Le infografiche animate con l’andamento dell’impronta ecologica e della biocapacità dei vari stati del mondo sono qui https://data.footprintnetwork.org/#/ |
La Slovenia è il primo Paese dell'UE a includere l'Impronta Ecologica nella sua Strategia di sviluppo nazionale
In un’iniziativa di collaborazione senza precedenti, il Ministero dell’Ambiente, del Clima e dell’Energia della Slovenia, in collaborazione con Global Footprint Network, annuncia una data cruciale per il pianeta: l’Earth Overshoot Day quest’anno cade il 2 agosto.
La data, calcolata ogni anno dal Global Footprint Network utilizzando i dati dei National Footprint e Biocapacity Accounts, segna il momento in cui la domanda di risorse naturali da parte dell’umanità supera la capacità della Terra di rigenerarle entro quell’anno. Per mettere in luce questo problema, il Ministero dell’Ambiente ed il Global Footprint Network organizzano un evento di alto livello il 1° agosto, che si terrà a Lubiana ed online, per discutere le implicazioni dell’overshoot. L’evento gode del sostegno di personalità quali la Presidente della Repubblica della Slovenia Nataša Pirc Musar, Razan Al Mubarak – campione di alto livello delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici per la presidenza COP28 e Presidente dell’IUCN, e il Co-Presidente dell’International Resource Panel dell’UNEP Dr. Janez Potočnik.
“La Slovenia è il primo paese dell’UE ad affiancare Nazioni quali l’Ecuador, il Giappone, le Filippine, la Svizzera e gli Emirati Arabi Uniti nell’utilizzo dei dati dell’Impronta Ecologica e nel sostenere ufficialmente questo indicatore come strumento utile per orientare la politica ambientale”, afferma Bojan Kumer, Ministro sloveno dell’Ambiente, del Clima e dell’Energia. Egli spiega inoltre che gli sforzi per ridurre l’Impronta Ecologica della Slovenia del 20% entro il 2030 stimoleranno maggiori opportunità per il Paese in un futuro segnato dal cambiamento climatico e dalla scarsità delle risorse.
Razan Al Mubarak sottolinea l’utilità dell’Impronta Ecologica: “Con questo indicatore in mano, qualsiasi Paese, regione, città o azienda può valutare la propria posizione attuale e determinare come contribuire a posticipare questa data (Earth Overshoot Day)”. Il metodo fornisce indicazioni preziose per strategie lungimiranti che affrontino la sicurezza delle risorse e consentano la transizione verso un’economia sostenibile.
L’Earth Overshoot Day coincide con il recente voto del Parlamento europeo sulla Nature Restoration Law. Il persistere dell’overshoot ha portato al degrado dei terreni e del suolo, all’esaurimento delle riserve ittiche, alla deforestazione, alla perdita di biodiversità e all’accumulo di gas serra. Questi sintomi diventano ogni giorno più evidenti in tutto il pianeta, con ondate di calore insolite, incendi, siccità e inondazioni, che esacerbano la competizione per il cibo e l’energia.
“Il rischio più grande, a parte il superamento ecologico in sé, è quello di ignorare l’attuale crisi climatica ed ambientale. Le entità che agiscono ora non si limitano a salvaguardare l’ambiente, ma preparano la loro economia e il benessere dei cittadini all’imminente futuro”, sottolinea Steven Tebbe, CEO di Global Footprint Network.
(a cura di Roberto Brambilla, Lista Civica Italiana )