venerdì 19 febbraio 2010

Parco Valle Lambro: una risposta ambigua

In merito all'appello "Caro Presidente, salvi il parco!", Emiliano Ronzoni ci scrive:

"In questi due anni di presidenza credo di avere dato, assieme al Cda del Parco, non poche attestazioni di attenzione vigile, e anche appassionata, ai valori del Parco Valle Lambro. Nel merito l’unica volontà fatta propria dal Parco è il diniego, espresso su mandato del Cda da me e dal consigliere delegato all’urbanistica Alfredo Vigano, alle richieste di modifica di azzonamento delle aree nel parco presentate a suo tempo dal comune di Arcore in sede di proposta per la variante di Ptcp. Altro non c’è, come ribadito anche nel comunicato stilato all’unanimità con il Cda e che vi allego (leggi qui).

Quello che prometto a Lei e ai tanti che mi hanno scritto è una difesa gelosa delle prerogative del parco, con un’azione prudente e realista, attenta più all’efficacia dell’azione prima ancora che ai proclami.

Quello che vi chiedo è, se possibile e sempre sia questo il caso, di non cedere in maniera subitanea e irriflessa ai richiami di schieramento. Il parco non lo meriterebbe."


Il nostro commento:


La risposta di Ronzoni al nostro appello vuole essere rassicurante e noi vorremmo proprio che lo fosse; ma, forse scottati da troppe esperienze negative avute in altre circostanze, scorgiamo anche qualche elemento di ambiguità che non ci lascia del tutto tranquilli. Ci riferiamo alla premessa di "difesa gelosa delle prerogative del parco", e non sappiamo proprio di quali prerogative esattamente stia parlando; avremo preferito che parlasse semplicemente di "difesa del parco" tout court. Anche l'"azione prudente e realista" viene spesso invocata proprio da chi è disponibile a scendere a compromessi. Ma forse siamo troppo sospettosi.

Quello che però non ci va proprio giù e che ci chieda "di non cedere in maniera subitanea e irriflessa ai richiami di schieramento". Da parte di questo blog lo scopo dell'adesione all'appello era semplicemente quello di salvare il parco da una possibile cementificazione. Non si capisce in base a quali considerazioni ci si possa accusare di cedere a richiami di schieramento. E quale sarebbe questo schieramento?
Detto poi da chi ricopre quella funzione per nomina ed appartenenza politica ...

Leggi anche, su questo blog:
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Caro presidente, salvi il parco!
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