domenica 22 settembre 2019

Legambiente e Sinistra e Ambiente sul Piano di Bonifica della tratta B2/C: "Qualora l’autostrada Pedemontana fosse completata, Seveso e i Comuni del territorio limitrofo ne uscirebbero comunque perdenti"


Comunicato stampa di Legambiente di Seveso e Sinistra e Ambiente di Meda

Dopo la Conferenza dei Servizi del 17/9/2019 che ha “approvato con parere condizionato” il Progetto Operativo di Bonifica presentato da APL per le aree contaminate da diossina dove dovrebbe passare il tracciato della pedemontana, alla data odierna, l’unica nota ufficiale è stato uno stringato comunicato emanato dal Comune di Seveso.

Dal Sindaco di Seveso ci saremmo aspettati una comunicazione più approfondita e anche più cauta, che richiamasse ed evidenziasse una situazione comunque preoccupante, non un comunicato stampa oltremisura autocelebrativo.

Qualora l’autostrada Pedemontana fosse completata, Seveso e i Comuni del territorio limitrofo ne uscirebbero comunque perdenti: una porzione di Bosco delle Querce sarà sbancata, le residue aree verdi saranno impegnate per la viabilità complementare e per strutture di servizio e la terra che ora giace in pace con la diossina in essa presente sarà smossa con rischio per la salute della cittadinanza. Il cosiddetto sviluppo sarà dunque pagato a caro prezzo dalle comunità locali.

Nelle parole del Sindaco percepiamo una soddisfazione per due istanze che dice essere state accettate in sede di Conferenza dei Servizi ma non troviamo traccia di una discussione che abbia riguardato la richiesta di un'analisi di rischio più approfondita, nulla sulla necessità di sistemi efficaci di abbattimento/contenimento polveri durante la movimentazione di terreno contaminato invece limitati alla sola nebulizzazione, nulla sulla contaminazione intermedia che rimane lì visto che si limiteranno ad asportare il solo top soil (20 cm), affidandosi al solo geotessuto quale elemento "isolante".

Sui due punti dichiarati accolti, minima appare l’incidenza sulla riduzione del rischio di aerodispersione effettuando manualmente i campionamenti  per il collaudo della Bonifica con fustelle anziché con l’escavatore meccanico quando si sono in precedenza movimentate con escavatori ben 70.000 t di terreno contaminato.

Ci saremmo aspettati più fermezza nel richiedere un'asportazione di terreno supplementare cautelativa oltre il top soil di 20 cm per garantirsi maggiore certezza di bonifica invece di condizionarla alle verifiche di ARPA.

Per valutare come sia effettivamente andata la Conferenza dei Servizi attenderemo i verbali e i documenti ufficiali dell’incontro augurandoci e confidando in prescrizioni e richieste di modifica aggiuntive del POB avanzate anche da ARPA e dagli altri enti coinvolti nel procedimento.

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