilizia residenziale pubblica e sociale. Verifica degli effettivi bisogni abitativi dei residenti
Nel Documento di Piano non c’è alcun cenno di politiche per l’edilizia residenziale pubblica e sociale come pure per l’accoglienza transitoria, l’housing sociale a fronte di un palese disagio se non di reale emergenza abitativa. Chiediamo che si colmi questa significativa e colpevole assenza. A Meda non mancano certamente famiglie che si trovano in difficoltà a sostenere costi per loro proibitivi per l’acquisto o l’affitto della casa. Il loro numero, se non già a conoscenza dell’Amministrazione, si può facilmente dedurre dall’analisi degli ISEE ordinari presentati, che costituiscono il principale strumento di accesso a determinati bonus o prestazioni sociali agevolate, e dalle richieste di aiuto pervenute ai Servizi Sociali o ai centri di assistenza dei Patronati. E’ urgente una volta stimato il fabbisogno di alloggi a costi contenuti sia in locazione che in vendita, procedere con soluzioni che potranno essere realizzate grazie ad una serie di agevolazioni di natura pubblica (sgravi fiscali, contributi, agevolazioni urbanistiche) dirette o indirette. La sostenibilità economica di questi interventi è perseguita anche grazie alla particolarità dell’offerta che si rivolge a destinatari con diverse possibilità di spesa. All’interno del medesimo progetto, infatti, può essere presente una quota ERS in locazione a termine, una quota in affitto a riscatto o patto di futura vendita, una quota in vendita convenzionata e anche una quota destinata a bisogni speciali, come anziani o studenti. Chiediamo anche di dare attuazione in via prioritaria al progetto di riqualificazione dell’edificio ex CFP destinato a questi scopi.

Indifferenza funzionale e zone miste
Chiediamo che l’obiettivo della rigenerazione urbana e della conversione del patrimonio sottoutilizzato avvenga comunque dando indicazioni più stringenti per la trasformazione, in particolare dalle destinazioni produttivo / servizi alla destinazione residenziale, governando il superamento delle aree miste (zona San Giorgio) creando servizi e accorpando funzioni in modo da dare coerenza negli interventi in una visione complessiva. Queste indicazioni dovranno essere prescritte dalla Variante al PGT in modo da divenire criterio di orientamento per operatori e uffici.

Ambito di rigenerazione territoriale ART2 di via Conciliazione
Questo nuovo ambito consiste in una residua area adibita ad attività estrattiva prima e successivamente di stoccaggio e lavorazioni di inerti, e in una più consistente, dopo decenni di abbandono, boschiva. Chiediamo che nell’operazione di modifica delle funzioni originarie si tenga conto dell’avvenuta trasformazione tuttora in corso ponendo particolare attenzione, nel progetto che andrà a definirsi, alla presenza dell’adiacente area di proprietà comunale in parte boschiva e in parte destinata a partire dal 2015 al progetto di iniziativa popolare degli Orti Condivisi che dell’intero lotto si è fatto promotore e garante nella realizzazione, gestione e cura.
Chiediamo che si tenga in considerazione anche la sopracitata naturalizzazione avvenuta con la crescita arborea su una superficie che si può a pieno titolo considerare a Bosco, rientrante nei parametri di ampiezza di 2000 mq e larghezza di 25 mt così come definito all’art. 42 della L.R 31/2008 (Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale).
Auspichiamo pertanto che l’eventuale costruito si ponga ai margini delo spazio, verso la via Conciliazione.

Ambito di rigenerazione territoriale ART1 di via Santa Maria + via Busnelli
Considerando la non contiguità delle due aree ora accorpate e considerando che gli interventi rigenerativi sugli stessi devono tenere in considerazione la loro storia, localizzazione e utilizzo, per l’area in via Santa Maria (ex Fornaci) all’interno del Parco Regionale Groane-Brughiera con edifici di archelogia industriale e di storia dell’attività produttiva mentre per l’area di via Busnelli di proprietà comunale con un uso quale campo da calcio (vecchio stadio comunale), si suggerisce di tenere separati gli ambiti affinchè siano per esse definite adeguate e compatibili possibilità di intervento.

