
Lo sottolinea il Wwf che spiega come le prime specie a essere direttamente colpite dal disastro ambientale sono le specie acquatiche, pesci, anatre selvatiche, le colonie di aironi che proprio in questi giorni hanno iniziato a nidificare sulle sponde del Po.
Sono decine gli animali ripescati senza vita. In allerta il centro di recupero animali selvatici Wwf di Vanzago, dove già ieri sono stati portati i primi germani reali interamente coperti di gasolio che verranno curati dai veterinari del centro. Purtroppo, spiegano gli esperti, i danni di questo sversamento si ripercuoteranno su tutta la catena alimentare, con conseguenze che dureranno nel tempo, e si registrano già gravissime conseguenze sul settore agricolo che gravita intorno al sistema fluviale.
"Per rimediare a questo disastro ambientale, non basterà bonificare le macchie nere, si dovrà anche ricreare un habitat naturale capace di sostenersi - spiega Stefano Leoni, presidente del Wwf Italia - Il Lambro è da più parti dato per morto, ma il rilancio dei 130 km del fiume non solo è possibile ma è soprattutto necessario per il benessere di tutto l'ecosistema del Po e delle attività che da esso dipendono".
Fonte: Apcom
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