DOMENICA 5 MAGGIO 2013
ESCURSIONE ALLA FONTANA DEL GUERC A CARUGO (CO) E AL PARCO "ZOC DEL PERIC" DI LURAGO D'ERBA (CO).
VIE ANTICHE FRA MONUMENTI ARTISTICI DI DEVOZIONE E LUOGHI MAGICI DOVE L’ACQUA HA “TESSUTO” LA STORIA DI QUESTI TERRITORI
Accompagnati da studiosi e dalle Guardie Ecologiche Volontarie si partirà dall’oratorio romanico di San Martino e camminando sulla strada tardo-romana Mediolanum – Incino, fra boschi silenziosi e massi erratici, si visiterà la Riserva Naturale della Fontana del Guerc, la Testa del Nan, il Lazzaretto di Cremnago, la collina fortificata del Monbert, il borgo antico di Fabbrica Durini e, per finire, lo stagno del “Zoc del Peric”.
RITROVO:
ore 8.30 a Carugo (CO) al parcheggio delle scuole di Via XXV Aprile.
Si arriva poi alle ore 12,30/13,00 a Fabbrica Durini, fraz. di Alzate Brianza (CO), al parcheggio in via Volta dove ci saranno alcune auto per il rientro a Carugo di tutti i partecipanti.
Per chi vuole e se la sente, sarà possibile rientrare a piedi con alcuni degli organizzatori lungo il sentiero a ovest della Valsorda.
Percorso su sentieri segnalati di circa 8 km (durata 4 ore)
Scarpe idonee per escursionismo.
Non fatevi impressionare troppo dalle previsioni meteorologiche.... Non sempre sono perfette, e comunque non devono impedirci di vivere questi nostri splendidi ambienti naturali indipendentemente dal clima.
Oggi (domenica 28 aprile), per esempio, alle Foppe di Fornacetta non abbiamo preso una sola goccia di pioggia anzi, a volte è uscito il sole e l'escursione è stata molto interessante nonostante fossero pochi i partecipanti.
Alcuni link di riferimento per chi vuole approfondire:
http://brianzacentrale.blogspot.it/2011/03/passeggiata-alla-fontana-del-guercio.html
http://www.romanicomo.it/carugo.htm
http://www.amiciarte.it/
http://www.lecontrade.it/
http://www.prolococarugo.it/
domenica 28 aprile 2013
venerdì 26 aprile 2013
Verdiamoci a Sovico: l’ambiente in mostra il 18-19 maggio 2013
ATTENZIONE: la manifestazione è stata rinviata al 14-15 settembre.
Forte del successo di pubblico e critica ottenuto dalla prima edizione del 2011, e penalizzata dal maltempo nel 2012, “Verdiamoci a Sovico” si ripresenterà al territorio il prossimo 18-19 maggio 2013 come l’evento fieristico locale di punta della stagione primaverile.
Sabato 18 dalle 16 alle 23 e domenica 19 tutto il giorno, le aree limitrofe al Municipio ospiteranno l’originale evento, dedicato alle tematiche ambientali in senso lato: dal miglioramento del verde pubblico e privato alla valorizzazione delle attività agricole superstiti sul territorio, dalla difesa dell’ambiente naturale alla promozione degli stili di vita più sobri ed ecocompatibili, dalla gestione ottimale dei rifiuti alla promozione di una maggiore cultura ambientale sia tra i giovani che tra i meno giovani.
Oltre 120 espositori ed animatori stupiranno la cittadinanza, ed in particolare i bambini, che troveranno moltissime attrazioni (l’arrampicata sugli alberi, la fattoria degli animali, la palestra di free-climbing, il calesse trainato dai cavalli, le manipolazioni botaniche, i giochi “di una volta”…).
“Verdiamoci a Sovico” gode del sostegno convinto del Comune di Sovico e della Proloco, della Provincia di Monza e Brianza, ma anche del patrocinio e del sostegno indiretto di molti altri Enti, come il Parco Valle del Lambro e il DES-BRI, Distretto di Economia Solidale della Brianza.
Da segnalare alcune importanti presenze, che andranno ad arricchire e qualificare la manifestazione nel 2013:
L’esibizione sarà allietata e anticipata da un grande e ricco ristoro, per il primo anno completamente autogestito, organizzato con il supporto dell’Associazione “Let’s go!” di Triuggio. Ci sarà sempre una scelta vegetariana all’interno del menù, sia al sabato che alla domenica.
A sostegno dell’iniziativa è stata organizzata anche quest’anno una ricca Lotteria, con oltre 30 premi messi in palio in particolare da commercianti di Sovico e Macherio.
“VeRdiamoci a Sovico” si preannuncia ancora una volta, una grande sfida culturale prima ancora che organizzativa, con l’obiettivo di avvicinare gente alle tematiche ambientali della sostenibilità in modo gioioso e coinvolgente.
Non mancherà un’ampia offerta di prodotti eno-gastronomici di qualità, prodotti dalle migliori aziende agricole del territorio. E le signore potranno curiosare tra le numerose bancarelle degli “hobbisti”, o dei vivaisti, o ricevere in dono semi di piante rare da parte dei soci dell’Adipa Lombardia (associazione per la diffusione di piante tra amatori) e degli “Amici del verde” di Monza.
Il programma è ancora in fase di definizione, e si arricchirà certamente di altri motivi di interesse. Sul sito www.verdiamociasovico.it si potrà seguirne lo sviluppo, il calendario delle animazioni, l’elenco degli espositori previsti, il programma dettagliato degli incontri e degli spettacoli.
E’ possibile seguire la manifestazione anche su Facebook, iscrivendosi al “gruppo” Verdiamoci, contribuendo a farla conoscere sul popolare social network.
Contatti e informazioni:
COMITATO ORGANIZZATORE “VERDIAMOCI A SOVICO”
Via G. Verdi 14 – 20845 Sovico MB - Tel. 348-4686999 o 335-6634861 - Fax: 039-9461500
Email: verdiamociasovico@gmail.com – www.verdiamociasovico.it
Forte del successo di pubblico e critica ottenuto dalla prima edizione del 2011, e penalizzata dal maltempo nel 2012, “Verdiamoci a Sovico” si ripresenterà al territorio il prossimo 18-19 maggio 2013 come l’evento fieristico locale di punta della stagione primaverile.
Sabato 18 dalle 16 alle 23 e domenica 19 tutto il giorno, le aree limitrofe al Municipio ospiteranno l’originale evento, dedicato alle tematiche ambientali in senso lato: dal miglioramento del verde pubblico e privato alla valorizzazione delle attività agricole superstiti sul territorio, dalla difesa dell’ambiente naturale alla promozione degli stili di vita più sobri ed ecocompatibili, dalla gestione ottimale dei rifiuti alla promozione di una maggiore cultura ambientale sia tra i giovani che tra i meno giovani.
Oltre 120 espositori ed animatori stupiranno la cittadinanza, ed in particolare i bambini, che troveranno moltissime attrazioni (l’arrampicata sugli alberi, la fattoria degli animali, la palestra di free-climbing, il calesse trainato dai cavalli, le manipolazioni botaniche, i giochi “di una volta”…).
“Verdiamoci a Sovico” gode del sostegno convinto del Comune di Sovico e della Proloco, della Provincia di Monza e Brianza, ma anche del patrocinio e del sostegno indiretto di molti altri Enti, come il Parco Valle del Lambro e il DES-BRI, Distretto di Economia Solidale della Brianza.
Da segnalare alcune importanti presenze, che andranno ad arricchire e qualificare la manifestazione nel 2013:
- l’A.V.S. (Ass.ne Volontari Sovicesi) presenterà il progetto sul “car pooling”, ovvero l’utilizzo condiviso dell’auto, promosso insieme a varie associazioni del territorio e alle scuole di Sovico, e finanziato dal Centro Servizi per il Volontariato di MB;
- verrà presentato il progetto della rete dei “professionisti solidali”, promosso da un gruppo all’interno del DES-BRI, che sarà oggetto anche di un breve convegno la domenica pomeriggio;
- verrà allestito il banchetto del “baratto”, a cura della “lista cerco/offro” del Distretto di Economia solidale della Brianza, dove tutti potranno portare qualcosa che non serve più e riportare a casa qualcosa per loro più utile.
L’esibizione sarà allietata e anticipata da un grande e ricco ristoro, per il primo anno completamente autogestito, organizzato con il supporto dell’Associazione “Let’s go!” di Triuggio. Ci sarà sempre una scelta vegetariana all’interno del menù, sia al sabato che alla domenica.
A sostegno dell’iniziativa è stata organizzata anche quest’anno una ricca Lotteria, con oltre 30 premi messi in palio in particolare da commercianti di Sovico e Macherio.
“VeRdiamoci a Sovico” si preannuncia ancora una volta, una grande sfida culturale prima ancora che organizzativa, con l’obiettivo di avvicinare gente alle tematiche ambientali della sostenibilità in modo gioioso e coinvolgente.
Non mancherà un’ampia offerta di prodotti eno-gastronomici di qualità, prodotti dalle migliori aziende agricole del territorio. E le signore potranno curiosare tra le numerose bancarelle degli “hobbisti”, o dei vivaisti, o ricevere in dono semi di piante rare da parte dei soci dell’Adipa Lombardia (associazione per la diffusione di piante tra amatori) e degli “Amici del verde” di Monza.
Il programma è ancora in fase di definizione, e si arricchirà certamente di altri motivi di interesse. Sul sito www.verdiamociasovico.it si potrà seguirne lo sviluppo, il calendario delle animazioni, l’elenco degli espositori previsti, il programma dettagliato degli incontri e degli spettacoli.
E’ possibile seguire la manifestazione anche su Facebook, iscrivendosi al “gruppo” Verdiamoci, contribuendo a farla conoscere sul popolare social network.
Contatti e informazioni:
COMITATO ORGANIZZATORE “VERDIAMOCI A SOVICO”
Via G. Verdi 14 – 20845 Sovico MB - Tel. 348-4686999 o 335-6634861 - Fax: 039-9461500
Email: verdiamociasovico@gmail.com – www.verdiamociasovico.it
Le escursioni di maggio all'Oasi Lipu di Cesano Maderno
VENERDI’ 3 e 31 MAGGIO
ORE 21
ESCURSIONI NOTTURNE ALL’OASI LIPU
Venerdì 3 e 31 Maggio 2013, ore 21, all’Oasi LIPU di Cesano Maderno sono in programma le visite guidate notturne.
Le visite, a cadenza quindicinale, proseguiranno fino a Luglio.
In ciascuna serata, i volontari LIPU dopo una breve presentazione sulla fauna presente in Oasi accompagneranno i visitatori in una passeggiata alla ricerca di civette, allocchi e di altri piccoli abitanti del bosco.
Prenotazione obbligatoria, posti limitati.
Donazione per singola escursione:
€ 5 a persona; Soci LIPU gratis.
Informazioni e prenotazioni: 0362.546827
DOMENICA 12 MAGGIO, ORE 15.30
VISITA GUIDATA ALL’OASI LIPU
La visita guidata di Domenica 12 Maggio avrà come titolo “ Un sentiero per tutti”.
Una passeggiata lungo “il sentiero didattico”, adiacente il Centro Langer, recentemente arricchito da bacheche e attrezzature, grazie ad un progetto finanziato da Fondazione Cariplo, Parco Groane e LIPU, per permettere anche a chi non ha la possibilità di accedere ai sentieri dell’Oasi di conoscerne le principali caratteristiche naturalistiche.
Per chi lo desidera, inoltre, sarà disponibile una “guida in Braille” dei testi dei pannelli didattici del sentiero, realizzata da una volontaria LIPU.
L’appuntamento è fissato per DOMENICA 12 con ritrovo alle ore 15,30 presso il Centro Visite “Langer” di via Don Luigi Orione 43.
E’ richiesta la prenotazione e una donazione di € 3 a partecipante, per chi invece è socio LIPU la partecipazione è gratuita.
