venerdì 30 aprile 2010

Le vie verdi della Brianza Centrale

Il Comitato per l'ampliamento del Parco Brianza Centrale
in collaborazione con:
  • Equibici - Lissone
  • G.S. Dosso - Albiate/Seregno
  • Associazione Torrette Bini Dosso Boscone - Macherio
  • Legambiente - Seregno
  • WWF - Seregno
organizza una ciclo-escursione di primavera alla scoperta di campi, chiese e cascine lungo storici percorsi vicinali e di campagna tra Carate, Seregno, Albiate, Sovico, Lissone e Macherio.
Per l’occasione sarà possibile visitare (apertura straordinaria) la Chiesa di Sant’Anna alla Cascina Pozzone (Carate Brianza) e l’Oratorio di Santa Margherita alle Torrette di Macherio.

Il ritrovo è previsto per domenica 16 maggio 2010, alle ore 14:30, presso la Cascina Pozzone – via Pozzone – Carate Brianza (MB)

Info e iscrizioni: brianza.centrale@libero.it

giovedì 29 aprile 2010

Nesso - Lezzeno: salvati oltre 7.500 rospi

Risale all’anno 2000 la prima operazione di salvataggio anfibi organizzata dai volontari del WWF Groane lungo la strada che collega Como a Bellagio.
Da quella data e precisamente nelle località di Nesso e Lezzeno, in un periodo compreso tra marzo e maggio, si effettuano interventi di salvaguardia di una popolazione di anfibi della specie Bufo bufo (volgarmente denominato rospo comune), gravemente minacciata dal traffico veicolare durante la migrazione da monte verso lago (e ritorno) per l’annuale deposizione del cordone di uova nel lago di Como.

La posa di barriere in polietilene, lungo il margine della strada, impedisce a questi animali di raggiungere l’asfalto ricco di insidie, ma poi saranno i “salvarospi” a trasferirli mediante l’ausilio di secchi dall’altro lato, durante le sere illuminate dalle sole torce.
I rospi, così come del resto tutti gli altri anfibi, svolgono un ruolo ecologico fondamentale nel controllo della quantità di invertebrati, e nel caso specifico costituiscono un insetticida naturale contro i parassiti dannosi al patrimonio forestale dei monti del triangolo lariano.

Mirco Cappelli, uno dei volontari del WWF Groane, ha dichiarato: "Dai dati forniti quest'anno dai volontari risulta che sono stati conteggiati circa 7500 individui in discesa (ma ancora non mi sono stati inviati i dati di alcune sere!) e sino ad ora circa 2500 in risalita. Nelle prossime serate avremo la massima concentrazione di ritorno verso monte, quindi sarà opportuno controllare che le barriere in polietilene siano alzate in modo da facilitargli il passaggio."

I risultati di questi interventi, ottenuti mediante gli usuali censimenti frutto di conteggi manuali, ben fanno sperare in una ripresa numerica ottimale della popolazione, dopo un inesorabile declino a cui stava andando incontro.

Fonte: WWF Groane

mercoledì 28 aprile 2010

LIBERAFIUMI 2010 con il WWF di Trezzo

Il 2 Maggio, con l'aiuto di volontari, verrà rilevato lo stato dei fiumi italiani. Per valutarne lo stato e avanzare proposte per la loro tutela, rinaturazione e valorizzazione.
Il 2010 è l’anno della biodiversità e il WWF Italia, tra le numerose attività, ha avviato una campagna fiumi su tutto il territorio nazionale per sensibilizzare alla loro tutela, rinaturazione e valorizzazione.
La situazione dei nostri corsi d’acqua è infatti critica a causa del diffuso dissesto idrogeologico, della non buona qualità delle acque e della progressiva perdita di biodiversità, evidenziata dall’elevato numero di pesci delle nostre acque interne in pericolo di estinzione.

Il WWF Italia, che già negli anni passati ha realizzato campagne sui fiumi con grande mobilitazione di volontari (1980,1990, 2001 “WWF Liberafiumi”) e il coinvolgimento di molti soggetti (Parchi, Associazioni di categoria, ANBI, UPI, ANCI, ecc.), vuole con forza richiamare l’attenzione di tutte le istituzioni affinché si possa garantire il mantenimento o il raggiungimento del “buono stato ecologico” degli ecosistemi d’acqua dolce entro il 2015, come previsto dalla Direttiva Quadro Acque 2000/60/CE.
A tal fine il 2 maggio verrà rilevato lo stato delle fasce fluviali e ripariali, delle zone di esondazione dei corsi d’acqua per valutarne lo stato e avanzare proposte per la loro tutela, rinaturazione e valorizzazione.
Saranno così censite le zone umide perifluviali, le aree boscate, le zone agricole, i manufatti e le abitazioni, le cave, i depositi e le discariche, l’artificializzazione delle sponde e altri aspetti che
consentiranno una visione completa delle aree indagate. Tutti i tratti di fiume saranno inoltre dettagliatamente fotografati e i dati raccolti verranno elaborati con sistema GIS (Geographic Information System).