Piano delle Regole
Riteniamo che le ampie possibilità di demolire e ricostruire ovunque gli edifici modificandone sagome e sedime presentate nella variante al Piano delle Regole vadano regolamentate e circoscritte. Chiediamo che si debba ricorrere a questa soluzione solo quando non sono praticabili alternative che garantiscano l’effettivo miglioramento delle prestazioni ambientali, ecologiche, energetiche e funzionali specialmente nei casi di patrimonio edilizio dismesso e ammalorato.

Mobilità Sostenibile
Pur non essendo direttamente materia del PGT, si chiede di evidenziare in apposito capitolo la programmazione, progettazione e realizzazione di una rete ciclabile urbana che colleghi tra loro i Punti di Interesse (PDI) della vita quotidiana quali scuole, uffici comunali, luoghi culturali e storici, luoghi di socialità, riprendendo e considerando anche quanto definito nel progetto GREEN LANE.
Il fine è quello di incentivare ed innescare l’uso della bicicletta per gli spostamenti brevi (4-5 km) desaturando una viabilità caotica per la prevalenza dell’auto. In aggiunta ai punti di interesse della Green Lane già identificati per Meda riguardanti l’interscambio trasportistico e il patrimonio storico/culturale e ambientale corrispondenti alla Stazione ferroviaria FNM, alla Villa Antona Traversi + Chiesa di San Vittore, ai Boschi della Brughiera con la Zoca dei Pirutit e alla Ciclovia Meda-Milano, anche le scuole secondarie superiori quali il liceo M. Curie, l’istituto commerciale Milani, il Centro di Formazione Professionale Terragni, costituiscono poli scolastici da rendere accessibili alla mobilità lenta. Altri luoghi collegabili sono gli istituti delle scuole primarie e secondarie dell’obbligo (Anna Frank, Diaz, Traversi, S. Giuseppe, S.Giorgio, Tre Venezie) così come gli oratori, il centro spor-tivo, le chiese, il centro anziani, i parchi e le aree verdi etc.

Priorità degli Interventi Ambientali dei “Fiumi Verdi e della Soglia Blu”
Preso atto degli obiettivi del miglioramento ambientale e naturalistico espresso nel PGT con il
"Masterplan" proponente un “Manifesto per la Meda del futuro” dove sono identificati 4 “fiumi verdi” e una “soglia blu”, si suggerisce e si chiede di definirne un impegno di priorità per la loro concretizzazione affinché gli stessi non restino pure enunciazioni.

Tutela ambientale e naturalista e idrogeologica delle aree verdi nelle fasce collinari e pedecollinari

Si rende necessario prevedere una maggiore tutela delle aree verdi, sia comprese nel Parco regionale delle Groane sia esterne, in relazione alle fasce collinari e pedecollinari, rendendole aree di pregio naturalistico e di rigenerazione ambientale, arborea e faunistica, di ossigenazione contro l’inquinamento atmosferico e termica contro il surriscaldamento, assicurando un alta salvaguardia per fini idrogeologici contro il dissesto in ipotesi di eventi estremi sempre più frequenti. Per tali fini, la variante al PGT deve limitare / eliminare lo sfruttamento di queste aree di pregio per attività di servizi, fini agricoli e allevamento, fini ludici e commerciali o altro, che ne alterano il carattere di tutela ambientale. Tali aree devono essere oggetto di progetti di manutenzione della vegetazione arborea e del sottobosco e dei sentieri da riaprire e monitorare, investendo e pretendendo dagli enti competenti investimenti per la riqualificazione ambientale.

I gruppi del Partito Democratico, Sinistra e Ambiente - Impulsi, Lista civica MedaAperta

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