Informazioni e prenotazioni: 0362.546827
SABATO 18 MAGGIO, ORE 21
ESCURSIONE NOTTURNA ALL’OASI LIPU
“STORIE DEL BOSCO”
La “visita notturna” di Venerdì 18 Maggio sarà dedicata alle famiglie, con bambini di età compresa tra i 6 e i 10 anni.
I volontari LIPU insieme alle volontarie dell’Associazione Amici della Biblioteca di Cesano Maderno, accompagneranno il pubblico sui sentieri dell’Oasi che si animerà con “racconti del bosco e dei suoi abitanti”.
Prenotazione obbligatoria, posti limitati.
Donazione: € 5 a persona; € 3 per Soci LIPU.
Informazioni e prenotazioni: 0362.546827
DOMENICA 26 MAGGIO, ORE 15.30
VISITA GUIDATA ALL’OASI LIPU
La visita guidata di Maggio avrà come titolo “Attenti ai nidiacei” e verrà introdotta da una presentazione in Centro Visite su come comportarsi nel caso di ritrovamento di animali selvatici in difficoltà. Seguirà una passeggiata lungo i sentieri dell’Oasi alla ricerca dei primi segni dell’arrivo della Primavera guidati dai volontari LIPU.
Il ritrovo è fissato alle ore 15.30 presso il Centro Visite.
E’ richiesta la prenotazione e una donazione di € 3 a partecipante, per chi invece è socio LIPU la partecipazione è gratuita.
Informazioni e prenotazioni: 0362.546827
L’iniziativa rientra nel calendario degli “Eventi Natura 2013” dell’Oasi organizzati in collaborazione con il Comune di Cesano Maderno e consultabili sui relativi siti internet.
OASI LIPU CESANO MADERNO
Via Don Luigi Orione, 43
20811 Cesano Maderno (MB)
ORE 21
ESCURSIONI NOTTURNE ALL’OASI LIPU
Venerdì 3 e 31 Maggio 2013, ore 21, all’Oasi LIPU di Cesano Maderno sono in programma le visite guidate notturne.
Le visite, a cadenza quindicinale, proseguiranno fino a Luglio.
In ciascuna serata, i volontari LIPU dopo una breve presentazione sulla fauna presente in Oasi accompagneranno i visitatori in una passeggiata alla ricerca di civette, allocchi e di altri piccoli abitanti del bosco.
Prenotazione obbligatoria, posti limitati.
Donazione per singola escursione:
€ 5 a persona; Soci LIPU gratis.
Informazioni e prenotazioni: 0362.546827
DOMENICA 12 MAGGIO, ORE 15.30
VISITA GUIDATA ALL’OASI LIPU
La visita guidata di Domenica 12 Maggio avrà come titolo “ Un sentiero per tutti”.
Una passeggiata lungo “il sentiero didattico”, adiacente il Centro Langer, recentemente arricchito da bacheche e attrezzature, grazie ad un progetto finanziato da Fondazione Cariplo, Parco Groane e LIPU, per permettere anche a chi non ha la possibilità di accedere ai sentieri dell’Oasi di conoscerne le principali caratteristiche naturalistiche.
Per chi lo desidera, inoltre, sarà disponibile una “guida in Braille” dei testi dei pannelli didattici del sentiero, realizzata da una volontaria LIPU.
L’appuntamento è fissato per DOMENICA 12 con ritrovo alle ore 15,30 presso il Centro Visite “Langer” di via Don Luigi Orione 43.
E’ richiesta la prenotazione e una donazione di € 3 a partecipante, per chi invece è socio LIPU la partecipazione è gratuita.
Informazioni e prenotazioni: 0362.546827
SABATO 18 MAGGIO, ORE 21
ESCURSIONE NOTTURNA ALL’OASI LIPU
“STORIE DEL BOSCO”
La “visita notturna” di Venerdì 18 Maggio sarà dedicata alle famiglie, con bambini di età compresa tra i 6 e i 10 anni.
I volontari LIPU insieme alle volontarie dell’Associazione Amici della Biblioteca di Cesano Maderno, accompagneranno il pubblico sui sentieri dell’Oasi che si animerà con “racconti del bosco e dei suoi abitanti”.
Prenotazione obbligatoria, posti limitati.
Donazione: € 5 a persona; € 3 per Soci LIPU.
Informazioni e prenotazioni: 0362.546827
DOMENICA 26 MAGGIO, ORE 15.30
VISITA GUIDATA ALL’OASI LIPU
La visita guidata di Maggio avrà come titolo “Attenti ai nidiacei” e verrà introdotta da una presentazione in Centro Visite su come comportarsi nel caso di ritrovamento di animali selvatici in difficoltà. Seguirà una passeggiata lungo i sentieri dell’Oasi alla ricerca dei primi segni dell’arrivo della Primavera guidati dai volontari LIPU.
Il ritrovo è fissato alle ore 15.30 presso il Centro Visite.
E’ richiesta la prenotazione e una donazione di € 3 a partecipante, per chi invece è socio LIPU la partecipazione è gratuita.
Informazioni e prenotazioni: 0362.546827
L’iniziativa rientra nel calendario degli “Eventi Natura 2013” dell’Oasi organizzati in collaborazione con il Comune di Cesano Maderno e consultabili sui relativi siti internet.
OASI LIPU CESANO MADERNO
Via Don Luigi Orione, 43
20811 Cesano Maderno (MB)
giovedì 25 aprile 2013
lunedì 22 aprile 2013
Chi è il soggetto preposto a finanziare e investire per realizzare le case dell'acqua in Brianza?
Dopo la pubblicazione del post relativo alla vicenda della casa dell'acqua a Seregno abbiamo ricevuto il sottastante intervento di Biagio Catena Cardillo, referente Comitato Beni Comuni di MB, che volentieri pubblichiamo.
Le Case dell’Acqua rappresentano il progetto che consente al cittadino di approvvigionarsi direttamente di acqua dell’acquedotto e, nello stesso tempo, riduce i consumi di plastica.
Trattandosi di investimento connesso, ovviamente, al servizio di acquedotto, gli investimenti relativi alle Case dell’Acqua risultano di competenza del gestore del servizio idrico, ovvero del soggetto al quale, a norma dell’art. 150 del codice dell’Ambiente, viene affidato il servizio idrico integrato.
In Italia, infatti, a partire dall’entrata in vigore della Legge Galli (L. n. 36/1994), è stato introdotto il principio della copertura completa dei costi e degli investimenti tramite tariffa; quest’ultima, riscossa dal gestore, viene quindi utilizzata per realizzare tutti gli investimenti del servizio idrico.
Attualmente in Brianza, il gestore unico del servizio è stato individuato nella società Brianzacque che, pertanto, dovrebbe farsi carico degli investimenti relativi alle case dell’Acqua, secondo il provvedimento di affidamento del SII da parte dell’Ato di MB, per altro ritenuto illegittimo da parte dell’AGCM.
Brianzacque incassa direttamente tutta la tariffa, spogliando le patrimoniali del ruolo di gestori e quindi di soggetti preposti alla programmazione degli investimenti, compreso le case dell’acqua.
Per tanto, Brianzacque e tutti i gestori d’Italia devono accantonare obbligatoriamente il 42% della tariffa incassata da parte dei cittadini e investirli.
Le inadempienze di Brianzacque e dell’Ato sono macroscopiche, vergognose, e inaccettabili, come sono inaccettabili i soliti valzer che tendono al palleggio delle responsabilità.
Il tentativo maldestro di Brianzacque di privatizzare le case dell’acqua è miseramente fallito, grazie alle nostre pronte e legittime denunce e questo ennesimo episodio sulle case dell’Acqua dimostra che Brianzacque non è affidabile.
Abbiamo il fondato sospetto che l’atteggiamento dilatorio, volto a ritardare la programmazione e la costruzione delle case dell’acqua, sia dettato dal fatto che il progetto milionario di privatizzazione delle case dell’Acqua, non sia mai stato abbandonato da parte della casta dell’Acqua e quindi il tentativo di ritardare faccia parte di una strategia ben studiata al fine di riproporre quel piano in spregio all’Acqua pubblica.
Costoro devono investire quanto previsto per legge e, che non ci si venga a raccontare favole, di altri e improbabili investimenti,(che ci dimostrino dove finiscono i soldi provenienti dalla tariffa).
Chiediamo a tutti i sindaci della Brianza di farsi promotori di iniziative volte a pretendere la programmazione di investimenti per la costruzione delle case dell’Acqua: è un atto dovuto da parte di chi incassa la tariffa idrica.
Trattandosi di investimento connesso, ovviamente, al servizio di acquedotto, gli investimenti relativi alle Case dell’Acqua risultano di competenza del gestore del servizio idrico, ovvero del soggetto al quale, a norma dell’art. 150 del codice dell’Ambiente, viene affidato il servizio idrico integrato.
In Italia, infatti, a partire dall’entrata in vigore della Legge Galli (L. n. 36/1994), è stato introdotto il principio della copertura completa dei costi e degli investimenti tramite tariffa; quest’ultima, riscossa dal gestore, viene quindi utilizzata per realizzare tutti gli investimenti del servizio idrico.
Attualmente in Brianza, il gestore unico del servizio è stato individuato nella società Brianzacque che, pertanto, dovrebbe farsi carico degli investimenti relativi alle case dell’Acqua, secondo il provvedimento di affidamento del SII da parte dell’Ato di MB, per altro ritenuto illegittimo da parte dell’AGCM.
Brianzacque incassa direttamente tutta la tariffa, spogliando le patrimoniali del ruolo di gestori e quindi di soggetti preposti alla programmazione degli investimenti, compreso le case dell’acqua.
Per tanto, Brianzacque e tutti i gestori d’Italia devono accantonare obbligatoriamente il 42% della tariffa incassata da parte dei cittadini e investirli.
Le inadempienze di Brianzacque e dell’Ato sono macroscopiche, vergognose, e inaccettabili, come sono inaccettabili i soliti valzer che tendono al palleggio delle responsabilità.
Il tentativo maldestro di Brianzacque di privatizzare le case dell’acqua è miseramente fallito, grazie alle nostre pronte e legittime denunce e questo ennesimo episodio sulle case dell’Acqua dimostra che Brianzacque non è affidabile.
Abbiamo il fondato sospetto che l’atteggiamento dilatorio, volto a ritardare la programmazione e la costruzione delle case dell’acqua, sia dettato dal fatto che il progetto milionario di privatizzazione delle case dell’Acqua, non sia mai stato abbandonato da parte della casta dell’Acqua e quindi il tentativo di ritardare faccia parte di una strategia ben studiata al fine di riproporre quel piano in spregio all’Acqua pubblica.
Costoro devono investire quanto previsto per legge e, che non ci si venga a raccontare favole, di altri e improbabili investimenti,(che ci dimostrino dove finiscono i soldi provenienti dalla tariffa).
Chiediamo a tutti i sindaci della Brianza di farsi promotori di iniziative volte a pretendere la programmazione di investimenti per la costruzione delle case dell’Acqua: è un atto dovuto da parte di chi incassa la tariffa idrica.
Passeggiata alle Foppe di Fornacetta
DOMENICA 28 APRILE 2013
PASSEGGIATA ALLE FOPPE DI FORNACETTA - INVERIGO (CO)
RITROVO ALLE ORE 8,30
a cura dell'Associazione "Le Contrade" di Inverigo
Seconda uscita del programma "Le Stagioni del Parco 2013" in una zona bellissima del Parco Valle del Lambro in stretto rapporto con la Brughiera. La zona interessata dall'escursione si trova in un sistema verde di continuità nella fascia Pedemontana a nord dell'area metropolitana milanese, che deve essere tutelata e riconosciuta per le sue importanti caratteristiche storiche ed naturalistiche.
La visita prevede la presenza di educatori ambientali del Parco.