Tra i fiumi sotto la lente del WWF ci sarà anche l'Adda.

Fabio Cologni, responsabile locale del WWF, nel presentare l'iniziativa, ha ricordato che: "Uno speciale focus sarà riservato ai pesci, quale componente rappresentativa della biodiversità degli ecosistemi d’acqua dolce e, per ogni tratto censito, verrà identificata la comunità ittica presente per evidenziare le specie più a rischio e le azioni che si dovrebbero mettere in campo per la loro tutela. Per questo abbiamo avuto l’adesione dei pescatori locali dell’associazione centro Adda che ci aiuteranno a censire alcuni tratti del Fiume Adda tra Lecco e Trucazzano."

Il WWF Trezzo che coordina il censimento chek up per il tratto del Fiume Adda, cerca volontari che abbiano un minimo di conoscenza della tematica fluviale e naturalistica disponibili a fare un tratto di un KM di fiume con scheda di rilevamento e carte GPS del tratto interessato.
Per informazioni: info@oasilefoppe.it
Riferimento per il censimento: Alessia 333-2156558

martedì 27 aprile 2010

Felice Dosso

Giovedì 29 aprile 2010 - ore 21.00
presso la sede del GS Dosso - Via Dosso 7 - Albiate MB

“Le aree agricole del nuovo Parco Brianza Centrale”

con la proiezione del documentario
"Felice Dosso"

Franco Formenti, autore del documentario, presenta così il suo lavoro: "Territorio e modo di vivere s’influenzano reciprocamente per cui, attraverso il cambiamento dell’uno, si riconosce il cambiamento dell’altro. Lungo un percorso che porta principalmente alle Cascine San Salvatore, Pozzone, Dosso, Abissinia, all’Allevamento Gatti e al Maneggio, edifici trasformati e altri coraggiosamente conservati sono sullo sfondo di un ammodernamento divoratore, tanto che nel mio documentario, girato soltanto sei anni fa, già si possono rivedere cose che non ci sono più! Esso, nato istintivamente con la ricerca, più che di un territorio, di un modo di vivere dal quale trarre preziosi insegnamenti, vuole essere omaggio a una generazione meravigliosa. Oggi, obesi di tecnologia che sta’ snaturando ogni aspetto della vita e menefreghisti verso il nostro territorio che spesso nemmeno conosciamo, dovremmo smettere di rievocarla con ipocrita nostalgia per avere, invece, il coraggio di rinunciare a troppe comodità e recuperare veramente i suoi valori legati al “lavoro” e a concetti quali “località”, “lentezza”, “sobrietà”."

La serata è organizzata dal Comitato per l'ampliamento del Parco Brianza Centrale in collaborazione con:
  • G.S. Dosso – Albiate / Seregno
  • Associazione Torrette Bini Dosso Boscone
  • Legambiente – Seregno
  • WWF Groane – Seregno
Info: WWF Seregno 335.235594 / Ass. TorretteBiniDossoBoscone 339.844655

Nella foto:
L'arrivo di "Bicinfesta" al Dosso

Di parco in parco: dalle Groane al Bosco delle Querce

Dal 24 Maggio al 5 Giugno 2010 i Parchi Lombardi si ripropongono come luogo dove riscoprire la natura, esaudire la voglia di muoversi, fare cose diverse, stare all’aperto e in libertà. Ma anche entrare in contatto con una realtà culturale, manifatturiera, artistica e altro ancora che spesso è così vicino a noi, ma sconosciuta.

Ci saranno proposte per tutti i gusti e per tutte le età: dalle visite nelle riserve naturali agli itinerari enogastronomici, dalle biciclettate nelle oasi faunistiche agli spettacoli teatrali e ai concerti.

Queste sono gli eventi in programma
al Parco delle Groane

- Venerdì 21 maggio dalle 10.00 alle 17.00: Scuola chiama Parco, Parco chiama scuola. Attività di gioco per le classi che hanno partecipato al progetto di Educazione Ambientale del Parco;

- Domenica 23 maggio, dalle 9.00 alle 18.00: biciclettata (partenza ore 9.00 da Senago, Bollate, Arese e arrivo in Polveriera), inaugurazione della postazione multimediale sulla flora del Parco (ore 11.00), visite guidate a tema sul riconoscimento delle piante (ore 15.00 - 18.00);

- Martedì 25 maggio dalle 21.00 alle 23.00: Cerca la stella. Osservazione del cielo con il Gruppo Astrofili Groane di Garbagnate;

- Domenica 30 maggio, dalle 10.00 alle 12.30: Non solo classica - Giovani in concerto. Esibizione musicale di gruppi di giovani;

- Domenica 30 maggio, dalle 14.00 alle 17.30: Visite al Parco. Visite guidate alla Polveriera;

- Domenica 30 maggio, dalle 18.00 alle 23.00: Storialparco - quattro passi nel tempo per conoscere la natura. Manifestazione di personaggi in costumi storici in un ambiente che ricrea abitudini, usi e costumi del passato. A seguire un suggestivo viaggio notturno in Polveriera;

- Mercoledì 2 giugno, dalle 14.00 alle 18.00: Caccia al tesoro - Vince chi più gioca! Gioco a squadra per famiglie e amici.

