Immagine tratta da Sapere n. 848 del 1982 |
La Direzione Generale di ATS Brianza con i Dirigenti preposti alle Unità Igiene degli Alimenti e Epidemiologia, il Direttore del Dip. ARPA di Milano e Monza, la Direttore del Settore Attività Produttive e Controlli di ARPA Lombardia, hanno riscontrato le istanze presentate da WWF Lombardia, Legambiente e Mov. 5 Stelle che richiedevano l'applicazione del decreto del Ministero dell'Ambiente 46/19 per quanto attiene alla garanzia della qualità degli alimenti prodotti nelle aree agricole interessate dalla ricaduta di Diossina prodotta dall'accidente Icmesa di Meda-Seveso.
Siamo stati informati che non risultano attività agricole con prodotti destinati all'alimentazione. Tale situazione preoccupa perchè in tal modo non può essere garantito il controllo di qualità degli alimenti prodotti (con tutta evidenza) nei territori di Meda, Seveso, Cesano Maderno e Desio.
ATS chiederà ai Comuni un mappatura di tali attività, valuterà l'attivazione di un orto sperimentale per studiare le interazioni tra prodotti e qualità dei terreni (come certificata da ARPA) mentre tutti gli Enti coinvolti predisporranno azioni informative relative alle buone pratiche da adottare per ridurre il rischio da esposizione, da ingestione e inalazione. (Si è parlato anche di orti sociali, ...zucchine e cucurbitacee tutte, e foraggi, distinguendo la filiera zootecnica).
Molto interessante l'analisi epidemiologica estesa all'intero territorio dell'ATS che è stata illustrata.
Possiamo dire che la disponibilità espressa e gli impegni presi soddisfano gli istanti che continueranno comunque a prestare la massima attenzione sulla effettiva applicazione degli impegni assunti.
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