PASSEGGIATA ALLE FOPPE DI FORNACETTA - INVERIGO (CO)
RITROVO ALLE ORE 8,30
a cura dell'Associazione "Le Contrade" di Inverigo
Seconda uscita del programma "Le Stagioni del Parco 2013" in una zona bellissima del Parco Valle del Lambro in stretto rapporto con la Brughiera. La zona interessata dall'escursione si trova in un sistema verde di continuità nella fascia Pedemontana a nord dell'area metropolitana milanese, che deve essere tutelata e riconosciuta per le sue importanti caratteristiche storiche ed naturalistiche.
La visita prevede la presenza di educatori ambientali del Parco.
Alberi e arbusti delle Groane
Domenica 28 aprile 2013
Escursione lungo i sentieri e le piste ciclo-pedonali del Parco delle Groane per imparare a conoscere e riconoscere i principali alberi e arbusti che caratterizzano i suoi ecosistemi.
Appuntamento alle ore 14.00 presso la stazione Ceriano Laghetto - Parco delle Groane lungo la linea S9 di Trenord.
Si consigliano scarpe e abbigliamento adatti a camminare nel bosco.
Quota di partecipazione:
Adulti: 5.00 Euro
Bambini: 3.00 Euro
Prenotazione obbligatoria
Maurizio Valota - Guida Ambientale Escursionistica - 349.8404787 - info@naturacultura.it
Escursione lungo i sentieri e le piste ciclo-pedonali del Parco delle Groane per imparare a conoscere e riconoscere i principali alberi e arbusti che caratterizzano i suoi ecosistemi.
Appuntamento alle ore 14.00 presso la stazione Ceriano Laghetto - Parco delle Groane lungo la linea S9 di Trenord.
Si consigliano scarpe e abbigliamento adatti a camminare nel bosco.
Quota di partecipazione:
Adulti: 5.00 Euro
Bambini: 3.00 Euro
Prenotazione obbligatoria
Maurizio Valota - Guida Ambientale Escursionistica - 349.8404787 - info@naturacultura.it
domenica 21 aprile 2013
Che fine ha fatto la casa dell'acqua a Seregno?
Casa dell'acqua - Viganò Brianza |
La vicenda della casa dell'acqua a Seregno è abbastanza vecchia. Risale infatti al 2008 una interpellanza della consigliera Giuseppina Minotti che, facendo propria una proposta di Adiconsum Brianza, chiedeva all'amministrazione comunale se non avesse intenzione di installare anche a Seregno una casa dell'acqua.
L'allora assessore alle politiche ambientali Alioli rispondeva che aveva "attivato già da alcuni mesi un percorso con Brianza Acque e Università di Pavia”.
Da allora un lungo silenzio fin quando, nell'aprile 2012, il Comune di Seregno chiede all'ATO MB di partecipare alla selezione per la realizzazione delle case dell'acqua dei Comuni della Provincia di MB (leggi qui).
Nel giugno 2012, su questo blog appare un intervento di Christian Brambilla, nostro lettore e collaboratore, che chiede lumi sulla vicenda. L'assessore Sambruni risponde prontamente (leggi qui) dichiarando che "la casetta dell'acqua non è caduta nel dimenticatoio" e anzi ne conferma, a breve, la realizzazione.
Nel settembre 2012, in seguito alla pubblicazione sul sito di Brianzacque di un bando di gara sull'affidamento in concessione della fornitura e gestione di case dell’acqua, il Comitato Beni Comuni MB prende una posizione critica sull'affare delle case dell'acqua in Brianza (leggi qui).
La consigliera Giuseppina Minotti propone quindi una nuova interpellanza (leggi qui) dal titolo emblematico: "Casa dell'acqua: pubblica o privatizzata?", chiedendo quali siano le intenzioni dell'amministrazione seregnese al riguardo.
Anche se l'interpellanza risulta a tutt'oggi inevasa siamo in grado di aggiornare i nostri lettori sulla vicenda.
Il giorno 6 febbraio 2013 l'ATO MB scrive ai sindaci vincitori del bando (tra cui quello di Seregno) informandoli che in seguito al bando promosso dall'ATO MB "da un'analisi effettuata da BA (Brianzacque) emerge che tale progetto richiede l'impegno di ingenti risorse finanziarie per ciò che concerne la gestione delle casette. BA quindi propone di appaltare la realizzazione e la gestione delle stesse ad un soggetto privato per un totale di 6 anni con restituzione successiva del bene. Il soggetto privato scelto mediante gara avrà il compito di costruire 13 casette dell'acqua, una per ogni comune che aveva partecipato al suddetto bando e di gestirle completamente."
Tale procedura, evidentemente, risulta dubbia anche all'ATO che, nella stessa e-mail, afferma: "Tuttavia affidare ad un soggetto privato la costruzione e la gestione delle casette potrebbe provocare critiche e contestazioni da parte dei comitati per l'acqua pubblica" ed invita i sindaci a "mostrarmi eventuali osservazioni sul percorso."
Prontamente arriva la risposta del Comune di Seregno: "Non condividiamo ... la vostra proposta di affidare la realizzazione e la gestione della casa dell'acqua ad una ditta privata che introiterebbe i proventi della vendita dell'acqua per sei anni e che al termine della concessione potrebbe smantellare il manufatto, dopo che lo stesso è stato ampiamente pagato dai cittadini con l'acquisto dell'acqua." L'assessore Sambruni, firmatario della lettera, prosegue invitando l'ATO a "rivedere la proposta affinché la gestione delle case dell'acqua che verranno installate nei diversi comuni siano gestiti direttamente da una società pubblica e non da una società privata. In caso contrario l'Amministrazione si riserva la facoltà di rinunciare al Vostro contributo e di procedere autonomamente alla realizzazione della casa dell'acqua."
A questa lettera, datata 15 febbraio 2013, fanno seguito ulteriori 2 solleciti (15 e 26 marzo 2013) del Comune di Seregno per invitare l'ATO a dare una risposta, sinora non pervenuta, in modo da poter anche evadere l'interpellanza della consigliera Minotti.
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FdS,
Seregno
sabato 20 aprile 2013
Dateci una mano a salvare i rospi di Moregallo!
Mercoledì scorso erano oltre 6.000 gli anfibi tratti in salvo.
Chi volesse dare una mano può farlo inviando una e-mail a: rospi.moregallo@gmail.com
Per maggiori informazioni cliccare qui.
Parking Brianza Centrale
Riceviamo e pubblichiamo la seguente interpellanza di Giuseppina Minotti, capogruppo FdS di Seregno
Le guardie ecologiche possono parcheggiare dove vogliono nei parchi?
Signor Sindaco, le allego due fotografie scattate il giorno della 100 chilometri presso la palazzina che avrebbe dovuto essere destinata ai servizi ambientali.
Non credo ci sia la necessità di aggiungere commenti. Vorrei solo sapere se anche l'Amministrazione è d'accordo col fatto che le guardie ecologiche dovrebbero dare il buon esempio e parcheggiare dove lo fanno i comuni mortali.
Distinti saluti
Giuseppina Minotti
(capogruppo della FdS)
Aggionamento 8 giugno 2013
Di seguito la risposta all'interpellanza formulata dall'Amministrazione Comunale
Di seguito la risposta all'interpellanza formulata dall'Amministrazione Comunale
Seregno: manutenzione del verde o potature selvagge?
Riceviamo e pubblichiamo la seguente interpellanza di Giuseppina Minotti, capogruppo FdS di Seregno
Signor Sindaco, ho più volte chiesto che si programmasse e procedesse alla manutenzione del verde pubblico allo scopo di mantenerlo in buona salute ed evitare interventi successivi molto più onerosi.
Probabilmente era meglio se me ne fossi stata zitta.
In quest'ultimo anno non c'è mai stata una volta in cui gli interventi siano stati nella direzione da me auspicata ed anche da parte di molti frequentatori del parco. Il commento più diffuso, non proprio di approvazione, era: "ma sa in dre a fa cusè?".
L'ultima è la potatura (termine che ritengo quantomeno improprio) dei carpini presso via Alessandria.
Come si può vedere dalle immagini i carpini sono stati più che dimezzati in altezza ovvero "capitozzati" deturpando irrimediabilmente il filare specie nella zona Nord. Pare che i motivi siano che i rami entravano nella proprietà della villa (zona Est) e impedivano la visione (zona Nord).
Al primo motivo si poteva porre rimedio sfrondando i rami verso la recinzione mentre nel secondo caso invece non si doveva assolutamente dar corso alla richiesta anche perché il filare di carpini si trova a circa 6 metri dalla recinzione e nessun carpino ha una chioma di 6 metri di raggio.
Vorrei perciò sapere le argomentazione dell'Amministrazione.
Distinti saluti
Giuseppina Minotti
(capogruppo della FdS)
Pedemontana: "Insieme in rete" e gli incontri con i Sindaci della tratta B2
di Gemma Beretta, portavoce di “Insieme in rete per uno sviluppo sostenibile”
Continua l'opera di INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE per condividere con gli Amministratori Comunali l’attenzione sulla criticità della tratta B2 dell’autostrada Pedemontana e sulla problematica DIOSSINA.
Dopo l'incontro con il gli Assessori LORIS DANTE e MICHELE PERNA a Meda e con il Commissario Prefettizio di Seveso, ADRIANA SABATO, negli ultimi dieci giorni ci siamo confrontati con il Sindaco di Lentate Sul Seveso ROSELLA RIVOLTA e con quello di Cesano Maderno GIGI PONTI.
Stiamo calendarizzando l'incontro con gli Amministratori di Barlassina per la prossima settimana.
Ai Sindaci e ai loro Delegati, abbiamo sottoposto la necessità che anche loro si facciano sentire per chiedere che la PRESCRIZIONE CIPE n° 3 sui rilievi ambientali e la ricerca di TCDD (Diossina) sia concretizzata con il coinvolgimento dell'ARPA, segnalando inoltre che il progetto esecutivo deve tener conto di quanto le analisi chimiche rilevano.
Qualche aggiornamento reciproco durante questo incontro c'è stato.
A Cesano Maderno, dopo che l'Amministrazione aveva scritto ben 2 lettere di sollecito a CAL e STRABAG per conoscere le risultanze dei "sondaggi ambientali" effettuati, per capire se era stata o meno ricercata la TCDD, è giunta una risposta di STRABAG che, però, non risponde ai quesiti che l'Amministrazione di Cesano avanzava.
Una NON risposta che dichiara unicamente l'effettuazione di una serie di analisi chimiche di carattere generale, senza la ricerca di TCDD tra i composti chimici, e sembrerebbe, quindi, senza ottemperare alle prescrizioni CIPE.
Si potrebbe dire chi non cerca non trova!
I Sindaci hanno evidenziato la preoccupazione che il PROGETTO ESECUTIVO, risulta non verrà posto all'attenzione e all'approvazione anche degli enti locali.
Per fare un poco il sunto delle cose loro dette e per formalizzare le nostre richieste, abbiamo loro inoltrato un documento di INSIEME IN RETE che alleghiamo.
Alla cortese attenzione di
COMUNE DI LENTATE SUL SEVESO, Sindaco Rosella Rivolta
COMUNE DI BARLASSINA, Sindaco Anna Maria Frontini
COMUNE DI SEVESO, Commissario Prefettizio Adriana Sabato
COMUNE DI MEDA, Sindaco Giorgio Fiorenzo Taveggia
COMUNE DI CESANO MADERNO, Sindaco Pietro Luigi Ponti
Gentile signora Sindaco e Commissaria Prefettizia, Egregio sig. Sindaco,
a seguito degli incontri intercorsi nei giorni scorsi con alcuni di voi abbiamo potuto condividere le preoccupazioni relative al punto della situazione sull’iter progettuale di Pedemontana, alla crisi economica che potrebbe fermare l’opera in un punto non ancora ben definito e, infine ma non per importanza, all’impatto dell’autostrada Pedemontana sul nostro territorio nelle zone non bonificate da diossina (TCDD). In particolare, con la Sindaco di Lentate sul Seveso, Rosella Rivolta, abbiamo condiviso la preoccupazione per il modo nel quale si sta svolgendo l’iter progettuale di Pedemontana, con la prospettiva della fasizzazione e la conseguente possibile realizzazione del tratto B 1 fino a Lentate sul Seveso, con il rischio che non si proceda di pari passo a tutte le opere di mitigazione, compensazione ambientale, viabilistiche sulla Milano – Meda, opere che diverranno quanto più necessarie per via del traffico indotto dall’autostrada incombente.