Questi, invece, gli eventi in programma
al Bosco delle Querce

- Martedì 25 maggio, dalle ore 10.00: Il percorso naturalistico al Bosco delle Querce. Posa di pannelli decrittivi della vegetazione del Parco;

- Mercoledì 2 giugno, dalle ore 8.00: Trofeo Topolino di pesca sportiva;

- Domenica 6 giugno, dalle ore 14.30: Alla scoperta del Parco con Legambiente.

Scarica qui il programma completo degli eventi.

Seregno: Riunione per costituire il Comitato a sostegno del Referendum per l'Acqua Pubblica

Mercoledì 28 Aprile alle ore 21:00 presso la sede della Cooperativa Libertà in via Leonardo da Vinci a Seregno è prevista una riunione per costituire il Comitato a sostegno del Referendum per l'Acqua Pubblica.
L'invito a partecipare è rivolto a tutte le associazioni, le forze politiche e le persone interessate.

Per informazioni sui referendum clicca qui.

sabato 24 aprile 2010

Un brianzolo deportato politico nei Lager nazisti

dal racconto di
ROBERTO CAMERANI **
nato a Triuggio (MI) il 9 aprile 1925
deportato politico nei Lager nazisti

Sono nato a Triuggio in Brianza.
Dolce Brianza, tutta colline e boschi, oggi aggredita da colate di cemento.
Allora era mite e silenziosa, mio padre faceva il capostazione, e fu nella piccola stazioncina di Triuggio che mia madre mi partorì. Era un angolo appartato del paese e, per giungervi, bisognava percorrere un bel viale di tigli con a lato una scarpata che, per prati e balze in successione, scendeva a formare la Valle del Lambro. Qui, sul fiume, alcuni cotonifici e serifici operavano allora senza produrre tutto il danno ambientale del quale siamo oggi malinconici testimoni,
mentre dalla sommità delle colline splendide ville dominavano il lavoro delle campagne.
I contadini, all'epoca, costituivano la maggior parte della popolazione: uomini e donne, ed anche i bambini, erano impegnati in un lavoro faticoso e di scarso reddito. La terra, in quella zona, non era generosa. L'acqua deve venire dal cielo, e spessissimo, alla vigilia dei raccolti, la tempesta abbatte ogni cosa ed annulla la fatica e il sudore dei contadini. (...)

Sul dolce e sull'amaro del tempo che scorreva lentamente, sul travaglio degli uomini, sulle sofferenze delle donne e sulle malattie dei bambini, facevano corona al nord le Alpi azzurre e non molto lontane, increspate dalle Grigne e dal Resegone; a sud la pianura verde e fumigante.
Il trenino veniva su sbuffando fra boschi e colline, annunziandosi con le volute del suo vapore e con il fragore della sua sferragliante fatica: forse è stato proprio questo trenino a trasmettermi una certa inquietudine ed un bisogno continuo di andare.
Durante le soste, i macchinisti e i capitreno scambiavano quattro chiacchiere con mio padre, portando le notizie dalla città. Poi dopo un'occhiata all'orologio; “el sciur cap” portava la cornetta di ottone alla bocca e dava i segnale di partenza. Il vapore premeva sugli stantuffi e questi sulle bielle delle ruote rosse ed argento che, slittando sui binari, prendevano l'avvio. Il macchinista mostrava denti bianchissimi nel viso nero di carbone e, con il pugno che stringeva un mazzo di cascami intrisi d'olio, gridando, salutava. Sul ritmo dei giunti di rotaia, l'ultimo vagone spariva dietro la curva del cimitero, portandosi via l'odore del mio treno.

Avevo due anni quando mio padre fu trasferito dalla stazioncina di Triuggio a quella di Villa Raverio, e con lui tutta la famiglia. Anche qui il luogo era delizioso: la stazione si affacciava sopra un pendio che, dopo breve tratto a prati e falsopiano, risaliva dolcemente sul lato opposto lasciando spazio, sul suo profilo, alla chiesa e al campanile aguzzo del borgo di Vergo. (...)

Successivamente la famiglia Camerani si trasferì a Monza e poi ancora a Milano.

