a cura dei rappresentanti del coordinamento ambientalista: Gianni Del Pero, Matteo Aiani, Maurizio Borghi, Sofia Castoldi
Nel pomeriggio del primo dicembre una delegazione del nostro coordinamento ha incontrato presso la sede dell'amministrazione provinciale il presidente Fiorenzo Bongiasca e i tecnici (ing. Tarantola, arch. Porta e arch. Mazzotta) che stanno seguendo l'iter progettuale della Canturina Bis. È stata un’occasione per uno scambio costruttivo e franco, in cui il Coordinamento ha avuto l’opportunità di ascoltare i dettagli del progetto illustrati dai rappresentanti dell’Amministrazione provinciale e di ribadire come l'unica soluzione che riteniamo compatibile con una mobilità sostenibile e la salvaguardia del parco regionale delle Groane e della Brughiera sia il "tracciato Zero", cioè non realizzare la Canturina Bis con la sua appendice “Tangenzialina ovest” di Mariano.
Dall’incontro sono emerse conferme e novità: le risorse economiche necessarie per realizzare l’intera opera non ci sono: dei 195 milioni di euro necessari, definiti dalla valutazione della “fattibilità tecnico economica” elaborata, solo 2,5 milioni sono disponibili con un finanziamento della Provincia e altri 95 sono stati promessi da Regione Lombardia. È stata indetta una gara per l’affidamento dell’incarico per la progettazione “preliminare” che sarà aggiudicata nel prossimo anno. Per le limitazioni economiche i tecnici sono orientati a proporre l’appalto per “lotti funzionali” in base alla loro strategicità “trasportistica”.
Il Parco delle Groane e della Brughiera non si è ancora espresso in merito alla compatibilità dell’opera con il proprio Piano Territoriale: la Provincia ritiene che ciò equivalga a non essere contrari, noi riteniamo che il parco debba invece opporsi.
Visto l’assenza di un progetto, la mancanza di copertura economica e, soprattutto poiché la realizzazione della Canturina Bis non risolve i problemi di traffico, abbiamo ribadito le nostre alternative all’opera che tengano in considerazione di tutte le forme di mobilità sostenibili utili a liberare i nostri territori dal traffico come: la valorizzazione dei nodi di interscambio ferro-gomma in città (da via Vittorio Veneto ad Asnago), la promozione del trasporto pubblico (con collegamenti più frequenti nelle frazioni e nei comuni limitrofi), il rilancio delle linee ferroviarie (a partire dalla Como-Lecco) e la realizzazione di una rete ciclopedonale e sentieristica.
Dall’incontro di ieri è emersa anche la gradita notizia che l’amministrazione provinciale ha finanziato nuove tratte ciclopedonali di prossima realizzazione a Cantù Asnago, Cadorago-Bulgorello e Brenna-Alzate. Questa per noi è la “strada” da seguire.
A breve organizzeremo ulteriori iniziative con l’obiettivo di informare la popolazione e convincere le amministrazioni ad archiviare la Canturina Bis-Tangenzialina, puntando sul potenziamento del trasporto pubblico e su forme di mobilità sostenibile.
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