Dalla stessa Sindaco di Lentate sul Seveso abbiamo saputo che il giorno 19 aprile p.v. insieme agli altri Sindaci di Monza Brianza metterete a tema la questione Pedemontana.
Pertanto Vi chiediamo che in quella sede condividiate i punti che di seguito evidenziamo per farne poi una richiesta formale da indirizzare a Regione Lombardia e alla società Pedemontana.
1) lo scorso 7 marzo 2013, in risposta all’interrogazione del Consigliere Provinciale Elio Ghioni sul punto della situazione relativo al Progetto Esecutivo della Tratta B 2 l’Assessore della Provincia di Monza Brianza Giordano ha risposto quanto segue: “E’ stato consegnato pochi giorni fa il progetto esecutivo non solo della B 2 e della C ma anche della D. Questo progetto esecutivo è in fase di validazione da parte di una società “la Conteco di Milano” e le tempistiche sono di 30 giorni di tempo per la validazione e di 30 giorni per la sua approvazione”. E’ quindi necessario che Pedemontana dia notizie certe dell’iter dei progetti esecutivi, nonché del loro contenuto, come non risulta aver fatto al momento a alcuna delle Vostre amministrazioni comunali.
2) L’avanzamento del progetto esecutivo relativo alla Tratta B 2 richiede la massima attenzione sull’adempimento della prescrizione del CIPE n. 3, che prescrive di effettuare ulteriori indagini ambientali relative alla presenza di Diossine ed in particolare della TCDD prodotta dall’evento Icmesa del 1976. Va tenuto presente che già durante le indagini preliminari del 2008, ma in anche in altre e diverse occasioni, vennero riscontrate concentrazioni di TCDD in misura superiore rispetto ai livelli previsti dalle normative vigenti. Le analisi di cui sopra devono essere effettuate in contraddittorio con ARPA e sulla base delle risultanze analitiche, per prevenire il rischio di dispersione delle Diossine, potrebbero e a nostro parere dovrebbero, rendersi necessarie modifiche progettuali relative al sedime delle opere e alla loro tipologia oltreché adeguate bonifiche delle aree interessate. Preso pertanto atto che le informazioni richieste dal CIPE possono concorrere alla modifica degli elaborati progettuali nella loro versione finale di progetto esecutivo Vi sottolineiamo che, a tutela della salute pubblica dei nostri concittadini e degli operatori che saranno coinvolti nel cantiere della tratta B2 interessata dalla presenza di TCDD nei primi livelli del sottosuolo, è necessario chiedere precise informazioni circa le risultanze analitiche delle indagini condotte con ARPA e delle conseguenti e necessarie modifiche progettuali apportate, prima dell’approvazione del progetto esecutivo.
In attesa di avere riscontro del vostro agire, rispetto a quanto Vi sottoponiamo, e di poterVi incontrare per condividere un’azione comune di tutela del nostro territorio, rimaniamo Vostra disposizione per qualsiasi contributo sia necessario e inviamo cordiali saluti.
Gemma Beretta, portavoce di “Insieme in rete per uno sviluppo sostenibile”
COMUNE DI LENTATE SUL SEVESO, Sindaco Rosella Rivolta
COMUNE DI BARLASSINA, Sindaco Anna Maria Frontini
COMUNE DI SEVESO, Commissario Prefettizio Adriana Sabato
COMUNE DI MEDA, Sindaco Giorgio Fiorenzo Taveggia
COMUNE DI CESANO MADERNO, Sindaco Pietro Luigi Ponti
Gentile signora Sindaco e Commissaria Prefettizia, Egregio sig. Sindaco,
a seguito degli incontri intercorsi nei giorni scorsi con alcuni di voi abbiamo potuto condividere le preoccupazioni relative al punto della situazione sull’iter progettuale di Pedemontana, alla crisi economica che potrebbe fermare l’opera in un punto non ancora ben definito e, infine ma non per importanza, all’impatto dell’autostrada Pedemontana sul nostro territorio nelle zone non bonificate da diossina (TCDD). In particolare, con la Sindaco di Lentate sul Seveso, Rosella Rivolta, abbiamo condiviso la preoccupazione per il modo nel quale si sta svolgendo l’iter progettuale di Pedemontana, con la prospettiva della fasizzazione e la conseguente possibile realizzazione del tratto B 1 fino a Lentate sul Seveso, con il rischio che non si proceda di pari passo a tutte le opere di mitigazione, compensazione ambientale, viabilistiche sulla Milano – Meda, opere che diverranno quanto più necessarie per via del traffico indotto dall’autostrada incombente.
Dalla stessa Sindaco di Lentate sul Seveso abbiamo saputo che il giorno 19 aprile p.v. insieme agli altri Sindaci di Monza Brianza metterete a tema la questione Pedemontana.
Pertanto Vi chiediamo che in quella sede condividiate i punti che di seguito evidenziamo per farne poi una richiesta formale da indirizzare a Regione Lombardia e alla società Pedemontana.
1) lo scorso 7 marzo 2013, in risposta all’interrogazione del Consigliere Provinciale Elio Ghioni sul punto della situazione relativo al Progetto Esecutivo della Tratta B 2 l’Assessore della Provincia di Monza Brianza Giordano ha risposto quanto segue: “E’ stato consegnato pochi giorni fa il progetto esecutivo non solo della B 2 e della C ma anche della D. Questo progetto esecutivo è in fase di validazione da parte di una società “la Conteco di Milano” e le tempistiche sono di 30 giorni di tempo per la validazione e di 30 giorni per la sua approvazione”. E’ quindi necessario che Pedemontana dia notizie certe dell’iter dei progetti esecutivi, nonché del loro contenuto, come non risulta aver fatto al momento a alcuna delle Vostre amministrazioni comunali.
2) L’avanzamento del progetto esecutivo relativo alla Tratta B 2 richiede la massima attenzione sull’adempimento della prescrizione del CIPE n. 3, che prescrive di effettuare ulteriori indagini ambientali relative alla presenza di Diossine ed in particolare della TCDD prodotta dall’evento Icmesa del 1976. Va tenuto presente che già durante le indagini preliminari del 2008, ma in anche in altre e diverse occasioni, vennero riscontrate concentrazioni di TCDD in misura superiore rispetto ai livelli previsti dalle normative vigenti. Le analisi di cui sopra devono essere effettuate in contraddittorio con ARPA e sulla base delle risultanze analitiche, per prevenire il rischio di dispersione delle Diossine, potrebbero e a nostro parere dovrebbero, rendersi necessarie modifiche progettuali relative al sedime delle opere e alla loro tipologia oltreché adeguate bonifiche delle aree interessate. Preso pertanto atto che le informazioni richieste dal CIPE possono concorrere alla modifica degli elaborati progettuali nella loro versione finale di progetto esecutivo Vi sottolineiamo che, a tutela della salute pubblica dei nostri concittadini e degli operatori che saranno coinvolti nel cantiere della tratta B2 interessata dalla presenza di TCDD nei primi livelli del sottosuolo, è necessario chiedere precise informazioni circa le risultanze analitiche delle indagini condotte con ARPA e delle conseguenti e necessarie modifiche progettuali apportate, prima dell’approvazione del progetto esecutivo.
In attesa di avere riscontro del vostro agire, rispetto a quanto Vi sottoponiamo, e di poterVi incontrare per condividere un’azione comune di tutela del nostro territorio, rimaniamo Vostra disposizione per qualsiasi contributo sia necessario e inviamo cordiali saluti.
Gemma Beretta, portavoce di “Insieme in rete per uno sviluppo sostenibile”
Desio: il Comitato Beni Comuni interviene per ribadire che l'acqua deve rimanere pubblica
Intervento del Comitato Beni Comuni Monza e Brianza
La risposta del Sindaco di Desio: non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.
Vista la risposta del sindaco di Desio all’interpellanza riguardante il servizio idrico presentata dal Consigliere Comunale Paolo Di Carlo, risulta doveroso fare alcune puntualizzazioni.
Partiamo da un dato che appare inconfutabile: l’affidamento a Brianzacque è illegittimo e non potrà essere regolarizzato. A riguardo, infatti, l’AGCM si è già espressa in maniera inequivocabile: “l’affidamento in house a Brianzacque è avvenuto in assenza dei necessari requisiti per tale forma di affidamento”, “questi ultimi, infatti, devono logicamente essere integrati dalla società a ciò individuata, al momento stesso in cui le viene conferito l’affidamento del servizio senza che il possesso integrale degli stessi possa essere rimandato ad un momento successivo nel tempo”.
Viene quindi naturale chiedersi perché si è scelto di riorganizzare il servizio idrico brianzolo seguendo una via non rispettosa delle regole. Il Sindaco di Desio difende questa scelta sostenendo quanto “sia fondamentale che l’effettivo erogatore del servizio sia una società di primo livello, ovvero controllata direttamente dai Comuni. Soluzioni che affidano il servizio a Società pubbliche, che poi affidano lo stesso con gara ad altre società pubbliche o private….genera un decadimento e poco efficiente servizio soprattutto per i passaggi (anche solamente comunicativi) tra l’utente e l’effettivo esecutore dei lavori”. Ma supportare una scelta illegittima, oltre che illogica, come quella di Brianzacque soggetto gestore indica come le “affermazioni e continue dichiarazioni del Comitato Beni Comuni MB”, come le definisce l’ing. Roberto Corti, non sono state, evidentemente, ancora recepite.
Alla luce di tale rovello che pervade la mente del sindaco di Desio, riteniamo legittimo pensare che da parte del sindaco ci sia un pregiudizio di natura ideologica e autoreferenziale.
Eppure sembrerebbe chiaro quanto proposto a più riprese dal Comitato Beni Comuni: affidamento del servizio idrico integrato a un soggetto in possesso dei necessari requisiti (la grande patrimoniale brianzola che nascerebbe a seguito delle varie operazioni di incorporazione tra quelle storicamente esistenti sul territorio) che lo gestirebbe (realizzazione degli investimenti) direttamente e lo erogherebbe tramite la controllata Brianzacque. Nessuna gara è prevista per l’affidamento dell’erogazione del servizio, allo stesso modo in cui non è ipotizzata alcuna pluralità di interlocutori con l’utente (l’affidamento è unico); la grande differenza tra la nostra proposta e quella della Provincia, sostenuta anche dal PD, consiste nel fatto che la prima, a differenza della seconda, è perfettamente legittima (è la stessa che sta realizzando la Provincia di Milano e che è portata ad esempio dagli addetti ai lavori). Se poi si affidasse alla stessa patrimoniale anche la gestione del ciclo dei rifiuti,(finalità strategia rifiuti zero) ecco, che si realizzerebbero anche le famose economie di scala, la duplice tutela di beni comuni e la Brianza si potrebbe dotare di una importante azienda pubblica al servizio del territorio. Il rischio è infatti che il fallimentare approccio all'affidamento a Brianzacque determini l'annessione del patrimonio brianzolo a Cap Holding come avvenuto con IANOMI e a breve con Idra Patrimonio.
Apparirebbe altrettanto sbagliato voler sostenere l’affidamento a Brianzacque con l’aspirazione a creare una sola società del servizio idrico; alla luce della Sentenza della Corte Costituzionale n. 320/2011, infatti, non potendo Brianzacque detenere la proprietà di reti e impianti, la società patrimoniale appare insopprimibile. Casomai, al termine di tutto il processo, si potrebbe procedere alla fusione di Brianzacque nella patrimoniale.