Nella metropoli lombarda mio fratello ed io ci trovammo a disagio. Non c'erano più boschi, colline e tutto quell'insieme romantico-rurale fatto di caccia ai nidi, di tirasassi, grilli, lucertole, maggiolini. Così pure mancavano le osterie dove i cacciatori si riunivano a raccontare incredibili storie piene di avventure, costruendo ed alimentando abitudini non mai estinte di fantasticare su cani eccezionali ed enormi carnieri di selvaggina. Le stagioni sfioravano i tetti della città, senza l'alternarsi naturale delle semine e dei raccolti, senza il solleone, il vento, la pioggia, la tempesta: tutte cose desiderate o temute, in campagna, secondo i momenti e le necessità. In città non c'era più la Cascina Campiroldo di Calò, dove ci recavamo a trovare la Rosetta, che dai campi, vedendoci giungere, mandava qualche ragazza di corsa a togliere le sedie belle appese ai muri perché arrivava la “miee del sciur cap”. Scomparso anche il giallo del tarassaco e dei girasoli, il rosso dei papaveri ed il turchese dei fiordalisi. (…)

In città anche la miseria e la ricchezza erano diverse, dissociate dalla natura, i rapporti umani diversi, diversi i giochi dei bambini. Di notte, una volta alla settimana,venivano a lavare le strade: io mi svegliavo al rumore dell'acqua lanciata con gli idranti, e ripensavo ai silenzi di Villa Raverio, interrotti solo dal suono dolcissimo delle sonagliere dei cavalli che venivano su dalla “Riva Bella”, trainando lunghe carovane di carri pieni di paglia e fieno. Lo schioccare delle fruste e gli incitamenti dei cavallanti nella notte erano tutta una musica, per noi. Queste cose in città non c'erano più. (...)

Roberto è residente a Cernusco sul Naviglio(MI), paese di origine della madre, quando, ancora studente, la sera del 18 dicembre 1943, per pensato - ma mai realmente attuato - organizzazione di un gruppo partigiano è arrestato dalla Feldpolizei nazista e rinchiuso, la sera stessa, nel Carcere milanese di San Vittore.

La stessa sorte toccò a Virginio Oriani di sedici anni, poi deceduto a Ebensee, a Pierino Colombo, di ventitrè anni il più anziano della compagnia, che poi morì nel campo di Gusen I immediatamente dopo la liberazione del Lager, a Quinto Calloni, ad Angelo Ratti e a Ennio Sala che come Camerani invece fecero ritorno a casa.

A San Vittore rimane fino alla mattina del 4 marzo del 1944, quando è condotto alla Stazione Centrale di Milano dove - con destinazione Mauthausen - l'attende quello che sarà poi classificato come il trentatreesimo Trasporto partito dall'Italia, diretto nei campi di concentramento e di eliminazione nazisti d'oltralpe.

Il convoglio transita da Verona e, successivamente, nella notte tra il 4 ed il 5 marzo, dal Brennero. Sempre il 5 marzo, raggiunge Innsbruck dove sosta per circa un settimana. Roberto e gli altri suoi 99 “compagni di viaggio”, tra i quali il macheriese Valentino Rivolta ed il triuggese, ma residente a Monza, Giuseppe Vismara, sono provvisoriamente internati nel Lager di Reichenau (campo di transito e di rieducazione per lavoratori) alla periferia della capitale del Tirolo.

Ripreso il viaggio verso oriente, alle 18,00 del 13 marzo, il treno raggiunge infine la stazione di Mauthausen nei pressi di Linz (Alta Austria).

Attraversato il centro della ridente cittadina sulla sponda sinistra del Danubio,
dopo una marcia di alcuni chilometri, talvolta con tratti in forte salita, portando il peso dei propri bagagli, incalzati dai cani pastore delle SS, i cento deportati italiani raggiungono all'imbrunire la fortezza del Konzentrationslager di Mauthausen.

(…) Il fiume scorreva alla nostra sinistra,e a destra si vedeva una serie di collinette coperte di neve. Faceva ormai buio, quando, non distante da noi, comparve un bellissimo cervo: stette un attimo a guardarci attonito, con il suo magnifico trofeo di corna, ed in silenzio sparì,con un balzo elegantissimo. Io lo fissai intensamente, forse intuendo che la vita mi regalava l'ultima immagine di libertà.
Salimmo per un non lungo pendio, alla sommità del quale apparve un muraglione con un grande portone d'ingresso: era il Lager di Mauthausen. Sarebbe diventato per il mondo un simbolo di malvagità, al servizio di un potere deviante. Passammo il portone, che si chiuse alle nostre spalle, per la maggior parte di noi definitivamente (…)

Dopo la spogliazione completa, la registrazione, il sequestro di tutti i beni al seguito, la rasatura totale del corpo, le docce caldissime e gelate, la “conoscenza” dei Kapò e del blocco di quarantena, a Roberto Camerani è assegnato il numero di matricola 57555.
(L'immatricolazione dei deportati del Trasporto arrivato al lager di Mauthausen il 13 marzo 1944 è registrata con i numeri di matricola compresi tra il 57539 e il 57638. A Valentino Rivolta e a Giuseppe Vismara, in seguito entrambi deceduti a Mauthausen, sono assegnate le matricole numero 57619 e 57636, al monzese Libero Casarini ed al muggiorese Primo Nespola, morti ad Ebensee, il 57562 e il 57604, al monzese Capra Livio, deceduto a Gusen, il numero 57560)

Il 9 aprile 1944, giorno del suo compleanno, Roberto Camerani è trasferito con altri 538 deportati nel campo di eliminazione di Ebensee (campo satellite di Mauthausen / Austria superiore) paesino sulle rive del Traunsee, lago prealpino delle Alpi salisburghesi nelle vicinanze di Bad Ischl.

