In particolare l'intenzione del Comune sarebbe quella di confermare la Dorsale Verde Nord Milano nel suo territorio. L'assessore afferma inoltre che si starebbe "battendo in ogni modo per salvaguardare i terreni agricoli e lasciare corridoi ecologici".
Pur esprimendo soddisfazione per le "nuove" intenzioni dell'amministrazione desiana desidereremmo che l'assessore Vitale chiarisse alcuni punti.
Innanzitutto va precisato che nella zona nord di Desio praticamente tutte le aree libere erano state incluse nel progetto della Dorsale Verde promosso dalla Provincia di Milano e probabilmente confermato dalla nuova Provincia di Monza e Brianza.
Purtroppo nel nuovo PGT di Desio una delle aree di maggior pregio fra tutte quelle presenti nel territorio comunale - zona agricola di Cascina San Giuseppe, per altro contigua ai confini meridionali del Plis Brianza Centrale - è stata sacrificata per favorire nuove cementificazioni.
Come si concilia questa decisione con la decantata protezione delle aree verdi?
La zona nord di Desio risulta anche essere una tra le più fragili di tutta la Dorsale Verde e della Rete Ecologica Regionale in quanto già molto compromessa da fenomeni di frammentazione del tessuto agricolo e dall'interruzione della continuità provocata della SS36 Superstrada Milano-Lecco, per non parlare poi - come del resto ricordato dall'assessore Vitale - dal prossimo compromettente avvento sulle stesse aree della Pedemontana.
Ricordiamo anche che le zone in questione rientrano nella proposta di un nuovo Parco Regionale del Nord Milano e della Brianza centro-occidentale promossa dai docenti universitari Arturo Lanzani, Paolo Pileri, Stefano Bocchi, Emilio Padoa Schioppa e Marco Frey.
E' disposto, quindi, l'assessore Vitale a sostenere l'istituzione di un nuovo PLIS, o meglio l'allargamento dei due parchi contermini, nel rispetto della Dorsale Verde integrata dal PGT?
Per ultimo - assessore Vitale - ci può dire contro chi "si sta battendo per salvaguardare i terreni agricoli e i corridoi ecologici"?
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Da "Il Giorno" del 30/08/2010
Desio, una cintura verde intorno alla città per salvaguardare l’ambiente
La dorsale collegherà il parco del Grugnotorto a quello dell’Adda nord
articolo di Alessandro Crisafulli
UNA CINTURA VERDE su tre lati del perimetro cittadino. A dispetto delle reiterate accuse del centrosinistra di fare la “politica del mattone”, il centrodestra di Desio rilancia il tema della salvaguardia del verde con un importante documento che è in fase di definizione e verrà inviato entro il 20 settembre alla Provincia di Monza e Brianza, per la realizzazione del Piano territoriale di coordinamento provinciale. Si tratta del “disegno” in cui vengono definite le aree agricole di rilevanza strategica, quelle da difendere e valorizzare sotto il profilo ambientale. L’importante decisione del Comune è quella di confermare la dorsale verde del Nord Milano (qualche anno fa definita ma poi mai approvata dall’allora Provincia di Milano) destinata a unire il Parco del Grugnotorto con il Parco dell’Adda Nord. Che per il territorio desiano significa “blindare” a verde il lato sud, quello ovest e, solo in parte, quello nord. Perchè solo in parte? Perchè qui passerà la Pedemontana, che non è certo poco.
«LE SCELTE URBANISTICHE positive degli anni scorsi hanno permesso a Desio di creare un corridoio verde al nord del suo territorio - dice l’assessore Michele Vitale, mostrando la mappa della città con l’evidente cintura verde - purtroppo però adesso Pedemontana, visto che è l’unico varco libero disponibile, ha deciso di passare di là. Comunque noi ci stiamo battendo in ogni modo per salvaguardare i terreni agricoli e lasciare corridoi ecologici».A questo proposito il documento predisposto con ulteriori osservazioni al progetto è costellato di richieste per tenere libere aree verdi, anche di pregio da tutto il sistema infrastrutturale previsto. «Non solo - aggiunge l’assessore Vitale - faremo sforzi per garantire varchi verdi anche laddove ci sono terreni edificabili, per evitare la discontinuità». Una volta terminati i passaggi in Comune, il documento verrà inviato all’attenzione della Provincia, alla quale spetta l’ultima parola e può decidere di avallare o meno le scelte dell’Amministrazione, anche in base alla visione strategica complessiva dell’intero territorio provinciale. Dal canto loro, invece, le associazioni ambientaliste desiane (in primis Alternativa Verde per Desio e i locali referenti di Legambiente) e sovracomunali hanno sempre definito il Pgt desiano «ad alta insensibilità paesaggistica», evidenziando ad esempio le aree diventate edificabili nella zona di pregio di San Giuseppe.
«SIAMO E RIMARREMO uno dei Comuni della Brianza con maggiore disponibilità di verde, questo è certo», chiude l’assessore Vitale. L’Amministrazione, infatti, ha sempre difeso le scelte già delineate durante la fase di realizzazione del Piano di governo del territorio, sottolineando quelle in difesa dell’ambiente. Mentre dall’altra parte è stata dura la battaglia del centrosinistra, che aveva anche promosso e sostenuto un Comitato intitolato “Più Desio meno cemento”.