Qualcuno rappresenta la violazione della normativa regolante gli affidamenti in house come innocenti stratagemmi utili per una efficiente riorganizzazione del servizio. Non è così! Innanzitutto perché l’illegalità si fonda proprio sul mancato rispetto delle regole. Poi, perché questi “innocui espedienti” provocano effetti distorsivi del sistema.
Tra le molte, risulta emblematica questa anomalia: l’istanza di accesso agli atti di Brianzacque, regolarmente avanzata da un Consigliere del Comune di Monza, è stata reiteratamente respinta con la motivazione che Brianzacque è solo indirettamente partecipata dal Comune di Monza. Il diniego, a stretto rigore di legge, risulta legittimo ma, oltre ad attestare che la trasparenza non è certo una virtù di cui possano vantarsi i rappresentanti di Brianzacque, oltre a certificare l’illegittimità dell’affidamento da questa ottenuto (violazione dell’art. 150, comma 3, del D.Lgs. n. 152/2006), impone di riflettere su come l’inottemperanza alla normativa sugli affidamenti in house e la conseguente assenza del controllo che gli Enti locali possono esercitare sulla società “affidataria”, abbia consentito che quest’ultima potesse gestire il servizio idrico, a partire da maggio del 2011 (Delibera n. 85/2011), svincolata da qualsiasi controllo dei soggetti a favore dei quali dovrebbe svolgere il servizio. Si è addirittura arrivati alla paradossale situazione per la quale un Consigliere Comunale non può visionare i documenti di una Società a cui si vorrebbe consegnare definitivamente il servizio idrico!
Corre infine l’obbligo di evidenziare come non corrisponda al vero che la questione dell’acquisto della quote di Brianzacque non debba necessariamente essere affrontata in Consiglio comunale. Tale materia, infatti, ai sensi dell’art. 42 del TUEL risulta proprio riservata alla competenza esclusiva del Consiglio Comunale.
Infine, chiediamo al Signor Sindaco e al Consiglio Comunale di programmare un Consiglio Comunale aperto, all’interno del quale sia prevista una nostra audizione e se preferite anche un contradditorio con i vertici dell’Ato e di Brianzacque.
La risposta del Sindaco di Desio: non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.
Vista la risposta del sindaco di Desio all’interpellanza riguardante il servizio idrico presentata dal Consigliere Comunale Paolo Di Carlo, risulta doveroso fare alcune puntualizzazioni.
Partiamo da un dato che appare inconfutabile: l’affidamento a Brianzacque è illegittimo e non potrà essere regolarizzato. A riguardo, infatti, l’AGCM si è già espressa in maniera inequivocabile: “l’affidamento in house a Brianzacque è avvenuto in assenza dei necessari requisiti per tale forma di affidamento”, “questi ultimi, infatti, devono logicamente essere integrati dalla società a ciò individuata, al momento stesso in cui le viene conferito l’affidamento del servizio senza che il possesso integrale degli stessi possa essere rimandato ad un momento successivo nel tempo”.
Viene quindi naturale chiedersi perché si è scelto di riorganizzare il servizio idrico brianzolo seguendo una via non rispettosa delle regole. Il Sindaco di Desio difende questa scelta sostenendo quanto “sia fondamentale che l’effettivo erogatore del servizio sia una società di primo livello, ovvero controllata direttamente dai Comuni. Soluzioni che affidano il servizio a Società pubbliche, che poi affidano lo stesso con gara ad altre società pubbliche o private….genera un decadimento e poco efficiente servizio soprattutto per i passaggi (anche solamente comunicativi) tra l’utente e l’effettivo esecutore dei lavori”. Ma supportare una scelta illegittima, oltre che illogica, come quella di Brianzacque soggetto gestore indica come le “affermazioni e continue dichiarazioni del Comitato Beni Comuni MB”, come le definisce l’ing. Roberto Corti, non sono state, evidentemente, ancora recepite.
Alla luce di tale rovello che pervade la mente del sindaco di Desio, riteniamo legittimo pensare che da parte del sindaco ci sia un pregiudizio di natura ideologica e autoreferenziale.
Eppure sembrerebbe chiaro quanto proposto a più riprese dal Comitato Beni Comuni: affidamento del servizio idrico integrato a un soggetto in possesso dei necessari requisiti (la grande patrimoniale brianzola che nascerebbe a seguito delle varie operazioni di incorporazione tra quelle storicamente esistenti sul territorio) che lo gestirebbe (realizzazione degli investimenti) direttamente e lo erogherebbe tramite la controllata Brianzacque. Nessuna gara è prevista per l’affidamento dell’erogazione del servizio, allo stesso modo in cui non è ipotizzata alcuna pluralità di interlocutori con l’utente (l’affidamento è unico); la grande differenza tra la nostra proposta e quella della Provincia, sostenuta anche dal PD, consiste nel fatto che la prima, a differenza della seconda, è perfettamente legittima (è la stessa che sta realizzando la Provincia di Milano e che è portata ad esempio dagli addetti ai lavori). Se poi si affidasse alla stessa patrimoniale anche la gestione del ciclo dei rifiuti,(finalità strategia rifiuti zero) ecco, che si realizzerebbero anche le famose economie di scala, la duplice tutela di beni comuni e la Brianza si potrebbe dotare di una importante azienda pubblica al servizio del territorio. Il rischio è infatti che il fallimentare approccio all'affidamento a Brianzacque determini l'annessione del patrimonio brianzolo a Cap Holding come avvenuto con IANOMI e a breve con Idra Patrimonio.
Apparirebbe altrettanto sbagliato voler sostenere l’affidamento a Brianzacque con l’aspirazione a creare una sola società del servizio idrico; alla luce della Sentenza della Corte Costituzionale n. 320/2011, infatti, non potendo Brianzacque detenere la proprietà di reti e impianti, la società patrimoniale appare insopprimibile. Casomai, al termine di tutto il processo, si potrebbe procedere alla fusione di Brianzacque nella patrimoniale.
Qualcuno rappresenta la violazione della normativa regolante gli affidamenti in house come innocenti stratagemmi utili per una efficiente riorganizzazione del servizio. Non è così! Innanzitutto perché l’illegalità si fonda proprio sul mancato rispetto delle regole. Poi, perché questi “innocui espedienti” provocano effetti distorsivi del sistema.
Tra le molte, risulta emblematica questa anomalia: l’istanza di accesso agli atti di Brianzacque, regolarmente avanzata da un Consigliere del Comune di Monza, è stata reiteratamente respinta con la motivazione che Brianzacque è solo indirettamente partecipata dal Comune di Monza. Il diniego, a stretto rigore di legge, risulta legittimo ma, oltre ad attestare che la trasparenza non è certo una virtù di cui possano vantarsi i rappresentanti di Brianzacque, oltre a certificare l’illegittimità dell’affidamento da questa ottenuto (violazione dell’art. 150, comma 3, del D.Lgs. n. 152/2006), impone di riflettere su come l’inottemperanza alla normativa sugli affidamenti in house e la conseguente assenza del controllo che gli Enti locali possono esercitare sulla società “affidataria”, abbia consentito che quest’ultima potesse gestire il servizio idrico, a partire da maggio del 2011 (Delibera n. 85/2011), svincolata da qualsiasi controllo dei soggetti a favore dei quali dovrebbe svolgere il servizio. Si è addirittura arrivati alla paradossale situazione per la quale un Consigliere Comunale non può visionare i documenti di una Società a cui si vorrebbe consegnare definitivamente il servizio idrico!
Corre infine l’obbligo di evidenziare come non corrisponda al vero che la questione dell’acquisto della quote di Brianzacque non debba necessariamente essere affrontata in Consiglio comunale. Tale materia, infatti, ai sensi dell’art. 42 del TUEL risulta proprio riservata alla competenza esclusiva del Consiglio Comunale.
Infine, chiediamo al Signor Sindaco e al Consiglio Comunale di programmare un Consiglio Comunale aperto, all’interno del quale sia prevista una nostra audizione e se preferite anche un contradditorio con i vertici dell’Ato e di Brianzacque.
I luoghi dell'acqua e l'abbazia di Vertemate. Caccia alla bellezza insieme a Legambiente Cantù
AVVISO: la passeggiata è stata rinviata a data da destinarsi a causa dell'impraticabilità del percorso.
di Tiziano Grassi, Presidente del Comitato per il Parco Regionale della Brughiera
Con la presente vi comunico la prossima uscita nel Parco della Brughiera intitolata
CACCIA ALLA...... BELLEZZA:
I LUOGHI DELL'ACQUA E L'ABBAZIA DI VERTEMATE
prevista per domenica 21 aprile 2013 a Vertemate con ritrovo alla sede del Circolo Cooperativo di Minoprio in via Vittorio Veneto n° 64 alle ore 8,30, per chi avrà piacere di fare colazione con noi, offerta dalla Cooperativa Minoprio, e partenza alle ore 9,00.
Questa è la seconda edizione della passeggiata a Vertemate che rientra nel programma "Le Stagioni del Parco 2013". Come per l'anno scorso anche quest'anno percorreremo luoghi affascinanti della Brughiera sempre "sul filo dell'acqua" che in queste zone ha determinato profondamente la storia delle popolazioni e le loro attività. Visiteremo il mulino di Fino Mornasco, splendido esempio di quella che decine e decine di anni fa era un'attività importante della zona a ridosso delle sponde del fiume Seveso. Abbinato all'escursione è stato organizzato un concorso fotografico aperto a tutti i partecipanti alla passeggiata intitolato "CACCIA ALLA....BELLEZZA" in occasione della Settimana della Bellezza curata da Legambiente. Le foto della passeggiata che invierete al sito di Legambiente Cantù saranno scelte ed esposte in una Mostra presso la Biblioteca di Minoprio.
Alla conclusione dell'escursione è possibile pranzare in compagnia presso il Circolo Cooperativo di Minoprio al costo di €. 10,00 circa per persona prenotandosi alla partenza.
I presupposti per una bellissima escursione ci sono tutti.
Vi aspettiamo come sempre numerosi!
Per visualizzare le foto e la descrizione della bella passeggiata cliccare qui.
di Tiziano Grassi, Presidente del Comitato per il Parco Regionale della Brughiera
Con la presente vi comunico la prossima uscita nel Parco della Brughiera intitolata
CACCIA ALLA...... BELLEZZA:
I LUOGHI DELL'ACQUA E L'ABBAZIA DI VERTEMATE
prevista per domenica 21 aprile 2013 a Vertemate con ritrovo alla sede del Circolo Cooperativo di Minoprio in via Vittorio Veneto n° 64 alle ore 8,30, per chi avrà piacere di fare colazione con noi, offerta dalla Cooperativa Minoprio, e partenza alle ore 9,00.
Questa è la seconda edizione della passeggiata a Vertemate che rientra nel programma "Le Stagioni del Parco 2013". Come per l'anno scorso anche quest'anno percorreremo luoghi affascinanti della Brughiera sempre "sul filo dell'acqua" che in queste zone ha determinato profondamente la storia delle popolazioni e le loro attività. Visiteremo il mulino di Fino Mornasco, splendido esempio di quella che decine e decine di anni fa era un'attività importante della zona a ridosso delle sponde del fiume Seveso. Abbinato all'escursione è stato organizzato un concorso fotografico aperto a tutti i partecipanti alla passeggiata intitolato "CACCIA ALLA....BELLEZZA" in occasione della Settimana della Bellezza curata da Legambiente. Le foto della passeggiata che invierete al sito di Legambiente Cantù saranno scelte ed esposte in una Mostra presso la Biblioteca di Minoprio.
Alla conclusione dell'escursione è possibile pranzare in compagnia presso il Circolo Cooperativo di Minoprio al costo di €. 10,00 circa per persona prenotandosi alla partenza.
I presupposti per una bellissima escursione ci sono tutti.
Vi aspettiamo come sempre numerosi!
Per visualizzare le foto e la descrizione della bella passeggiata cliccare qui.
Escursione someggiata nel Parco del Lura
Domenica 21 aprile 2013 si svolgerà la seconda delle escursioni in compagnia degli asini in programma per la primavera del 2013 nel Parco del Lura.