Scendiamo dalla collina, il Lager scompare alle nostre spalle, percorriamo Mauthausen deserta. Alla stazioncina, un trenino con sette od otto vetture ci aspetta. Si mette in moto, ed il viaggio inizia, tra dolcissimi rilievi che vanno rivestendosi di primavera. (…)
Ci appisolammo al rollio ed al tepore del vagone, appoggiandoci l'uno all'altro: sognammo. Il risveglio non fu brutale come avrebbe potuto essere, vista la situazione: anzi, forse mi sembrò la continuazione del sogno, perché adesso il treno saliva tra belle montagne rivestite di foltissime abetaie, costeggiando un lago tranquillo e splendido a vedersi, nel quale le montagne stesse e gli abeti specchiavano le loro masse scure. (…)

Agli occhi di un turista, Ebensee appariva ed appare molto bella. Non certo ai nostri, deportati in quelle baracche, in quella pineta greve d'ombra, con quell'aria fredda e quel profumo di pino misto a odore di catrame e fumo, e l'odore della zuppaccia cucinata a tutte le ore per via dei turni (ndr : di lavoro nelle gallerie scavate sotto la vicina montagna), e il terreno sempre umido, e i prigionieri che lo percorrevano, claudicanti e già distrutti, con le divise lacere e rabberciate in mille modi. (...)

Roberto Camerani, dopo circa tredici mesi di indicibili stenti e di privazioni, quasi infermo ed ormai sul punto di morte, la sera del 6 maggio 1945, dal suo giaciglio all'interno del blocco di eliminazione, non può assistere in prima persona alla liberazione del Lager di Ebensee avvenuta grazie al mirabile intervento dei soldati della F. Company Del 3° Cavalleria Meccanizzata USA comandati dal Capitano Timothy C. Brennan.

Arrivammo a Bad Ischl (…)
Uscimmo dalla cittadina e, pochi chilometri dopo, ci trovammo in una località chiamata Sulzbach: varcammo un bel cancello in ferro battuto, immergendoci in un viale di altissimi abeti, in fondo al quale si apriva un'ampia radura erbosa
piena di sole. In mezzo ad essa, una grande villa a tre piani. I camion si fermarono. Sulle sue scalinate che portavano all'ingresso, erano schierate in bell'ordine numerose infermiere in divisa bianco-azzurra, e tutti i medici.
Era una ex residenza imperiale, trasformata in convalescenziario per feriti tedeschi, ed ora requisita dagli americani. Avevamo percorso in tutto circa venti chilometri (ndr: da Ebensee). Purtroppo, tre compagni giunsero cadaveri: la fatica ed il disagio del viaggio li avevano stroncati.

Le infermiere si avvicinarono, e ci fecero scendere con molta delicatezza: erano commosse, visibilmente emozionate. Stesero delle lenzuola bianche sulle aiuole, all'ombra degli abeti, ed io, sorretto da due “sorelle”, fui posato su uno di essi. La testa arrivò a filo d'erba, vidi le viole e sentii il loro profumo.
Avevo appena lasciato il campo di sterminio con i suoi cumuli di cadaveri, con i suoi orribili odori di morte, di pus, di feci: ne ero ancora tutto impregnato e sporco. Fu così che l'aria, la maestosità degli abeti, il profumo di resina, di erba, di fiori, in un insieme che si stemperava nella luce calda del pomeriggio, mi entrarono dentro con una soavità avvolgente e dolcissima. Fu quello il momento che la natura mi presentò la promessa di poter ancora vivere ed assaporare la vita.
Il nodo che da quindici mesi mi tenevo dentro, tutte le paure, tutti gli orrori visti e vissuti, tutte le vicende, i morti e la morte sempre accanto, si sciolsero di colpo, e scoppiai in un pianto disperato che era gioia e liberazione ad un tempo, preghiera e gratitudine, impegno a non odiare mai ed amare sempre, impegno ad essere sempre uomo in mezzo agli uomini.

Roberto Camerani fa ritorno a Cernusco sul Naviglio il 22 maggio 1945.

Dal luglio 2005 riposa in pace nel camposanto della cittadina sulle rive della Martesana.

