Il Comitato per la Difesa del Territorio di Lissone ha lanciato un forte appello alle amministrazioni locali di Lissone e Macherio per garantire un costante monitoraggio della qualità dell’aria nelle aree adiacenti ai cantieri della Pedemontana. L’iniziativa nasce dalla crescente preoccupazione per i rischi ambientali e sanitari connessi all’impatto dei lavori infrastrutturali in corso, che interessano zone densamente abitate e frequentate da minori e cittadini fragili.
Secondo quanto denunciato nel comunicato diffuso dal Comitato, la situazione tra Lissone e Macherio appare particolarmente allarmante: i cantieri si trovano a ridosso della scuola primaria “Rodari”, del cimitero di Bareggia, dell’oratorio di Santa Margherita e di quello di Bareggia. A queste criticità si aggiunge l’imminente incremento del traffico pesante e il massiccio movimento terra previsto per i prossimi mesi, con una durata stimata ufficialmente in 1.000 giorni ma che potrebbe protrarsi ben oltre.
Il Comitato si è rivolto formalmente ai sindaci Laura Borella (Lissone) e Franco Redaelli (Macherio), chiedendo loro di attivarsi come autorità responsabili della salute pubblica e della tutela ambientale. In particolare, le richieste avanzate sono chiare e concrete:
- Verifica della presenza di centraline ARPA per il monitoraggio della qualità dell’aria nelle aree interessate dai cantieri;
- Diffusione mensile dei dati rilevati, in un’ottica di trasparenza e accessibilità per tutta la cittadinanza;
- Installazione urgente di nuove centraline presso la scuola Rodari (Macherio) e in via Santa Margherita (Lissone), qualora non siano presenti monitoraggi attivi;
- Chiarezza sulle eventuali prescrizioni ambientali già a carico di Pedemontana e obbligo di rendere pubblici i relativi dati.
L’azione civica è sostenuta da realtà del territorio come Vivi Lissone, Il Listone e Partito Democratico Lissone, oltre che da singoli attivisti come Luca De Vincentis. L’iniziativa è già stata formalizzata al Comune di Lissone e si estenderà nei prossimi giorni anche a Macherio.
Il messaggio del Comitato è netto: “La qualità dell’aria che respiriamo è parte imprescindibile del nostro benessere”. In un contesto urbano già stressato da traffico, inquinamento e cementificazione, la mancata vigilanza sulla salute pubblica sarebbe, secondo i promotori dell’iniziativa, non solo grave ma eticamente inaccettabile. Un silenzio istituzionale su questi temi equivarrebbe a una complicità nei confronti di un danno ambientale che può segnare a lungo la qualità della vita delle comunità locali.
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