Ritrovo alle ore 10.00 presso il Centro Terapeutico La Silvienne di Cermenate (CO).
Dopo una breve introduzione sugli asini si partirà per una passeggiata lungo un percorso ad anello di circa 15 km, durante la quale verrà descritto e verranno aiutati i partecipanti a cogliere e comprendere i linguaggi comunicazionali espressi dagli asini e verrà data la possibilità a coloro che sono interessati di sperimentarsi attivamente nella conduzione degli animali. La guida ambientale, inoltre, fornirà informazioni sulla flora e la fauna presenti nel territorio aiutando a riconoscere le diverse specie presenti in natura.
Durante l'escursione si toccheranno alcuni dei principali punti di interesse del Parco: il roccolo di Cermenate col museo degli ecosistemi forestali, l'area sperimentale di fitodepurazione di Cadorago e il Centro Biodiversità di Lomazzo.
Il rientro al Centro Terapeutico La Silvienne è previsto per le ore 18.00.
Quota di partecipazione: 60.00 Euro
Pranzo al sacco a carico dei partecipanti.
Prenotazione obbligatoria
Maurizio Valota - Guida Ambientale Escursionistica - 349.8404787 - info@naturacultura.it
Ritrovo alle ore 10.00 presso il Centro Terapeutico La Silvienne di Cermenate (CO).
Dopo una breve introduzione sugli asini si partirà per una passeggiata lungo un percorso ad anello di circa 15 km, durante la quale verrà descritto e verranno aiutati i partecipanti a cogliere e comprendere i linguaggi comunicazionali espressi dagli asini e verrà data la possibilità a coloro che sono interessati di sperimentarsi attivamente nella conduzione degli animali. La guida ambientale, inoltre, fornirà informazioni sulla flora e la fauna presenti nel territorio aiutando a riconoscere le diverse specie presenti in natura.
Durante l'escursione si toccheranno alcuni dei principali punti di interesse del Parco: il roccolo di Cermenate col museo degli ecosistemi forestali, l'area sperimentale di fitodepurazione di Cadorago e il Centro Biodiversità di Lomazzo.
Il rientro al Centro Terapeutico La Silvienne è previsto per le ore 18.00.
Quota di partecipazione: 60.00 Euro
Pranzo al sacco a carico dei partecipanti.
Prenotazione obbligatoria
Maurizio Valota - Guida Ambientale Escursionistica - 349.8404787 - info@naturacultura.it
Orti solidali nel Parco Grugnotorto Villoresi
Da qualche mese è stato avviato a Cinisello Balsamo, nel Parco Grugnotorto Villoresi, il Progetto ORTI SOLIDALI; un gruppo di cittadini-orticoltori si ritrova per coltivare un’area messa a disposizione dall'Amministrazione Comunale, nell'area gestita da Legambiente.
Si tratta di un’esperienza di solidarietà nella quale il singolo cittadino-orticoltore si ritrova a condividere con altri la voglia di trasformare il territorio coltivando la terra, materia ormai scarseggiante nelle nostre realtà urbane.
L'idea è nata all'interno del Circolo di Legambiente Cinisello Balsamo Onlus; i Promotori vogliono sensibilizzare l'Amministrazione Comunale sulla necessità, sentita da molti cittadini, di ricreare un rapporto con la terra. Una coltivazione naturale e biologica, che può anche rappresentare da un lato un piccolo tornaconto economico e dall’altro la nascita di rapporti solidali fra i cittadini-orticoltori, perché l'idea è che l'orto è di tutti quelli che lo coltivano e così i frutti che esso produce.
L’auspicio è che siano sempre più numerosi i cittadini che condividano gli obiettivi di questo Progetto, i Promotori si augurano che, con la nascita della prossima Giunta Comunale, i nuovi Amministratori concedano quante più aree sia possibile ai gruppi di cittadini-orticoltori che chiederanno di avviare un Orto Solidale da gestire comunitariamente.
Vieni a fare quattro chiacchiere per conoscere il Progetto; TI ASPETTIAMO sabato 20 Aprile dalle 14.30 alle 17.00 nell'area gestita da Legambiente nel Parco del Grugnotorto in Via Giolitti.
Si tratta di un’esperienza di solidarietà nella quale il singolo cittadino-orticoltore si ritrova a condividere con altri la voglia di trasformare il territorio coltivando la terra, materia ormai scarseggiante nelle nostre realtà urbane.
L'idea è nata all'interno del Circolo di Legambiente Cinisello Balsamo Onlus; i Promotori vogliono sensibilizzare l'Amministrazione Comunale sulla necessità, sentita da molti cittadini, di ricreare un rapporto con la terra. Una coltivazione naturale e biologica, che può anche rappresentare da un lato un piccolo tornaconto economico e dall’altro la nascita di rapporti solidali fra i cittadini-orticoltori, perché l'idea è che l'orto è di tutti quelli che lo coltivano e così i frutti che esso produce.
L’auspicio è che siano sempre più numerosi i cittadini che condividano gli obiettivi di questo Progetto, i Promotori si augurano che, con la nascita della prossima Giunta Comunale, i nuovi Amministratori concedano quante più aree sia possibile ai gruppi di cittadini-orticoltori che chiederanno di avviare un Orto Solidale da gestire comunitariamente.
Vieni a fare quattro chiacchiere per conoscere il Progetto; TI ASPETTIAMO sabato 20 Aprile dalle 14.30 alle 17.00 nell'area gestita da Legambiente nel Parco del Grugnotorto in Via Giolitti.
Erba: FINANZA KILLER, non con i nostri soldi
FINANZA KILLER - Non con i nostri soldi è uno spettacolo, scritto da Ercole Ongaro e Fabrizio De Giovanni, che affronta in modo critico l’evoluzione del sistema bancario italiano, con particolare riguardo al passaggio dal modello pubblico di banca ad un modello privato, attraverso la riforma del 1993 che in Italia spalancò le porte all’attività speculativa delle banche. Vi si affrontano i temi della crisi mondiale, dei mutui subprime, dei derivati, dei titoli tossici, dei paradisi fiscali, del “land grabbing” (accaparramento di terre vergini), delle banche armate, della finanza etica. E’ uno spettacolo sulla storia della crisi attuale, un percorso a ritroso nel tempo a rintracciare fatti e misfatti legati alle banche e alle loro fusioni, che dall'America all'Europa non hanno risparmiato nessuno. Non è la classica satira politica che con battute più o meno graffianti allude a quel o tal altro personaggio politico, ma la minuziosa ricostruzione, in stile giornalistico, di quanto avvenuto in una rilettura che accusa le banche e i suoi dirigenti del passato e del presente. L’obiettivo è quello di informare il pubblico e fargli capire come siamo giunti nella condizione in cui ci troviamo, ma soprattutto cosa sia possibile fare, anche individualmente, per uscirne. La via maestra per uscire dalla crisi ed evitare un suo ripetersi passa per una maggiore giustizia sociale, economica e ambientale. I 50 top manager dei fondi di investimento e hedge fund guadagnano in media 588 milioni di dollari ciascuno, 19.000 volte lo stipendio medio del lavoratore statunitense. Somme che sono frutto unicamente di attività finanziarie e speculative. La ricchezza prodotta nel mondo permetterebbe a ogni essere umano di vivere con un reddito di 2.884 dollari al mese. Oltre un miliardo di persone, nella realtà, sopravvive con meno di un dollaro al giorno. Un'ennesima conferma del fallimento del libero mercato e della sua presunta efficienza nel distribuire le risorse autoregolandosi. Invertire la rotta diventa imprescindibile. Cambiare strada significa porre gli esseri umani davanti ai profitti.
lunedì 15 aprile 2013
Desio: pedalata nei luoghi della resistenza
Partenza ore 10.30 - Desio, corso Italia 66 (c/o sede Legambiente).
Tappa nei luoghi della resistenza desiana
Conclusione prato di via Molinara (dove dovrebbe sorgere il mega svincolo di Pedemontana)
Pranzo al sacco giochi per grandi e piccini
Tappa nei luoghi della resistenza desiana
Conclusione prato di via Molinara (dove dovrebbe sorgere il mega svincolo di Pedemontana)
Pranzo al sacco giochi per grandi e piccini
APRILE 1945-APRILE 2013
DA ALLORA SONO CAMBIATE MOLTE COSE, MA CI RESTA L’ESEMPIO DI CHI HA SCELTO LA LIBERTA’ CONTRO L’OPPRESSIONE, LA SOLIDARIETA’ CONTRO IL SOPRUSO, LA LOTTA CONTRO LA RASSEGNAZIONE, IL DIRITTO DI SCEGLIERE CONTRO IL DOVERE DI SUBIRE. OGGI COME ALLORA SI DIFENDE LA TERRA, IL BENE DI TUTTI, CHE I PARTIGIANI DIFESERO DAGLI OCCUPANTI E CHE OGGI NOI DOBBIAMO DIFENDERE DALL’ENNESIMO ASSALTO DEL CEMENTO E DELL’INTERESSE DI POCHI.
DA ALLORA SONO CAMBIATE MOLTE COSE, MA CI RESTA L’ESEMPIO DI CHI HA SCELTO LA LIBERTA’ CONTRO L’OPPRESSIONE, LA SOLIDARIETA’ CONTRO IL SOPRUSO, LA LOTTA CONTRO LA RASSEGNAZIONE, IL DIRITTO DI SCEGLIERE CONTRO IL DOVERE DI SUBIRE. OGGI COME ALLORA SI DIFENDE LA TERRA, IL BENE DI TUTTI, CHE I PARTIGIANI DIFESERO DAGLI OCCUPANTI E CHE OGGI NOI DOBBIAMO DIFENDERE DALL’ENNESIMO ASSALTO DEL CEMENTO E DELL’INTERESSE DI POCHI.
Parco del Molgora: “quattro passi” alla scoperta del mondo delle erbe e piante selvatiche
Domenica 21 aprile 2013
PIANTE SPONTANEE IN CUCINA
Ritrovo: ore 14.30 – cancello Scuola Media, Via Gramsci 42/A – Burago di Molgora
Guidati dagli esperti di “piante spontanee in cucina” (www.piantespontaneeincucina.info) si faranno “quattro passi” alla scoperta del mondo delle erbe e piante selvatiche tradizionalmente utilizzate a scopo alimentare: col bel tempo passeggiando nel territorio del Parco, in caso di maltempo comomdamente riparati e con l’ausilio di campioni dal vivo di specie spontanee commestibili comuni della nostra flora.
Note: dotarsi di abbigliamento e calzature idonee.
Organizzazione: Parco del Molgora, in collaborazione con il Comune di Burago di Molgora
PIANTE SPONTANEE IN CUCINA
Ritrovo: ore 14.30 – cancello Scuola Media, Via Gramsci 42/A – Burago di Molgora
Guidati dagli esperti di “piante spontanee in cucina” (www.piantespontaneeincucina.info) si faranno “quattro passi” alla scoperta del mondo delle erbe e piante selvatiche tradizionalmente utilizzate a scopo alimentare: col bel tempo passeggiando nel territorio del Parco, in caso di maltempo comomdamente riparati e con l’ausilio di campioni dal vivo di specie spontanee commestibili comuni della nostra flora.
Note: dotarsi di abbigliamento e calzature idonee.
Organizzazione: Parco del Molgora, in collaborazione con il Comune di Burago di Molgora
domenica 14 aprile 2013
Dalla provincia un primo passo verso la costituzione di due nuovi parchi regionali in Brianza
Giovedì scorso la provincia di Monza e Brianza ha approvato un ordine del giorno a sostegno dell'istituzione di due nuovi parchi regionali: il "Parco agricolo e delle energie rinnovabili della Brianza orientale" e del nuovo "Parco della Brianza Centrale".
La nostra valutazione è senz'altro positiva anche se il percorso per la loro realizzazione è ancora lungo e irto di ostacoli. Infatti la presentazione stessa dell'o.d.g. è stata travagliata (leggi qui) e la votazione non è avvenuta all'unanimità (l'odg è stato votato da PD, quasi tutta la Lega Nord, mentre il Pdl si è diviso).