Fonti:

i testi sono tratti da :
**Roberto Camerani IL BEL SOGNO Amare dopo lo sterminio. Editrice Monti

Dati biografici :
- Archivio Aned Sezione di Sesto San Giovanni e Monza
- Archivio Progetto Uomini Superflui – Rumori
- Gazzetta Ufficiale – Legge 404 / 1963
- Italo Tibaldi COMPAGNI DI VIAGGIO
Dall'Italia ai lager nazisti. I "trasporti" dei deportati 1943-45
Consiglio regionale del Piemonte, ANED, Franco Angeli Milano 1995

Immagini :
- Archivio Progetto Uomini Superflui / autori: Salvatore Cortese (luoghi dalla mostra Le Vedute Silenti)
- Gianni Casiraghi (R. Camerani a Mauthausen)

venerdì 23 aprile 2010

Pedemontana: la provincia boccia la sospensione dei lavori sulla tratta B2

Ieri pomeriggio Dario Allevi, Presidente della Provincia MB e Francesco Giordano, Assessore alle Infrastrutture hanno incontrato i Sindaci dei comuni di Barlassina, Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Lentate sul Seveso, Meda, Seveso in merito alla richiesta di sospendere i lavori sulla tratta B2 della Pedemontana fino a dopo l'expo 2015.

Allevi durante la riunione ha comunicato che non ha intenzione di sottoscrivere "la sospensione dei lavori sulla tratta B2 in quanto comporterebbe una variante importante al progetto con il conseguente ritorno al CIPE e un blocco dei lavori di oltre un anno. Ciò significherebbe non arrivare in tempo con la fine dei lavori per l'Expo 2015, se non addirittura compromettere definitivamente l'intera opera".

Bocciata implicitamente anche la richiesta della Lega Nord di non far pagare ai residenti il pedaggio. L'assessore Giordano ha infatti dichiarato che "sospendere la tratta B2 comporterebbeun aumento dei costi e minori ricavi perchè nei cinque anni di sospensione non si incamererebbe il pedaggio".

Leggi qui il comunicato della Provincia.

giovedì 22 aprile 2010

Pedaliamo insieme alla riscoperta del Bosco Urbano di Lissone

Domenica 2 maggio 2010 - BIMBIMBICI a Lissone

L’associazione eQUIbici di Lissone con il patrocinio e il contributo del Comune di Lissone, in collaborazione con le associazioni MONZAinBICI di Monza e Ciclisti Brianzoli ASD di Vedano al Lambro organizza, in occasione della giornata nazionale “Bimbimbici” 2010, una "pedalata gioiosa" rivolta atutti i bambini fino agli 11 anni di età e ai loro genitori.

PROGRAMMA della GIORNATA:
  • per iscrizione ritrovo ore 14.00 in Piazza Libertà Lissone (di fronte al Palazzo Terragni)
  • partenza ore 14.30 per ricongiungimento con Monzainbici e Ciclisti Brianzoli in Largo Repubblica - Vedano al Lambro ore 15.00
  • ristoro e partenza per Lissone ore 15.20
  • arrivo alla Coop Azalea- Bosco Urbano ore 15.45
  • festa con animazione teatrale "Il circo Tonni" inizio ore 16.00
  • merenda ore 17.00
  • chiusura ore 17.45/18.00
Festa con animazione teatrale e merenda offerta a tutti i bambini partecipanti.
Contributo euro 3,00 – ridotti (soci e bambini) euro 1,00.
Si consiglia sempre l’uso del casco e la presenza di un adulto.

Per informazioni:
info@equibici.it
tel. 039 461308 (Franco Ferrario)

Arcore: salvo il Bosco della Bergamina

Pedemontana, in un incontro in Provincia, si è dichiarata disponibile a deviare leggermente il tracciato della tangenzialina esterna (opera connessa alla Pedemontana) in modo da preservare l'area boschiva di Cascina del Bruno. Verranno, inoltre, incrementate le superfici boschive della zona del Bruno.

Scheda

Il Bosco della Bergamina, risalente alla prima metà del 1800, è uno dei pochissimi boschi dell’alta Pianura Padana situati lontano da corsi d’acqua o da zone di pendio, aree risparmiate dal passaggio dell’aratro fin dall’epoca romana, che conservano vestigia dei Querco-Carpineti (boschi a dominanza di querce e carpini) primigeni. Particolarmente significativa tra gli alberi è la presenza allo stato spontaneo del Tiglio selvatico (Tilia cordata) e del Carpino bianco (Carpinus betulus); tra i fiori spiccano il Campanellino invernale (Leucojum vernum), il Geranio nodoso (Geranium nodosum), la Salvia vischiosa (Salvia glutinosa), la Polmonaria (Pulmonaria officinalis), l’Erba trinità (Hepatica nobilis), e la Canapetta pubescente (Galeopsis pubescens).

Leggi anche: Arcore: salviamo il Bosco della Bergamina

mercoledì 21 aprile 2010

Seregno: gestire l'orto biologico comune con Legambiente

Legambiente Seregno propone ad appassionati/e di orticoltura e giardinaggio la partecipazione alla gestione dell'orto comune presso il Centro di Educazione Ambientale al Parco 2 Giugno alla Porada.

Per chi volesse autoprodursi, in un clima amichevole e di collaborazione, le proprie verdure di stagione fatevi avanti perchè il momento di seminare le verdure che più amate è ormai giunto! la primavera avanza e la Luna è giusta per seminare!

Per maggiori informazioni e/o per visitare l'orto contattate Fatima al numero 320 6464209

RESISTERE. PEDALARE. RESISTERE.

Domenica 25 aprile 2010
Anniversario della Liberazione

Equibici organizza una bicigita a Villasanta, alla Casa dei Popoli, dove alle 18,30 ci sarà un concerto musicale con canzoni della resistenza.

Il ritrovo è fissato alle ore 17,15 davanti alla Biblioteca di Lissone.

Informazioni: info@equibici.it

Per ingrandire il manifesto cliccare sopra l'immagine.

martedì 20 aprile 2010

Asso: non si farà il supermercato della cascata!

ASSO (CO) – “Siamo soddisfatti della revoca della delibera: il supermercato non si farà. Ma ora si faccia il parco della cascata Vallategna”. È questo il commento a caldo del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” a seguito della decisione di ieri sera del Consiglio Comunale di Asso che ha revocato (ufficialmente per errori tecnici nei disegni) il progetto per la realizzazione di un supermercato ai piedi della cascata della Vallategna.

Commentano gli ambientalisti: “Il ritiro del progetto è il risultato della grande mobilitazione popolare che vi è stata in queste ultimi mesi: migliaia di firme, manifestazioni, siti su Facebook, persino 2 interrogazioni parlamentari. È la dimostrazione che quando la gente si mobilita si possono ottenere dei risultati. In questo caso la tutela di un bene comune quale la bellissima cascata della Vallategna”.

Dopo la revoca del progetto, gli ambientalisti chiedono un impegno finalizzato alla salvaguardia della zona. Conclude il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”: “Ora il Comune di Asso deve tutelare dal punto di vista paesaggistico-ambientale la zona della cascata. Bisogna cambiare la destinazione urbanistica da edificabile a parco verde!”.

Per leggere, su questo blog, le altre notizie sulla Cascata di Vallategna clicca qui.

UN GIORNO DA LEONI

L'E.N.P.A.- Ente nazionale Protezione Animali di Saronno
organizza un incontro testimonianza con Alessandra Soresina
biologa, fotografa, responsabile del “TARANGIRE LION PROJECT”

La conferenza dedicata al suo lavoro per la salvaguardia e la protezione dei grandi Signori della Savana, avrà inizio alle ore 20.45 del 23 Aprile 2010 presso l'Aula Magna della Scuola Aldo Moro, sita in Viale Santuario a Saronno

Biologa della fauna selvatica, scrittrice e fotografa, Alessandra approda in Africa nel 1995 per esplorare il Botswana e la Namibia. Nel 2000 si trasferisce nel Saadani Game Reserve, nel sud della Tanzania, dove partecipa a un importante progetto di monitoraggio dei mammiferi africani.
Dovuto al suo grande impegno, il Saadani ora è un Parco Nazionale e nel 2001 le è offerta la possibilità di realizzare un importante progetto di tutela dei leoni nel Tarangire National Park.
Di questo progetto, dell’etologia dei grandi felini, dell’importanza della loro salvaguardia parlerà Alessandra Soresina con l’ausilio di immagini meravigliose che restituiranno tutta la bellezza selvaggia dell’Africa. Un patrimonio mondiale che sta lentamente scomparendo in nome del “PROGRESSO”.

Per l’occasione saranno esposte le opere pittoriche di ANNA PASINATO
Artista Animalier di grandissimo talento a fianco dei più importanti Wildelife Painters contemporanei come Terry Isaac, Jonathan Truss, Carl Brenders e Marco Ramasso.

Info: info@enpasaronno.it - www.enpasaronno.it

lunedì 19 aprile 2010

Trezzo: 600 persone e 14 sindaci dicono NO all'inceneritore

Soddisfazione del WWF per la buona riuscita della manifestazione contro il raddoppio dell'inceneritore di Trezzo. Nonostante il brutto tempo (pioggia a tutto spiano) hanno partecipato alla protesta circa 600 persone e 14 sindaci. Buona anche la copertura mediatica (RAI 3 e molti giornali si sono occupati della manifestazione).

Se vuoi conoscere le ragioni del WWF di Trezzo clicca qui.


Carugo: Acque e Romanico nel Parco

Domenica 18 aprile, nonostante la pioggia, una trentina di persone si sono ritrovate a Carugo per visitare la Riserva Naturale della Fontana del Guercio.
Gli organizzatori - Pro Loco Carugo e Associazione Amici dell'Arte - hanno illustrato ai visitatori le peculiarità naturalistiche della Riserva, che ospita ben 14 sorgenti usate dall'uomo fin dai tempi dei Celti.
Una tappa ristoratrice alla cascina Sant'Ambrogio e la visita all'Oratorio di San Martino hanno poi concluso la gita.