Qualche perplessità rimane, invece, alla soluzione prospettata per il "Parco Regionale della Brughiera"; cioè l'accorpamento del PLIS Brughiera al Parco Regionale delle Groane. E' una soluzione parziale. Il Parco Regionale della Brughiera deve essere concretizzato quanto prima, di concerto con la Provincia di Como e la Regione Lombardia e deve andare da Meda a Como, così come previsto nella proposta istitutiva.
Erba: "Un altro mondo è possibile" 5° edizione
Alessio Ciacci è assessore all’ambiente del Comune di Capannori, cittadina di 46.000 abitanti in provincia di Lucca diventata famosa grazie all’adesione (primo comune in Italia) alla strategia internazionale “Rifiuti zero“. Alessio Ciacci è diventato un punto di riferimento in Italia per tutti quelli che credono che un mondo migliore sia possibile perché ha saputo passare dalla teoria alla pratica, dalla enunciazione dei principi alla sperimentazione quotidiana di modelli di sviluppo improntati a sobrietà e buonsenso, condivisione e sostenibilità. In questi anni Alessio ha messo in campo diversi progetti concreti, favorendo la nascita di una moltitudine di azioni che stanno cambiando i comportamenti e le scelte di moltissimi cittadini. Praticamente l’opposto di quanto accade sempre più spesso in giro per l’Italia. Per la sua serietà, per il suo impegno e per le forti motivazioni che sono alla base del suo operato, ha vinto il Premio Personaggio Ambiente Italia 2012 promosso da giornalisti ambientali dei principali quotidiani italiani, dai Direttori delle più importanti riviste di ecologia, e dai siti internet di settore, selezionati per la loro competenza, quali ad esempio repubblica.it/ambiente, adnkronos.com, rinnovabili.it, ansa.it/ambiente, greennews.info, lanuovaecologia.it,ilsole24ore.com/green, ilfattoquotidiano.it/veleni-ambienti, greenbiz.it, greenMe.it, archetetturaecosostenibile.it,corriere.it/ambiente, ecoblog.it. Su ventuno candidati Alessio Cacci ha ottenuto il 40% dei voti espressi tramite internet da migliaia di persone. La partecipazione alla strategia Rifiuti Zero ha creato a Capannori decine di posti di lavoro, risparmi sui costi di smaltimento, benefici ambientali enormi e tanta partecipazione cittadina. Rifiuti Zero è una delle strategie indispensabili alla costruzione di prospettive di sostenibilità per la nostra civiltà. In un mondo finito e con crescenti crisi di approvvigionamento per materie prime ed energia non ci si può più permettere, come succede in Italia, di sprecare oltre il 60% dei materiali post-consumo in discariche od inceneritori.
Stefano Liberti è un giornalista, scrittore e documentarista. Pubblica da vari anni reportage di politica internazionale su quotidiani e periodici italiani e stranieri, Geo, L’Espresso, Ventiquattro, Il Manifesto El País semanal e Le Monde diplomatique. Per questa attività ha vinto i premi giornalistici Marco Luchetta e Guido Carletti. Come regista ha lavorato per la trasmissione tv “C’era una volta” di Rai3, diretto il documentario “L’inferno dei bimbi stregoni” (vincitore del premio L’Anello Debole 2010) e codiretto il film Mare chiuso che si è aggiudicato vari premi in diversi festival italiani. Come scrittore ha pubblicato A sud di Lampedusa con il quale ha vinto il prestigioso premio di scrittura Indro Montanelli, e Land Grabbing, tradotto in tedesco ed in via di traduzione in inglese, spagnolo e francese. Land Grabbing è il primo reportage al mondo che analizza e dimostra come, a partire dalla crisi alimentare e finanziaria del 2007, paesi come l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi, la Libia, la Corea del Sud, che dispongono di grandi risorse economiche ma non di spazi sufficienti per garantire la sicurezza alimentare ai propri abitanti, hanno cominciato a negoziare l’acquisto e l’affitto di enormi quantità di terra nelle nazioni africane o sudamericane; lo stesso stanno facendo le grandi multinazionali dell’agrobusiness, interessate a creare sterminate piantagioni per la produzione di biocarburanti, nonché una serie di società finanziarie, che hanno compreso che l’investimento in terra può garantire ricavi sempre più alti e sicuri. Questa allarmante e dilagante corsa all’accaparramento delle terre, detta appunto "Land Grabbing", nasconde però una forma insidiosa di sfruttamento e rischia di instaurare un nuovo colonialismo. Viaggiando fra le valli dell’Etiopia, le foreste dell’Amazzonia, la borsa di Chicago, le convention finanziarie a Ginevra, gli uffici della FAO, Liberti porta per la prima volta alla luce in ogni sua componente questo fenomeno complesso e spiega come i legami fra politica internazionale e mercato globalizzato stanno cambiando il volto del mondo in cui viviamo.
Stefano Liberti è un giornalista, scrittore e documentarista. Pubblica da vari anni reportage di politica internazionale su quotidiani e periodici italiani e stranieri, Geo, L’Espresso, Ventiquattro, Il Manifesto El País semanal e Le Monde diplomatique. Per questa attività ha vinto i premi giornalistici Marco Luchetta e Guido Carletti. Come regista ha lavorato per la trasmissione tv “C’era una volta” di Rai3, diretto il documentario “L’inferno dei bimbi stregoni” (vincitore del premio L’Anello Debole 2010) e codiretto il film Mare chiuso che si è aggiudicato vari premi in diversi festival italiani. Come scrittore ha pubblicato A sud di Lampedusa con il quale ha vinto il prestigioso premio di scrittura Indro Montanelli, e Land Grabbing, tradotto in tedesco ed in via di traduzione in inglese, spagnolo e francese. Land Grabbing è il primo reportage al mondo che analizza e dimostra come, a partire dalla crisi alimentare e finanziaria del 2007, paesi come l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi, la Libia, la Corea del Sud, che dispongono di grandi risorse economiche ma non di spazi sufficienti per garantire la sicurezza alimentare ai propri abitanti, hanno cominciato a negoziare l’acquisto e l’affitto di enormi quantità di terra nelle nazioni africane o sudamericane; lo stesso stanno facendo le grandi multinazionali dell’agrobusiness, interessate a creare sterminate piantagioni per la produzione di biocarburanti, nonché una serie di società finanziarie, che hanno compreso che l’investimento in terra può garantire ricavi sempre più alti e sicuri. Questa allarmante e dilagante corsa all’accaparramento delle terre, detta appunto "Land Grabbing", nasconde però una forma insidiosa di sfruttamento e rischia di instaurare un nuovo colonialismo. Viaggiando fra le valli dell’Etiopia, le foreste dell’Amazzonia, la borsa di Chicago, le convention finanziarie a Ginevra, gli uffici della FAO, Liberti porta per la prima volta alla luce in ogni sua componente questo fenomeno complesso e spiega come i legami fra politica internazionale e mercato globalizzato stanno cambiando il volto del mondo in cui viviamo.
sabato 13 aprile 2013
Rifiuti Zero: domenica 14/4/2013 "Firma Day" in Brianza
di Biagio Catena Cardillo, Patrizia Pappalardo e Maurizio Berinelli - Coordinamento regionale lombardo Rifiuti Zero
In Lombardia dobbiamo fare un miracolo per raccoglierne una valanga.
La raccolta firme per la legge di iniziativa popolare Rifiuti Zero entra nel vivo con il primo “Firma Day” organizzato in tutta Italia per domenica 14 aprile 2013.
Da nord a sud i comitati territoriali organizzeranno volantinaggi, banchetti, iniziative per sensibilizzare le persone sulla problematica dei rifiuti e per raccogliere le prime firme a favore della legge.
Il percorso legislativo è iniziato lo scorso 27 marzo con il deposito del testo in Corte di Cassazione. La quota necessaria per la presentazione della legge è di 50mila firme ma i promotori dell'iniziativa, forti dell'entusiasmo suscitato in tutto il paese e dei moltissimi comitati territoriali già costituiti, contano di raccoglierne molte di più. Già il numero delle firme raccolte nel primo “Firma day” della prossima domenica dovrebbero dare l'idea di quanto sia forte per gli italiani la necessità di voltare pagina in materia di rifiuti.
La legge Zero Rifiuti è promossa da associazioni, realtà sociali e comitati territoriali che mirano ad una riforma strutturale del sistema della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti mettendo al bando inceneritori e le discariche. Dobbiamo effettuare ogni sforzo per raggiungere obiettivi elevati sulla raccolta firme, che rappresenta il veicolo più naturale per avvicinare le persone, e le istituzioni locali (comuni- province -regione), senza delegare a nessuno la democrazia partecipata e diretta, in quando tale quesito strumentalmente si sta ponendo nelle varie discussioni.
Dunque in nostro primario obbiettivo è quello di creare un vasto movimento democratico di massa per indurre i gruppi parlamentari a discutere immediatamente e approvare la Legge Zero Rifiuti rappresenta una vera e propria rivoluzione verde basata sulle parole sostenibilità, ambiente, salute, partecipazione, lavoro.
L'obiettivo è di fondamentale importanza per la nostra vita e per quella dei nostri figli: riscrivere il futuro, oggi puoi.
Contatti: rifiutizerolombardia@gmail.com
Dove firmare: http://www.rifiutizerolombardia.it/dove-firmare/
Dati raccolta differenziata nei comuni della Regione Lombardia: http://www.scribd.com/doc/135697541/Dati-Rifiuti-Regione-Lombardia-x-Ogni-Comune
Numero speciale di Attac su Zero Rifiuti: http://www.italia.attac.org/granello_di_sabbia/il_granello_di_sabbia_0313_web_aprile_2013.pdf
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Corridoio ecologico tra Parco delle Groane e Parco del Lura: primo incontro con i cittadini
Martedì
16 Aprile alle ore 21.00 si terrà, presso il salone polivalente del
Parco delle Groane, il 1° incontro con la cittadinanza in merito al
progetto “Cerniera Verde del Nord Est: realizzazione della connessione
ecologica interprovinciale tra le Province di Milano e Varese”
presentato in collaborazione tra il Parco delle Groane, il Parco del
Lura e i Comuni di Cesate, Solaro e Caronno Pertusella.
Il progetto, promosso nel giugno 2012 da Fondazione Cariplo, consiste nella redazione di uno Studio di Fattibilità mirato a realizzare “corridoi ecologici” che colleghino aree naturalistiche importanti per il mantenimento della biodiversità e nello specifico il Parco delle Groane con il Parco del Lura.
Saranno presenti rappresentanti di tutte le Amministrazioni coinvolte.
Si invita chiunque fosse interessato a partecipare.
Fonte: Parco delle Groane
Il progetto, promosso nel giugno 2012 da Fondazione Cariplo, consiste nella redazione di uno Studio di Fattibilità mirato a realizzare “corridoi ecologici” che colleghino aree naturalistiche importanti per il mantenimento della biodiversità e nello specifico il Parco delle Groane con il Parco del Lura.
Saranno presenti rappresentanti di tutte le Amministrazioni coinvolte.
Si invita chiunque fosse interessato a partecipare.
Fonte: Parco delle Groane
venerdì 12 aprile 2013
Rovello Porro: una Chernobyl italiana?
Comunicato stampa congiunto Mondo in Cammino - AIPRI
A 27 anni di distanza, nelle regioni contaminate dal fallout di Chernobyl, le persone continuano ad ammalarsi e i bambini a morire per cancri e leucemie.
Fra le tante Chernobyl (e adesso Fukushima) dimenticate, ci siamo imbattuti – a distanza di 24 anni - in una Chernobyl tutta italiana.
Nel nostro lavoro di ricerca di classificazione degli incidenti nucleari, siamo soliti ricercare - per formazione e per quanto possibile – i dati di reale incidenza sull’ecosistema e sulla salute dei residenti.