Nelle foto, Alcuni momenti dell'escursione:
- Volontari e "gitanti";
- Il Bosco;
- Ovature di Rana di Lataste;
- Lenticchia d'acqua;
- La "Fontana del Guercio";
- La Sorgente del "Guercio";
- La Roggia Borromeo;
- La Testa del Nan;
- Chiesetta e Statua di S. Ambrogio;
- Ristoro Alla Cascina Sant'Ambrogio.

Storie d'acqua, di cieli e di paesaggi umani

nei quadri di Bianca Banfi e nelle foto di Riccardo Agretti

Villa Cabella - Annone di Brianza
30 aprile - 9 maggio 2010
Inaugurazione della mostra:
venerdì 30 aprile, ore 18,15

Giorni e orari di apertura:
venerdì 30 aprile, dalle ore 18 alle 21
sabato 1 e 8 maggio, dalle ore 16 alle 22
domenica 2 e 9 maggio, dalle ore 10 alle 12 e dalle 16 alle 22

Per contatti con Bianca Banfi: gerardo.botta@alice.it
Per visitare il sito di Riccardo Agretti: www.riccardoagretti.com

Nella foto di Riccardo Agretti: Il lago di Annone

domenica 18 aprile 2010

Parte il Referendum contro la privatizzazione dell’acqua

Intervento di
Roberto Fumagalli
referente per la Lombardia per il Referendum acqua

Inizierà il 24 aprile 2010 in tutta Italia la raccolta firme per il Referendum contro la privatizzazione dell'acqua (www.acquabenecomune.org).
È un momento importante per la democrazia, oltre che un impegno considerevole.

In Lombardia l'obiettivo è di raccogliere più di 100 mila firme delle 700 mila previste a livello nazionale. Un obiettivo che deve prevedere lo sforzo di tutte le organizzazioni (associazioni, sindacati, partiti, movimenti, comitati spontanei, ...) che vogliono battersi contro la mercificazione di un bene essenziale per la vita. Dal 24 aprile, e per i successivi 3 mesi, i cittadini sono invitati a firmare ai banchetti che verranno organizzati in tutto il Paese, dai gruppi parrocchiali ai centri sociali, dai luoghi di lavoro ai concerti dei gruppi rock.

Coi 3 quesiti referendari si chiede l’abrogazione delle norme che obbligano a privatizzare i servizi idrici. In primis il Decreto (che porta il nome del ministro Ronchi) votato dal Parlamento lo scorso 19 novembre 2009, con cui l’acqua è stata definita un servizio pubblico di rilevanza economica, cioè una merce. Lo stesso Decreto impone a tutti i comuni di mettere sul mercato, entro il 31 dicembre del 2011, la gestione dei loro acquedotti! In tal modo l’acqua di tutta la penisola finirà nelle mani delle 2 o 3 multinazionali, le stesse che già hanno messo le mani sugli acquedotti di mezzo Mondo! E gli effetti delle privatizzazioni sono noti a tutti: aumento delle bollette, a fronte di pochi – o addirittura nessuno – investimenti sulle reti e sui depuratori.
Se invece il Referendum passasse, in Italia l’acqua potrebbe essere gestita solo da enti pubblici, come già avviene in altri Paesi europei: in Belgio, in Svizzera e in parte della Germania.
Con gli altri 2 quesiti si vogliono abrogare gli articoli di legge che obbligano a consegnare la gestione dell’acqua a una società di capitali, e che garantiscono una remunerazione del capitale (cioè un utile) del 7% al gestore. Coi quesiti n. 2 e n. 3 si chiede pertanto che la gestione dei servizi idrici resti nelle mani dei comuni e che sull’acqua non si possano fare profitti.

Il Referendum avrà quindi il compito di fermare la mercificazione dell’acqua. Per questo è importante che i cittadini mettano le loro firme sui 3 quesiti referendari. Perché si scrive acqua, ma si legge democrazia.

venerdì 16 aprile 2010

Il consumo dell'acqua in Brianza

Da uno studio di Brianzacque, la società pubblica che gestisce il ciclo integrato dell'acqua, risulta che, in Brianza, si captano dai pozzi in media 370.000 mc/kmq all'anno contro una ricarica stimata pari a meno della metà, solo 165.000 mc/kmq.
Questa ricarica rappresenta solo il 54% dell'infiltrazione teorica, che risulta fortemente ridotta dall'estesa impermeabilizzazione del suolo dovuta all'intensa urbanizzazione.

Lo stesso studio mette anche in evidenza che negli ultimi 30 anni il prelievo totale nell'area è diminuito di 26 milioni di mc/anno, pari ad una riduzione del 15%.

Altri dati mettono in evidenza l'abbondanza delleriserve idriche in falda che vanno dai 5.9-6.5 milioni mc/kmq nell'area di pianura a 0.67-0.96 milioni mc/kmq in corrispondenza delle zone precollinari della Brianza.

Leggi anche:
- Monza: nasce il Comitato per l'acqua pubblica
- Il consumo del suolo in Brianza Centrale

Nella foto: Animazione sul consumo dell'acqua nel Parco Brianza Centrale, Marzo 2009