La vicenda di Rovello Porro, però, ci ha colti di sorpresa e non ne abbiamo capito subito la portata, anche perché ci siamo trovati in presenza di una documentazione che ci ha reso attoniti per la sua carenza e per la difficoltà di venirne in possesso, pur essendo avvezzi alle censure in merito.
Scegliendo, però, di non abbandonarci ad una teorica cultura del sospetto o a semplici ragionamenti dietrologici, abbiamo cominciato a volerne sapere di più estrapolando i maggiori dati possibile dalle poche informazioni presenti, facendo calcoli e proiezioni.
E subito si è impossessato di noi un grande senso di apprensione e preoccupazione che ci porta oggi a chiederne spiegazioni e ragioni: è possibile che, in 24 anni e dopo 24 anni, il silenzio sia l’unica giustificazione ad una situazione radiologica che, dall’interpretazione dei dati, sembra ancora oggi di una gravità che confina nel criminale?
martedì 9 aprile 2013
I rospi di Moregallo (LC) cercano aiuto
L'operazione salvataggio rospi di Moregallo (Lecco) è in pieno svolgimento.
Venerdì 5 aprile un centinaio di esemplari di rospi hanno iniziato la loro discesa al lago; sabato 6 aprile ne sono stati contati 120, mentre domenica poco più di 80.
Sabato scorso, nel pomeriggio, i volontari hanno inoltre posizionato la barriera lungo la riva del lago (quella che ferma i rospi in risalita ) e alla cava.
I volontari coinvolti sono finora riusciti a gestire le discese dei rospi; ma con l'aumento della temperatura prevista per giovedì prossimo sarebbe opportuno che qualche volonteroso si faccia vivo per dare una mano (e-mail: rospi.moregallo@gmail.com).
Sabato prossimo proseguiranno i lavori per sistemare le barriere in altri punti.
domenica 7 aprile 2013
C’è un parco in meno nel futuro della Brianza
Il Giorno - 6 aprile 2013 - Per leggere l'articolo cliccare qui. |
Lega e PDL gettino la maschera: il consumo di suolo lo vogliono combattere davvero o solo a parole?
Ieri pomeriggio, in Consiglio Provinciale, sulla discussione dell'Odg "PTCP definizione del “Parco Regionale della Brianza Centrale" a firma del consigliere Terruzzi, una serie di colpi di scena hanno palesato l'imbarazzo della maggioranza verso un Odg che "blinderebbe" una grossa parte di territorio, includendolo all'interno di un Parco regionale e rendendone quindi difficile, se non impossibile, l'edificabilità: prima il consigliere che si trova obbligato a ritirare il proprio Odg, poi la richiesta di parte degli altri firmatari di non ritirarlo, infine la mancanza del numero legale che fa si che la votazione sia rimandata al prossimo consiglio, giovedì 11 aprile.
“Quello che è successo oggi in Consiglio è l’ennesima dimostrazione dell’inaffidabilità del centrodestra, che a parole proclama la difesa del suolo e nei fatti si sottrae alla richiesta di poter realizzare 3 nuovi parchi regionali”. Lo afferma il Capogruppo del PD in Consiglio Provinciale Domenico Guerriero. Dopo aver discusso nelle precedenti sedute di Consiglio e Commissione della possibilità di salvare i pochi ettari di verde rimasti, attraverso il vincolo di ulteriori aree destinate a parco, ieri inspiegabilmente è arrivato lo stop in Consiglio. Tutto è accaduto dopo che il Gruppo del PDL ha chiesto a sorpresa la sospensione della votazione e il rinvio per l’ennesima volta in Commissione.
“ Abbiamo abbandonato l’aula per la poca serietà dimostrata da Lega e PDL e deciso così di rimandare al Consiglio di giovedì prossimo la discussione alla luce del sole, dove ognuno si dovrà assumere la propria responsabilità nel merito della questione, senza invocare sterili presunzioni di ignoranza. Avranno una settimana di tempo per ulteriori approfondimenti, ma è chiaro ed evidente che se decideranno per un ulteriore rinvio non ci saranno più alibi, ma solo volontà politiche ben precise”.
Intanto, lunedì mattina in Commissione II, approderà, per il parere di trasmissibilità al Consiglio, il Piano del territorio (PTCP), che regolerà il consumo di suolo nella nostra provincia per i prossimi anni.
“Questa sarà la vera occasione, la cartina di tornasole tra chi è veramente intenzionato a correre ai ripari e mettere qualche pezza alla cementificazione selvaggia che ha devastato il nostro territorio e chi invece pensa ancora di fare il furbo e gioca per lasciare il far west:in assenza di regole tutto è possibile".
Uffico Stampa PD di MB
Seregno dimentica i disabili?
Seregno, viale Edison ang. via Oriani - Passaggio pedonale |
In primo piano il gradino del marciapiede e sullo sfondo la rampa per favorire l'ingresso dei disabili in farmacia (ma come arrivarci?) |
Le escursioni nella Brughiera ripartono da Orsenigo
di Tiziano Grassi, Presidente del Comitato del Parco Regionale della Brughiera
Eccoci di nuovo a comunicarvi le iniziative e le escursioni nella Brughiera di questo 2013 e a sancire così (finalmente) l'uscita dal letargo invernale anche se le temperature non sono proprio primaverili....
Una delle prime uscite è prevista per DOMENICA 14 APRILE 2013 in quel di ORSENIGO (CO) organizzata dall'Associazione VIVORSENIGO. Visitate il loro sito http://www.vivorsenigo.it
Da segnalare anche una nota positiva: l'Amministrazione di Orsenigo ha voluto esprimere nella direzione di tutela dei propri territori a verde. A gennaio di quest'anno il Consiglio Comunale di Orsenigo ha approvato la delibera per la richiesta di iniziare il percorso istitutivo del Parco Regionale della Brughiera in accordo con altri Comuni dell'area Brughiera che hanno già deliberato o che lo stanno facendo in questo periodo (Lentate s/s., Meda, Cantù, Senna Comasco, Grandate, ecc.).
Cominciamo bene l'anno nella Brughiera con questa escursione. A breve pubblicheremo il programma completo delle escursioni "Le Stagioni del Parco" edizione 2013 sempre più ambizioso....
Prossima escursione, domenica 21 aprile a Vertemate con Minoprio con qualche sorpresa in più rispetto allo scorso anno.
Eccoci di nuovo a comunicarvi le iniziative e le escursioni nella Brughiera di questo 2013 e a sancire così (finalmente) l'uscita dal letargo invernale anche se le temperature non sono proprio primaverili....
Una delle prime uscite è prevista per DOMENICA 14 APRILE 2013 in quel di ORSENIGO (CO) organizzata dall'Associazione VIVORSENIGO. Visitate il loro sito http://www.vivorsenigo.it
Da segnalare anche una nota positiva: l'Amministrazione di Orsenigo ha voluto esprimere nella direzione di tutela dei propri territori a verde. A gennaio di quest'anno il Consiglio Comunale di Orsenigo ha approvato la delibera per la richiesta di iniziare il percorso istitutivo del Parco Regionale della Brughiera in accordo con altri Comuni dell'area Brughiera che hanno già deliberato o che lo stanno facendo in questo periodo (Lentate s/s., Meda, Cantù, Senna Comasco, Grandate, ecc.).
Cominciamo bene l'anno nella Brughiera con questa escursione. A breve pubblicheremo il programma completo delle escursioni "Le Stagioni del Parco" edizione 2013 sempre più ambizioso....
Prossima escursione, domenica 21 aprile a Vertemate con Minoprio con qualche sorpresa in più rispetto allo scorso anno.
Seveso: imparare giocando al Centro Ricerche e Formazione Ambientali della FLA
di Silvia Dognini
Venite a scoprire cos'è partecipando gratuitamente all'evento "Imparare Giocando"... I bambini potranno sfidare mamma e papà con i giochi multimediali di Giocambiente, divertirsi in una staffetta mozzafiato e cimentarsi in altre divertenti attività...!!!
Fondazione Lombardia per l'Ambiente ha investito molto nel Centro Ricerche e Formazine Ambientali di Seveso e vuole essere un polo scientifico prestigioso e all'avanguardia che possa essere un punto di riferimento tecnologico per la ricerca in campo ambientale, un polo di comunicazione, educazione e formazione su tutti i temi ambientali.
In quest'ottica, in concomitanza con la Giornata del Verde Pulito 2013, e in collaborazione con Innova21 e Gelsia Ambiente, la Fondazione ha organizzato un evento, venerdì 19 (solo per le scuole) e sabato 20 aprile (per tutti), aperto alla cittadinanza di Seveso, alle sue associazioni e ai suoi abitanti, con particolare attenzione verso le scuole e le famiglie. Coinvolgere i bambini in un percorso ludico/creativo volto alla sensibilizzazione sulle tematiche ambientali è un primo passo verso una coscienza ambientale veramente sostenibile.
"IMPARARE GIOCANDO" esprime il desiderio e la convinzione che anche attraverso il gioco, ma soprattutto l'esperienza, si possa imparare. Questo è il principio su cui la Fondazione Lombardia per l'Ambiente ha fondato la sua attività di educazione ambientale che, negli anni, ha creato una fissa rete di rapporti con le scuole e con i cittadini.
I laboratori, tutti completamente gratuiti (per le scuole è obbligatoria la prenotazione a silvia.macalli@flanet.org ), e si svolgono presso il Centro Ricerche e Formazione Ambientali della Fondazione Lombardia per l'Ambiente - Piazza 10 luglio 1976,1 Seveso (ex Piazza XXV aprile).
Sono previste grandi sorprese per tutti i partecipanti
Per saperne di più: http://www.flanet.org/it/930/imparare-giocando
L'alternativa all'inceneritore esiste! Parliamone a Vaprio con Enzo Favoino
Intervento di Petrò Natale, Bestetti Clemente, Tinelli Giovanni e Mauri Angelo
La possibilità che la pratica del raddoppio dell’inceneritore di Trezzo continui il suo iter in regione Lombardia, ci ha spinti ad organizzare questo nuovo incontro.
Lo scopo è non solo di ribadire le motivazioni serie contro l’incenerimento dei rifiuti, ma soprattutto di suggerire le alternative realistiche e migliori, che sono in sintonia con le recenti indicazioni della risoluzione del parlamento europeo del 24 maggio 2012.
Il relatore dell’incontro il prof. Enzo Favoino ha la competenza accademica e pratica nel campo dello smaltimento dei rifiuti ed è in questo settore una personalità stimata e conosciuta sia in campo nazionale che internazionale.
Sarà un’occasione preziosa per sentire una relazione di grande qualità e attualità ed eventualmente di poter chiedere approfondimenti e delucidazioni.
Con questa iniziativa noi desideriamo offrire all’opinione pubblica , agli amministratori e politici della nostra zona idee e proposte concrete in tema di smaltimento corretto dei rifiuti, che migliorino la nostra vita.
La possibilità che la pratica del raddoppio dell’inceneritore di Trezzo continui il suo iter in regione Lombardia, ci ha spinti ad organizzare questo nuovo incontro.
Lo scopo è non solo di ribadire le motivazioni serie contro l’incenerimento dei rifiuti, ma soprattutto di suggerire le alternative realistiche e migliori, che sono in sintonia con le recenti indicazioni della risoluzione del parlamento europeo del 24 maggio 2012.
Il relatore dell’incontro il prof. Enzo Favoino ha la competenza accademica e pratica nel campo dello smaltimento dei rifiuti ed è in questo settore una personalità stimata e conosciuta sia in campo nazionale che internazionale.
Sarà un’occasione preziosa per sentire una relazione di grande qualità e attualità ed eventualmente di poter chiedere approfondimenti e delucidazioni.
Con questa iniziativa noi desideriamo offrire all’opinione pubblica , agli amministratori e politici della nostra zona idee e proposte concrete in tema di smaltimento corretto dei rifiuti, che migliorino la nostra vita.
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